Capitolo 20 "L'intervista"
Un'ora dopo sono già pronta per l'intervista.
-Amélie, il tuo ragazzo è appena arrivato- esclama mia madre dal piano di sotto -Dovete andare.
Non rispondo.
Sono molto arrabbiata.
Non voglio fare nessuna intervista, con i miei amici siamo litigati, la storia di Phillip e Rosa mi ha depressa e se vedessi la faccia di Nathan, lo insulterei e probabilmente lo prenderei anche a pugni.
Scendo le scale dove trovo Nathan a ricevermi alla fine di queste con un sorriso sulle labbra e un mazzo di rose.
-Ciao, piccola, sei...
-Sta' zitto, Nathanael!- lo interrompo -Tieni le tue bugie per le telecamere.
Continuo a camminare ignorando la mano distesa di Nathan.
Mia madre arriva da noi.
-Sei molto elegante, caro- Si complimenta con Nathan e dopo si gira verso di me -Tu...potresti essere meglio di così.
Indosso un vestito color porpora elegante che arriva sopra il ginocchio.
-Grazie, mamma, sei sempre così carina- le rispondo, sarcastica.
Lei mi fulmina con lo sguardo.
-Che umore! Spero tu stia meglio durante l'intervista. Adesso prendetevi per mano e sorridete. Nathan dai ad Amélie il mazzo di fiori durante l'intervista così da far credere a tutti che vi amate e che sei premuroso con lei. Amélie, tu sorriderai, annuirai, parlerai della vostra bellissima relazione, farai pubblicità all'accademia e devi baciare Nathan almeno una o due volte durante l'intervista.
-Tutto quel che odio fare.
Nathan allunga la sua mano per intrecciarla con la mia, però io non gliela do.
-Non siamo all'intervista. Mentre più lontano stai da me, meglio è.
Mia madre alza gli occhi al cielo.
-L'autista vi accompagnerà- dice mia madre che è vestita in modo molto elegante, considerando che si trova solo a casa -Jaime!
-Si chiama Phillip e lo sai.
-Ma non m'importa.
Phillip sente quest'ultima cosa e vedo come un'ondata di tristezza aleggiare nei suoi occhi, dopo sorride.
-Mi dica, signora Jussieu.
-Ho bisogno che porti la dolce coppia alla sua intervista.
-Come desidera.
Andiamo al parcheggio.
-Andiamo con la Mercedes- dico.
-No, andiamo con l'Audi- mi contraddice Nathan -È più elegante.
-E? Questo non è importante.
-Ovvio che lo è.
Lui entra nell'Audi, Phillip mi guarda e mi rivolge un sorriso, entra anche lui. Faccio lo stesso, di malavoglia.
Lo stress mi dà la nausea.
Nathan si siede in un angolo ed io nell'altro.
Mentre più lontano sto da lui, meglio è.
Arriviamo in quella che è la sede del "Ciao ciao, Parigi", una delle riviste giovanili più popolari del paese.
Saluto Phillip ed entriamo.
Nathan prende la mia mano quando si avvicina a noi una ragazza del posto in uniforme.
-Ciao, è un piacere conoscervi, io sono Mackenzie e lavoro qui, permettetemi di portarli nel luogo dove si terrà l'intervista.
Annuiamo.
Lei si gira e di traverso vedo come Nathan le guarda il fondoschiena in modo sfacciato.
Stringo la sua mano più forte che posso, infilzandola con le mie unghia e lui fa una smorfia di dolore.
Mackenzie ci conduce in uno studio circondato da telecamere, impianti audio e un pubblico presente, nel centro ci sono due divani e un tavolino con del pane e del caffè.
Un ragazzo di circa ventisei anni o più ci riceve.
-Ciao! Voi dovreste essere Amélie e Nathan, è un piacere conoscervi. Io sono Edward, il conduttore del programma e anche il vostro intervistatore oggi.
-Felice di conoscerla- Gli sorrido.
-Dato che il programma è trasmesso dal vivo, inizieremo in esattamente venti minuti, abbiamo solo bisogno che vi sediate al vostro posto e lì gli addetti al trucco e al suono si occuperanno di voi.
-Il programma è dal vivo?- chiedo.
-Cerco, si trasmette dal vivo su internet e dopo si inserisce nella rivista. Non hai mai visto il programma?
-Si, si l'ho visto, è solo...che non lo ricordavo.
Ci sediamo e delle ragazze e dei ragazzi incominciano a truccarci e metterci i microfoni.
Cerco di separare la mia mano da quella di Nathan, ma lui torna a prenderla.
-Potresti fingere un tantino meglio, tesoro?- mi sussurra, col sorriso per non destare sospetti -Non è molto romantico togliere ogni cinque minuti la tua mano dalla mia.
Gli rivolgo un sorriso falso.
-E non è romantico nemmeno il fatto di avermi tradito con la mia migliore amica.
-Pronti, tre minuti dall'inizio del programma!- grida un uomo dietro la telecamera.
Edward si siede sul divano di fronte a noi. Nathan si avvicina di più a me e prende la mia mano per l'ennesima volta. Entrambi sorridiamo in modo falso (o almeno, questo è quel che faccio io) ed inizia il programma.
-Ciao ciao, Parigi! Eccoci tornati di nuovo con voi- dice il presentatore alla telecamera -Oggi abbiamo in studio due invitati molto speciali che stanno facendo scalpore sui social network. Un applauso per Nathan ed Amélie! La coppia di adolescenti più famosa di Parigi!
Tutto il pubblico presente applaude.
-Ragazzi, grazie per essere qui oggi.
-Grazie a te per averci invitato- gli risponde Nathan.
-Siamo molto emozionati di essere nel programma con voi oggi- Sorrido.
-Be', veniamo subito al punto.- Edward ci guarda -Qualche giorno fa tua madre, la modella e padrona dell'accademia "Noveaux Model", Anna Jussieu, ha postato una foto molto romantica di voi due su Twitter.
Annuiamo.
-Tanti già sapevano che voi stavate insieme, però adesso la vostra relazione è diventata molto più famosa. Ditemi, da quanto state insieme?
-Da tre anni- risponde Nathan.
Questo è vero, solo che la relazione di tre anni è già finita.
-Oh, da tanto tempo allora. Come vi siete conosciuti?
-Studiamo nello stesso istituto, e visto che il mio migliore amico era anche il suo, ci ha presentati- rispondo.
-Bene. Nathan, come ti sei innamorato di lei?
Si è innamorato di me nello stesso momento in cui si è innamorato di Chloe.
-Penso sia stato amore a prima vista. La prima volta che ho visto questo splendore, ho sentito come se cupido avesse scoccato una freccia esattamente nel mio cuore- Lui sorride ed io posso sentire gli "Awww" del pubblico e persino qualche sospiro.
Bugiardo.
-Nathan, tuo padre è il dottore più importante di Parigi. Amélie, tua madre è una grande modella, padrona della sua propria accademia e tuo padre il migliore avvocato di Parigi. Loro approvano la tua relazione?
Non immagini nemmeno quanto.
-Si, loro sono fantastici, mi appoggiano sempre in tutto.
Questa situazione si merita un Oscar.
-Affascinante!
Continua a farci domande.
-Adesso passiamo alle chiamate da parte del pubblico!- esclama Edward -Vediamo, qual è la nostra prima chiamata?
-Ciao, il mio nome è Lucía.
-Ciao, Lucía, fai la tua domanda.
-Volevo sapere se litigate molto e se litigate, quanto rapidamente vi riconciliate?
-Lei ed io non litighiamo quasi mai, però quando lo facciamo, ci riconciliamo molto presto, perché ci amiamo molto- Anche Nathan è molto bravo raccontando bugie. Mi abbraccia così da far sembrare il tutto più credibile.
-Aww, siete così carini. Vi auguro il meglio.
-Perfetto, grazie per aver chiamato. Andiamo alla prossima domanda.
-Ciao, sono Emily.
-Fa la tua domanda, Emily.
-Mi piacerebbe sapere chi ha detto per prima "ti amo".
Sono stata io, errore mio.
-Oh, è stata Amélie, la prima volta che...ci siamo presentati alla famiglia.
-Oh, che romantico. Grazie.
-Grazie per aver chiamato, Emily. Terza chiamata.
-Ciao, ho una domanda per Amélie.
-Perfetto, dì il tuo nome, per favore.
-Lucas Aleggre.
Mi agito e Nathan accanto a me fa lo stesso.
-Ciao, Lucas, fa la tua domanda, per favore.
-Be', Amélie, se davvero vi amate tanto come dite, vorrei sapere se saresti capace di perdonare un'infedeltà da parte di Nathan, se mai fosse capace di farti qualcosa di così orribile come tradirti.
Oh oh.
Chiaro che non lo perdonerei.
-Be', è una domanda difficile, io... credo che Nathan non sarebbe mai capace di tradirmi, so che lui mi ama e mai mi farebbe una cosa così.
-E se non ti amasse così tanto come tu credi e ti tradisse, anche così lo perdoneresti?
-Lui non lo farebbe.
-Però devi rispondere alla mia doman...
-No, non lo perdonerei, cose così non si perdonano.
-Be', io invece vedo che tu l'hai fatto. Grazie, questa era la mia domanda.
-Questo è strano. Grazie per aver chiamato, Lucas.
Nathan mi rivolge uno sguardo malizioso che solo io noto.
-Per dimostrare il mio amore, voglio fare qualcosa- Sorride.
I sospiri di tutte le ragazze si sentono dappertutto, credo che lo fa anche qualche uomo.
-Certo- dice Edward.
Nathan si alza e cerca qualcosa dietro il divano. Tira fuori lo stesso mazzo di rose che aveva a casa e me lo porge.
-Questo è un regalo, oggi compiamo tre anni e tre mesi, ti amo, cara.
Due mesi fa abbiamo compiuto tre anni e tre mesi.
Nemmeno si è ricordato che non mi piacciono le rose!
-Grazie, caro.- Ignoro il "ti amo".
Lui prende la mia faccia e mi bacia dolcemente, però sento come sorride nel bel mezzo del bacio.
So che fa tutto questo di proposito, perché Lucas sta guardando il programma.
Ci separiamo e torniamo a sederci. Questa volta prendo io la mano di Nathan e la pizzico.
Lui sorride cercando di dissimulare una smorfia di dolore.
Parliamo per altri venti minuti e il programma finisce.
-Grazie per essere venuti, ragazzi, si vede da chilometri di distanza l'amore che c'è tra di voi- ci dice Edward.
-Grazie a te.
Lo salutiamo e usciamo di qui. Quando saliamo sull'auto, parlo:
-Togli la tua mano dalla mia.
-Rilassati un attimo, Mélie. L'intervista è uscita bene, non puoi essere arrabbiata per sempre.
-Si che posso invece! Quello che ho detto là dentro è la verità! Io pensavo che non mi avresti mai tradito!
-Dio, Amélie! Va' avanti!
-Lo sto già facendo, sto andando avanti, però poi non voglio che ritorni.
-Sai cosa?- Nathan prende la mia faccia e mi bacia, io lo allontano all'istante.
Sento come l'auto fermarsi.
-Signorino, le chiedo gentilmente di uscire dall'auto- dice Phillip.
-Eh?
-L'ho già detto una volta.
Phillip esce dall'auto e apre la porta posteriore dalla parte di Nathan, lo prende dal colletto della camicia e lo tira fuori dall'auto, poi torna al posto del guidatore e guida tranquillamente, lasciando Nathan nella strada.
-Questo è stato...Incredibile! Grazie, Phillip.
-Lo farei cento volte, questo ragazzo è insopportabile.
-Dillo a me.
-Adesso dimmi, piccola, che ti ha fatto questo ragazzo?
-Mi ha tradito con Chloe- Mi stringo nelle spalle.
-Adesso si che lo uccido. Vuoi che torni indietro? Posso investirlo e andare via, non credo che qualcuno se ne renderebbe conto.
Rido.
-Non preoccuparti. Lo sto già superando, non fa più male come prima. Infatti, sono felice di aver finito con lui. Adesso sto meglio.
-Questa è la mia piccola bionda!
Arriviamo a casa dove mia madre ci riceve con un sorriso, un vestito elegante e dei calici di vino.
-E Nathan?- è l'unica cosa che dice appena ci vede.
-Non lo so, suppongo sia a casa sua.
-Oh, pensavo sarebbe venuto. Avevo preparato una cena per festeggiare.
-Festeggiare che?- chiedo, irritata -Festeggiare che sto mentendo a tutto il paese o che tu mi obblighi a farlo?
-Lo faccio per il tuo bene, cara. Questo farà compiere il tuo desiderio di diventare una modella famosa.
-Ti sbagli, Anna, questo non è il mio sogno- rispondo -Vado in camera mia. Festeggia sola.
Salgo in camera mia, intenzionata a dormire.
La mia giornata è stata molto lunga per continuare a rimanere sveglia.
* * *
Sono nella Mercedes diretta al liceo, ascoltando musica triste dai miei auricolari.
Ultimamente il mio umore è terribile.
Siamo già a venerdì e questo significa che dovrò andare alla sessione di foto con Nathan dopo le lezioni.
-Tua madre mi ha chiesto di portarvi direttamente alla sessione alla fine delle lezioni- mi dice Phillip -Credo solo che tutto questo sia molto stupido.
-Non dirlo a me. Sento che faccia tutto questo solo per irritarmi.
-Tua madre vuole il meglio per te, solo che non sa che cos'è ciò di cui hai veramente bisogno.
Parcheggia.
-Ciao, Phillip, spero che i miei genitori possano cambiare, ne hanno bisogno ed io ne ho bisogno.
Lui sorride.
-Tutti ne abbiamo bisogno.
Scendo dall'auto ed un mare di ragazze e ragazzi si avvicinano a me e mi accerchiano.
-Amélie! Quando sei tornata con Nathan?
-Amo la vostra relazione!
-Troppo fortunata, Nathan è un bombón!
-Puoi farmi un autografo?
-Non sapevo che tua madre fosse una grande modella.
-Non saresti dovuta tornare con Nathan, stai meglio con Lucas!
Mi giro per vedere chi fa l'ultimo commento e mi ritrovo di fronte Adele che mi rivolge un sorriso obliquo.
-Vieni, queste persone non ti lasciano respirare- Mi prende per il polso e mi trascina dentro l'istituto.
-Adele? Pensavo non volessi parlare con nessuno di noi- dico, confusa quando ci fermiamo -Hey, e quel commento che significa?
Lei sorride.
-No, non volevo parlare con nessuno di voi, però siete l'unica cosa più vicina a degli amici che ho mai avuto e mi mancate così tanto che ho deciso di lasciare indietro la mia timidezza, solo per stavolta e di far tornare tutto come prima- Lei mi guarda, felice -E il commento è vero, non capisco come tu abbia fatto a ritornare con quell'idiota, insensibile di Nathan. Ti shippavo con Lucas!
-Abbassa la voce- le chiedo e sussurro -Non sono tornata con Nathan, tutto questo è opera di mia madre per il marketing e Lucas ed io...non saremo mai niente.
Abbasso la testa.
-Hey, non fare come se lo avessi perso.
-L'ho più che perso, lui non vuole nemmeno avvicinarsi a me, non hai sentito l'intervista? Sicuramente mi detesta in questo momento.
-Anche Adam mi detesta- Adesso è Adele che abbassa lo sguardo -Io...voglio solo che tutto torni com'era prima.
-Anch'io.
Sto per andare alla mia prima lezione quando vedo Lucas camminare dall'altra parte del corridoio.
-Non aspettarmi- dico ad Adele.
Corro verso dove si trova Lucas e mi posiziono davanti a lui che però non mi vede e si scontra con me, sto per cadere e far incontrare il mio fondoschiena con il pavimento quando lui mi prende dalla vita e m'incolla la suo petto, impedendomi quindi di cadere.
-Ciao- gli sorrido, guardandolo negli occhi.
Lui alza i suoi occhi al cielo.
-Che vuoi?- domanda, infastidito però senza ancora lasciarmi.
-Io...voglio parlare con te.
-Non abbiamo nulla di cui parlare.
-Si invece, Lucas, non possiamo continuare a litigare per sempre, lasciami spiegare...
-Devo andare a lezione- mi interrompe e mi lascia la vita.
-No! Ehh...Quando faremo il compito assegnato?- dico qualsiasi cosa. Voglio solo parlare con lui.
-Lo farai? Pensavo fossi molto occupata mentendo su internet.
-Lucas, io...
-Possiamo farlo oggi dopo le lezioni- mi interrompe senza voler ascoltare le mie spiegazioni.
-Non posso a quell'ora, ho una sessione di foto...con Nathan- dico e noto la rabbia sul suo viso -Però possiamo farlo dopo la sessione, dura solo due ore, dopo quelle possiamo vederci.
-Bene, a casa mia allora, non voglio vedere come l'idiota del tuo fidanzato viene a trovarti mentre lavoriamo.
-Lui non è...
-Ci vediamo, principessa.
Cammina avanti di qualche passo fino ad allontanarsi un po', poi si gira e torna da me, mi dà un bacio sulla guancia e va via correndo.
Questo ragazzo mi confonde così tanto.
Lucas Aleggre, mi farai uscire pazza.
~Spazio Traduttrice~
Questa non è una mia storia ma una traduzione. La storia in lingua originale, e cioè in spagnolo, per chiunque interessi, la trovate sul profilo di @YohannieRomero.
Hey, approfitto di questo spazio per far pubblicità alla mia storia "Un Noi un po' improvvisato". Spero passerete a dare uno sguardo, qualche voto e magari anche qualche commento. Vi aspetto ❤
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