Capitolo 16 "Baciami" Parte Prima
-Allora, ragazzi, sapete già cosa fare, ci vediamo la tra un paio d'ore- gli dico.
-Se tardiamo, sai già il perché- dice Adam mentre fa l'occhiolino ad Adele.
-Certo che no- Lei lo fulmina con lo sguardo -Non tarderemo. Vuoi che ti portiamo qualcosa, Amélie?
-No grazie, compro tutto io, tu non preoccuparti. Vi ringrazio per il vostro aiuto.
-Okay, ci vediamo tra poco- Li saluto.
Cammino verso la Mercedes e Lucas mi segue.
-Mi stai seguendo?- gli chiedo.
-No, la mia moto è accanto alla tua auto.
Sale sulla sua moto che, in effetti, è accanto alla Mercedes Benz.
-Quindi, ci vediamo tra poco?- chiedo.
-Ci vediamo tra poco.
Salgo in auto e lui fa partire la sua moto.
-Buon pomeriggio, Mélie.
-Buon pomeriggio, Phillip.
-Tutto bene?
-Tutto bene, e tu?
-Perfetto- Phillip sorride e inizia a guidare l'auto.
Quando arriviamo, ringrazio Phillip ed entro a casa mia. Devo fare la doccia e cambiarmi il più velocemente possibile dato che devo andare a comprare la vernice per le pareti e dopo andare in accademia.
-Rosa! Sono arrivata!- grido varcando la soglia della porta.
-Potresti smettere di gridare per un momento?- dice mia madre che si trova sul divano con una rivista di moda nelle mani -È così irritante.
-Tua madre ha ragione- dice mio padre che scrive qualcosa al telefono -Inoltre abbiamo visite.
-Perché non state lavorando? Che tipo di visite?
-Noi lavoriamo quando vogliamo- dice mia madre -Ed è venuto il tuo fidanzato.
-Che?
Nathan esce dalla cucina con due tazze di tè e gliene dà prima una a mia madre, poi una a mio padre.
-Grazie, caro- lo ringrazia mia mare.
Caro?
-È un piacere, cara suocera.
Suocera?!
-Che ci fai qui?- chiedo di malavoglia.
-Questo non è il modo di trattare il tuo ragazzo, Anastasia- dice mia madre con un tono di disgusto.
Quanto detesto che usi il mio secondo nome!
-Lui non è più il mio ragazzo.
-Be', adesso si- dice mio padre mentre beve il suo tè tranquillamente -Il padre di Nathan è il miglior dottore della città, ti conviene stare con lui; e poi, tua madre ed io stavamo parlando di un possibile matrimonio.
-Matrimonio?! Che?!- La mia testa in questo momento sta per esplodere.
-Si, mia cara Mélie- Nathan accarezza la mia guancia però io tiro uno schiaffo alla sua mano -Avremo una bellissima vita insieme.
-NO!- grido -Ho diciassette anni! E non mi sposerò né con te né con nessun altro adesso!
-Potresti abbassare i tono della voce?- dice mia madre, corrugando la fronte.
-No! E tu- indico Nathan -Vieni con me.
Trascino Nathan fino al giardino posteriore dove nessuno possa disturbarci.
-Hai qualche problema mentale?!- gli grido -Che ci fai qui parlando con i miei genitori e pianificando il "nostro matrimonio"?
-Be', se vuoi posso non pianificarlo io, possiamo ingaggiare qualcuno che...
-No! Non c'è nessun matrimonio, e mai ci sarà! Tu ed io non siamo niente!
-Però ti amo, amore mio- Nathan posa la sua mano sulla mia guancia, io scosto la faccia -Sei la cosa più importante che ho in questa vita...
Faccio ruotare gli occhi.
Forse sto facendo molto la drammatica, solo che questo è il colmo.
-Mi hai tradito! Sei così bugiardo...
-Mi pento tanto di averlo fatto. Quel che è successo con Chloe è stato solo uno sbaglio.
-Uno sbaglio di quasi un anno?
-Si, però sei tu quella che amo.
Scoppio a ridere per quanto siano poco credibili le sue bugie.
-Perché fai questo?
-Perché quando oggi ti ho sentito parlare e quando ti ho vista piangere, mi sono reso conto dell'errore che ho commesso e di quel che ho perso.
-E dici bene, mi hai persa.
-Certo che no.
Nathan prende il mio viso tra le sue mani e mi bacia, inizio a colpire il suo petto con entrambe le mani per cercare di allontanarlo da me, ma lui mi prende per la vita così d'avvicinarmi di più a lui. Cerco di girare il visto però lui lo tiene con una mano, le sue labbra si muovono sopra le mie, solo che le mie non le contraccambiano. Continuo a fare tutto il possibile per separarmi da lui fino a quando Nathan si stanca di lottare e mi lascia.
Gli tiro immediatamente uno schiaffo.
-Allontanati da me, cretino!
Lui si porta una mano sulla guancia dove l'ho colpito.
-Voglio che te ne vada da casa mia e che non torni più- gli dico, fredda.
-Ma, amore mio...
-Vattene con il tuo altro amore!- esclamo -Esci da casa mia, ho bisogno di fare una doccia.
-Perfetto, possiamo lavarci insieme e...
-PHILLIP!
Pochi minuti dopo Phillip arriva nel giardino posteriore correndo.
-Dimmi.
-Per favore, fa uscire quest'idiota dalla mia casa.
-Come desideri- Phillip sorride.
-Ma...
-Silenzio, giovanotto- gli dice Phillip che lo prende per i polsi, lo mette sulla sua spalla e lo porta verso l'uscita.
Quando sono sicura che Nathan sia fuori dalla villa, salgo in camera mia e mi lavo velocemente. Quando sono pronta, scendo e mi dirigo verso la porta.
-Oh, Amélie- sento la voce di mia madre alle mie spalle -Guarda queste. Sono uscite benissimo.
Mi porge il suo telefono e vedo una foto di pochi minuti fa dove ci siamo Nathan ed io mentre ci baciamo; io ho le mie mani sul suo petto però nella foto non si vede come sto combattendo con lui, soprattutto a causa del suo braccio attorno alla mia vita.
-Perché ce l'hai? Cancella questa foto, mamma.
-L'ho scattata poco fa quando sono venuta a vedervi. Siete adorabili. Voi siete sempre stati la coppia di adolescenti migliore di Parigi- Mi mostra il suo sorriso smagliante -Ho inviato questa foto da poco e mi hanno già contattata per farti fare una sessione di foto con Nick. Farete un'intervista per la rivista "Giovani" come la miglior coppia dell'anno! La figlia del migliore avvocato di Parigi e il figlio del miglior dottore di Parigi, è una bomba.
-Primo, lui ed io non siamo una coppia. Secondo, non voglio fare nessuna sessione e nessuna intervista. Terzo, ti chiedo per favore di cancellare questa foto da dove l'hai caricata. E quarto, non sai nemmeno il suo nome.
-Il suo nome non importa. Ovvio che non cancellerò la foto, ha già più di cento retweets ed è chiaro che farai quell'intervista, giovanotta. Sono tua madre e la tua rappresentante e farai quel che dico!
-Non credo proprio.
Esco di casa velocemente e salgo in auto.
Posso ancora sentire le urla di mia madre.
Due minuti dopo, entra in auto anche Phillip.
-Corri- gli dico.
Phillip non ha bisogno di altre parole prima di far partire l'auto e iniziare a guidare ad una velocità di 120/km/h.
Come prima cosa, passiamo da un negozio di ferramenta dove compro varie vernici e pennelli, poi andiamo subito in accademia.
Quando entro, Katty mi guarda, stressata.
-Dieci minuti di ritardo!- esclama.
-Lo so!- grido prima di correre all'aula 5.
Entro precipitosamente e tutte le ragazze e i loro genitori mi guardano, confusi.
-Scusate il ritardo. Ho avuto un contrattempo...molto difficile da spiegare.
Mi giro verso Lucas e vedo che mi guarda preoccupato. Lui formula con le sue labbra, senza pronunciare nulla, un "Stai bene?". Nego con la testa.
-Iniziamo la lezione.
Mi siedo a terra ed incrocio le gambe.
-Qualcuno ricorda di cosa parlava la lezione precedente?
-Dell'atteggiamento- dice una piccola bambina dai capelli rossi che ha alzato la mano.
-Perfetto. Oggi parleremo della fiducia. Voi cosa pensate che sia la fiducia?
-È credere in qualcosa- dice una bambina bionda di quasi dodici anni.
-È avere fede- dice Alice, la sorella di Lucas.
-Esatto. Però adesso vi spiegherò io perché è importante avere fiducia nel mondo di una modella. In questo caso non significa avere fiducia in qualcosa, bensì si tratta di avere fiducia di te stessa, in voi. Essere una modella è qualcosa che non tutti appoggiano, infatti (e sarò diretta) molti criticano le modelle ed è possibile che nella vostra carriera molti vi criticheranno; però c'è qualcosa che vi farà andare avanti senza dare la minima importanza alle critiche, e questa è la fiducia, la fiducia che avete in voi stesse. Se avete fede in voi stesse e in quel che siete capaci di fare senza importarvene del parere degli altri, riuscirete a realizzare anche le cose impossibili. Abbiate solo fede in voi stesse e ci riuscirete. Non abbiate paura. Non fate caso agli insulti. Siate coraggiose e supererete gli ostacoli. Siate coraggiose e realizzate i vostri sogni. Credete in voi stesse e trionferete, perché se voi cominciate a credere in voi stesse, anche gli altri cominceranno a credere in voi. Capite?
Tutte le ragazze annuiscono. Persino alcuni genitori annuiscono.
Credo di aver visto anche un padre piangere.
-Adesso voglio che tutte diciate: "Io credo in me"
-"Io credo in me"- ripetono.
-Più forte!
-"Io credo in me"- esclamano.
-Gridatelo al mondo!
-"IO CREDO IN ME!"- gridano.
-Perfetto. Adesso che lo avete detto, dovete fare in modo di crederci e avere fiducia in voi veramente.
Loro annuiscono.
-Adesso che credete in voi stesse, dovete avere fiducia anche negli altri, perché nel corso della vostra carriera come modelle avrete compagni di lavoro e amici, ed è importante credere anche in loro, dato che saranno persone influenti nella vostra carriera. Quindi voglio fare un esercizio con voi che è qualcosa di vecchio però efficiente- Mi alzo -Voglio che lo facciano anche coloro che accompagnano, così da divertirsi un po'. Mettetevi tutti in piedi, per favore.
Tutti si alzano.
-Perfetto, adesso ognuno scelga la propria coppia.
Tutti iniziano a muoversi da una parte all'altra per cercare una coppia. Io rimango in piedi guardando come si sistemano.
Delle mani coprono i miei occhi da dietro.
-Ti manca una coppia- dice una voce profonda nel mio orecchio.
I miei occhi vengono scoperti e subito ne incontrano un paio verdi che si trovano esattamente di fronte a me.
-Io non devo fare l'esercizio.
-Certo che si. Devi dare l'esempio.
-Però non ho una coppia- mi stringo nelle spalle.
-Adesso si- Lucas mi sorride.
Mi giro e vedo tutti con la propria coppia.
-Pronti?- chiedo.
-"Siii"- si ascolta.
-Bene, la maggior parte dovrebbe già conoscere questo esercizio, però se qualcuno ancora non lo conosce, ve lo spiego- dico -L'esercizio consiste nel posizionarsi di spalle davanti al vostro compagno e di lasciarsi cadere all'indietro mentre questo dovrà prendervi con le braccia, poi fare a cambio. Lucas ed io vi mostreremo un esempio.
Mi metto di spalle davanti a Lucas.
Questo mi spaventa; ho paura dell'altezza e soprattutto di cadere, e questo esercizio così semplice mi terrorizza.
"Devi dare l'esempio" sento la voce di Lucas nella mia testa.
-Credi in me?- domanda, al mio orecchio.
-Credo in te.
Chiudo gli occhi, allargo le braccia e mi lascio cadere all'indietro. Sento un nodo nello stomaco quando cado, ma Lucas mi prende pochi secondi dopo. Mi alza e ci sorridiamo.
-Questo è l'esercizio. Adesso fatelo voi.
Tutti iniziano a fare l'esercizio. Quando finiscono, parlo:
-Perfetto, adesso tutti possono tornare al loro posto.- Tutti si siedono di nuovo -Questo è stato solo un esercizio, però nella vita dovrete credere in molte persone e devo dirvi che molti vi lasceranno cadere, ma l'importante qui è sempre riuscire ad alzarsi. Alcuni si rialzano da soli, e questo è incredibile, ed altri vengono aiutati a rialzarsi- Guardo Lucas -e anche questo è incredibile. Però la cosa più importante e incredibile di tutto questo è riusciate ad alzarvi, e questo riuscirete a farlo solo se avrete fiducia in voi stesse.
-La lezione è finita- concludo e tutti mi applaudono.
~Spazio Traduttrice~
Questa non è una mia storia ma una traduzione. La storia in lingua originale, e cioè in spagnolo, per chiunque interessi, la trovate sul profilo di @YohannieRomero.
Hey, approfitto di questo spazio per far pubblicità alla mia storia "Un Noi un po' improvvisato". Spero passerete a dare uno sguardo, qualche voto e magari anche qualche commento. Vi aspetto ❤
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