Capitolo 1 "Il Nerd"
Guardo il mio orologio mentre mi avvicino allo specchio che riflette per intero il mio corpo, 7:35 a.m.
Apro la lista nel mio cellulare.
Osservo i miei lunghi e perfettamente stirati capelli biondi che ricadono sopra le mie spalle.
1) Capelli perfetti: Fatto.
Riguardo il mio semplice trucco per il giorno. Non mi trucco molto, non ne ho nemmeno bisogno.
2) Trucco perfetto: Fatto.
Riguardo la mia gonna svasata azzurra e la mia camicetta bianca.
3) Abbigliamento perfetto: Fatto.
Guardo la mia borsa firmata Chanel.
4) Borsa firmata: Fatto.
Ed infine le mie scarpe, anch'esse firmate, ovviamente.
5) Scarpe firmate in pendant con la borsa: Fatto.
Segno tutto quello che c'è sulla lista quando vedo che sono perfetta per il mio primo giorno di scuola del mio ultimo anno di liceo.
Esco dalla mia stanza e scendo in cucina dove trovo Rosa, la ragazza di servizio.
-Buongiorno, Amélie- mi saluta Rosa.
-Buongiorno, Rosa.
Rosa è come una zia per me, visto che lavora da noi da più di dieci anni.
-Vuoi dei waffles per colazione?- chiede, mostrandomi un piatto pieno di waffle con cioccolato.
-No, grazie, sai che sono a dieta.- dico, toccandomi l'addome.
Prendo una pera ed un succo d'arancia e mi dirigo al parcheggio.
So che i miei genitori non ci sono perché escono a lavorare alle 7:00 a.m. e ritornano molto tardi la sera.
Mio padre è un avvocato prestigioso qui a Parigi, ciò significa guadagnare molto denaro, e mia madre è la sua assistente personale da più di vent'anni; questo spiega la loro grande storia d'amore. Il capo e l'assistente, un classico.
Entro nella Mercedes Benz dove Phillip, il nostro autista, mi stava già aspettando.
-Buongiorno, Amélie.
-Buongiorno, Phillip. Portami all'istituto, per favore.
Lui annuisce con la testa prima di partire.
* * *
Appena esco dall'auto sento gli occhi di tutti sopra di me, però dai, sono la ragazza più popolare, sono abituata ad essere guardata dagli altri.
Cammino fino al mio armadietto, dove lascio i miei libri e vedo Chloe, la mia migliore amica, avvicinarsi a me.
-Amélie, sei arrivata! Hai un aspetto incredibile, come sempre!- dice arrivando, mentre mi da un grande abbraccio.
Chloe ed io siamo migliori amiche fin da quando eravamo piccole, visto anche che mio padre ed il suo lavorano insieme come avvocati.
-Grazie, Chloe, anche tu sei bellissima.
-Oh, grazie! Ho passato due ore intere preparandomi- dice, scuotendo i suoi capelli biondi.
Da lontano vedo Nathan di spalle parlare con i ragazzi della squadra di calcio, così, dopo aver lasciato tutti i miei libri, mi avvicino a lui da dietro e copro i suoi occhi con le miei mani.
-Chi sono?- sussurro al suo orecchio, cercando di imitare una voce maschile.
-Be', non sei nessuno dei ragazzi perché loro non sussurrano al mio orecchio.
-Chi sono?- ripeto, adesso con voce stridula.
-Chloe? Amélie?-
Mi ha stranito il fatto di aver detto per primo il nome di Chloe, però comunque gli scopro gli occhi al sentir pronunciare il mio nome.
-Si!- dico e gli do un abbraccio e un lungo bacio sulle labbra -Ciao, amore.
-Ciao, bella. Mi sei mancata- mi dice, facendo intracciare le nostre dita.
Nathan ed io siamo fidanzati dal secondo anno e siamo una coppia veramente perfetta, nel senso letterale del termine, tanto che ci chiamano "la coppia perfetta", perché lui è il capitano della squadra di calcio ed io sono la leader delle cheerleaders e la ragazza più popolare dell'istituto.
-Anch'io, anche se ci siamo visti ven...
-Hey, piccioncini, siamo ancora qui- mi interrompe Adam, il mio migliore amico e quello di Nathan.
-Ops, scusate, ragazzi- gli rispondo.
Giusto in quel momento suona la campana indicandoci che è già ora d'entrare in classe e iniziare la lezione. Chloe mi affianca e mi alluga un foglio.
-Il tuo orario- dice e guarda Nathan -Ciao, Nathan.
-Ciao, Chloe, che ci tocca?
-Storia.
-Andiamo.
Cammino mano nella mano con Nathan alla mia sinistra, con Chloe alla mia destra e Adam al suo fianco.
La mia vita è assolutamente perfetta.
Entriamo nell'aula di storia e ci sediamo ai posti di sempre. Nathan ed io insieme al centro e Chloe con Adam di fronte a noi, quando entra una ragazza che non potrebbe avere più di venticinque anni e si ferma di fronte alla lavagna dove inizia a scrivere il suo nome.
-Buongiorno, ragazzi, il mio nome è Lauren Lassarre e sono la vostra nuova professoressa di storia.
Mi sorprende quanto sia giovane questa professoressa, a tal punto da confondersi con una studentessa. Può darsi che non abbia molta esperienza.
-Ho già il vostro primo progetto. Ho chiesto com'è ognuno di voi e qual è il vostro rendimento scolastico. Posso vedere come ognuno di voi ha scelto il proprio posto, però nella mia classe non sarà così. Qui ho una lista con i posti ed i compagni che ho assegnato ad ognuno di voi e che sarà il vostro posto fisso per il resto dell'anno.- dice, mostrandoci un foglio. Subito tutti iniziamo a scaldarci. -Silenzio! Dato che ho assegnato ad ognuno un compagno diverso voglio che per la fine dell'anno scolastico ognuno mi consegni una prova dove mi spiega cos'ha appreso dell'altro e come sono cambiati socializzando con altre persone.
-Però questo non ha nulla a che vedere con la storia- dice Adam.
-Lo so, però voglio che vi conosciate di più e che conviviate di più tra di voi. Inoltre, sono io la professoressa qui e dovete farlo perché sarà il 25% del vostro voto finale.
Quando la signorina Lassarre finisce di parlare, alzo la mano chiedendo la parola.
-Dimmi, signorina...
-Amélie- dico. -Scusi, signorina Lassarre, però suppongo che può fare un eccezione con me, ossia, sono Amélie Jussieu, sono come una principessa qui, non posso andare con...chiunque.
-Dispiace a me, signorina Jussieu, però lei non è né superiore né inferiore a nessuno qui dentro, quindi non voglio discussioni per la persona che le capiterà, né le sue né quelle di nessuno. Capito?
Si sente un leggero "si, signorina" da parte di tutti.
-È ridicolo- dico a Nathan.
-Completamente.
Dopo questo la professoressa di storia comincia a dire i nomi della lista e tutti cominciarono a cambiarsi di posto. Vidi come cambiarono Chloe e la misero con una rockettara, quando cambiarono Adam e lo misero con una ragazza così timida che di sicuro le fa paura persino guardarsi allo specchio, e quando cambiarono Nathan per farlo sedere insieme ad un ragazzo emo.
-Amélie Jussieu con Lucas Allegre, in fondo.
Lucas Aleggre, mi suonava familiare. Guardai indietro e vidi il ragazzo nerd. Era quello che aveva le migliori qualificazione nell'istituto, che si sedeva sempre in fondo all'aula, che usava un cappello di lana, delle lenti nere e che non parlava mai con nessuno, guardando sempre tutti quanti con indifferenza e a volte con odio. Una volta corse la voce in tutto l'Istituto che si trattasse di un assassino e che volesse ucciderci tutti. E che aveva anche le foto di ogni studente appese nella sua stanza con cancellature rosse, segnando chi sarebbe stato il suo prossimo obiettivo.
Certo che no.
-Però...!- sto per protestare, però la professoressa mi interrompe.
-Senza però, questo è parte della sua qualificazione e vedendo i suoi voti negli ultimi anni, lei va molto male in storia.
Mi alzo dal mio posto, borbottando insulti verso la professoressa, e cammino fino in fondo.
-Buona fortuna con la rockettara- dico a Chloe quando le passo accanto.
-Buona fortuna con il nerd.
Prendo la mia borsa e la tiro sul banco unito a quello di Lucas mentre mi siedo, lui mi tira un'occhiataccia, si mette i suoi auricolari e mi ignora completamente.
Idiota.
Non credo potrò sopportare di stare tutto un anno insieme a Lucas Aleggre.
~Spazio Traduttrice~
Questa non è una mia storia ma una traduzione. La storia in lingua originale, e cioè in spagnolo, per chiunque interessi, la trovate sul profilo di @YohannieRomero.
Hey, approfitto di questo spazio per far pubblicità alla mia storia "Un Noi un po' improvvisato". Spero passerete a dare uno sguardo, qualche voto e magari anche qualche commento. Vi aspetto ❤
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