Una lunga storia: 3 anni fa

Passò circa un anno da quando entrai in casa dei miei genitori per la prima volta. La mia vita New Yorkese procedeva tranquilla. Avevo dedicato la maggior parte del mio tempo a Reade Streat, facendo ricerche sul mio passato e sul mondo che mi circondava. Ero riuscita a racimolare un po' di soldi vendendo alcuni bozzetti di mia madre a una casa di moda, e sebbene preferissi rimanere lontano dal centro della città per evitare spiacevoli incontri divini, ero riuscita a vivere tranquilla  nella mia nuova casa. L'inverno era iniziato da poco e io stavo camminando tranquillamente per andare a fare delle commissioni. Il cielo era di un cupo grigio cenere che rendeva l'atmosfera triste e sbiadita come una vecchia fotografia. Stava nevicando. I fiocchi cadevano leggeri fermandosi qualche secondo sui cestini e davanzali per poi sciogliersi immediatamente. Respirarai l'aria fredda mentre i fiocchi mi si impigliavano tra i capelli. Mi piaceva la neve, anche se quella era la prima volta che la vedevo. Stavo svoltando l'angolo quando fui colpita da una fortissima fitta allo stomaco. Mi fermai appoggiandomi al muro sul lato della strada, riprendendo fiato. All'improvviso tutto si fece nero, facevo fatica a respirare. Un'immagine mi comparve davanti: c'era un deserto, le cui dune dorate brillavano sotto la luce del sole, e sul suolo un'enorme quantità di oggetti, sembrava una discarica.
Poi la prospettiva cambiò, ma il paesaggio era lo stesso: un gruppo di ragazzi stava correndo tra le dune inseguito da un enorme automa metallico che cercavano di combattere senza risultato. Il gruppo stava avendo la peggio finchè una ragazza dai capelli corvini non si lanciò con grande destrezza sotto a uno dei due piedi forati del gigante. Il resto successe troppo in fretta: l'automazione metallico si blocco di scatto inciampando, cadendo con un tonfo e trascinando con sè alcuni tralicci e cavi elettrici.
Qualcuno mi stava scuotendo. Aprii gli occhi, frastornata e disorientata da ciò che avevo appena visto. Un ragazzo, probabilmente un passante, mi stava chiedendo se stessi bene. Mi alzai da terra e cominciai a correre. Non avevo una meta volevo solo allontanarmi il più possibile. Il volto della ragazza dai capelli neri continuava a tormentarmi. Cercavo di pensare in modo lucido e di convincermi che fosse stata solo un'allucinazione ma era inutile illudersi: nel profondo sapevo benissimo che Bianca Di Angelo era morta e che io non ero riuscita a fare niente per impedirlo.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
So di essere stata assente per davvero tanto tempo e mi dispiace moltissimo. Cercherò quindi di ricominciare a scrivere con più regolarità
Qotd: cosa pensate del personaggio di Bianca?
Aotd: mi piace davvero tanto! Era uno dei miei personaggi preferiti e sono rimasta molto male per la sua morte

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top