Una lunga storia: 10 anni fa
Il mio primo ricordo è il trono di ossa intrecciate che si innalza al centro della sala principale del palazzo del Signore degli Inferi. Quando il suo proprietario non c'era mi divertivo ad arrampicarmici sopra, rischiando più volte di cadere sul freddo pavimento di granito, fino a qundo la Regina dei morti o qualcuna delle sue ancelle non venivano a distogliermi da quel gioco. Fin da quando ne ho memoria ho vissuto in un luogo che è certamente l'ultimo in cui ogni persona vorrebbe vivere, eppure io l'ho sempre considerato la mia casa, è stato l'unico luogo in cui io mi sia mai sentita a mio agio. Sembra impossibile, lo so, ma là sotto io mi sono sempre sentita al sicuro e le giornate trascorrevano tranquille. Durante le stagioni fredde, passavo le mie ore sul grembo di Persefone, giocando con i meravigliosi e profumati fiori e le mille varietà di frutti che riempivano i tavoli in pietra nera, dando un tocco di colore e vivacità all'ambiente tetro, e ascoltando le chiacchiere e i flebili canti delle sue ancelle che fluttuavano con grazia, avvolte nei loro abiti floreali per le buie stanze. Anche quando per la dea giungeva il momento di tornare in siperficie e l'atmosfera tornava buia e tenebrosa, non tardavo a trovare nuovi impieghi e attività: passeggiavo tranquillamente nel giardino di Persefone, divertendomi a saltare qualche radice che spuntava del terreno qua e là, oppure percorrendo gli atrii lanciavo qulche buon boccconcino ai segugi di gurdia, per alleggerirli un poco di quella grande fatica. Ma la cosa che mi piaceva di più era ascoltare le storie che Thanatos mi raccontava davanti al camimino ardente di fiamme scintillanti e striate di scuro. Immagina la morte, seduta tranquillamente sul suo seggio di ossa umane e soffici drappeggi neri, nella cui stoffa i volti del dannati si agitano doloranti e confusi, intento a raccontare aneddoti e storie a una bambina di quattro anni seduta ai suoi piedi, tutta attenta e concentrata sulla narrazione. Assurdo vero? Impossibile da immaginare o da credere per chi non lo ha visto con i suoi occhi. Eppure per me non c'era niente di più bello. Percepivo un affetto, seppur freddo e distaccato, tra quelle mura, che non ho più ritrovato in nessun altro luogo. Nulla di ciò che avevo in torno mi ha mai provocato ribrezzo o mi è parso strano: quando mi affacciavo dalla loggia più grande, osservando i Campi della Pena sottostanti, non ho mai provato orrore o pietà nei contronti di quelle anime destinate a una tortura eterna. Vedevo quei luoghi di sofferenza e rimpianto sempicemente come i luogo adatte per coloro la cui vita terrena non era stata esemplare e, non avendo mai visto quel mondo "di là su" non percepivo quel contesto come negativo. Nulla in quel paesaggio mi trasmetteva la sensazazione di angoscia, di paura o di orrore, che ogni mortale proverebbe affaccindosi del tetro palazzo.
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Ciao a tutti!
Mi dispice di essere stata di nuovo assente per un po', ma nonostante siano cominciate le vacanze non ho trovato tempo per scrivere.
Spero comunque che questo nuovo capitolo vi piaccia! Personalmente adoro l'immagine iniziale che ho trovato per caso su internet perché la trovo super pucciosa!
Nel caso in cui (cosa molto probabile) io non riesca ad aggiornare entro dopo domani, ne approfitto per augurare a tutti voi uno splendido 2017! ❤
qotd: ci sono dei libri o delle saghe che vi piacerebbe leggere in questo nuovo anno? Oppure delle serie TV che volete assolutamente iniziare?
aotd: leggerò sicuramente "l'arte di essere fragili" di Alessandro D'Avenia (scrittore che adoro) che mi è stato regalato per Natale, vorrei leggere "Le origini" di Shadowhunters, dato che ho solo letto la saga principale, e molti altri. Per quanto riguarda le serie vorrei cominciare qualcosa di nuovo ma non ho idee precise...cosa mi consigliate?
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