2. Cupcackes blu
•Percy•
Quando la sveglia suonò quella mattina avrei voluto continuare a dormire. Ogni anno avevo sempre aspettato con ansia la fine dell’anno scolastico per trascorrere l’estate al campo, ma ora le cose erano decisamente cambiate. Dopo la fine della guerra io e Annabeth avevamo deciso di andare a Nuova Roma per cominciare ad ambientarci e soprattutto (diceva Annabeth) per iscriverci all’Universià: scelsi, com’era prevedibile, di stutiare Biologia Marina e Annabeth optò per Architettura, coniugata ad un sacco di complicati progetti da sapietona. Stare con lei passeggiando tranquilli tra le case dai tetti rossi, senza essere in mezzo a biattaglie e senza rischiare la vita ogni dieci secondi, era la cosa che mi faceva stare meglio. Anche in quel momento, guardandola dormire accanto a me, non potevo fare altro che pensare a quanto fossi fortunato ad averla accanto. Lei si stirò, sbattè un poco le palpebre e sorridendo mi disse ─ Buongiorno Testa d’Alghe ─ mi chinai su di lei e la baciai ─ Buongiorno ─ mormorai.
Quando arrivammo in cucina mia madre aveva preparato una fantastica colazione blu: succo di mirtillo, waffle con marmellata blu, gelato blu, biscotti blu e soprattutto i suoi migliori cupcackes. Ero contento di essere riuscito a passare a trovare mia madre e prima di andare al campo: non ero riuscito neanche a dirle se ero vivo o morto per molti mesi e avevo bisogno di stare con lei più che mai. Era stata felicissima quando aveva saputo che ci saremmo fermati a Manhattan qualche giorno prima di andare verso Long Island e aveva accolto me e Annabeth, con cui, fortunatamente, andava molto d’accordo, a braccia aperte. Era stato tutto perfetto e avrei tanto voluto che continuasse così tutta l’estate, come dei ragazzi normali, passeggiando e facendo shopping in centro, godendoci la penombra nei parchi e andando ogni tanto a qualche festa; senza Dei, addestramenti e soprattutto senza dover pensare a tutte le sofferenze che avevamo.
Dopo colazione prendemmo le nostre cose e dopo aver salutato mia madre e aver messo da parte qualche cupcacke blu per il viaggio salimmo in macchina (quando tornai dalla Grecia mamma mi regalò una nuova auto con i primi guadagni del suo nuovo romanzo) e partimmo. Era una bellissima giornata di sole e la luce illuminava i capelli di Annabeth, facendoli sembrare ancora più luminosi, mentre guardava con aria assorta fuori dal finestrino, come fa sempre quando stava pensando a qualcosa che la preoccupa. ─ Tutto ok? ─ le chiesi ─ Ho avuto degli incubi, ultimamente…su Doath…─ Ah…che cosa succedeva? ─ Niente di che…flashback…il solito ─ tornai a guardare la strada. Con tutte le difficoltà dell’ultimo periodo non avevo più pensato a Doath, avevo smesso di tormentarmi e a cercare risposte e avevo archiviato tutti gli avvenimenti che la riguardavano in una parte di passato che mi appariva così lontano, che sembrava impossibile che fossero passati poco più di due anni. All’improvviso nella mia mente cominciarono a prendere forma tutte quelle domande che avevo represso per molto tempo: Doath era ancora viva? Dove si trovava? Perché mi ero fidato così cecamente di lei? Perché non ci aveva mai detto la verità? Ci eravamo arresi troppo facilmente smettendo di cercarla? Fui però costretto a reprimere questi pensieri perché davamti a noi cominciavano a vedersi le colline che circondavano la baia. Parcheggiai in un prato e io e Annabeth risalimmo la collina: ripensai alla prima volta che ci ero salito, con il Minotauro alle calcagne non avevo certo avuto in tempo di ammirare il panorama…, guardai i campi di fragole, la Casa Grande, il muro di arrampicata e il laghetto risplendre sotto il sole di giugno, poi presi la mano di Annabeth e, insieme, corremmo giù per la collina.
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Buona sera ed ecco a voi un nuovo capitolo! Ci tengo a precisare che sto pubblicando così frequentemente perchè avevo questi primi capitoli già scritti e salvati sul computer ma quando mi toccherà scriverli ogni volta il ritmo con cui aggiornerò rallenterà parecchio...
Vorrei inoltre ringraziare (anche se non sa della mia esistenza e non leggerà mai questo ringraziamento) alexis_folliot che è un fotografo francese secondo me molto bravo, dalla cui pagina Instagram ho preso la bellissima foto che ho usato per creare la copertina. Vi consiglio di segure la page perchè le foto sono davvero fantastiche!
Qotd: qual è il vostro personaggio preferito di Percy?
Aotd: maschio Nico, femmina Annabeth ❤
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