L'INVITO

Draco lesse tre volte le parole che riempivano elegantemente la pergamena. Non ci riusciva a credere. Aveva desiderato e temuto quel momento.

"Incontriamoci domani pomeriggio, dopo le lezioni. Biblioteca. Sarò seduta al terzo tavolo"

Draco sospirò. Era arrivato il momento dell'incontro. Chiuse stancamente le palpebre.

-Sembra che ti sia caduto qualcosa in testa- dichiarò Theo. Erano entrambi nel dormitorio. 

-In effetti- borbottò Draco, aspettando prima di rispondere. Aprì gli occhi e fissò lo sguardo divertito dell'amico.

-Lo sai che puoi confidarti-

-Non sono certo di volermi confidare-

-Ti farebbe bene invece- gli rispose l'amico. Era sdraiato sul letto con un libro in mano.

Draco sbuffò. -Non ne sono così certo-

-Io invece sì- si sollevò, spingendosi su un gomito e sorridendo sarcastico. -Su, parla, prima che arrivino gli altri-

Draco sospirò. -La solita ragazza-

-Oh, oh! Ti ha fatto una dichiarazione d'amore?-

-Peggio, vuole vedermi- fece una smorfia.

Theo rise. -Tutto qua?-

-Ti sembra poco?- rispose Draco, furioso.

-Lo sapevi che prima o poi sarebbe successo- rispose.

-Non mi sei d'aiuto-

-Non devo esserti per forza d'aiuto-

Draco sospirò. Era difficile, orribilmente difficile. -Secondo te dovrei accettare?-

-Perché no? Prima o poi succederà, è inevitabile- sospirò, stiracchiandosi.

-E se non gli piacesse il fatto che... sono un Serpeverde, non è una cosa che piace a molti- borbottò. Gli costava molto dirlo.

-Vorrà dire che non era quella giusta, meglio saperlo ora che tra un mese o due, quando sarai più affezionato a lei-

-Secondo te chi è?-

-Come posso saperlo?- chiese l'amico.

Nessuno poteva saperlo. -Mi consigli di accettare?-

-Io accetterei- Theo si alzò dal letto e si stiracchiò -devi fare quello che vuoi, alla fine la scelta è tua-

-Potrei rimandare- tentò Draco. Non stava davvero parlando con Theo, non voleva davvero convincere lui. Era come parlare con se stesso, come cercare di mettere ordine alle sue idee confuse. Sospirò. Era orribile.

Theo uscì senza aggiungere altro, lasciando Draco solo con i suoi pensieri Andò alla finestra. Fuori la luna già splendeva nel cielo scuro, lo vedeva perfino attraverso l'acqua distorcente del lago. La Casa dell'Acqua, questo era il nome meno conosciuto della Casa Serpeverde.

Vide qualcosa muoversi. Il ragazzo sentì i muscoli irrigidirsi. C'era qualcosa che si muoveva nel lago. Non si trattava di un semplice pesce, ne aveva già visti, non si sarebbe allarmato così. Il cuore cominciò a battergli più forte. Draco inspirò a fondo. Lui non era un coraggioso e folle Grifondoro. Arretrò di qualche passo, lo sguardo fisso fuori dal vetro. La creatura aveva il corpo di un serpente. Un brivido gelido gli percorse la schiena. A Draco i serpenti erano sempre piaciuti, ma in quello c'era qualcosa di terrificante.

La creatura si mosse rapidamente. Il ragazzo non aveva mai visto qualcosa di così rapido. Afferrò la bacchetta, che era posata sul letto, quindi si voltò e corse via. Fece il tratto che lo separava dalla Sala Comune quasi volando. Rischiò perfino di cadere dalle scale. Quando arrivò sotto trovò Theo intento a scrutare i presenti. Draco ignorò Pansy che lo fissava.

-Theo- lo chiamò -C'è qualcosa nel lago- aggiunse a voce più bassa, per non farsi sentire dagli altri.

-Certo, ci sono i pesci- gli rispose l'amico, sbadigliando.

-No, è qualcosa di diverso- sperò che non lo prendesse per pazzo.

Theo aggrottò la fronte. -Curioso, andiamo a vedere- lo precedette e si diresse verso la scala.

Draco fu costretto a seguirlo, la bacchetta ben stretta. I gradini scricchiolarono sotto il loro peso. Arrivati al dormitorio, Draco si fermò sulla soglia della porta. Theo entrò, senza la minima esitazione. Draco si chiedeva spesso se quel ragazzo fosse folle oppure solo molto coraggioso. In entrambi i casi probabilmente avrebbero dovuto spedirlo a Grifondoro.

-Io non vedo nulla- dichiarò Theo, le mani sui fianchi -Sei sicuro di aver visto bene?-

Draco gli si avvicinò. -Certo- scrutò il lago. Nulla, non si vedeva nulla. Non poteva averlo immaginato,  non poteva... e poi comparve nuovamente. La lunga coda serpentesca. -Eccolo!-

Notò qualcosa sul volto di Theo. Sorpresa e forse paura. La sua espressione non era più imperturbabile. -Cosa sono?- chiese piano.

-Non lo so- rispose Draco, il cuore in gola.

-Non ho mai visto nulla di simile- Theo appoggiò una mano aperta contro il vetro gelido.

-Cosa facciamo?-

-Nulla-

Draco non parlò. Non sapeva cosa dire.

-Non possiamo fare molto- continuò Theo -si potrebbe dirlo agli insegnanti, ma dubito che ci crederebbero-

-Basterà mostrarglielo-

Theo si spostò di lato, mostrando le acque del lago. Draco poté vedere i pesci nuotare, ma nulla di più. Erano spariti. La testa gli girò.

-Beh, è una situazione complicata- borbottò Theo -direi di mantenere il silenzio per ora-

-E se quelle creature tornassero?-

-Dovremo pensare a qualcosa- sospirò. Finita la sorpresa era tornato imperturbabile, come sempre.
Draco invidiava quella sua capacità.

-Tu hai deciso cosa fare con quella ragazza?- gli chiese Theo, trascinandolo nel mondo reale.

-Credo che la vedrò-

-Ottimo, Draco! Sei uno studente molto in gamba!- e se ne andò.

Draco sospirò. Theo era un mistero. Senza esitare oltre andò alla scrivania e scrisse la risposta sulla pergamena con lo stesso umore che avrebbe avuto se avesse dovuto firmare la propria condanna a morte.

NOTE DELL'AUTRICE :

Ciao!

Cosa ne pensate?

Presto ci sarà l'incontro tra Draco ed Hermione.

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