IL CIELO STELLATO
Hermione fissò le parole scomparire sulla pergamena. Era ormai una settimana che si scriveva con il misterioso ragazzo, ma le sembrava che fosse molto più tempo. Si tirò indietro una ciocca di capelli, in attesa della risposta. Non dovette aspettare a lungo. Le lettere vennero tracciate lentamente, sotto il suo sguardo.
"Ti sembrerà strano, ma continuo a pensarti"
La ragazza lesse più volte quelle parole, il cuore che galoppava. Non si era aspettata che le potesse scrivere delle parole simili. Certo, si erano sentiti tutti i giorni quella settimana, ma Hermione non si sentiva ancora pronta per fare un passo avanti.
Altre parole emersero dalla pergamena. "Mi chiedo spesso come sei"
Hermione si morse le labbra. Com'era? Non si era mai considerata una grande bellezza. Beh, era meglio che il ragazzo misterioso non lo sapesse. Probabilmente non gli sarebbe piaciuta. "Una ragazza normale" rispose Hermione, elusiva.
"Una ragazza speciale" la corresse lui.
No, Hermione non si sentiva poi così speciale.
"Tu sei un ragazzo speciale" rispose e lo credeva veramente, chiunque fosse.
"Io non voglio essere speciale, io voglio essere normale, per una sola volta nella mia vita" le lettere sembravano tremare.
Hermione riflettè su quelle parole. "Sai, c'è un mio amico che la pensa proprio come te" scrisse, pensando a Harry, che avrebbe voluto essere normale e non lo sarebbe mai stato.
"Lo capisco... i miei genitori vogliono molto da me, troppo"
"I genitori sono sempre così" gli rispose la ragazza, mordicchiando la piuma.
Fu in quel momento che lo sentì. Un rumore, come di qualcosa che camminava, no, che strisciava. Hermione fu assalita dalla paura. Che cosa stava succedendo? E poi la porta del dormitorio si aprì. Gladys entrò, tanto rapidamente che pareva volare.
-Le stelle!- urlò.
-Cosa?- chiese Hermione, sorpresa.
-Fuori, c'è una pioggia di stelle cadenti-
-Stelle cadenti?- chiese Hermione.
-Sì, sono bellissime- Gladys corse alla finestra e aprì le tende.
Una pioggia di stelle stava percorrendo il cielo scuro. Hermione sapeva che non erano veramente stelle, ma in quell'attimo volle crederlo, volle abbandonare la sua razionalità.
-Esprimi un desiderio- la incitò Gladys.
-I desideri non si realizzano così- disse Hermione.
-Devi crederci!-
Hermione ci voleva credere. Lei, così razionale, voleva credere nelle fiabe, nei desideri che si realizzano, nei sogni.
-Su, esprimi il desiderio- insisté Gladys.
Hermione Granger non aveva mai creduto ai desideri che si realizzano e alle stelle cadenti che ascoltano i sognatori, ma quella notte volle crederci. Ed Hermione lo fece. Espresse il desiderio.
Fu in quel momento che successe. Qualcosa batté con forza contro il vetro. Le due ragazze sobbalzarono, un'acuta paura che s'istaurava nei loro animi.
-Cos'era?- chiese Gladys, la voce bassa.
Hermione provò a sbirciare fuori, il cuore che cavalcava nel suo petto. Non si vedeva nulla, nonostante la luce della luna e delle stelle.
-Credi che se ne sia... - non terminò la frase perché un altro colpo fece vibrare il vetro. Questa volta qualcosa si posò su di esso.
Hermione sbatté le palpebre ben due volte. Sembrava una lunga coda coperta da delle squame. La cosa, qualsiasi cosa fosse, restò immobile alcuni istanti, poi scomparve così com'era arrivata.
-Un serpente- gemette Gladys, dando voce a quello che entrambe pensavano.
-Non è possibile- fu la sua debole protesta.
-C'era qualcosa- le risposte Gladys.
E poi Hermione vide qualcosa sul vetro. Squame, comprese, dopo un attimo un attimo di esitazione. Qualsiasi cosa si fosse posata sul vetro aveva lasciato delle squame sul vetro. Un senso d'angoscia le oppresse il petto.
Draco Malfoy osservava lo spettacolo delle stelle cadenti a bocca aperta. Non aveva mai visto nulla di simile. Sembrava davvero che piovessero.
-Veramente incantevole- disse Theo, con il suo tono spensierato. Aveva i gomiti puntati sul davanzale, il mento posato sulle mani a coppa. Si trovavano nella Torre di Astronomia.
-Secondo te cosa significa?- chiese Draco.
-Deve avere un significato?-
No, probabilmente no. Draco sospirò.
-Dicono che si possano esprimere i desideri- disse Theo -questo sostengono i Babbani-
-Da quando sai cosa pensano i Babbani?- chiese Draco, non nascondendo la sua sorpresa.
Theo si strinse nelle spalle. -So molte cose-
-E i desideri si avverano?- gli domandò allora, sarcastico
-Non lo so- gli rispose Theo, facendo spallucce -sono dicerie da Babbani-
Draco rifletté. Dicerie da Bambini. Certo. Eppure, forse valeva la pena tentare.
Voglio conoscerla, desiderò. In quel momento la pergamena brillò. Draco non poté nascondere un sorriso.
-La tua bella- commentò Theo, ridacchiando.
"C'era qualcosa fuori dalla finestra" erano le parole tracciate con calligrafia tremante.
Draco aggrottò la fronte, il cuore che prendeva a battere più rapidamente. "Hai visto cosa?"
"Qualcosa" un breve pausa "sembrava un serpente"
Un serpente. Draco ripensò al basilisco che un tempo si nascondeva dietro le mura della scuola. Un brivido gelido gli percorse la schiena. All'epoca aveva valutato come positivo il fatto che ci fosse un essere simile a salvaguardia della purezza del sangue. Ora la pensava diversamente. Lo spaventava l'idea di una creatura come il basilisco.
"Stai bene?"
Attese con ansia la risposta.
"Sì, mi sono solo un po' spaventata... non avrei dovuto dirtelo, ti ho solo fatto preoccupare"
"Non dirlo neppure per scherzo! Tu puoi scrivermi tutto ciò che vuoi"
"Grazie"
Draco sentì il cuore aumentare i battiti. Doveva sapere chi era.
"Hai visto le stelle?"
La domanda prima lo sorprese, poi lo fece sorridere. "Sì, le ho viste" e aveva pensato a lei. Ovviamente non scrisse queste ultime cose. Andava bene aprirsi, certo, ma non voleva che lei comprendesse quanto il loro legame fosse importante per lui. Non voleva che capisse quanto era debole. Le aveva già rivolto delle parole affettuose prima. E se lei si stava prendendo gioco di lui?
"Sono bellissime" continuò la sua amica di penna.
Quello che la ragazza aveva visto era forse collegato alle stelle. Draco non avrebbe saputo dirlo.
"Non ne avevo mai viste così tante" scrisse ancora la sua amica.
Draco riflettè ancora un attimo, poi agì d'impulso. "Avrei voluto vederle insieme a te". Si pentì di averlo scritto non appena alzò la piuma. Deglutì. E se lei non avesse risposto? La risposta arrivò quasi subito.
"Anch'io"
Il cuore di Draco fece un balzo. Lo pensava anche lei. Sorrise e si sentì davvero felice, per la prima volta dopo moltissimo tempo.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao!
Cosa ne pensate della nuova svolta presa dalla storia?
A presto ❤
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