Temporale

Finalmente io e Cass abbiamo fatto pace. Litigare non è mai bello, ma perlomeno questo ha rafforzato il nostro legame. Sono davvero felice che le cose tra noi vadano finalmente bene e anche Blue lo è, ne sono certo. Ogni volta che i nostri occhi si incontrano non posso che sorriderle e lei ricambia sempre il mio sorriso. Certe volte invece, guardandoci, una calda sensazione mi pervade lo stomaco e ritorno con la mente a quella sera. Anche Cass sembra avere lo stesso pensiero, ma nessuno di noi due ha il coraggio di fare la prima mossa.

Una settimana dopo...

È una mattina come le altre, e io sto barcollando assonnato per il corridoio. Non so nemmeno io perché sono venuto a scuola così presto. Vedo Blue che viene verso di me a passo spedito e testa bassa, sembrerebbe che abbia la faccia scura ma è troppo lontana per affermarlo con sicurezza. Alzo una mano per salutarla:
- Cia-...! - lei mi raggiunge correndo e si aggrappa al mio petto con tutto il peso.
- Cass...? - sono piuttosto stupito. - Oh Romeo! Mio padre così *sigh* all'improvviso ha deciso di traslocare! Non vuole nemmeno aspettare la fine della scuola! E non vuole traslocare da qualche altra parte qui in zona, ma in un'altra regione! - mi spiega, poi inizia a piangere disperatamente:
- B-be', tuo padre avrà i suoi motivi per q-questa decisione c-così improvvisa... - la mia voce trema.
- Ma non capisci?! Così ti perderò, un'altra volta! - esclama singhiozzando. "Un'altra volta?" (flashback nel prossimo capitolo) la domanda mi sta a fior di labbra.
- E io non voglio, non voglio perderti! Senza di te, io sono nulla! - Cass non riesce a fermare il suo pianto isterico e sta iniziando a dire cose senza pensare.
- Cass, ora calmati. Per trovare casa ci vuole minimo una settimana, per cui cerchiamo di prendere tempo. Se non riusciremo a combinare nulla, costi quel che costi, parlerò io con tuo padre! Ma, non fare stupidaggini! - la rincuoro, e lei sembra rassicurata, ma un lampo d'inquietudine le lampeggia negli occhi.

Un forte acquazzone si sta scatenando proprio questa sera. In apprensione, sto per mandare un messaggio a Cass, quando il mio telefono trilla in modo irritante. Leggo sul display: Sam. - Ciao Sam! Che succede? Hai bisogno di qualcosa? - in quel momento vorrei saltare le cortesie e arrivare subito al dunque.
- Romeo! Finalmente ti trovo! - Sam sembra avere il fiatone, o comunque è nervoso.
- Sì, qua salta spesso la connessione e ci sono vari blackout... - spiego.
- Be', non importa! Il padre di Cass...
"Il padre di Cass? Oh no..." penso.
- Il padre di Cass mi ha chiamato, dato che non ha il tuo numero... ed era quasi in lacrime! - Sam è affannato, non fa una pausa:
- Quasi in lacrime? Il padre di Cass? Impossibile! - rispondo, mi viene da ridere.
- Romeo! Ti sto dicendo la verità! Era disperato! - ora anche Sam lo è.
- E... uhm, perché? - chiedo. Quell'idiota di Sam fa una pausa proprio quando non dovrebbe:
- ... Sua figlia è sparita!

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