La poesia degli occhi negli occhi

Erano gli anni dei sorrisi accennati, degli sguardi scambiati furtivamente e delle mani che si sfioravano.

Bigliettini scambiati durante le feste grazie ad un amico comune compiacente; proposte di fidanzamento delle quali le giovani ragazze venivano a conoscenza per ultime, dopo che la notizia era passata al vaglio di intere schiere di parenti che dicevano la loro sul pretendente.

Conoscere una persona non era semplice, cominciare una storia d'amore un'impresa.

Non era l'amore di adesso ma un "amore a tappe": un amore da conquistarsi.

Anzi, ci si conquistava a vicenda.

Forse era un amore che si assaporava a sorsi e ti dissetava per una vita: dai primi occhi giovani fino all'ultimo sguardo della vecchiaia.

Innamorati, comunque, sempre.

Qui non si vuole raccontare tutta la storia di Cosimo e Maria e dei loro sessant'anni e più passati assieme a tramutare  i sogni di innamorati in esistenza simbiotica tra difficoltà affrontate e superate e figli da amare e crescere.

Qui si narra l'attimo.
La scintilla.

La poesia degli occhi che si posano sugli occhi e ne restano felicemente prigionieri.

Marsala, Sicilia. Pasqua 1954.
Processione di Maria Addolorata, la Madonna del Venerdì Santo.

Per la giovane Maria quel rito dedicato alla Madonna e' particolarmente sentito per diversi motivi.

Qualche anno prima suo padre Diego era stato molto male: due ictus consecutivi avevano fatto rischiare la vita al "Capitano".

Così lo chiamavano quell'uomo che aveva passato una vita sempre imbarcato lontano dalle sue donne: sua moglie Brigida e le tre figlie.

Aveva ovviamente amato le sue due gemelline Palma e Giovanna, ma aveva coccolato la sua ultima bambina: Maria.

Ora era vecchio e malato.
- Madonna mia, salva nostro padre e proteggilo.
Così avranno pensato all'unisono le tre sorelle mentre seguivano fin dalle tre del pomeriggio la statua della mamma di Gesù portata a spalla dai marsalesi dall'uscita della Chiesa Madre in giro per le strade del paese festante.

E lui era stato salvato: le tre figlie avevano avuto il loro piccolo miracolo e la mano rimasta tremante del padre anziano stava li' a testimoniare il passaggio delle preghiere andate a buon fine.

Forse le parole della giovane Maria, però, erano state le più ascoltate: in fondo lei portava il secondo nome della nonna Giovanna, lo stesso della Madonna.

Quella processione l'avrebbe seguita con un trasporto emotivo particolare per ringraziare il cielo che non si era portato via papà.

Ma ancora non sapeva che quel pomeriggio e quella processione del '54, più che per averle salvato il presente, avrebbe segnato il suo futuro.

Per sempre.

Insieme alla famiglia segue lentamente il corteo religioso: e' una ragazza del '35 che qualche mese prima, il 29 gennaio, ha compiuto 19 anni, ma il fazzoletto di merletto nero che copre il capo e ne nasconde quasi interamente i dolci tratti del viso potrebbe farla confondere con una donna più grande.

E' bella.
Molto bella.
Siciliana.

Non è semplice però capirlo durante la processione.

Non è facile scorgere il giovane sguardo color carbone della ragazza nascosto dal velo e dall'ombra provocata dal sole calante della sera che si butta a capofitto su Porta Mazara.

Una piazza situata davanti ad uno degli accessi al Cassaro di Marsala.

Centinaia e centinaia di gente.
Tante persone, tanti visi e tanti occhi. Eppure...

Eppure quegli occhi scuri, giovani e belli coperti dal merletto e confusi tra tanti occhi, vengono notati da qualcuno in particolare.

Non importa quante persone ci siano in piazza da scartare velocemente per seguire quegli occhi.

Non importa quante giacche scure e coppole sulle teste bisogna schivare con lo sguardo per non perdere di vista quegli occhi.

Non è facile, ma a lui non importa.

Cosimo deve ancora compiere 28 anni, è nato il 24 luglio del 1926.
Cos'era "Lui prima di lei"?

Non importa neanche questo.

Da quel momento in poi tutto il resto passerà in secondo piano.
- Quegli occhi voglio rivederli!
Avrà pensato lui.

Quello sguardo voleva incrociarlo di nuovo e subito, per vedere quale effetto avrebbe provocato in lui.

Ma già lo sapeva.

E cosa avrebbe provocato in lei un nuovo incontro?

La "Lei prima di lui" non avrebbe avuto più importanza.

E in loro?
Ora lo sappiamo.

Ad agosto dello stesso anno si fidanzarono.

Il 15 gennaio del 1958 si sposarono.

Due persone semplici e una storia d'amore semplice partita da uno sguardo.

La poesia degli occhi negli occhi.

Io gli voglio bene proprio perché si sono voluti semplicemente bene per sempre e mi hanno insegnato ad amare.

Io sono loro figlio.

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