Arcane -Bella, ma non è un miracolo
Anche detta: storia delle origini dei personaggi di League of Legends, fatta per chi non lo ha giocato e vuol mantenere intatta la sua sanità mentale.
Se non si fosse capito, per me i MOBA sono il male.
Arcane è una serie animata sbarcata su Netflix il 6 Novembre 2021, prodotta da Riot Games e basata sul mondo ed i personaggi del videogioco League of Legends.
Si possono dire tante cose di Arcane:
- Ha difetti? Eccome.
- La si ama comunque? Sì.
- È lecito odiarla? Ovvio.
- È giusto criticarla? Lo è per ogni opera. Però, gente del web & co, bisogna farlo con criterio e non perché il successo della serieci fa rodere il deretano. Altrimenti diventa altrettanto giusto mandarvi a compiere le vostre funzioni corporee.
Contesto e trama
Due realtà: la città alta, bella, prospera, ricca e simbolo del progresso, chiamata Piltover; l'altro lato della medaglia: i bassifondi pregni di povertà e degrado, contenenti i rifiuti della società, abbandonati a loro stessi. Una sorta di Bronx, che qui prende(rá) il nome di Zaun.
La parte più povera è in lotta, soprattutto ideologica, con quella prospera. Le persone vorrebbero aiuto o almeno la possibilità di autogovernarsi, senza dover sottostare al dominio di una polizia che punisce ma non interviene e di un governo che prende, ma non da. Purtroppo le rivolte vengono soppresse con duri spargimenti di sangue e gli abitanti devono cedere e accettare dei compromessi. Almeno per ora.
Se nella città alta tutto va bene e la tecnologia legata alla magia, il cosiddetto Arcane, progredisce, nei bassifondi il rancore verso i piltoveriani benestanti non fa che salire. E chi studia storia sa quanto sia fruttuoso sfruttare il malcontento, avendo i giusti mezzi.
In questo luogo duro, due sorelle cercano di sopravvivere. La maggiore, Violet, è forte, autoritaria, testa calda per eccellenza e leader naturale del suo gruppo di amici; e poi c'è Powder: più piccola, gracile, pasticciona, acuta e brava con la tecnologia ma ancora troppo piccola per poter mettere in pratica le sue capacità (sì, insomma: fa una tenerezza infinita sta povera crista).
Powder combina sempre guai e manda in malora ogni progetto, azione, o evento (io farei controllare l'albero genealogico, potrebbe essere imparentata con Igor di Frankenstein Junior).
Powder vorrebbe essere forte e coraggiosa come sua sorella, ma non può. Lei non è alla sua altezza, e maledizione... quanto si odia per questo. Farebbe qualunque cosa pur di stare al suo fianco e aiutare, ma non puo. Lei non è mai abbastanza brava (il mio complesso dell'infermierina si sta facendo sentire).
Powder è una bambina sull'orlo di un crollo nervoso, in un luogo dove non si può restare piccoli e fragili troppo a lungo. Non vedo proprio cosa possa andar storto.
Arcane ha una trama molto semplice e portata avanti negli sviluppi, che si delineano tra Piltover e Zaun, con rara chiarezza. Non è nulla di trascendentale o perfetto: in molti punti la narrazione è affrettata e ci sono delle forzature nella nascita o crescita di alcuni rapporti. Tutto ciò farebbe presagire una serie mediocre o al massimo normale. Godibile, ma non tutta sta gran cosa, o sbaglio?
Eppure Arcane è stata amata dalla stragrande maggioranza del pubblico e lodata dalla critica mondiale.
Perché?
Potrei parlare della grafica spettacolare che rende ogni inquadratura uno splendido dipinto, della rifrazione e la dinamicità della luce perfette in ogni frame, dei singoli dettagli ambientali di Piltover e Zaun, dei colori, le colonne sonore curatissime e suonate da gruppi apprezzatissimi come gli Imagine Dragons, J. I. D., i Woodkid... ma lascerò a voi il piacere di scoprire tutto questo, se vorrete.
Perché queste cose si possono notare fin dai primi minuti.
Arcane ha tanti, azzeccatissimi pregi, molto più profondi:
-la regia cinematografica, studiata passo passo e dagli ottimi ritmi;
-un word building ben raffigurato: facile creare una storia avendo già il mondo di gioco in cui ambientarla, provate a rappresentarlo e strutturare la sua lore in maniera chiara. No, spararsi non è un'opzione;
-personaggi molto molto molto ben caratterizzati, dal meraviglioso antagonista alle due protagoniste (coff coff, una un po' di più, coff coff) fino agli interessanti secondari. Soprattutto, ho amato la caratterizzazione psicologica, profonda e verosimile, che è stata data a ognuno di loro;
-sottotrame intriganti, ognuna con la propria influenza sulla storia principale;
•Infine, i dettagli che hanno reso questa serie globalmente appetibile e adorabile (secondo me):
-un buon dosaggio di tamarraggine, dramma e serietà.
Arcane vuole gasarti e farti urlare di goduria? Lo fa.
C'è un concetto serio e importante da trasmettere? Dialoghi, gestualità, musica e tutto quanto te lo stampano a fuoco sulle retine.
Arriva una scena triste e devastante. Tu piangerai, mi hai sentito? Avrai degli idranti al posto degli occhi, porco hextech.
-dinamiche realistiche. Sono davvero rare (ma fanno mangiar le mani) le scene veramente forzate.
La qualità fa la differenza e le persone se ne accorgono.
-un'ottima pubblicità e diffusione mediatica.
Ho intenzione di parlare dei personaggi (due in particolare) in un capitolo spoiler e di fare un piccolo rant riguardante alcune critiche fatte alla serie. Non sarà il prossimo ma arriverà presto.
Il valore di un progetto enorme
Considero Arcane un'opera d'arte, non mentirò. E un capolavoro? No, ma perché non ho i mezzi oggettivi per giudicarla e credo che sarà la prova del tempo a conferirle o meno questo titolo.
Sicuramente la serie Netflix sarà un esempio a cui guardare, una fonte d'ispirazione per l'animazione futura... ma precisiamolo fin da subito: Arcane è stata possibile perché Riot aveva soldi e tempo da vendere. Sei lunghi anni per dar vita a questo gioiello.
Non è la norma. Le serie animate possono soltanto raramente contare su un budget decente e devono farsi bastare dei tempi molto ristretti.
Con Arcane, Riot vince giocando in casa... da dio, ma sempre e comunque avvantaggiata già in partenza.
Magari potesse essere sempre così.
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