Capitolo 2 - Nuovo Inizio
Al mattino si svegliò distesa su un fianco, sulla dura pietra. Socchiuse gli occhi e guardò la luce del sole che illuminava la sua cella, era un nuovo giorno. Si sedette e stette vari minuti a osservare le venature della pietra sotto i suoi piedi, come per convincersi che fosse solo un sogno così da svegliarsi. Era la realtà. Decise di alzarsi e prendere dell'acqua da una brocca, c'era anche una piccola bacinella, ma non l'aveva notata la sera prima a causa del buio. Bevve e si sciacquò il viso che da roseo divenne pallido e fresco. Un rumore di serratura e una suora entrò. <<Buongiorno cara>> le disse la donna, era un po' avanti con l'età ed era molto cordiale. Le si avvicinò. <<Tieni>> le sussurrò, offrendole un tozzo di pane che nascondeva nella manica <<Avrei voluto portarti anche del latte, ma avrebbero potuto vedermi>>.
Inés silenziosa e affamata, accettò l'offerta e ringraziò col capo, mangiando avidamente come se avesse poco tempo.
<<Mangia cara>>sorrise e le accarezzò il capo <<Ti prego di non farne parola con nessuno o saranno guai per noi due.. Adesso sbrigati, dobbiamo andare. C'è la messa mattutina e dopodiché la colazione... il primo giorno le nuove arrivate digiunano a colazione. È la prassi... a metà dì ci sarà la tua investitura e sarai... una di noi>> le toccò una spalla e le sorrise per confortarla, come se la compatisse, come se sapesse cosa si prova in quella situazione <<Oh, quasi scordavo.. guarda cosa ho per te!>> le diede il ciondolo e il cofanetto.
<<Grazie mille!>> le sorrise <<Erano di mia madre>>.
Trascorsero i giorni, i mesi e gli anni. Inés da una ragazza si trasformò in una donna matura e riuscì ad acquisire una certa rilevanza nel convento. Abbandonò definitivamente il suo nome di nascita, Inés non c'era più. <<Sorella Estrella, ha già predisposto l'organizzazione per la messa?>> arrivò quasi correndo una suora indaffarata e col fiatone.
<<Sì, sì, è già tutto deciso, ho dato disposizione a Suor Clemente>> le rispose cordiale.
<<Oh, va bene! Vado subito ad aiutare!>> riprese a correre. Suor Estrella la guardò divertita, era così buffa con l'abito svolazzante ma alla fine era una brava donna, sempre disponibile e anche un po' ingenua. Riprese a sistemare le reliquie e le pergamene con le lodi.
<<Suor Estrella!Suor Estrella!>> arrivò correndo un'altra sorella.
<<Che succede cara?>> la vide agitata.
<<Ha sentito dell'invasione araba? Io ho paura... sono tornata ora dal paese e lì girano voci orribili... mi chiedo se sia vero... cosa dobbiamo fare? Ho paura... voglio... voglio scappare da qui..>> aveva gli occhi lucidi e per la vergogna di ciò che aveva detto si coprì subito il volto con le mani e scoppiò in un moderato e controllato pianto di panico. Temeva gli arabi ma anche una possibile punizione corporale.
<<Sssh! Va tutto bene..>> le raccolse le mani e le strinse scoprendole il viso.
<<Chiedo umilmente scusa>> tremava ancora.
<<Sta' tranquilla, siamo al sicuro qui, tra le montagne..>> le sorrise <<Devi stare tranquilla, siamo al sicuro>>.
<<Sì, ha ragione>> si asciugò il viso con una manica<< e poi.. e poi abbiamo Dio, non è vero?>> Si disse speranzosa.
<<...Sì, abbiamo Dio ovviamente, Lui ci proteggerà da ogni male>> la strinse forte tra le braccia, l'altra rimase sorpresa dall'inaspettato gesto ma ne fu lieta.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top