Capitolo 7
-Mi hai salvato la vita.- dice Stiles quando ha finalmente ripreso fiato.
Ha ancora la testa poggiata sulla mia spalla e io continuo a stringerlo a me con un braccio.
-A quanto pare il destino ci ha fatto incontrare perché avevamo bisogno di essere salvati.- sussurro in risposta guardando la luna piena per non dover incrociate i suoi occhi.
-Wow Der, e questa tua parte filosofa da dove l'hai uscita?- ridacchia. Sento il suo respiro sul mio collo.
-Ci sono tante cose di me che non sai. E le scopriresti se solo non avessi questi stupidi preconcetti su di me.-
-Non ho nessun preconcetto su di te.-
Sollevo un sopracciglio, e questa volta incontro il suo sguardo. Stranamente, i suoi occhi sono accesi da quella che mi sembra ilarità.
Wow Derek, non credevo fossi provvisto di ironia.
Questa volta Stiles ride, e sentendo la sua risata non posso che ridere anch'io.
Qualcuno mi picchietta sul naso.
Mugugno parole senza senso perché voglio ancora dormire, si sta così comodi.
Il picchiettio si trasforma in spinte che mi fanno ondeggiare da una parte all'altra.
-Che c'è?- chiedo, rimanendo con gli occhi chiusi, cercando di rimettermi più comodo.
-Prima di tutto, dobbiamo rimetterci in cammino dato che sta per piovere e non possiamo rimanere qui in balia di tu sai cosa, e poi è da tutta la notte che sopporto il tuo peso addosso, credo che la mia gamba abbia perso sensibilità per sempre.-
Al suono di queste parole apro gli occhi di scatto rendendomi conto delle mie condizioni.
Sono parzialmente steso su Stiles, la testa poggiata sulla sua pancia e le braccia ad abbracciare le sue gambe.
In un secondo scatto in piedi super imbarazzato.
-Scusami, io mi muovo un sacco mentre dormo, non me n'ero accorto. E poi, se ti davo tanto fastidio potevi anche buttarmi da una parte e liberarti di me.-
-E poi chi ti avrebbe sopportato se per tutta la notte ti fossi lamentato che non riuscivi più a dormire?-
Alzo gli occhi al cielo, faccio per ribattere ma un tuono interrompe il mio flusso di pensieri.
Mi rendo conto solo in questo momento di quello che ha detto Stiles poco fa. Sta per piovere, e noi siamo completamente scoperti.
-Sai, io forse una soluzione ce l'ho.-
-Per la pioggia?-
Annuisco, prima di andare a recuperare gli zaini che la sera prima abbiamo lasciato nascosti sotto le foglie.
Apro il mio zaino e faccio uscire con estrema difficoltà un grande telone verde in plastica.
-Potremmo metterci questo addosso e legarcelo ai piedi e intorno a un braccio per tenerlo fermo. Ci basterà stenderci o sederci da qualche parte e il gioco è fatto.-
-Sei sicuro che funzioni?- mi chiede dubbioso Stiles aiutandomi ad aprire il telo.
-Bhe, ho dovuto usarlo alcune volte quando non sono riuscito a trovare riparo da nessuna parte. E sono ancora qui, quindi vuol dire che funziona.- alzo le spalle.
-Non ci resta che provare, è l'unica soluzione che abbiamo a disposizione.-
Prendiamo delle corde dai nostri zaini, per poi metterci a cercare un posto adatto in cui sistemarci. Troviamo un posto abbastanza comodo vicino ad un albero, dove l'erba è folta, permettendoci di stenderci comodamente.
Ci leghiamo il telo intorno ai piedi e poi intorno al mio polso sinistro e il polso destro di Stiles.
Ormai la tempesta è vicina, quindi decidiamo di metterci subito sotto il telo.
Lo spazio è ristretto quindi io e Stiles siamo praticamente appiccicati. La mia mano tocca il fianco e la sua testa è quasi poggiata sulla mia spalla.
La pioggia inizia a cadere facendomi ricordare tutte le morti a cui ho assistito. Madri, padri, bambini che non riuscivano a trovare riparo in tempo e morivano sotto i miei occhi. Il senso di impotenza, sapendo di non poterli salvare in nessun modo.
La pioggia cade sul telo, ogni goccia la sento sbattere sul mio corpo, ma il sollievo di sapere di essere al sicuro è immenso.
Stiles si fa più vicino, poggiando la testa sul mio petto.
-Cosa stai facendo?-gli chiedo in un sussurro, nonostante non ci sia nessun motivo per parlare a bassa voce.
-Avevo paura di essere troppo vicino all'orlo del telo, quindi stando così sono più protetto dalla pioggia. E poi, ehi, mi spetta la rivincita per una notte in cui una montagna ha dormito su di me.-
Ridacchio tirandogli un pugno sul braccio -Per quanto ancora me lo rinfaccerai?-
-Credo per sempre.-
Rimaniamo in silenzio, e devo dire che nonostante la pioggia stia cadendo, nonostante il mondo sia ormai un insieme di stati poco popolati, nonostante ormai io sia solo al mondo, adesso sto bene.
Passano alcune ore, credo che Stiles si sia messo a dormire circa un paio d'ore fa, dato che lo sento russare leggermente.
Non potendo fare nulla sotto questo telo, l'unica cosa che mi resta è ricordare.
-Dimmi che sei ancora viva, dimmi che sei ancora viva.- continuo a ripetere mentre il telefono squilla a vuoto, poi la sua voce impersonale parla.
"Hai appena chiamato Cora Hale, a quanto pare sono troppo occupata per risponderti" il solito bip mi informa di lasciare un messaggio. Con uno sbuffo butto il telefono per terra.
Controllo alla finestra che non ci sia nessuno, ma soprattuto che il cielo sia sereno.
Vedendo il sole splendere, decido che vale la pena controllare.
Esco di casa per la prima volta dopo due settimane, decidendo di andare a controllare mia sorella Cora, che abita a solo cinque isolati da me.
Cammino piano, osservando tutti i cadaveri sparsi per la strada che nessuno si è preoccupato di raccogliere e seppellire.
C'è ancora qualcuno che può farlo vero? Ormai mi sembra di essere rimasto solo io.
In poco tempo arrivo davanti a casa di Cora, tutto sembra tranquillo. La porta principale è chiusa, allora faccio il giro della casa per provare ad entrare dalla porta sul retro.
Mi fermo prima di arrivare alla porta perché un'immagine raccapricciante mi fa raggelare sul posto.
Con un grembiule da giardino e un rastrello al suo fianco, il cadavere di mia sorella giace affianco a un vaso spaccato. Tutto il terriccio le è caduto addosso, rendendo visibile solo la parte superiore del corpo.
Il suo viso è pieno di macchie violacee, le vene in vista e gli occhi aperti e completamente iniettati di sangue.
Scoppio a piangere, abbracciandola a me e non credendo che mia sorella se ne sia andata via per sempre.
Spazio MOIII
Ultimamente pubblico solo capitoli nulli, lo so. In ogni caso, per questo capitolo dobbiamo solo soffermarci sulla parte finale, in cui Derek vede il cadavere di sua sorella è capisce che forse è rimasto solo. Ma non capisce solo questo: si rende conto degli effetti orribili che questo non si sa che strana malattia causa alle persone.
Sinceramente, al posto suo avrei paura.
QUANTO SONO BELLI ALLY E JACK!? A STAR IS BORN È LA MIA NUOVA OSSESSIONE (Gaga è diventata il mio idolo)
Come sempre votate e commentate.
Xoxo,
-pll2016
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