Capitolo 7: La cicatrice che amerò più di tutte

I giorni si susseguono felici, questo sicuramente, anche se la tranquillità ormai ci ha abbandonato da tempo. Sì perché ormai mi sono abituato a svegliarmi a qualsiasi ora della notte a causa delle richieste assurde del Nerd che passa dalla voglia del dolce a quella del salato in un batter d'occhio, oppure quella volta che ha avuto il desiderio di comprare il gelato al caramello alle quattro del mattino e perciò sono stato costretto ad andare a cercare il supermercato aperto ventiquattr'ore su ventiquattro nel nostro paese, oppure ancora ha spesso il vizio di svegliarmi in piena notte per delle coccole o del sesso sfrenato. Menomale che la nostra villetta è staccata da quella dei vicini, altrimenti ci avrebbero già denunciati per rumori molesti.

Ma, nonostante ciò, nonostante le notti insonni e la mia già inesistente pazienza portata al limite ogni volta, amo giorno per giorno sempre di più quel Nerd che mi sta facendo vivere una vita meravigliosa. Il mio amore per lui cresce sempre di più così come la sua pancia.

È entrato ormai nel nono mese e manca davvero poco alla nascita del nostro piccolo Katsumi.

Prima di addormentarci, io ed Izuku ci divertiamo a parlare al nano attraverso la pancia e gli facciamo ascoltare anche parecchia musica. A lui sembra piacere, visto che ci risponde sempre con qualche pugnetto o piedino che si intravede attraverso la pelle di Izuku. Sembra anche sapere dove appoggiamo le nostre mani ad accarezzarlo, perché proprio in corrispondenza di quei punti riusciamo a percepirlo.

Siccome viviamo una vita privata che non può essere totalmente slegata da quella pubblica, è anche capitato che qualche paparazzo ci abbia fotografati in giro facendo spopolare la notizia che i due eroi più forti e famosi del Giappone, la coppia di sposi Dynamight e Deku, aspettano un bambino. Hanno provato a chiamarci per un'intervista ma noi non abbiamo accettato, volendo proteggere ancora un po', per quanto possibile, il nostro cucciolo da occhi indiscreti.

Ultimamente Izuku si è preso una pausa dal lavoro, siccome ha paura di dover partorire da un momento all'altro preferisce trovarsi a casa e quindi al sicuro quando succederà, in modo da raggiungere più rapidamente l'ospedale. Io, invece, sto continuando ad andare al lavoro, però sto cercando di ridurre le ore per potergli stare vicino il più possibile, facendomi sostituire da Capelli di Merda o Mezzo Mezzo.

Anch'io come Izuku ho paura, è una cosa totalmente nuova per noi e quindi voglio cercare di stare nei paraggi di casa quando succederà, per poter intervenire al più presto.

In questo preciso momento mi ritrovo a fare la spesa alle sette del mattino per soddisfare l'ennesima richiesta del Nerd che riguarda il milionesimo katsudon che mangia in questi nove mesi... perché non sia mai che "vuoi che tuo figlio nasca con la voglia di katsudon, Kacchan, mh?". Se penso al tono minaccioso che usa ogni qual volta provo a rifiutarmi di esaudire uno dei suoi desideri mi vengono ancora i brividi. Perché può sembrare strano, ma anche un essere tenero, coccoloso e nano come mio marito sa essere minaccioso quando vuole e, fidatevi, non è una bella cosa.

Per quanto possa essersi allungato di sei centimetri in questi anni, arrivando ad un metro e settantadue, la differenza di altezza tra noi due è rimasta la stessa di sei centimetri.

Mi ritrovo a sorridere, pensando alla faccia minacciosa e allo stesso momento tenera che assume quando vuole per forza qualcosa, mentre prendo l'ennesima confezione di riso.

Izuku's POV

Il peso da sopportare in questi ultimi mesi è diventato tanto, infatti mi ritrovo spesso affaticato in qualsiasi cosa faccio. È vero che sono abituato a cose peggiori, ma con il mio peso forma. Sicuramente non sono ingrassato perché ho mantenuto il mio fisico di sempre grazie comunque all'attività fisica quotidiana che svolgo, però è inevitabile che con la gravidanza si metta su qualche chilo.

Infatti in questo momento mi ritrovo a riposarmi per qualche minuto sul divano, quando sento il piccolo scalciare forte tanto da farmi male.

<<Hei, amore, vacci piano con il tuo papà eh!>> poggio una mano sulla pancia in corrispondenza del punto in cui ha scalciato, ma il dolore non era legato al piccolo, infatti questo continua ad aumentare.

Inizio a percepire delle forti fitte al ventre che ad intervalli regolari si fanno sempre più forti... non sarà che...?

La mia entrata inizia a perdere molti liquidi, bagnando tutto il divano, i dolori aumentano e mi lasciano senza fiato...

<<Oh cazzo- no, no, no! Amore- ah! Vuoi già uscire? Ngh- proprio ora che non c'è papà Kacchan? Cazzo!>>

Con una mano mi stringo forte la pancia, mentre l'altra cerco di allungarla a fatica sul tavolino di fronte per afferrare il cellulare. Compongo rapidamente il numero di Kacchan per poi far partire la telefonata.

<<Rispondi, cazzo!>> non riesco a respirare regolarmente tanto del dolore che quasi, se potessi, mi fa piegare in due.

<<Izuku, che c'è? Sono in auto in vivavoce, sto tornando a ca->>

<<Muoviti, cazzo! Tuo figlio sta per nascere! Mi si sono rotte le acque e non ce la faccio più, fa tremendamente male!>>

<<Un secondo e sono lì!>>

Katsuki's POV

Chiudo immediatamente la chiamata per poter sfrecciare a tutta velocità verso casa.

Cazzo! Lo sapevo che sarebbe successo proprio nel momento in cui non mi trovavo a casa!

E poi "tuo figlio sta per nascere!" quando c'è qualcosa che non va è sempre e solo mio figlio...

Mi ritrovo a sbuffare divertito per il bizzarro comportamento di un omega gravido.

Nel tragitto rapido verso casa ne approfitto per chiamare la vecchia, sempre tramite il cellulare collegato alla mia auto, per avvisarla e per dirle di avvisare a sua volta zia Inko di venire in ospedale.

Nemmeno parcheggio l'auto nel posto auto di casa nostra, che mi fiondo all'interno della villetta per recuperare Izuku, tutto raggomitolato sul divano in preda al dolore.

<<Eccomi, Nerd! Ci ho messo veramente pochissimo e adesso ti porto in ospedale, andrà tutto be->> quasi urlo per l'ansia, prendendolo in braccio e portandolo verso l'auto.

<<Un corno, Kacchan! Fa male, cazzo!>> si stringe ancora la pancia, il viso sofferente.

Ci sistemiamo rapidamente in auto e così riprendo la guida verso l'ospedale.

<<Fa male... fa troppo male!>> continua a lamentarsi senza riuscire nemmeno quasi a respirare a causa del dolore.

<<Ho capito, posso immaginare... ma cosa posso farci? Cerca di respirare piuttosto, facciamolo insieme! Inspira, trattieni, espi->>

<<Non provare mai più ad ingravidarmi, hai capito?! È colpa tua->>

Per fortuna la chiamata da parte di zia Inko mi salva dalla raffica di insulti e minacce che era appena partita dal Nerd, la quale, super agitata, chiacchiera con Izuku per farlo distrarre e per fortuna lo convince a respirare regolarmente.

In pochissimo tempo riusciamo ad arrivare in ospedale e lì mi catapulto a chiamare subito aiuto. Degli infermieri preparano una barella per Izuku per portarlo in sala parto, mentre l'accettazione dell'ospedale si sbriga a chiamare la ginecologa che ha seguito Izuku per tutti i nove mesi, in modo da avvisarla del parto imminente.

Nel frattempo, io ed Izuku arriviamo in sala parto, dove degli infermieri aiutano il mio omega a spogliarsi e ad indossare un camice, mentre a me danno degli indumenti da indossare per coprire i miei.

<<Kacchan, non ce la faccio più!>> il viso del Nerd è stravolto dal dolore, con le lacrime agli occhi.

<<Amore mio, tra poco sarà tutto finito e avremo il nostro piccolino tra le braccia, tieni duro, sei fortissimo!>> gli stringo una mano e cerco di dargli coraggio, mentre rilascio i miei feromoni calmanti, ma invano, riesco a percepire il suo dolore attraverso i suoi feromoni... ma tutto ciò che posso fare è dargli coraggio, lasciandogli poi un bacio sulla fronte umidiccia di sudore per lo sforzo.

<<Eccomi, ragazzi! Iniziamo subito!>> la dottoressa entra in sala parto e si prepara rapidamente. <<Izuku, agli omega maschi sconsigliamo vivamente il parto naturale in quanto è complicato per la vostra anatomia. È più rapido quello cesareo, perciò procederemo così!>>

<<Faccia quello che vuole, basta che mi porti via questo dolore insopportabile!>> urla Izuku in preda al dolore più totale.

La dottoressa ci rivolge un sorriso incoraggiante e senza perdere nemmeno un secondo, sistema una tendina tra la pancia di Izuku e il suo petto, in modo da poter lavorare indisturbata senza che noi possiamo guardare, per poi fare un'iniezione ad Izuku.

<<Ecco, con questa leggera anestesia a breve non sentirai più niente dalla pancia in giù. Tra pochissimo avrete il vostro bimbo tra le braccia!>> e detto questo, si mette all'opera.

<<Ma io non sento più le gambe!>> urla ancora più agitato Izuku, mentre io non riesco più a parlare in preda all'ansia, l'unica cosa che riesco a fare è continuare a stringergli la mano e a lasciargli dei bacini tra i capelli.

<<È normale, non ti preoccupare, è a causa dell'anestesia. Dopo ritornerai ad avere la sensibilità di sempre.>> ci informa la dottoressa, mentre continua l'operazione.

<<Kacchan... ho paura... e se non sta bene? Se ha qualche problema? Voglio il nostro bambino, Kacchan...>> Izuku, con le lacrime che gli rigano il viso, in questo momento si trova in un vortice pieno di emozioni caotiche, che nemmeno io riesco a distinguere una ad una, in particolare percepisco tanta ansia e tanto dolore, che provo a calmare con i miei feromoni.

<<Andrà tutto bene, Izuku... nostro figlio sta bene, è in piena salute. Poi è il nostro bambino, è per forza forte come i suoi papà! Tu sei fortissimo... lo sei sempre stato. Non ti preoccupare, tra poco potremo accarezzare il nostro piccolino...>> gli scaccio via le lacrime da una guancia con il pollice, mentre mi perdo a baciare l'altra, stringendogli il viso tra le mani.

Quando all'improvviso sentiamo un pianto.

<<Kacchan! È il nostro Katsumi? Perché sta piangendo? Sta male? Voglio vederlo!>> chiede il Nerd agitato, così come lo sono anch'io.

<<Il piccolo è nato, ragazzi! Piange proprio perché sta benissimo! Adesso gli taglio il cordone ombelicale, quindi lo affiderò ai miei assistenti che gli faranno un bel bagnetto e poi sarà tutto vostro! Nel mentre, ti cucirò la ferita e ti ripulirò. Congratulazioni, ragazzi! Siete diventati genitori!>>

Sentendo quelle parole, io ed Izuku rimaniamo imbambolati, ancora non ci crediamo. Non finché non ci portano il nostro piccolino e allora lì realizziamo la realtà delle cose. Per fortuna il tutto dura pochissimo, infatti, dopo pochi minuti, la ferita di Izuku è stata ricucita e un infermiere ci porta il nostro bambino.

<<Ecco a voi il vostro piccino, congratulazioni!>> lo poggia tra le braccia di Izuku.

Rimaniamo senza parole.

Siamo genitori.

Genitori di un cucciolo che...

<<Kacchan, ma... è la tua copia sputata! Guardalo! È bellissimo il nostro cucciolo...>> Izuku scoppia in lacrime, mentre stringe quel mini esserino tra le sue braccia, che adesso indossa una tutina verde ed è avvolto in una piccola coperta... da cui sbuca la sua testolina e i pugnetti chiusi.

Testolina piena di corti capelli biondi... con due occhioni rossi che mi scrutano attenti... il nostro bambino è davvero uguale a me!

Anch'io scoppio in lacrime, mentre abbraccio Izuku per l'infinita felicità che mi sta facendo provare in questo momento, stringendo tra le mie braccia anche quelle di Izuku che reggono il piccolo, circondando entrambi in un abbraccio. Con un polpastrello accarezzo il visino morbido del piccolo, mentre riempio di baci Izuku, intervallandoli a numerosi ringraziamenti.

<<Ti sarò per sempre grato, Izuku. Sei una forza della natura>> un bacio, <<sei fortissimo, incredibile>> un altro bacio, <<sei stato in grado di creare una nuova vita dentro di te, di farla crescere e infine di far vedere la luce al nostro piccolino...>> ancora un altro, <<sei fantastico, Izuku... ti amo da morire, vi amo da morire... siete per me la cosa più preziosa al mondo e non permetterò mai a niente e nessuno di sfiorarvi nemmeno con un dito...>>

<<Kacchan...>> Izuku rilascia forti feromoni carichi di felicità, beandosi del mio calore e di quello del piccolo tra le sue braccia. Prendo anch'io a rilasciare i miei feromoni, facendoli mescolare a quelli di Izuku. Grazie a questo, riusciamo a percepire anche quelli appena accennati del piccolo... che ha un odore buonissimo di mela verde caramellata.

Izuku gli lascia un bacio sulla fronte. <<Kacchan, adesso avrò un'altra cicatrice sul mio corpo...>> dice con un velo di tristezza.

<<Izuku, quella cicatrice, la cicatrice del parto, sarà la più bella in assoluto sul tuo meraviglioso corpo fatto di costellazioni, quella che amerò più di tutte, perché è quella che ha dato vita al nostro cucciolo...>> Izuku mi sorride teneramente.

<<Ti amo, Kacchan...>> così, lo trascino in un dolce e lungo bacio.

Successivamente ci trasferiscono nella stanza riservata solo a noi tre, dove passeremo i prossimi tre giorni per far riprendere Izuku, per poi ritornare nella nostra casa.

<<Fammelo tenere un po' in braccio.>> e così, Izuku, steso sul suo letto, poggia quel piccolino tra le mie braccia, tramite le quali riesco a percepire il suo peso... credo di non essere mai stato più emozionato di così, è una sensazione indescrivibile.

<<Ciao amore di papà... lo sai che sei bellissimo, Katsumi? I papà ti amano da impazzire...>>

Il piccolo mi scruta attento con i suoi enormi occhioni rossi. Avvicino il visino alle mie labbra per lasciargli numerosi bacini sulle guance, quando ad un certo punto inizia a lamentarsi.

<<Oi, che cosa c'è? Nano malefico che non sei altro->>

<<Kacchan! È appena nato e già inizi ad insultarlo?>> Izuku ridacchia. <<Sai che non so proprio da chi ha preso anche il carattere! Mi sa che avremo un mini Kacchan in casa! Comunque, credo che abbia fame.>>

Restituisco il piccolo ad Izuku, che lo stringe forte a sé e, scostando un po' il camice dal petto, scopre i suoi capezzoli ancora più turgidi e rosei.

<<Ma, quindi, tu...>> rimango incantato dalla bellezza del suo corpo, come se fosse la prima volta che lo vedo semi nudo.

<<Non lo so, ma sento di dover fare così...>> e così, il piccolo, come attirato da qualcosa di buono, si attacca ad un capezzolo di Izuku e inizia a succhiare, rimanendone soddisfatto, poggiando una manina sul suo petto. Il Nerd sorride felice.

<<Oi, fai provare anche me!>>

<<Kacchan! Il latte è solo per Katsumi, è l'unico alimento di cui si nutrirà! Ahi- cavolo se tira!>> mi rimprovera, per poi girarsi di scatto ad osservare Katsumi, che lo guarda dal basso con i suoi enormi occhioni.

<<Mmh, dai, 'Zuku...>> mi avvicino di più a lui e gli sussurro all'orecchio con fare malizioso, poi scendo a baciargli lentamente il collo e con i polpastrelli inizio a giocare con il capezzolo libero.

<<Kacchan! Non vedi che sto allattando?>> all'improvviso il Nerd diventa tutto rosso, come se il nostro bambino potesse già capire cosa stiamo facendo.

<<Shh, fammi giocare un po'... è colpa tua se me l'hai fatto diventare così duro! Sei dannatamente sexy, cazzo...>> gli mordo il collo.

<<Mmh- Kacchan! Non possiamo qui... dobbiamo rimandare a quando saremo a casa...>>

<<Vuoi farmi morire? Vuoi farmi aspettare tre fottuti giorni prima di scoparti come si deve? Cioè io dovrei starmene fermo e buono mentre ti guardo tutta l'intera giornata allattare il nostro bambino?>>

<<Sì.>> gli occhi da cerbiatto e un sorriso sfrontato su quel volto finto innocente.

<<Sei uno stronzo.>> mi fa una linguaccia divertito.

Il piccolo finisce da un lato e si attacca all'altro, così mi perdo ad osservarlo mentre si nutre, con un pugnetto ad avvolgere il mio indice e gli occhioni rivolti ad osservare me adesso.

<<Ti sta studiando, Kacchan. Chissà cosa farà quando capirà di essere uguale a te- Ahi! Piano, Katsumi...>>

<<Oi, piccolino, vuoi mangiare la mammina? Lo so che è buona, ma lasciane un po' anche al tuo papà! Menomale che è un nano sdentato...>>

<<Non chiamarmi "mammina"! E smettila di chiamarlo "nano" ...>> sorride, mentre cerca di essere credibile nel rimprovero.

<<Tanto lo sai benissimo che io ti torturo peggio di lui i capezzoli, tra il morderteli e il succhiarteli... ti farò abituare con me molto presto!>>

<<Kacchan, ma poi ti prenderai il suo latte!>>

Ridiamo insieme. Non ha prezzo questa felicità, non ha prezzo il fatto di essere in tre adesso. Siamo usciti in due dalla nostra casa e ritorneremo in tre... ritorneremo uniti, come famiglia Bakugo-Midoriya...

Non appena il piccolo finisce di succhiare, si stacca dal petto di Izuku e assume immediatamente una faccia super assonnata.

<<Izuku, ma che gli hai dato? L'hai drogato!>> scoppio a ridere, guardando l'espressione del piccolo totalmente tra le nuvole, sognante, con gli occhi semichiusi nella pace più totale e le piccole labbra socchiuse sporche di latte.

Anche Izuku ride a quell'espressione. <<Adesso sappiamo come si fa a calmare il baby Kacchan quando diventerà furioso e rabbioso!>> gli pulisce le labbra con un panno umido. <<Kacchan, cerca di fargli fare il ruttino prima che si addormenti, altrimenti gli verranno i mal di pancia.>> e così, lo prendo in braccio facendogli poggiare la piccola testolina sulla mia spalla, passeggiando poi nella stanza e dandogli dei piccoli buffetti sulla schiena.

Dopodiché noto che si è subito addormentato, per questo lo ridò ad Izuku, che lo prende tra le sue braccia e inizia a cullarlo. Ho letto che un omega che ha appena partorito ha bisogno di stare quanto più vicino possibile al suo cucciolo, altrimenti si rischia di farlo sentire male, perciò, per quanto vorrei tenere ancora il piccolo stretto a me, preferisco che lui stia bene, soprattutto dopo aver partorito.

<<Adesso che sta dormendo posso mangiarti un po' anch'io, mh?>> riprendo a baciargli piano il collo, mentre allungo una mano tra le sue gambe.

<<Kacchan, sta dormendo! Rischiamo di svegliarlo...>> Izuku cerca di protestare, ma quella parte del suo corpo mi fa capire che in realtà vuole tutt'altro.

<<Mmh... 'Zuku...->> prendo a leccargli il collo e il lobo dell'orecchio, quando all'improvviso veniamo interrotti.

<<Ragazzi!>> urlano in coro i nostri genitori aprendo di scatto la porta, facendomi saltare e allontanare immediatamente da Izuku, entrambi in imbarazzo.

<<Finalmente i medici ci hanno permesso di entrare!>> urla la mia vecchia.

<<Shhhh!! Katsumi sta dormendo!>>

E dopo dei versi meravigliati da parte dei nostri genitori dopo aver visto il nostro piccolo capolavoro, scoppiano tutti e tre a piangere in silenzio per l'emozione, ripetendo come un disco rotto quanto è bello il loro nipotino.

<<Cavolo, Katsuki! È identico a te! Ti sei proprio impegnato quella volta con Izuku a lett->>

<<Brutta vecchia!>> tra le risate dei nostri genitori e l'imbarazzo mio e di Izuku, rimaniamo tutti insieme nella nostra stanza, a parlare piano di questa nostra nuova esperienza, in attesa che Katsumi si svegli e i nostri genitori possano vederlo come si deve.

Ed è così che ha inizio la nostra nuova vita in tre... una vita con il nostro meraviglioso capolavoro, il nostro gioiello più prezioso... il frutto dell'amore forte tra me e l'amore della mia vita Izuku...

Il nostro piccolo Katsumi.

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Foto: kamichi_ka / joelysmile_art

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