Capitolo 15: Spettacoli della natura

Izuku's POV

Io e Kacchan abbiamo fatto la visita dalla ginecologa che mi segue per conoscere il sesso dei gemellini tramite ecografia e abbiamo scoperto di aspettare un maschietto e una femminuccia! Siamo così contenti di sapere che accoglieremo nella nostra famiglia anche una femminuccia, l'unica della famiglia Bakugo-Midoriya.

Abbiamo vissuto quel momento dell'ecografia con estrema gioia, facendo partecipare anche Katsumi e facendogli conoscere i suoi nuovi fratellini. Ascoltare ben due nuovi battiti cardiaci dentro di me in presenza del mio compagno di vita e di nostro figlio non ha assolutamente prezzo... sentire come quei due piccoli corpicini sono pieni di vita insieme al primo frutto del nostro amore è stata una delle cose più belle che mi siano mai capitate.

Se durante la prima gravidanza mi sono sentito in contrasto con il mio corpo perché avevo paura di cambiare fin troppo, adesso, nonostante questa piccola paura che continuo ad avere visto che sono ben due cuccioli a crescere dentro di me, sono più che felice perché so già come comportarmi avendo l'esperienza della prima gravidanza, stando attento all'alimentazione e all'attività fisica.

Molto spesso mi ritrovo a lavorare da casa così da poter badare anche a Katsumi e nonostante ciò, quando Kacchan torna da lavoro mi prepara sempre da mangiare e si prende quel tempo per allenarsi insieme a me, facendomi sentire calmo e tranquillo.

Abbiamo completato la cameretta nuova dei bambini e abbiamo scelto anche i nomi: Itsuki per la femminuccia e Isoshi per il maschietto.

Li abbiamo scelti apposta con le stesse iniziali e per il loro significato, infatti Itsuki era il nome che avevamo scelto già per il nostro primo cucciolo se fosse stato una femminuccia e significa "cinque alberi", a ricordare la forza della nostra nuova famiglia ormai composta da cinque membri, oppure anche "albero sacro" per il significato che gli avevamo attribuito allora e cioè che noi per la crescita di questo albero ci abbiamo messo i semi e la terra, abbiamo costruito solide radici per far sì di avere un albero bello, forte e solido proprio come il nostro amore. Isoshi invece significa "colui che domina le onde" che ci ricorda il mare e quindi l'acqua che è simbolo di vita, infatti quei semini che io e Kacchan ci siamo donati hanno bisogno di acqua per crescere e per vivere.

Ecco che per noi i nostri figli rappresentano la nostra vittoria più grande e la nostra vita...

Spesso la sera prima di dormire io e Kacchan con Katsumi tra di noi nel nostro letto ci perdiamo a immaginare come saranno i nostri figli... vorremmo tanto che uno dei due assomigli a me e l'altro sia un misto tra me e Kacchan.

Chissà come saranno davvero, non vediamo l'ora di conoscerli.

In questo preciso momento mi ritrovo in cucina seduto a tavola per lavorare al PC da casa, mentre Katsumi è qui con me in giro per la cucina ad esplorare l'ambiente come se fosse sempre un posto nuovo. Ha imparato già a fare qualche passo però per brevi distanze, ma più che altro preferisce ancora gattonare e ogni tanto si alza in piedi appendendosi al divano o ai mobili.

La prima volta che io e Kacchan abbiamo provato a fargli fare qualche passo, è andata più o meno bene: Kacchan era seduto a terra con le braccia protese in avanti, pronto per prendere Katsumi in qualunque eventualità, e io dietro Katsumi a reggerlo con le sue braccine nelle mie mani, cercando di fargli muovere i piedini. Appena lo lasciavo un po' da solo, muoveva qualche altro passettino in avanti, ma poi più volte Senso del Pericolo mi ha fatto attivare Frusta Nera per evitare che cadesse faccia a terra, prima ancora che Kacchan lo prendesse. L'ho fatto finché non l'ho visto molto più convinto e sicuro di sé, dopo un po' di giorni di prova, però ultimamente direi che sta andando molto bene! Ogni suo progresso è un'immensa gioia per noi e la prima volta che si è lasciato andare un po' di più quasi non siamo scoppiati a piangere per la felicità, siamo super orgogliosi di nostro figlio.

Vederlo muovere da solo quelle gambette, con le braccine un po' alzate e rivolte verso uno di noi due per mantenere l'equilibrio, con in viso un'espressione concentratissima ma allo stesso tempo felice per noi non ha prezzo, come tutto ciò che fa del resto.

Adesso eccolo che come una furia si avvicina a me gattonando di fretta, per poi appendersi ai miei pantaloni per tirarsi su. Allunga le braccine verso di me per essere preso in braccio e quel gesto mi fa sempre nascere un sorriso felice.

<<PAPA! -Accio!>>

Ridacchiando per quelle parole buffe che cerca di dire lo prendo in braccio e lo faccio sedere sulle mie gambe col viso rivolto verso di me. Non riesco a stringerlo proprio facilmente al mio corpo in quanto la pancia giorno per giorno diventa sempre più pronunciata, però sentire il suo calore a contatto con il mio ventre e quindi con i miei cuccioli mi fa sentire al sicuro, protetto... pieno di amore.

Lo tengo più stretto a me con una mano dietro la schiena, mentre inizia ad agitare le manine e a cercare di aprirmi la camicia.

<<Fame!>>

<<Ah ecco che cosa vuoi con tanta urgenza, eh, baby Kacchan? Vuoi il latte?>>

Il piccolo annuisce e così lo accontento, sbottonandomi la camicia e posizionandolo in un modo quanto più comodo possibile, senza dar fastidio ai gemellini né a lui. Lo tengo stretto al mio petto il più possibile per farlo stare comodo, stringendolo tra le mie braccia. Lui si attacca al capezzolo e inizia a succhiare beandosi del latte che a quanto pare gli piace tanto e del mio calore.

Nonostante sia cresciuto e nonostante sia di nuovo in attesa, non l'ho privato di questo nostro momento intimo quando vuole perché se lui lo desidera, se lui sta bene e io ho ancora latte da dargli a me va benissimo così. D'altronde quale alimento può essere migliore di questo per lui? Ovviamente oltre a questo gli stiamo dando anche le pappe e le puree di frutta, però continua a richiedere latte. E io sono felice di questa cosa perché amo questo piccolo momento tra di noi.

Posso dire di essere pieno d'amore: nella mia pancia ci sono i gemellini al sicuro, mentre attaccato al mio corpo c'è il mio primo cucciolo. In particolare è con una guancia schiacciata contro la mia pelle, una manina poggiata sul mio petto, quelle labbra perfette a succhiare, il nasino piccolissimo all'insù e gli occhioni rossi socchiusi totalmente rilassati. Sorrido a quella vista meravigliosa, mentre lo cullo un po' e con due dita gli accarezzo la guanciotta liscia. Adoro da morire i rumorini che fa la sua piccola boccuccia quando ciuccia il latte, è semplicemente tenerissimo.

Appena finito da un lato si attacca all'altro e poi lo porto in bagno con me per pulirmi.

Ritornando in cucina sento il rumore della chiave inserita nella toppa e la porta che si apre: Kacchan è appena tornato da lavoro.

<<Guarda, Katsuchan, è arrivato papà!>>

<<PAPA -CCHAN!>> allunga le manine verso il papà biondo che sorride non appena vede quella scena.

<<Oi piccolo nano malefico che non sei altro>> lo prende in braccio e gli lascia un bacio sulla testolina bionda, <<Mi sei mancato un casino, lo sai? Anche la mammina e i gemellini mi sono mancati un sacco.>> con un braccio lo tiene stretto a sé e con la mano libera mi accarezza una guancia per poi lasciarmi un tenero bacio sulle labbra.

<<Stai bene Izuku? Hai mangiato?>>

Annuisco, <<Ho finito di fare lo spuntino poco fa. Tu, invece? Com'è andata a lavoro?>>

<<Tutto a posto. E Katsumi?>>

<<Lui ha appena finito di bere il latte del papà, vero?>> anche il piccolo annuisce.

<<Fammi salutare anche i piccoli nani qua dentro.>> Kacchan si abbassa a livello del pancione dove scocca un bel bacio, poi ci appoggia un orecchio sopra per ascoltare i piccini e Katsumi lo imita, creando una scena piena di calore, amore e dolcezza.

Quella sera, come tutte le altre, dopo essersi fatto una doccia, Kacchan si è messo ai fornelli per preparare una cena sana e gustosa per tutti. Dopo aver cenato abbiamo dato il via al nostro rituale di coccole serali tutti e cinque insieme, parlando al pancione e giocandoci anche, appoggiando le mani qua e là e vedendo come i piccoli rispondevano a quel contatto intravedendo delle piccole curve sulla pancia che potevano essere o dei piedini o delle manine. Stanchi ma felicissimi ci siamo poi addormentati tutti e cinque sul nostro letto.

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Katsuki's POV

La gravidanza del Nerd procede piuttosto tranquilla, o almeno io ci ho fatto già le ossa con la prima che ha avuto, visto che è passato relativamente poco tempo da allora.

È vero, ha continuato a farmi delle richieste assurde tipo come quella della scorsa sera in cui alle ventitré passate mi ha detto di volere le patatine fritte... inutile dire che il giorno dopo ha subito compensato con una lunga camminata sul tapis roulant, però il problema di queste richieste è che non sono nemmeno silenziose a quell'ora della sera, tanto da svegliare pure Katsumi che ultimamente fa pure fatica ad addormentarsi. E quindi che si fa? Prepari da mangiare al Nerd e non lo fai pure per il nano? Ecco che quindi gli ho dovuto preparare anche del purè...

E questa è solo una delle tante. Infatti un'altra mattina, in particolare alle cinque e quindici, mi ha chiesto di preparargli un frullato di frutta con dei pancake. Alterna spesso richieste strane di cibo agli orari più improponibili con sessioni di allenamento soft per smaltire quelle calorie in più che assume. Per non parlare di quanti katsudon gli ho già preparato... credo che in casa siamo arrivati ad avere una scorta di cinque chili di riso.

Si mette lui con le richieste assurde, il nano con i suoi pannolini puzzolenti, le sue crisi di fame improvvise e immotivate, la sua indole da esploratore della casa e da lancia pupazzi in giro e il fatto che devi tenergli sempre gli occhi addosso per evitare che si metta qualcosa di piccolo in bocca o vada a sbattere contro qualche mobile.

Oppure quella sera dove stavo cercando di rilassarmi chiudendo gli occhi sul divano dopo il lavoro e dopo aver messo Katsumi a letto, ecco quella sera ero distrutto ma al Nerd non importava perché i suoi ormoni impazziti in quel momento avevano deciso che doveva essere scopato senza pietà e quindi aveva iniziato a fare tutto da solo: a farmi un pompino, a masturbarsi e a prepararsi da sé per poi fottersi da solo sedendosi su di me, ordinandomi di continuare a riposare senza fare nulla e che avrebbe fatto tutto lui.

Sì, certo... come se il mio cazzo avesse una fottuta vita propria e riuscissi a separare le due sensazioni! Come cazzo potrei resistere ad un omega gravido di sei mesi inoltrati che si fotte da solo saltando sul mio cazzo, mentre posso ammirare il suo viso colmo di piacere gemere all'impazzata, il ventre pronunciato e il suo membro teso che si muove seguendo le sue spinte?

L'ho detto io che spesso il Nerd mi fa delle richieste assurde...

E così, in questi mesi di gravidanza ho imparato ad assecondarlo, a dirgli sempre di sì, a preparargli tutto ciò che vuole e a scoparlo dove, quando e quanto vuole proprio per evitare di ripetere la situazione successa durante la prima gravidanza, dove mi lasciò direttamente fuori casa, imbronciato e con le guance gonfie per non aver detto di sì ad una sua richiesta.

E non è stato semplice visto che abbiamo dovuto badare pure a Katsumi che crescendo diventa sempre più impegnativo. Anche perché allora Izuku aveva solo un cucciolo dentro di sé, adesso ne ha due e non voglio neanche sapere cosa potrebbe succedere nella testa di un omega in attesa di due gemelli se ricevesse un rifiuto. C'è il rischio che cambi la serratura di casa, delle auto e dell'agenzia e preferisco evitare.

Scherzi a parte, voglio anche vederlo sempre felice e tranquillo perché se sta bene lui, sta bene Katsumi, i gemellini e anche io.

Le cose negative di questa gravidanza gemellare è che le nausee sono più frequenti, avendo due esserini che premono sullo stomaco, così come ha bisogno di andare più spesso in bagno in quanto premono sulla vescica, e che ha più fame del solito. In più si stanca anche più facilmente perché ha un peso maggiore da portare con sé e infatti non riesce a fare troppe cose in una giornata, ha bisogno di riposarsi quanto più possibile.

Proprio per questo motivo e anche perché è entrato nel nono mese di gravidanza, ho ridotto i miei turni a lavoro così come i suoi da casa, facendomi aiutare dalle comparse dei nostri amici, per poter stare più vicino a lui per qualsiasi evenienza, aiutarlo con Katsumi, con le faccende domestiche e con la spesa.

Per fortuna, questa volta, quando è arrivato il momento mi sono trovato proprio a casa con lui.

<<Kacchan, si sono rotte le acque!>> un urlo proveniente dal bagno, <<I tuoi figli hanno deciso di nascere adesso!>>

<<Cazzo!>> un'imprecazione mi nasce spontanea per l'agitazione ma nonostante questo scatto subito: con un braccio afferro il nano che stava mordicchiando sul pavimento un pupazzetto di All Might, con l'altra mano chiamo la Vecchia Strega e nel frattempo arrivo come un lampo in bagno a recuperare Izuku.

<<Ma', Izuku sta per partorire, venite immediatamente in ospedale così vi prendete cura di Katsumi mentre io sto con lui!>> attacco immediatamente dopo aver lasciato il messaggio di allarme.

Con tutta la forza che ha e con l'aiuto di Frusta Nera, Izuku prende Katsumi così io sono libero di prendere lui in braccio e fiondarci in auto, sistemando in fretta il piccolo sul seggiolino.

Metto in moto e partiamo di corsa per andare in ospedale.

<<Respira, Izuku, respi->>

<<CHE CAZZO DEVO RESPIRARE CHE FA PIÙ MALE DELLA VOLTA SCORSA?>>

Se non fossi già biondo lo sarei diventato per lo spavento.

Ammutolisco, meglio non fiatare con un omega in questo stato, anzi, prendo a dettare il ritmo del respiro come a volermi far imitare, ma con scarsi risultati.

<<Non provare mai più a mettermi incinto, hai capito?!>>

<<Sì sì, come no, disse quello che ogni volta vuole sentire il mio sperma dentro di sé, vuole il mio nodo e vuole essere riempito così bene...>>

<<Zitto e muoviti, cazzo!>>

<<Papa...>> sussurra Katsumi quasi intimorito.

<<Non posso portarti in volo altrimenti l'avrei fatto, dannazione! E non urlare che fai spaventare Katsumi!>> dallo specchietto retrovisore noto che ha assunto un'espressione preoccupata per le urla del papà verde. <<Oi, nano, i papà stanno bene e non sono arrabbiati, solo che i tuoi fratellini stanno per nascere e perciò siamo un po' agitati, ma tra poco sarà tutto finito e potremo conoscerli! Izuku, tranquillizzalo un po'!>>

<<E chi tranquillizza me?!>> si trattiene dall'urlare dal dolore, con il viso sofferente. Noto che si morde il labbro inferiore, respira a fondo e poi si gira verso il piccolo, allungando una mano per accarezzargli la guancia. <<Amore, stai tranquillo, va tutto bene, sì?>>

<<Papa bua?>>

Scappa ad entrambi un sorriso a quella domanda.

<<No, papà non si è fatto male, è solo che i fratellini stanno per arrivare, sono così insistenti di voler uscire e fanno un po' male... ma tra poco starò meglio!>>

Con la dolcezza di quel nano malefico e le chiacchiere di Izuku per tranquillizzarlo, e anche per tranquillizzarsi direi, arriviamo finalmente in ospedale dove troviamo già i nostri genitori che senza perdere tempo recuperano Katsumi dalle mie braccia e ci incoraggiano ad andare.

In lontananza sentiamo le urla di Katsumi che ci chiama preoccupato per quella situazione, percependo i feromoni sofferenti di Izuku e i miei agitati. Mi si strappa il cuore a sentirlo così, ma adesso devo dare la priorità al mio Izuku che sta soffrendo.

Viso aggrottato per il dolore, goccioline di sudore che gli scivolano sulla fronte, si tiene il pancione tra le mani mentre quasi vorrebbe piegarsi in due. Io faccio il possibile per sostenerlo e dargli coraggio con parole di conforto.

Immediatamente degli infermieri lo fanno stendere su una barella portandolo in sala parto e avvertendo tempestivamente la ginecologa che ci ha seguito.

Lo preparano per il parto, mentre a me danno degli indumenti da indossare per coprire i miei.

<<Kacchan, ho paura! Il dolore è tremendo, non riesco più a sopportarlo!>> la voce tremolante e le lacrime che iniziano a solcargli il viso dal dolore, le asciugo con i pollici dolcemente e gli poso un bacio sulla fronte umidiccia.

<<Respira, Izuku, tra poco sarà tutto finito, tutto! Avremo i nostri cuccioli tra le braccia e saremo finalmente in cinque! L'hai fatto già, sei fortissimo e andrà tutto bene, devi solo avere un pochino di pazienza... dammi le mani e stringi le mie per sfogare il tuo dolore, così condiviso è più facile da sopportare!>>

Così fa, rilascio anche dei feromoni calmanti per farlo tranquillizzare ma mi rendo conto che non bastano, infatti riesco a percepire il suo fortissimo dolore.

Per fortuna la ginecologa arriva in fretta, <<Eccomi ragazzi! Siete pronti a diventare di nuovo genitori di altri due bellissimi cuccioli?>> cerca di farci distrarre mentre rapidamente sistema tutto ciò che serve per l'operazione.

<<Sì! Basta che lo faccia in fretta perché non ce la faccio più!>>

<<Forza, Izuku! Non è la prima volta che partorisci, sei stato bravissimo la prima volta e lo sarai anche adesso! Ti faccio l'anestesia così non sentirai alcun dolore, su, preparati!>>

La dottoressa sistema una tendina tra la pancia di Izuku e il suo petto, in modo da poter lavorare indisturbata senza permetterci di guardare, per poi fare un'iniezione ad Izuku e farci un sorriso incoraggiante.

<<Sei forte amore mio, sei fortissimo...>> sussurro ininterrottamente sulle sue labbra dandogli coraggio, mentre con una mano gli accarezzo una guancia e l'altra è stretta forte tra le sue mani. Izuku si è rilassato un po' rispetto a prima proprio perché l'anestesia ha fatto effetto, ma continua ad essere agitato.

<<Kacchan, voglio vedere i nostri cuccioli, stanno bene secondo te? Kacchan, ho tanta paura...>>

<<Stanno benissimo Izuku, stai tranquillo, sono i nostri fortissimi figli, non potrebbero essere altrimenti.>> un bacio sulla fronte, sulla punta del nasino e poi piccoli baci sulla guancia per farlo distrarre. Lo coccolo così per farlo rilassare al massimo mentre stanno facendo nascere i nostri bambini.

Eccolo che arriva un primo pianto.

<<Itsuki, sei tu, amore di papà? Kacchan, riesci a vedere chi è? Oppure è Isoshi? Voglio i nostri bambini, Kacchan!>>

Un secondo pianto.

Entrambi alziamo la testa e ci affacciamo per vedere i nostri cuccioli, indistinguibili a primo impatto visto che sono sporchi di sangue, ma subito vengono portati via da due infermieri.

<<Congratulazioni di nuovo, ragazzi! Siete appena diventati genitori di due bellissimi gemelli! Adesso ti ricucio la ferita che è un pochino più grande della precedente e nel frattempo gli infermieri fanno il bagnetto ai piccoli, così poi sono pronti per essere coccolati dai loro genitori!>>

Neanche il tempo di realizzare il fatto di essere diventati di nuovo genitori che subito gli infermieri arrivano con i nostri piccolini, che posizionano cautamente tra le braccia di Izuku aiutato da me.

Scoppiamo in lacrime quando quei due cucciolotti aprono gli occhi e si soffermano ad osservarci... entrambi hanno gli occhioni come quelli di Izuku, solo di due colori diversi. In particolare Isoshi è la copia sputata di Izuku in tutto e per tutto, mentre Itsuki... lei è uguale ad Izuku nell'aspetto ma ha i miei colori: capelli mossi e biondi, occhioni rossi, lentiggini... sono due spettacoli della natura.

<<Izuku... oh cazzo... i nostri bambini sono meravigliosi!>> con un braccio gli cingo le spalle, con l'altro invece lo aiuto a sostenere il peso dei piccoli.

<<Siamo di nuovo genitori, Kacchan... siamo genitori di tre bambini splendidi!>> le lacrime che non ne vogliono sapere di fermarsi. <<Avrò ancora un'altra cicatrice sul mio corpo...>>

<<E vuol dire che sarà un'altra bellissima cicatrice che mi perderò a baciare quando ti coccolerò e quando faremo l'amore. Un altro bellissimo traguardo che hai raggiunto nella tua vita, quello di aver dato alla luce altre due vite, i nostri figli... mi hai reso di nuovo papà, di nuovo e ogni giorno sempre di più il ragazzo più felice del mondo, continui a donarmi sempre più amore e gioie... senza di te sarei nulla. Siete i miei gioielli più preziosi e vi proteggerò e amerò sempre.>>

<<E tu invece mi hai dato la possibilità di poter accogliere di nuovo dentro di me una nuova vita... due nuove vite. Grazie per avermi scelto come compagno di vita e come papà dei tuoi figli, sei l'amico, il compagno, il marito, il papà e l'alpha migliore che potessi e che potessimo avere... Ti amo Kacchan!>>

<<Anch'io ti amo!>> ed ecco che ci perdiamo in un nuovo bacio colmo di amore mentre stringiamo a noi i nostri cuccioli e rilasciamo feromoni di pura gioia che si mescolano tra loro, menta e caramello in un'unica nota dolce e fresca. Riusciamo anche a percepire gli odori dei nostri bambini: mela verde per Isoshi e caramello salato per Itsuki.

Gli infermieri ci fanno poi sistemare in una stanza privata dove trascorreremo tre giorni per tenere un po' sotto controllo la situazione. Lì ci raggiungono i nostri genitori emozionatissimi che si congratulano con noi tra le lacrime, abbracciandoci e riempiendoci di schifosi baci. Salutano poi i loro nuovi nipotini con tanto di versetti stupidi e suoni indefiniti di stupore per la loro bellezza, con Katsumi in braccio a zia Inko, che subito dà a me per fargli conoscere i suoi fratellini.

<<Guarda, Katsumi! Guarda chi ha papà in braccio! Sono i tuoi fratellini, Itsuki e Isoshi!>> con in braccio il bambino, lo faccio avvicinare ad Izuku con il visino rivolto ai due piccini.

Tutti col fiato sospeso, lo osserviamo studiare in silenzio i suoi fratellini, attento e con gli occhioni rossi a scrutarli. Quando ad un certo punto se ne esce con: <<Papa -cchan, papa Kuku!>> urlando e indicando rispettivamente Itsuki e Isoshi.

Scoppiamo tutti a ridere, facendo divertire anche il piccolo Katsumi, soddisfatto di aver attirato su di sé l'attenzione. Lo dico io che i nostri figli sono fenomenali: diciannove mesi di nano malefico e già si è reso conto che i suoi fratellini assomigliano tantissimo ai suoi genitori.

<<Bravo, bravo Katsumi! Proprio così! Itsuki assomiglia di più a papà Kacchan per i colori e Isoshi assomiglia tutto ad Izuku!>> lo lodo e lo incoraggio a migliorarsi sempre e ad usare quella sua testolina bionda per ragionare.

Con la felicità a mille per quell'enorme momento di gioia, ci godiamo il calore della nostra famiglia Bakugo-Midoriya ormai composta da ben cinque membri e dei nostri genitori, felicissimi di essere diventati di nuovo nonni di altri due bambini stupendi.

Da questo giorno in poi non solo avremo più attenzioni da dare ai nostri figli, avremo due neonati a cui badare e un bambino di diciannove mesi che dovrà ricevere ancora più amore e attenzioni di prima per non fargli venire i complessi mentali con la paura di essere abbandonato, messo da parte o in secondo piano. Altri pianti durante tutta la giornata e durante la notte che non ci faranno dormire, altri dannati pannolini puzzolenti da cambiare, altri giocattoli mangiucchiati, altre bocche sdentate doloranti da curare, altre pappe sparse ovunque in cucina... ma tutto ciò vuol dire anche altrettanta gioia e amore che riempirà le mura della nostra casa, il nostro letto matrimoniale che improvvisamente diventerà stretto perché non saremo più in due o in tre a dormirci ma in cinque... e questo vuol dire anche che ci saranno altre due testoline, una bionda e una verde, a chiamarci papà...

Sarà impegnativo... Sarà difficile, difficilissimo... ma sarà anche fottutamente bellissimo!

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Foto: x_hchicbee

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