Capitolo 13: Il papà dei tuoi figli

Ho perso il conto di quante volte ho fatto venire Izuku e di quante volte io sono venuto dentro di lui. Ci siamo sentiti molto appagati entrambi e in particolare lui, una volta sentitosi completamente soddisfatto, si è addormentato tra le mie braccia.

Lui è... semplicemente bellissimo quando dorme. In realtà lo è sempre. Accoccolato stretto tra le mie braccia e con una guancia sul mio petto, respira piano con la bocca aperta e un piccolo rivolo di saliva che gli scende lungo il mento. Posso percepire a pieno i suoi feromoni felici e calmi. Quando dorme mantiene quel suo aspetto apparentemente tenero e coccoloso, che in realtà è solo la facciata che nasconde quello che veramente è: un omega osceno che sa bene il fatto suo.

Ma io lo amo proprio per questo, per tutto quello che è, semplicemente il mio Izuku.

Mi scosto piano da sotto il suo corpo per cercare di non svegliarlo e ne approfitto per darmi una ripulita da tutto quel casino che abbiamo combinato con i nostri liquidi. Senza svegliarlo mi prendo cura anche di lui, pulendolo delicatamente con una delle salviette che utilizziamo per pulire il culetto puzzolente del nano. Ne approfitto anche per metterci addosso almeno il boxer.

Sto per rimettermi a letto quando un urletto stridulo improvviso mi fa cambiare idea e avvicinare alla culletta.

A proposito di culetto puzzolente... il nano deve essere cambiato. Così lo prendo in braccio e lo porto in bagno per evitare di svegliare Izuku.

<<Papa Kuku!>>

<<No amore, papà sta dormendo, è impegnato a creare dentro di sé un fratellino per te, lasciamolo riposare.>>

Il nano però non ne vuole sapere e assume una delle mie espressioni imbronciate.

<<Cos'è questa faccia? Se non vuoi essere cambiato da me dimmelo, ti lascio qui tutta la notte!>>

Stronzo com'è, inizia a piangere ma non per la mia finta minaccia, quanto per darmi fastidio e dare fastidio anche ad Izuku che dorme, più che altro per fare un dispetto a me. Io lo dico che è un bastardo questo qui.

<<Va bene, va bene, ti cambio! Però smettila di piangere.>> stranamente mi ascolta e docilmente si fa cambiare, tra un po' di solletico e qualche bacino sul pancino morbido.

Dopo averlo pulito, ritorno in camera e inizio a cullarlo piano tra le mie braccia per cercare di farlo addormentare di nuovo, ma non appena vede che sto per riportarlo nella culla, urla di nuovo: <<Papa Kuku!>>

<<Vuoi dormire con noi?>> il piccolo mi scruta dal basso, probabilmente la sua risposta è sì. <<Va bene, però non svegliare papà!>>

Con lui in braccio, mi stendo di nuovo a letto cercando di fare più piano possibile. Come attratto da un magnete, Izuku nel sonno si avvicina di più a noi e automaticamente apre le braccia per accogliere nostro figlio. Così, ci posizioniamo in questo modo: il nano tra le braccia di Izuku ed entrambi tra le mie.

Che quello sia un segno di... qualcosa di buono? Non lo sappiamo, lo scopriremo tra un po', però nel frattempo ci godiamo questo sonno tanto desiderato e pieno d'amore, al sicuro l'uno nelle braccia dell'altro.

Il giorno dopo mi sveglio prima io, il viso illuminato dai primi raggi solari che entrano nella stanza, che mi fanno aprire gli occhi in quel piccolo paradiso terrestre con ancora gli amori della mia vita tra le mie braccia.

Cercando di smuoverli il meno possibile, mi alzo dal letto e ne approfitto per ordinare la colazione in camera per tutti e tre, in particolare richiedendo dei biscotti per i nani ancora un po' sdentati come il nostro.

Lo spettacolo che possiamo ammirare dalla nostra camera è qualcosa di mozzafiato: un panorama marino dai colori chiari con tanto di suono rilassante delle onde del mare che si infrangono piano sulla riva. Ma per me lo spettacolo migliore di sempre è quello che attualmente si trova sul nostro letto: Izuku steso di lato, con un sorriso stampato sul viso rilassato a stringere tra le sue braccia il nostro piccolino.

Lascio una carezza sulla guancia di Izuku e una sulla testolina bionda, per poi stampare un bacio ad entrambi sulle labbra e sul nasino rispettivamente.

Dopodiché esco dalla stanza per evitare che i camerieri bussino con il rischio di svegliarli e aspetto fuori la porta il loro arrivo per la colazione. Una volta arrivata, rientro e appoggio il tutto sul letto. L'odore di quei dolci caldi appena sfornati non passa inosservato al naso del Nerd che quasi subito apre gli occhi, attratto dal profumo.

<<Mmh... Kacchan...>> si strofina gli occhi per abituarsi alla luce soffusa in camera.

<<Buongiorno 'Zuku! Stai bene? Come ti senti?>>

Si mette a sedere sul letto, lasciando il piccolo con la testolina sul cuscino. <<Mi sento... bene. Vorrei che->>

<<Shh, non ci pensiamo. So cosa vuoi dire, ne sono felicissimo, però adesso non ci pensare e godiamoci la nostra vacanza, ok? Ho ordinato la colazione, servono energie ad un Nerd mammina come te!>> sorrido scherzosamente.

<<Kacchan! Smettila di chiamarmi "mammina"!>>

<<Perché, sennò cosa fai?>> lo sfido e lui ricambia subito con un sorriso altrettanto di sfida.

<<Ti uccido... di baci!>> in un secondo me lo ritrovo addosso a riempirmi di baci ovunque, stando particolarmente attento a non far male il nano e rovesciare la colazione.

Mi fa uscire dalle labbra una risata sincera, felice nel vederlo così tranquillo, rilassato e pieno di gioia. <<Sarebbe un modo meraviglioso di morire...>>

E in quella lotta all'improvviso ci ritroviamo addosso pure il nano, svegliatosi non sappiamo quando, ma carico per rubarsi tutti i baci possibili dai suoi papà. Tra un bacio e l'altro tra me ed Izuku, si è infilato tra le nostre teste reclamando coccole e baci da entrambi.

Dopo una dolcissima sessione di coccole e amore mattutini, facciamo colazione e al nostro cucciolo sembrano piacere tanto i biscotti ordinati per lui: li mordicchia, ne fa una pappetta ma poi finalmente deglutisce, rimanendone soddisfatto con gli occhietti luminosi. Nonostante ciò non rinuncia comunque al latte di Izuku che, nonostante sia diminuito un po', continua ancora ad esserci perché il nano succhiando ne stimola la produzione.

<<Mi fa un po' male, adesso i dentini stanno iniziando ad aumentare e lui non riesce a controllare il morso... però finché lo vuole e finché posso darglielo, preferisco nutrirlo ancora con il mio latte. Dopotutto... amo da morire questo momento intimo tra me e il mio cucciolotto.>>

Izuku è seduto al centro del letto con le gambe piegate e messe da un lato, coperto solo dai boxer, con in braccio il nostro bambino attaccato al suo petto che lo guarda innamorato dal basso mentre Izuku ricambia sorridente quello sguardo dolce e pieno d'amore, con la testa leggermente inclinata verso di lui... sì, confermo, sono loro la cosa più bella di questo mondo, sono perdutamente innamorato di loro.

<<Grazie, Kacchan.>>

<<Perché mi ringrazi?>> mi avvicino a lui e lo ingabbio tra le mie gambe, accarezzandogli lentamente una guancia costellata di lentiggini mentre lascio un bacio sui capelli di Katsumi.

<<Perché tutto questo è solo merito tuo, è solo merito tuo se possiamo essere così felici, così spensierati, se abbiamo un figlio meraviglioso e->>

<<Shh>> lo zittisco poggiandogli un polpastrello sulle labbra, <<Non è solo merito mio. Tu sei incredibile, sei una forza della natura ed ognuno di noi tre ha il merito di aver reso tale questa famiglia... se siamo così forti, così felici, così uniti, è solo merito di tutti e tre messi insieme. Io non sarei niente senza di te e senza Katsumi e questo vale per ognuno di noi, non c'è uno più importante dell'altro, siamo tutti ugualmente importanti nel dare forza e felicità a questa famiglia. E poi tu... tu sei bellissimo, Izuku, non smetterò mai di dirtelo.>>

Con le lacrime agli occhi per la gioia, si allunga per reclamare un bacio mentre ancora allatta il nostro piccino.

Quella vacanza meravigliosa la trascorriamo così, lontani dalla quotidianità, rilassandoci al massimo, beandoci della presenza costante l'uno dell'altro e godendoci insieme il nostro bambino. Facciamo provare a Katsumi il mare facendolo giocare con l'acqua, con la sabbia a costruire castelli, con una palla gonfiabile, facciamo lunghe passeggiate alla scoperta di nuovi posti e nuovi sapori, provando vari ristorantini locali e ordinando ogni volta piatti diversi, facendo provare anche a Katsumi dei sapori nuovi che accetta ben volentieri, dopotutto lui è un bambino curioso a cui piace esplorare il mondo.

Il quinto giorno purtroppo abbiamo dovuto lasciare quel posto fantastico, tristi da un lato ma contenti dall'altro di ritornare nella nostra casa finalmente rinati, con molta più tranquillità e serenità.

<<Possiamo organizzare più spesso queste piccole vacanze, Kacchan?>>

<<Tutte le volte che vuoi.>> lo rassicuro, portando i bagagli in casa.

Riprendiamo presto anche il lavoro, alternandoci con i turni oppure andando insieme e lasciando Katsumi alla Vecchia Strega o a zia Inko.

Dal nostro rientro le settimane sono passate veloci e la cosa che più mi rende felice è vedere Izuku finalmente rilassato. Ad un certo punto ha anche iniziato a fare delle cose piuttosto... strane: per andare a lavoro e in generale come abiti da scegliere quotidianamente ha deciso di... indossare le mie magliette e di portare sempre con sé un ciuccio di Katsumi.

Ha deciso anche di dormire nel mio lato di letto e per di più sempre con Katsumi tra le braccia. In più, quando andiamo a fare compere, si sofferma sempre ad ammirare estasiato le tutine per i neonati e in generale tutti i loro vestiti, accessori e oggetti vari.

Ogni volta che punta lo sguardo sulle cose per neonati percepisco dentro di lui, e quindi dentro di me, crescere un calore confortevole... familiare.

Da allora ho iniziato ad avere un buon presentimento, anche per il fatto che il suo odore sta diventando giorno dopo giorno sempre più forte, sempre più buono ed invitante e quindi un giorno, dopo aver fatto la spesa, gli ho fatto una proposta.

<<'Zuku... che ne dici se ci fermiamo in farmacia e compriamo un test di gravidanza?>>

Izuku rimane in silenzio a quella domanda, guardandomi con uno sguardo misto tra lo speranzoso e il timoroso. Insicuro, si gratta la nuca.

<<Oi>> lo accolgo tra le mie braccia stringendolo, <<va tutto bene, andrà tutto bene. Ci sono io con te, sempre. Questa volta il test lo facciamo insieme e non come l'hai fatto tu la prima volta, ok?>>

Izuku annuisce con la testa contro il mio petto e così andiamo in farmacia per acquistare il test.

Durante il tragitto per tornare a casa, Izuku non dice una parola, ansioso di fare il test e scoprire il risultato.

Vedendoci arrivare a casa, zia Inko ci accoglie con Katsumi in braccio e prima di andare via ci aiuta a mettere a posto la spesa.

<<Izuku, amore, sei sicuro che non avete bisogno di nient'altro? Posso prepararvi la cena o aiutarvi a fare qualche altra cosa.>>

<<No mamma, stai tranquilla, va bene così. Anzi, grazie per aver tenuto Katsumi!>>

<<Non c'è bisogno che mi ringrazi, è il mio nipotino dopotutto! Allora ci vediamo domani, buona serata ragazzi e ciao piccolino!>> mia mamma lascia un bacio sulla guancia a tutti e tre, proprio come faceva quando io e Kacchan eravamo piccoli e ci mettevamo in braccio a lei ad ascoltarla raccontarci le storie dei super eroi durante i nostri pomeriggi insieme.

A quel punto, prima di lasciare Katsumi nel box dei giochi, lo prendo in braccio e mi avvicino ad Izuku.

<<Piccolo nano, dai un bacino sul pancino della mammina, auguragli buona fortuna!>> alzo la maglia di Izuku che rimane piacevolmente sorpreso da quel gesto e Katsumi gli lascia davvero un piccolo bacio.

<<Papa Kuku acio!>>

<<Sì amore, un bacio a papà Izuku...>> il Nerd addolcisce lo sguardo teso e lascia una carezza sulla testolina bionda prima di sorridermi più sicuro.

<<Acio papa -Cchan!>>

<<Non ci credo, vuole dare un bacio anche a me!>> lo avvicino col visino alle mie labbra dove mi stampa un bel bacino dolce.

Izuku ridacchia divertito: <<Evidentemente ha capito la situazione e vuole augurare buona fortuna ad entrambi!>>

Così, prendiamo il test di gravidanza dalla bustina della farmacia e ci dirigiamo in bagno. Izuku lo fa e lascia l'oggetto al contrario sul lavandino per nasconderne il risultato, aspettando i cinque minuti del timer sul cellulare.

Con il sedere poggiato contro il mobile del lavandino, faccio appoggiare Izuku con il viso sul mio petto, con gli occhi chiusi e nascosti da tutto, mentre gli accarezzo piano i capelli lasciando di tanto in tanto qualche bacio e sussurrandogli che andrà tutto bene. Lo stringo a me cercando di far calmare quel leggero tremolio e rilasciando feromoni calmanti.

Il timer del cellulare suona, il conto alla rovescia è terminato.

<<Izu... sono passati i cinque minuti.>>

Un verso soffocato contro il mio petto.

Mi giro verso il lavandino con Izuku che non apre nemmeno per un secondo gli occhi, ma rimane invece incollato alla mia schiena con il viso schiacciato sopra, tremante.

<<Mh, piccolo, stai bene?>> giro il volto verso dietro per cercare di guardarlo.

<<S-sì... almeno credo...>> si stacca appena dalla mia schiena il giusto per ricambiare lo sguardo.

<<Sei sicuro?>> mi giro di nuovo verso di lui stringendolo al mio corpo tenendogli le braccia sulla schiena, fronte contro fronte, nasi che si sfiorano, <<Andrà tutto bene. Io sono qui e ci sarò sempre, non importa il resto.>>

<<Kacchan...>>

<<Hai capito?>> un bacio sulla fronte, poi sul naso, poi sulla guancia e sulle labbra, tutto lentamente e sensualmente, Izuku annuisce. Si stringe ancora di più sul mio petto, sprofondandoci il viso.

<<Sei pronto? Guardo io per primo?>>

<<No... facciamolo insieme...>>

<<Ok, sì... insieme...>>

Si allontana poco da me il giusto per guardarmi. Gli lascio una carezza sulla guancia e mi prendo qualche secondo per ammirare la sua bellezza e la sua luminosità. Con la mano scivolo sul suo collo, poi lentamente sulla spalla e sulla schiena, lo attiro di più a me e lo coinvolgo in un dolce e tenero bacio.

<<Come dice All Might... tutto quello che dobbiamo fare è stringere le chiappe e andare avanti, cazzo!>>

Izuku si abbandona ad una risatina.

A quel punto ci giriamo entrambi verso il lavandino e prendo tra le mani il test girato al contrario.

<<Bene, al mio tre.>>

Il mio sguardo fisso sul test, Izuku di nuovo con gli occhi chiusi attaccato al mio braccio, ancora tremante.

<<Uno... due... tre...>> giro il test tra le dita.

Izuku apre un occhio per osservare il risultato mentre io ho perso la facoltà della parola.

<<Sono...>> alza lo sguardo verso di me, <<Kacchan, sono...!>>

Felicemente sorpreso, Izuku si perde ad ammirare i miei occhi ancora fissi sull'oggetto pieni di lacrime di gioia e stupore, per poi commuoversi anche lui: guance arrossate che risaltano le stelle sul suo viso, occhi lucidi da cui iniziano ad uscire le prime lacrime di felicità.

Ripresa la lucidità, mi giro di scatto e lo abbraccio forte, fortissimo, riempiendolo di baci ovunque.

<<Izuku! Ti amo, ti amo da impazzire cazzo! Izuku, un cucciolo! Oh merda-!>> non riesco più a contenere le lacrime e inizio a piangere sul serio. <<Grazie, grazie, grazie-!>>

Izuku non riesce a dire nemmeno una parola, semplicemente si abbandona anche lui al pianto di gioia accompagnando il mio.

Forse il nostro pianto è talmente rumoroso da arrivare fino alla stanza di Katsumi, il quale percepisce che c'è qualcosa di strano e inizia ad urlare.

Accorriamo da lui felici e gli annunciamo la notizia.

<<Amore, lo sai che aspettiamo un altro bambino? A breve avrai un fratellino o una sorellina!>> Izuku lo prende in braccio e lo riempie di baci e lo stesso faccio anch'io.

<<Nano la tua buona fortuna ci è servita tanto... ti saremo per sempre grati!>>

Katsumi non capisce gran che, ma percepisce la nostra immensa gioia e infatti anche lui è diventato estremamente felice.

<<Adesso chiamo la ginecologa così prenoto una visita stesso per oggi, ok?>> Izuku annuisce e così faccio.

Con noi portiamo anche Katsumi, vogliamo che anche lui assista a questo momento e condivida con noi l'immensa gioia, dopotutto siamo una famiglia.

<<Buonasera ragazzi! Oh e lui deve essere il piccolo Katsumi, giusto? Ti sei fatto così grande e sei bellissimo!>> una volta arrivati in studio, la dottoressa ci accoglie calorosamente, dando un pizzicotto scherzoso a Katsumi sulla guanciotta paffuta.

<<Allora,>> continua, <<a cosa devo la vostra piacevolissima presenza?>> lei sorride, come se sapesse già la nostra notizia, <<È quello che penso io? Dopotutto vedo che sprizzate felicità da tutti i pori e percepisco un cambiamento in Izuku.>>

<<Sì dottoressa... la vacanza di un mese fa ci ha fatto davvero bene, ci siamo sentiti rinati e in effetti il suo consiglio ha dato i suoi frutti... ho fatto da poco il test di gravidanza ed è uscito positivo!>>

<<Eheh io lo sapevo! Non immaginate quanto io sia felice per voi! Adesso facciamo un'ecografia per valutare un po' lo stato della gravidanza, vieni Izuku!>>

La dottoressa fa stendere Izuku sul lettino, mentre io con in braccio Katsumi mi avvicino a lui. Si alza la maglietta e la dottoressa gli mette del gel per far scivolare l'aggeggio dell'ecografo per iniziare l'ecografia.

Non appena l'immagine viene proiettata sullo schermo il volto della dottoressa si illumina di puro stupore.

<<Allora?>> chiedo ansioso.

<<Ragazzi, non aspettate un bambino...>> esordisce così, facendoci quasi avere un infarto.

<<Che cazzo vuol dire?!>>

<<Aspettate ben due bambini!>>

<<Du-...>> le parole mi muoiono in gola mentre Izuku sembra essersi paralizzato con un'espressione di puro stupore in volto.

<<Sei appena al primo mese di gravidanza e queste minuscole palline che vedete qui sono i vostri due cuccioli!>> indica dei punti sullo schermo che non riusciamo a distinguere bene ma ci fidiamo... <<Congratulazioni ragazzi, diventerete di nuovo papà e questa volta di due bellissimi gemelli!>>

L'unica parte funzionante mia e di Izuku sono gli occhi, i miei che si girano a guardare i suoi e i suoi che invece iniziano a farsi lucidi.

È Katsumi a farci sbloccare, battendo piano la sua manina sulla mia guancia per attirare la mia attenzione e avere spiegazioni.

<<Amore di papà... stai per avere due fratellini, due!>> e di nuovo i miei occhi così come quelli di Izuku si riempiono di lacrime, troppe per essere contenute, mentre Katsumi fa dei versetti di gioia.

<<Ka-Kacchan... due cuccioli...>> Izuku si gira meravigliato e contentissimo verso di me. Gli lascio Katsumi tra le braccia e ne approfitto per abbracciare entrambi.

<<Mi hai reso il ragazzo più felice del mondo. Prima il tuo migliore amico, poi rivale, poi entrambi, poi amanti, fidanzati, sposati e adesso genitori, di nuovo, di altri due meravigliosi cuccioli... ti sarò per sempre grato per avermi reso il papà dei tuoi figli...!>> un bacio sulle labbra che sa di lacrime salate di entrambi che ormai si sono mischiate.

<<Kacchan io... io... ti amo, Kacchan!>>

E mentre la dottoressa, felice per quel nostro momento di gioia, ci stampa le immagini dell'ecografia, io, Izuku e Katsumi rimaniamo ancora stretti nell'abbraccio colmo di amore e coccole, che sa tanto di casa...

Una casa che accoglierà da ora in poi una famiglia che si sta allargando ancora di più...

La famiglia Bakugo-Midoriya da oggi sarà composta da ben cinque membri!

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Foto: slbelen_ / endthisdream

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