Capitolo 11: Caramello e menta
Ormai la nostra sveglia non suona più da un pezzo, perché il nano ha preso ufficialmente il suo posto. Non appena percepisce che la camera è diventata più luminosa rispetto alla notte appena trascorsa, lancia i suoi soliti urletti striduli che fanno saltare me ed Izuku dal letto.
Di solito il nano non ha bisogno di niente, è che semplicemente gli piace rompere il cazzo di prima mattina, volendosi spesso posizionare in mezzo a noi nel letto.
<<PAPAAA! KUKU PAPAA!>> eccola, appunto, la nostra sveglia.
<<Mmh, nano malefico che non sei altro... mi sa che vuole te, 'Zuku...>> mugugno nel dormiveglia con la bocca ancora impastata dal sonno, girandomi a scuotere piano Izuku per farlo svegliare.
<<Ma che ore sono?... Kacchan... vai tu per favore...>> Izuku si rigira dall'altra parte con il viso rivolto verso la parte più buia della stanza, a cercare un po' di conforto per riaddormentarsi.
<<PAPAA KUKU!>> non solo il suo tono di voce aumenta, ma sentiamo anche rumori provenire dalla culla che indicano che quel nano pestifero si sta agitando di brutto.
<<Sono appena le sei... e mi sa che quella peste di tuo figlio vuole te.>>
Scosto le coperte e mi alzo per andare verso la culla che è posta vicino al lato del letto in cui dorme Izuku. Mi affaccio su di essa e noto che Katsumi ha assunto la mia tipica espressione imbronciata e sta agitando le manine in aria. Allungo le braccia e lo prendo, posizionandolo comodo sul mio petto.
<<PAPAAA!>> uno schiaffetto proveniente dalla sua manina paffuta mi arriva rapido sulla guancia.
<<Ma che stronz-!>>
<<Kacchan!>>
<<Ah adesso ti sei svegliato? Questo nano sta chiamando te, vuole te e tu ti sei preso tutto il tempo del mondo solo per vedermi essere preso a schiaffi da lui e per rimproverarmi. Ho capito, voi due avete qualche patto segreto che io non conosco!>> lo poso tra le braccia di Izuku che nel frattempo si è messo a sedere sul letto con la schiena poggiata contro la testiera.
Non appena lo lascio tra le braccia della sua mammina la sua espressione diventa subito dolce e innocente.
<<Guardalo quel bastardo, io lo dico che mi odia!>> faccio finta di essere arrabbiato con il piccolo e metto su un broncio mentre nel frattempo mi siedo accanto ad Izuku.
Il Nerd ride di gusto: <<Ma Kacchan, come può odiarti? Semplicemente possiede il tuo stesso carattere, lui l'ha capito e gli piace punzecchiarti, tutto qui.>>
<<Sì certo come no, per non dire che ha imparato ad essere già stronzo.>>
<<Ha preso dal suo papà biondino, no?>> a quanto pare anche ad Izuku piace punzecchiarmi.
<<Ah sì?>> gli circondo la schiena con un braccio, lo attiro di più a me e gli mordo una guancia scherzosamente.
<<Ahi!>> caccia uno sbuffo divertito. E mentre io ho attaccato la guancia di Izuku, il nano ha attaccato un suo capezzolo iniziando a succhiare, guardandomi attento dal basso.
<<Kacchan, il piccolo aveva solo fame.>> gli occhi dolci e innamorati di Izuku sono rivolti ad osservare il nostro piccolo capolavoro, che ha una manina e una guanciotta schiacciate contro il petto del Nerd.
<<E c'era bisogno di urlare in quel modo?>> con un polpastrello gli accarezzo la guanciotta paffuta libera, mentre con le labbra dalla guancia di Izuku scendo sulla mascella, sul suo collo, sulla clavicola, sulla spalla e poi su un suo pettorale, lasciando lenti e dolci baci umidi.
<<Kacchan, non ora...>> le sue guance arrossiscono un po'.
<<Mmh, perché? Lo sai che abbiamo qualcosa in sospeso io e te?>> scendo fino ad arrivare al suo capezzolo libero, turgido e roseo come non mai ad indicare la presenza di latte, troppo invitante per le mie labbra per non essere assaggiato.
Lo lecco, lo mordicchio e lo succhio piano, perché "il latte è per Katsumi!".
<<Kacchan! Non davanti al cucciolo!>> per quanto protesti è evidente che gli piaccia.
<<Perché? Tanto non sa cosa sto face->> adesso è un suo piedino che mi finisce direttamente sul naso, al centro della faccia, schiaffato quasi con cattiveria.
Izuku prima rimane scioccato in silenzio, poi scoppia a ridere quando nota il viso di Katsumi arricciarsi in una smorfia divertita e iniziare a ridere di gusto per ciò che ha fatto.
<<Io lo dico che è uno stronzo e tu dici che non è vero!>> faccio finta di mordere piano il suo piedino paffuto che cerca di liberare dalla mia presa.
<<Kacchan smettila o lo farai strozzare con il latte! Lui sta solo cercando di proteggere il suo territorio visto che tu volevi rubargli la colazione!>> intanto lui continua a ridere.
È così che a Katsumi piace fare colazione, attaccato alla sua mammina e prendendo in giro il suo papà, picchiandolo come si deve, facendomi divertire e innamorare di lui sempre di più nonostante tutto.
Dopo aver lavato e cambiato il piccolo, io ed Izuku facciamo una colazione rapida, ci prepariamo e prepariamo anche il borsone con tutte le cose di Katsumi da portare dalla Vecchia Strega, per far sì che abbia tutto l'occorrente per prendersi cura del piccolo per qualche ora abbondante.
Ci mettiamo così in auto per andare verso casa mia.
Una volta arrivati, bussiamo alla porta e veniamo subito "accolti" dalla Strega.
<<Figlio ingrato, finalmente ti sei deciso a venire un po' a trovare i tuoi genitori!- Oh ciao Izuku, caro! E chi abbiamo qui? Il mio bellissimo nipotino! Ciao amore di nonna!>>
<<Katsumi, amore, saluta la nonna!>> Izuku invita Katsumi a salutare la Vecchia e il nano agita la manina in aria, facendole emettere uno strano verso stupito e intenerito.
<<Allora, che fate qui impalati? Perché non entrate?>>
<<Ehm, veramente noi... Zia Mitsuki, io e Kacchan volevamo lasciare Katsumi qui per qualche ora perché... perché abbiamo entrambi un impegno urgente e non possiamo rifiutarlo... Puoi anche chiamare la mamma, già l'ho avvisata e sarà felice di aiutarti e di trascorrere un po' di tempo con il suo nipotino...>> il Nerd all'improvviso ha assunto lo stesso colorito di una fragola.
<<E sentiamo un po', quale sarebbe questo impegno urgente? Hai un odore fortissimo di menta, con anche qualche nota di mela verde, Izuku... lo sai?>> il suo sguardo diventa malizioso.
<<Brutta Vecchia, fatti gli affaracci tuoi!>> a questo punto intervengo io perché, se possibile, Izuku è diventato ancora più rosso. <<A breve ad Izuku verrà il calore e non vogliamo che il nano ci veda scopare selvaggiamente in ogni stanza della casa, va bene così?>>
<<KACCHAN!>> avendo il cucciolo in braccio, non può nascondersi dietro le sue mani e così utilizza Katsumi per nascondere il suo viso andato ormai a fuoco.
Mamma sorride divertita. <<Quindi vuol dire che diventerò di nuovo nonna?>>
<<Vedremo. Izuku lascia il nano alla Vecchia, su.>>
Il Nerd vorrebbe sprofondare dall'imbarazzo, ma lentamente allunga le braccia verso mia madre nascondendosi ancora dietro il piccolo. Non alza la testa nemmeno quando lo lascia tra le sue braccia.
<<Ritorneremo a prenderlo stasera, ok? Ciao nano, ci vediamo più tardi, divertiti con i vecchi!>>
<<C-ciao amore, io e papà torniamo a prenderti presto!>>
Io ed Izuku lasciamo un bacio sulle guanciotte del piccolo prima di salutarlo definitivamente e lasciarlo ignaro accoccolato tra le braccia della nonna.
È strano che non abbia fatto storie, ma probabilmente è perché ancora non ha capito la situazione. Infatti è molto probabile che mia madre mi manderà qualche messaggio dicendoci di venire subito a prenderlo perché è insopportabile, perché è una peste, perché non sa come calmarlo e così via.
Prima che capisca effettivamente la situazione, io ed Izuku ritorniamo subito in auto e ci mettiamo in viaggio verso casa.
<<Kacchan, però il piccolo mi manca già...>>
<<Dai 'Zuku, si tratta di poche ore. Lo sai che con lui nei paraggi non riusciamo a farci una scopata come si deve! Lo andremo a prendere presto, non ti preoccupare. Anzi dobbiamo anche muoverci a tornare perché il tuo odore sta diventando fottutamente fortissimo e non so per quanto tempo resisterò ancora. Hai quella cosa che riesci a farmi entrare in rut praticamente ad ogni tuo calore, quindi sbrighiamoci a tornare a casa!>>
Una mano sul volante, una sulla sua coscia. Infilo lentamente le dita tra le sue gambe, andando a stringere l'interno coscia muscoloso, per poi salire un po' più su e andare a sfiorare il suo membro già mezzo sveglio da sopra il tessuto dei pantaloni.
<<Ka- Kacchan, aspetta...>> protesta appena dopo un gemito, cercando di scostarmi la mano.
<<Non posso avere una forte resistenza solo io, anche tu devi averla... lo sai... è per il nostro lavoro...>> sussurro malizioso provocandolo.
E nemmeno protesta più, anzi, si posiziona meglio sul sedile aprendo di più le gambe per permettermi facile accesso e lasciandosi andare totalmente al mio tocco, altro che resistenza, lo so benissimo che sono irresistibile.
Con una sola mano gli sbottono i pantaloni e gli abbasso la zip, infilandola all'interno dei boxer e iniziando a massaggiare il membro teso, mentre Izuku si abbandona a gemiti trattenuti.
Stringo e massaggio i testicoli, per poi stringere nel pugno chiuso la sua intimità, iniziando a fare su e giù con la mano, mentre il mio membro è già impaziente nei miei boxer.
Per fortuna arriviamo in fretta a casa e con la stessa fretta ci catapultiamo al suo interno, con Izuku quasi mezzo nudo.
Chiusa la porta di casa e tolte le scarpe all'ingresso, iniziamo a baciarci con avidità e senza staccarci mai ci spogliamo di un indumento alla volta, lasciandoli sul pavimento un po' sparsi ovunque, creando una sorta di strada fino ad arrivare al nostro nido d'amore, la camera da letto.
È lì che finalmente possiamo liberare al massimo i nostri odori, senza fregarcene di ciò che ci circonda perché siamo al sicuro e nessun estraneo potrà sentirci. L'unica cosa che potrebbero sentire sono le urla del Nerd che a breve arriveranno.
Caramello e menta si uniscono a creare una nota dolcissima e fresca che riempie la stanza. Credo che a breve il suo odore mi fotterà il cervello, come io mi fotterò lui.
Lo spingo contro il muro, mi faccio spazio con poca delicatezza tra le sue gambe e non gli lascio nessuna via d'uscita, stretto contro la parete e il mio corpo bollente.
Senza mai staccare le labbra, alterniamo baci umidi, lingue che danzano frenetiche e morsi. Con le mani catturo i suoi polsi e glieli blocco contro la parete, ai lati della sua testa, mentre inizio a sfregare con insistenza il mio bacino contro il suo, creando un piacevolissimo attrito tra i nostri membri.
<<Kacchan, non resisto più...>> geme sulle mie labbra.
<<Che cosa vuoi, 'Zuku? Dimmelo...>>
<<Ti voglio dentro di me, adesso...>>
E ha ragione, il suo corpo è già al limite. Viso sudato e arrossato, occhi lucidi dal piacere, bocca spalancata a gemere senza controllo, la sua punta lubrificata a dovere così come la sua apertura da cui ormai cola abbondante il suo lubrificante naturale. Posso addirittura percepire il dolore montare nelle sue viscere ad indicare l'inizio del calore.
È sempre stato così tra di noi, ho sempre percepito qualsiasi emozione, sensazione o dolore del mio Izuku.
Lo giro rapidamente con il viso contro il muro, ancora stretto tra la parete e il mio corpo. Petto contro il muro, schiena arcuata come si deve e culo in bella mostra in direzione del mio bacino, con i glutei sodi e aperti che sono pronti ad accogliermi. I suoi polsi incrociati dietro la sua schiena e bloccati da una mia mano.
Con la mano libera allineo l'erezione alla sua apertura, i testicoli gonfi mi fanno un male tremendo.
Entro dentro di lui in un solo colpo, con una facilità assurda tanto è bagnato, e così con la mano rimasta libera stringo un suo fianco, tenendolo immobile per assecondare la profondità dei miei movimenti.
Quella carne stretta e bollente mi accoglie perfettamente, facendo urlare Izuku dal piacere.
Gli do il tempo di abituarsi alla mia presenza ma lui non ne vuole sapere e inizia subito a muovere il bacino contro il mio.
<<Sei impaziente, mio piccolo omega? Il tuo alpha ti farà godere come non mai...>>
Inizio a muovermi dentro di lui dettando un ritmo ben cadenzato, rapido e forte, facendo scontrare la nostra pelle.
Il suo odore fortissimo come i suoi gemiti, il mio nome urlato ad ogni spinta dentro di lui, il suo culetto sodo che mi accoglie così bene, che mi stringe in un modo così possessivo e che mi sta bagnando tutto l'inguine, facendo colare un po' del suo liquido anche lungo i miei testicoli.
E mentre è costretto al muro, ne approfitto per baciargli ogni piccola lentiggine perfetta che gli costella la schiena, le spalle, mordicchiando pezzettini di pelle.
La mano che avevo sul fianco la porto sul suo membro, stringendolo forte nella mia presa e iniziando a muovere la mano sulla sua lunghezza.
È quando arrivo a baciargli il collo che non ci vedo più: la sua ghiandola sprigiona vicino al mio naso un fortissimo profumo di menta che mi annebbia completamente la mente facendomi entrare in rut.
Con una forte scossa di piacere all'inguine, vengo dentro di lui senza inserire il nodo, mordendolo forte in corrispondenza della ghiandola e contemporaneamente anche Izuku si riversa completamente nella mia mano, urlando il mio nome dal dolore e dal piacere.
<<Il nodo, Kacchan! Per favore!>>
<<Aspe- Aspetta cazzo! Non ho finito con te!>>
Con un gesto rapido esco dal suo corpo, con il cazzo completamente gocciolante ma ancora duro, mentre dalla sua apertura comincia ad uscire il mio liquido seminale. Fregandomene del casino che stiamo facendo in camera, lo spingo sul letto e subito apre le gambe pronto ad accogliermi.
Non aspetto nemmeno un secondo prima di infilarmi tra le sue cosce e penetrarlo di nuovo, senza alcuna tregua o pietà.
Mi stringe tra le sue gambe e le sue braccia, intrappolandomi in una gabbia piena di amore. Le mie mani a stringergli forte i glutei e la schiena, le sue arpionate alle mie spalle.
Le sue labbra sono diventate quasi viola a furia di mordicchiarle, succhiarle, leccarle e baciarle con insistenza. Non le lascio nemmeno per un secondo, nemmeno quando i gemiti di Izuku vogliono uscire incessantemente. La sua bocca spalancata e la mia ad ingoiare ogni suo verso, mentre non smetto mai di baciare il suo labbro inferiore e spingermi al suo interno.
Il letto si muove seguendo il mio ritmo, la stanza piena dei nostri feromoni, dei nostri gemiti e del cigolio del letto.
<<'Zuku...>> gemo sulle sue labbra, <<come vogliamo farlo questo secondo cucciolo, mh? Ah-cazzo...>>
<<Dammi i tuoi cuccioli, Kacchan... voglio tutti i tuoi cuccioli...>>
<<Dimmi come lo vuoi, mi impegnerò ad esaudire i tuoi desideri... Ngh- cazzo, come sei stretto... mi accogli così bene, omega... così fottutamente bene...>>
<<Lo voglio- Ah! Biondo- con i capelli mossi e- Cazzo! Ah!>> getta la testa all'indietro.
L'ho fatto apposta, ho aumentato il ritmo per rendergli più difficile pronunciare qualsiasi parola e guardare il suo viso che gode come un matto mi fa impazzire.
<<Occhi grandi e rossi- lentig- Ah! Kacchan- ancora, ancora!>>
<<Ti accontento subito, amore mio...>>
Le spinte diventano più violente, il mio cazzo che si spinge con insistenza all'interno dei suoi muscoli che fasciano alla perfezione le mie dimensioni, il suono delle mie cosce che sbattono contro il suo culo, il letto che cigola ancora di più e Izuku che urla e urla senza preoccuparsi di nessuno, che mi prega di scoparlo ancora e ancora, più forte e più in profondità.
<<Riempimi, alpha! Voglio il tuo nodo, cazzo!>> si lamenta, quasi arrivando al secondo orgasmo.
Le sue richieste fanno fuoriuscire dalla mia gola un ringhio di possesso, facendomi gemere incontrollato mescolando i nostri gemiti in un'unica melodia.
Di nuovo sento montare l'orgasmo dall'inguine e così mi spingo ancora più forte dentro di lui, inserendo il nodo e venendo ancora una volta al suo interno. Sentendo il primo fiotto abbondante di sperma riempirlo, Izuku geme soddisfatto e si lascia andare al suo secondo orgasmo, sporcando i nostri ventri.
I gemiti dell'uno ingoiati dall'altro sembrano non finire mai per il forte piacere provato, io perché sto venendo prosciugato per bene da mio marito e lui perché accoglie tutti i miei cuccioli dentro di sé.
Lentamente ci riprendiamo dal fortissimo orgasmo, mentre il nodo non ne vuole sapere di sgonfiarsi. Izuku si abbandona a delle dolci fusa che aumentano ogni qual volta sente un nuovo fiotto di liquido caldo arrivare dentro di sé.
Chiude gli occhi e si rilassa completamente tra le mie braccia, beandosi del mio calore e del mio profumo. Osservo innamorato quel viso totalmente rilassato e soddisfatto, mentre gli lascio teneri baci all'angolo delle labbra e gli accarezzo una guancia e i capelli.
Dopo un bel po' il nodo si sgonfia e quindi cerco di uscire piano dal suo corpo, ma lui mi blocca.
<<Oi, cosa c'è?>>
<<Ti voglio... ti voglio ancora dentro... Coccolami ancora un po', Kacchan...>>
Sorrido dolcemente a quella sua richiesta tenera.
Per non gravare su di lui e senza mai uscire dal suo corpo, mi giro sul fianco trascinandolo con me, rimanendo ancora uniti e facendogli poggiare una coscia sul mio fianco libero. In quella posizione lo stringo forte tra le mie braccia, mentre lui stringe le sue attorno al mio collo, accogliendo i miei baci: tra i capelli, sulla fronte, sul naso, sulle labbra... ovunque.
<<Non vogliamo prima pulirci?>>
<<No, voglio le tue coccole, non voglio pulirmi... non voglio che i tuoi cuccioli vengano buttati via, li voglio tutti dentro di me...>>
<<Ma lo sai che solo uno sarà il vincitore.>>
<<Non fa niente, ho bisogno di tenerli tutti dentro...>>
<<E quindi vuoi usarmi come un fottuto tappo?>>
<<Scemo! Voglio solo rimanere così un altro po', tenere i tuoi cuccioli ancora con me... e avere le tue coccole.>>
Izuku si stringe ancora di più contro il mio petto, accoccolandosi e facendo altre dolci fusa. È un omega dannatamente dolce dopo il sesso, vuole continuare a sentirsi appagato per avermi fatto venire e vuole tutte le mie attenzioni, vuole sentirsi protetto dal suo alpha.
Lo accontento accarezzandogli piano la schiena con i polpastrelli e baciandolo su ogni centimetro di pelle del suo viso meraviglioso.
Ad un certo punto della nostra sessione di interminabili coccole sento una notifica provenire dal mio cellulare.
Allungo la mano sul comodino per prenderlo e guardo di cosa si tratta.
Mi scappa un sorriso.
<<'Zuku, guarda cosa mi ha mandato la Vecchia.>> gli mostro la foto girando lo schermo verso di lui.
<<Oh il nostro cucciolo si è arrabbiato! Guarda che faccia ha, Kacchan, è identico a te!>> il solito sguardo innamorato di Izuku non si stacca dalla foto mostrata dal mio schermo.
<<Ha scritto che si è arrabbiato perché l'abbiamo lasciato solo e che ci chiama in continuazione.>>
<<Amore di papà!>> eccolo che inizia ad allarmarsi e ad agitarsi, <<Andiamo a prenderlo, Kacchan!>>
<<Perché invece non facciamo sesso ancora una volta prima di andare a prendere il nano malefico? Diamo un'altra possibilità ai miei cuccioli di raggiungerti e di riempirti ancora e ancora, ti va?>> per provocarlo inizio a muovere di nuovo il bacino con il membro diventato ancora una volta duro dentro di lui.
Non ci pensa due volte e nemmeno risponde, semplicemente mi fa un sorriso malizioso e mi spinge supino mettendosi sopra di me per ricominciare un terzo round, il tutto per la nostra missione di creare un secondo nano malefico.
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Foto: Loriqod
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