Capitolo 10: Missione ''Creazione di un secondo nano''
Katsuki's POV
<<Oi, Izuku, perché stai lì impalato a terra? Che stai facendo? Cosa stai stringendo così gelosamente?>>
<<Ka-Kacchan, aspetta! Non ti avvicinare...>>
Il Nerd si trovava inginocchiato a terra in un angolo della stanza a circondare stretto tra le braccia un qualcosa di minuscolo, dandomi la schiena oscurandomi la vista.
Tremava ed era tremendamente impaurito.
<<Ma si può sapere che diamine stai dicendo? Perché non mi devo avvicinare?!>> allungai una mano verso la sua figura, che si girò piano rivolgendomi il viso in lacrime stravolto dal terrore, con il corpo ancora a proteggere quella cosa minuscola.
Mi avvicinai piano per non farlo intimorire ancora di più, ma i passi che feci in avanti furono sufficienti per scorgere quel qualcosa che stava proteggendo tanto gelosamente.
Dalle sue braccia sbucava una piccola testolina mora con delle sfumature verdi... era la testa di un bambino...
I miei piedi si immobilizzarono sul posto, la mano si fermò a mezz'aria e la voce si bloccò all'istante in seguito a quella vista per me sconvolgente.
Volevo parlare ma nessuna parola mi uscì.
Izuku iniziò a piangere più forte.
<<Kacchan! Non fargli del male! Lui non c'entra niente...>> lo strinse con più forza al suo corpo e il bambino lo guardò smarrito, non capendo la situazione. Poi, quel nanerottolo alzò la testa e puntò nei miei occhi i suoi enormi smeraldi, uguali a quelli del suo...
<<Mi spieghi cosa cazzo significa tutto questo, hah?!>> urlai quasi, nello shock più totale.
<<Du-durante una missione... un villain si è approfittato di me mentre ero nel periodo del calore... non sono riuscito a fermarlo! E- e non ho avuto il coraggio di interrompere la gravidanza... non- non volevo uccidere un bambino innocente...>> il suo discorso interrotto dalla voce rotta e dai singhiozzi.
<<Tu... tu mi hai nascosto un tuo figlio per tutto questo tempo?! Chi cazzo è stato, hah? Chi è stato a farti questo? Devo ucciderlo con le mie mani!>> gli occhi diventati di fuoco e la voce imbestialita fecero impaurire ancora di più Izuku ormai rannicchiato a terra a proteggere a costo della vita quella piccola figura.
<<È stato- è stato...>>
<<MERDA!>>
Mi sveglio di soprassalto sedendomi al centro del letto completamente sudato e agitato. Guardo il vuoto nella stanza e respiro in modo irregolare in seguito allo shock di quell'incubo per fortuna appena terminato.
Ci metto un po' a riprendere fiato, a regolarizzare il respiro e il battito e a capire chi e dove sono. Questa notte era il mio turno di lavoro, in quanto i turni di notte sono divisi in modo tale che ogni notte ci sia un eroe diverso, facendo in modo che ad ognuno tocchi una volta al mese coprendo tutte le notti, e per evitare troppi spostamenti abbiamo allestito una stanza all'interno della nostra agenzia dove io o Izuku possiamo riposarci durante la notte quando non dobbiamo scendere in campo.
Appunto, io o Izuku... il letto su cui mi trovo seduto adesso è un letto singolo, sono solo, non ci sono mio marito e il mio bambino a dormire con me...
Mi mancano, cazzo... anche una singola notte lontano da loro mi fa male.
Prendo il cellulare e guardo con una nota di malinconia lo sfondo che raffigura noi tre insieme. Quando mi capita di essere lontano da loro è come se mi sentissi vuoto: non ho il corpo caldo e meraviglioso del mio Izuku attaccato al mio e non ho i piedini o la testolina del nostro bambino dritti nella schiena... a pensarci bene, ne vale la pena avere quel mal di schiena la mattina appena sveglio.
Ma... perché ho fatto questo incubo? Cosa cazzo significa?... Io non... non so se sarei in grado di accettare una cosa del genere. Izuku è il mio omega, mio e soltanto mio, lo è da una vita e rimarrà tale per sempre. Solo io ho avuto e ho il privilegio di toccarlo, di conoscere tutto di lui, di possederlo... i suoi figli sono anche i miei e così sarà per sempre... ma poi...
Perché cazzo sto facendo questi pensieri? Era soltanto un fottuto incubo del cazzo, io mi fido ciecamente del mio omega e non ho alcun dubbio su di lui.
Solo che... è come se mi mancasse qualcosa, quel fottuto incubo mi ha lasciato una sensazione di vuoto...
Mi ributto a letto supino, coprendomi gli occhi con un braccio sospirando.
Cerco di calmarmi, ma non ci riesco. Così prendo di nuovo il cellulare e guardo l'orario: cinque.
Sono le fottute cinque del mattino e io devo aspettare altre due ore qui prima di tornare a casa...
Inutile dire che queste due ore faticano a passare, infatti non riesco a riprendere sonno, mi giro e rigiro nel letto senza speranze e il tempo sembra essersi bloccato.
Ad un certo punto però la mia mente si sofferma su un particolare dell'incubo: quel bambino che somigliava tanto al mio Izuku... perché ho sognato un bambino? Perché adesso ho questa sensazione di vuoto?
La mia mente continua a viaggiare e a farsi i film più strani del mondo. Potrei quasi vincere un Oscar per la fantasia...
I viaggi mentali non mi hanno aiutato a fare chiarezza nei pensieri, anzi, hanno solo peggiorato la situazione, ma la cosa positiva è che mi hanno distratto dal tempo che passava e quindi finalmente sono arrivate le sette meno dieci.
Mi alzo furiosamente dal letto mettendo a posto tutto e raccattando le mie cose, per poi uscire dall'agenzia alle sette in punto.
A casa ci arrivo quasi volando, impiegandoci davvero pochissimi minuti. Quei pensieri hanno fatto scorrere il tempo più velocemente di sicuro, ma hanno contribuito a peggiorare la mia confusione e a farmi agitare ancora di più.
Perché? È la domanda a cui non so rispondere.
Parcheggio l'auto ed esco in fretta. Nemmeno il tempo di inserire la chiave nella toppa che la porta si apre, svelando coloro che mi sono mancati per tutta la notte.
<<Kacchan, eccoti! Avevo sentito il rumore dell'auto e così sono venuto ad apri- Kacchan- mpf, piano!>>
<<PAPA -CCHAN!>>
Chiudo velocemente la porta alle mie spalle con il piede e non faccio finire di parlare Izuku che subito vado a stringerlo tra le mie braccia, includendo nell'abbraccio anche il piccolo Katsumi che in questo momento è in braccio al Nerd.
Il piccolo allunga divertito le manine sul mio viso, gli lascio dei bacini sui palmi, per poi lasciare un bacio sulla fronte di Izuku.
<<Kacchan, è successo qualcosa?>> chiede con la voce ovattata a causa della stretta dell'abbraccio.
<<Mi siete mancati un casino, cazzo...>> libero piano Izuku dalla stretta, per poi prendere il piccolo dalle sue braccia e stringerlo forte a me, riempiendolo di baci ovunque.
Katsumi lancia dei piccoli urletti di gioia e quasi si abbandona in una risatina. Izuku sorride a quella scena dolce, ma continua a guardarmi preoccupato.
<<Kacchan...>> mi accarezza un braccio, <<vieni di là? Ho preparato la colazione, sediamoci così mi racconti cosa è successo... ti sento agitato, i tuoi feromoni sono fortissimi... cerca di calmarti sennò spaventerai il piccolo.>> libera dei feromoni calmanti per cercare di farmi rilassare e per non far spaventare il nano.
Con ancora Katsumi in braccio, in silenzio, seguo Izuku in cucina e ci sediamo a tavola davanti ad una tazza di caffè e dei biscotti. Non metto il piccolo nel seggiolone, ma decido di tenerlo ancora tra le mie braccia, cullandolo un po' e beandomi del suo dolce profumo di mela verde caramellata che deriva dall'unione del mio profumo con quello di Izuku, con la sua testolina bionda poggiata contro il mio petto.
Izuku continua ad accarezzarmi un braccio, mentre mi scruta attentamente per capire cosa è successo.
<<Ti sei svegliato presto questa mattina, come mai? Oggi è il tuo giorno libero, potevi approfittarne per riposare ancora un po'.>> gli faccio notare.
<<È che mi sono svegliato di soprassalto, non so perché, ma mi sentivo molto agitato non avendoti accanto e quindi per colmare il vuoto del letto ho preso dalla culla Katsumi e ho cercato di riaddormentarmi con lui vicino, ma ero troppo agitato... così sono rimasto sveglio a coccolarlo, poi si è svegliato anche lui e sei arrivato tu...>> Izuku ancora mi osserva, come a volermi incoraggiare a parlare.
<<Anch'io mi sono svegliato all'improvviso...>> forse è successa anche a lui la stessa cosa perché ha percepito la mia agitazione... dopotutto è normale sentire le emozioni dell'altro anche a distanza, siamo mate...
<<Allora sarà successo perché ho percepito che eri tormentato da qualcosa... è successo qualcosa di brutto a lavoro, mh?>> Izuku morde un biscotto e poi porge l'altra metà a me, imboccandomi.
<<No, a lavoro tutto bene... è che ho fatto un incubo.>> abbasso lo sguardo sulla tazza fumante di caffè ripensando alle scene, ma Izuku non demorde e mi accarezza una guancia invitandomi a incontrare il suo sguardo e iniziare a raccontare. Così, mi ascolta attentamente dall'inizio alla fine, rimanendone anche abbastanza scioccato...
<<Kacchan, non potrei mai permettere che una cosa del genere accada... tu sei l'unico alpha che ho conosciuto e che ha il diritto di toccarmi, gli unici cuccioli che voglio sono i tuoi... sarò pure un omega, ma sono forte e lo sai bene.>> cerca di rassicurarmi, anche se con una nota un po' incrinata per lo shock dello strano incubo.
<<Non volevo infastidirti con questa merda, ma tu dovevi saperlo... lo sai, tra di noi non ci sono segreti. Poi il punto non è tanto quello che hai detto, il punto è che... ho sentito un senso strano di vuoto alla fine, come se mi mancasse qualcosa...>> lascio un bacio sul nasino di Katsumi e lo stringo più forte al mio corpo.
Izuku sorseggia pensieroso il caffè non distogliendo mai lo sguardo dai miei occhi.
<<Facciamo un altro bambino, Izuku.>> per poco non si affoga con l'ultimo sorso di caffè che aveva in bocca.
Tossisce per cercare di ritornare a respirare e poggia la tazza sul tavolo.
<<Ma Kacchan, Katsumi è piccolissimo e dobbiamo badare a lui, come facciamo con un altro piccolino in casa? Già così è difficile...>>
<<Dobbiamo crescere un bambino piccolo, benissimo, allora possiamo crescerne insieme anche un altro, no? Pensa a come sarebbe bello avere un altro cucciolo, magari che somiglia totalmente a te oppure un misto tra noi due... magari con i capelli biondi e mossi, gli occhioni rossi e le lentiggini... Pensaci, Izuku... un altro cucciolo pronto a donarci tanto amore...>> questo mio discorso pieno di dolcezza sembra aver colpito nel cuore Izuku... l'ho fatto apposta. Sul suo viso è comparso un sorrisino e i suoi occhi si sono riempiti di gioia all'istante.
Ancora non risponde, ma, sognante, si è messo a fissare il piatto pieno di biscotti. Mi viene un'altra idea per dargli il colpo definitivo: allungo una mano sul suo ventre ad accarezzarglielo dolcemente.
<<Pensa a come sarebbe vivere un'altra gravidanza insieme, questa volta già con un cucciolo tutto nostro a cui dovremo spiegare che presto arriverà un fratellino... vivere di nuovo la crescita all'interno del tuo corpo di un'altra vita bellissima... quella del nostro secondo bambino... Oi-!>>
Nemmeno il tempo di continuare a colpirlo nel punto giusto che Izuku si avventa sulle mie labbra, stringendomi il viso tra le mani.
Katsumi, spaventato dal mio movimento brusco, lancia un urletto stridulo e separa con una forza assurda il mio viso da quello di Izuku con le manine.
Io ed il Nerd scoppiamo a ridere. <<Hai capito il nano che forza che ha?>> mi giro a guardarlo divertito, ha assunto la mia stessa espressione di quando sono incazzato.
<<Io lo dico che è identico a te, Kacchan!>> ridacchia.
<<Quindi quel bacio mozzafiato che ha fatto incazzare il nano è un sì?>>
Sguardo da cerbiatto, sorrisino malizioso, lecca e morde sensualmente un altro biscotto come solo lui sa fare.
<<Solo tu sai rendere dannatamente sexy qualsiasi azione, anche addentare un fottuto biscotto! Muoviti che ti devo scopare per bene, omega!>>
<<Kacchan! Non dire queste parole davanti al piccolo!>>
<<Ma tanto che ne sa cosa significa, posso anche insultarlo con un tono dolce, capirà che gli sto dicendo delle belle parole sdolcinate.>>
<<Kacchan!>> mi dà un leggero buffetto sul braccio, prima di iniziare a ridere per il mio ghigno altrettanto divertito.
Così, dopo aver terminato la colazione, mentre io sistemo la cucina Izuku rimane seduto ad allattare il piccolo. Ama da impazzire il latte di Izuku più di qualsiasi pappa, ogni volta che lo prende in braccio il nano gli tira la maglia o la camicia, aprendogliela in corrispondenza del petto e avventandosi verso i suoi capezzoli per godersi la sua poppata, con tanto di tenerissimi rumorini dalle sue labbra mentre succhia.
<<Un po' anche per me no?>>
<<Il latte è per Katsumi, Kacchan, tu hai già fatto colazione.>>
<<Come vuoi... dopo ti faccio vedere io chi comanda qua, arriverà anche il mio turno!>>
Izuku sbuffa divertito, ma le mie intenzioni sono serie.
Visto che ci troviamo entrambi a casa ne approfittiamo per fare le pulizie approfondite, servizi vari e anche la spesa, tenendo buono Katsumi nel box a giocare. Buono per modo di dire, visto che tutti i giocattoli li lancia in continuazione fuori e noi dobbiamo rimetterglieli dentro.
Dopo pranzo facciamo addormentare il piccolo per fargli fare il solito sonnellino pomeridiano e quindi ne approfittiamo di quel breve momento di libertà. Izuku posa Katsumi nella culla accanto al nostro letto matrimoniale e, nemmeno il tempo di rimboccargli le coperte, che subito si ritrova con la schiena contro il muro e con il mio bacino infilato tra le sue gambe.
Il suo corpo stretto tra il mio e il muro, le sue gambe avvinghiate al mio bacino, le mie mani ancorate su quel culetto sodo che si ritrova, le erezioni che si incontrano e si sfregano tra esse cercando attrito. Le sue unghie ad incidere la pelle delle mie spalle, le mie labbra a rendere viola ogni centimetro di pelle del suo collo.
<<Quanto sei buono, Izuku...>> lecco avidamente la ghiandola marchiata che sprigiona un forte sapore e odore di menta, colmo di eccitazione.
Da quelle sue labbra oscenamente aperte escono ormai solo gemiti rumorosi. Sposto la testa poggiando la fronte sulla sua, facendo sfiorare i nostri nasi e gemendo sulle sue labbra: <<Vuoi che il nostro bambino ci senta, hah? È questo che vuoi?>>
Mima un no con la testa.
<<Mmh, allora devi stare in silenzio omega... devi stare buono...>> amo da morire provocarlo, così come amo da morire stringere forte il suo culo tra le mie mani, arrivando con le dita a sfiorare la sua apertura da sopra il tessuto dei pantaloncini che indossa, facendogli cacciare un gemito strozzato proprio per non svegliare il piccolo.
<<Sei uno stronzo, Kacchan... uno stronzo...>> geme in modo incontrollato mentre accarezzo piano la sua apertura ormai fradicia attraverso i pantaloncini, mordendosi forte il labbro inferiore, per poi stringere tra i denti il mio e martoriarlo con forza.
<<Quando deve arrivarti il calore, mh? Perché mi sembra che sia quasi vicino ormai... non ti ho nemmeno toccato e tu sei bagnato come non mai...>>
<<Ngh- in questi giorni...>> muove il bacino contro il mio cercando con maggior urgenza l'attrito tra i nostri membri.
Arrivo a sfiorargli l'orecchio con le labbra e gli sussurro: <<Allora significa che per creare il nostro bambino ci dobbiamo mettere d'impegno da adesso finché non ti finirà il calore... ti scoperò tutti i giorni, ogni momento, in ogni angolo della casa... ti riempirò per bene e così tanto che mi pregherai di smetterla...>> prima di mordergli il lobo.
<<Ti sbagli, Kacchan, ti chiederò di continuare e di scoparmi ancora e ancora finché io non ti avrò prosciugato e mi sarò preso tutti i tuoi cuccioli...>>
<<Mmh, così mi piaci, cazzo!>>
Ancora aggrappato a me, porto Izuku sul letto facendogli poggiare la schiena contro il materasso. Lo spoglio in fretta togliendogli tutti i vestiti e lo stesso faccio con i miei. Mi posiziono in ginocchio tra le sue gambe aperte, facendo entrare in contatto la mia erezione con la sua apertura, la quale con il suo liquido lubrifica e prepara a dovere già con un minimo contatto il mio cazzo.
<<Kacchan, ti voglio...>> viso stravolto da un'espressione di forte piacere, occhi lucidi e labbra arrossate, mi farà impazzire prima o poi, come la prima volta che gli arrivò il calore e mi fece entrare immediatamente in rut.
<<Vai di fretta, omega?>> schiocco la lingua sul palato varie volte ad indicargli un "no", <<Non va bene... Devi dare anche a me la dose di latte giornaliera...>> mi abbasso sul suo petto senza mai distogliere lo sguardo dai suoi occhi eccitati.
Prendo tra i denti un capezzolo turgido e arrossato, per poi morderlo e succhiarlo.
<<Mmh mi hai preso alla lettera, omega? Non pensavo producessi del latte anche per me.>> sbuffo divertito leccandomi le labbra: <<è dolcissimo.>>
<<È per Katsumi, scemo!>> protesta un pochino, ma in realtà piace anche lui.
<<E va bene, farò piano!>> di certo non mi faccio fermare da lui e così riprendo a torturargli i capezzoli con le labbra e con i polpastrelli, mordendo e succhiando piano per evitare che esca il cibo del nano.
Riprende a gemere rumorosamente, mentre struscia con insistenza il membro contro il mio ventre. Travolto dal piacere non riesce a guardarmi e infatti getta la testa all'indietro sul cuscino chiudendo gli occhi.
<<Ssh sta' zitto, sennò Katsumi si sveglia e io non posso più scoparti!>>
<<Kacchan, non ce la faccio più...>>
<<Che cosa vuoi, omega?>>
<<Ti voglio, Kacchan...>>
<<No, non va bene così... devi essere più fottutamente specifico.>>
<<Scopami, cazzo!>>
<<Così si ragiona!>>
Con un gesto rapido lo faccio girare a pancia in giù, prendo uno dei cuscini poggiati sul letto e glielo posiziono sotto il bacino, per alzare di più quel culetto meraviglioso e permettermi più facile accesso. Gli apro le gambe in modo da posizionarmi al centro tra esse e avvicinarmi col membro alla sua apertura adesso in vista, rosea tra i glutei sodi e completamente lubrificata.
Le mani poggiate ai lati delle sue spalle per non gravare su di lui, lo penetro in un solo colpo fino in fondo, ormai quel suo bel culetto è abituato alle mie dimensioni ed è sempre preparato come si deve a prendermi.
Getta la testa all'indietro in un gemito strozzato e arcua la schiena per il forte piacere provato, si oppone al mio movimento cercando di fottersi quanto più in profondità possibile e stringe i suoi muscoli attorno al mio membro, stritolandolo.
<<Cazzo, Izuku...>>
Affonda la testa nel cuscino per non gridare. I miei testicoli contro i suoi, poggiati sul cuscino come il suo membro teso e altrettanto gocciolante.
Mi mordo il labbro inferiore per evitare di urlare mentre lui rimane con la testa sprofondata nel cuscino. Inizio a muovermi piano e poi sempre più veloce, facendo scontrare la pelle dei miei fianchi con quella del suo culo producendo una bellissima melodia.
Il suo piacere è reso ancora più forte dall'attrito creatosi tra il suo membro e il cuscino, su cui ormai ci struscia sopra indirettamente in seguito alle mie spinte selvagge dentro di lui che lo portano a spingersi a sua volta sul cuscino.
I gemiti sono troppo forti per essere trattenuti e per evitare seriamente di cacciare qualche urlo troppo alto, mi abbasso puntellando i gomiti ai lati della sua testa, inclino la mia e inizio a baciargli avidamente il collo. Sentendo il mio tocco, si gira anche lui e cattura le mie labbra tra le sue, facendomi ingoiare i suoi rumorosi gemiti.
Ma è un attimo.
Con gli occhi socchiusi noto che Izuku nel bacio ha spalancato improvvisamente i suoi, girandoli verso la culla.
Come se avesse percepito tramite il suo quarto quirk, Senso del Pericolo, qualcosa imminente.
E infatti...
<<Kacchan, Katsumi!>>
È un attimo anche per me.
Mentre il mio bacino si muove da solo dettando le spinte dentro Izuku, i miei occhi si girano verso la culla e un mio braccio parte per il salvataggio del nano che si sta arrampicando sulla culla cercando di uscire, con il rischio di cadere direttamente a terra.
La scena che si presenta è comica: Izuku che urla spaventato con il culo all'aria pronto per essere fottuto, io con Katsumi afferrato per il suo piccolo corpicino con una sola mano e il mio cazzo ormai uscito da Izuku bagnato fradicio. Il tutto seguito da un attimo di pausa e di silenzio.
Prendo meglio Katsumi con le mie mani sotto alle sue braccine e lo avvicino al mio viso, mentre lui nasconde un sorriso divertito dietro le manine.
<<Che avevi intenzione di fare, hah, nano? Non hai visto che il papà Kacchan e la mammina erano un attimo impegnati a creare il tuo fratellino?>>
Col nano le mie minacce non hanno mai funzionato, anzi, sembrano divertirlo e pure parecchio. Infatti si abbandona a una risata per poi pizzicarmi entrambe le guance con le manine, stringendole tra esse.
In tutto ciò, anche Izuku sembra essersi calmato dal forte spavento e inizia a ridere divertito.
<<Oi, Nerd, e adesso? Come facciamo?>>
<<Vestiti, Kacchan, non vorrai mica traumatizzare tuo figlio!>>
<<Dici che si traumatizzerebbe per le dimensioni del mio drago?>>
Izuku non risponde, anzi, lo fa con una risata provocatoria e recupera dalle mie braccia il piccolo.
<<Dai su, vestiti, ci riproviamo dopo.>> inizia a cullarlo con il vano tentativo di farlo addormentare.
<<Ma non puoi lasciarmi così con il cazzo sveglio senza farlo sfogare del tutto!>>
<<Vuoi che tuo figlio guardi i filmini porno già a questa età? Non possiamo farlo adesso, dobbiamo prima metterlo a nanna.>>
<<Dopo voglio il second round, però fatto bene!>>
Ma neanche quella richiesta è stata esaudita.
Infatti, dopo aver cenato e dopo esserci illusi di essere riusciti a far addormentare Katsumi presto, non appena sono entrato all'interno di Izuku è partito un urletto stridulo, come se avesse un qualche cazzo di sensore o cazzate così che si attiva non appena violo il territorio della sua mammina.
<<Su su, piccolino di papà... dormi adesso... Shh va tutto bene, papà è qui...>>
E mentre adesso Izuku cammina in boxer avanti e indietro per la camera da letto cercando di calmare il pianto del piccolo, io rimango seduto al centro del letto con l'amichetto ancora in tiro a rimuginare su una possibile soluzione...
Ci sarà pure un modo per fare una scopata completa, no?
<<Come posso venire dentro di te senza essere interrotto?... Ecco, cazzo!>>
<<Cosa c'è, Kacchan?>> Izuku si gira verso di me con il nano ormai mezzo addormentato tra le braccia.
<<Domani porteremo il nano dalla Vecchia Strega, se lo terrà per una giornata, giusto il tempo di scoparti per bene e poi lo andremo a riprendere! Che ne dici?>>
<<Sì questa sarebbe una buona idea... magari lo dico anche a mamma, sicuramente sarà contenta di trascorrere una giornata con il suo nipotino e Katsumi sarà felice di rimanere un po' con i suoi nonni. Però...>> Izuku assume improvvisamente un'espressione triste.
<<"Però" cosa?>>
<<E se poi mi manca? Io ho bisogno di stare con il mio bambino...>>
<<Ma dai, 'Zuku! Si tratta di poche ore... giusto il tempo di riempirti per bene!>>
Sbuffa e poi annuisce, convenendo che quella sia l'unica soluzione.
Così, dopo aver fatto addormentare finalmente Katsumi, decidiamo saggiamente di non riprovarci, altrimenti altri rumori lo sveglierebbero, ma decidiamo di fare una telefonata alle nostre vecchie per avvisarle della giornata che domani spetta loro.
Che la fottuta missione "Creazione di un secondo nano" abbia inizio!
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Foto: x_hchicbee
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