Capitolo 1: Calore
Katsuki's POV
Dopo una fottuta giornata di duro lavoro finalmente posso ritornare a casa.
Sono orgoglioso della vita che sono riuscito ad ottenere: il diploma allo Yuei con il massimo dei voti, la possibilità di aprire un'agenzia in collaborazione con il mio Nerd chiamata Dynamight & Deku, in seguito ad un periodo di tirocinio presso la Giraffa e l'Uomo Infuocato, una bella casa tutta nostra e il nostro matrimonio.
Ci siamo sposati da poco, ma ci conosciamo da una vita e questo è stato il coronamento del nostro rapporto.
A volte sembra proprio assurdo il destino, perché non solo abbiamo passato la nostra esistenza insieme da sempre, facendo praticamente tutto insieme ogni giorno, ma questo destino ci ha fatto capire col tempo, in particolare all'inizio del primo anno di superiori, che siamo addirittura soulmate.
Questo perché, in quel periodo, si è manifestato il nostro genere secondario.
Ricordo ancora quel giorno in cui Izuku, durante le ultime lezioni della giornata, si sentì male all'improvviso e il dolore che stava provando in quel momento riuscivo a percepirlo allo stesso modo anch'io. Il suo contorcersi sul banco con le braccia strette sullo stomaco, il viso con un'espressione totalmente sofferente e le lacrime agli occhi per il forte dolore mi hanno fatto quasi sentire di stare bruciando dall'interno, stavo soffrendo anch'io con lui.
Allora davvero non capivo cosa stesse succedendo, ma quando entrambi fummo mandati in infermeria e vennero fatte le analisi, tutto fu più chiaro: scoprimmo i nostri generi secondari e scoprimmo quindi che il destino ci aveva uniti per sempre da allora, nessuno dei due sarebbe più potuto rimanere lontano dall'altro, saremmo diventati compagni di vita per sempre. D'altronde un po' ce lo aspettavamo e non avremmo accettato qualsiasi altra cosa diversa da questa.
In realtà questa consapevolezza è maturata col tempo, perché allora eravamo ancora abbastanza piccoli e anche un po' scioccati per l'accaduto. Non riuscivo a sopportare di vedere Izuku così sofferente e mi faceva malissimo. Recovery Girl ci disse che il fatto che anch'io percepivo il suo dolore significava una sola cosa, che appunto eravamo soulmate e per placare questo dolore e in particolare quello di Izuku saremmo dovuti rimanere l'uno accanto all'altro senza mai separarci nemmeno un secondo in quella giornata. L'infermiera ci spiegò, in particolare, che soltanto la nostra costante vicinanza avrebbe potuto attenuare i dolori provati dall'altro durante il calore e non e di conseguenza anche i miei dolori. Infatti, non appena l'infermiera ci avvicinò, tutto sembrò passare all'istante.
Quindi non ritornammo più a lezione ma portai Izuku in camera mia, pensando che magari stare nel mio ambiente, circondato dalle mie cose e dai primi accenni del mio odore si sarebbe sentito meglio.
Dopo aver scoperto quella novità, Izuku si ammutolì e continuò a soffrire in silenzio. Mi ricordo ancora che lo feci sedere sul mio letto e io mi sedetti accanto a lui, circondandogli le spalle con un braccio. A quel tocco lui scoppiò nuovamente in lacrime.
<<Kacchan! Sono un omega e non potrò mai più diventare un eroe! Non voglio essere un omega... non voglio!>> singhiozzò con la voce tremolante, le mani a coprirsi il viso in lacrime.
<<Oi...>> accolsi quel corpo così piccolo e indifeso tra le mie braccia, facendogli poggiare la testa contro il mio petto, una mano ad accarezzargli i capelli, e lo strinsi forte a me. <<Adesso sei... sei il mio omega e lo sarai per sempre. Staremo sempre insieme, ti proteggerò sempre e a qualunque costo e già ti posso giurare una cosa: non ti permetterò per niente al mondo di mollare il tuo sogno più grande, il sogno che avevamo entrambi da bambini. Lo raggiungeremo insieme, costi quel che costi. Chi se ne frega se sei un omega? Staremo in missione insieme e ti proteggerò e se dovremo separarci allora utilizzerai i soppressori per l'odore, fine. E poi sono sicuro che sarai in grado di spaccare i culi molto facilmente a tutti nonostante il tuo genere secondario.>>
Un piccolo movimento sul suo viso, riuscii a sentire contro il mio petto un sorriso nascere sulle sue labbra.
Da quel giorno in poi il nostro rapporto cambiò ancora perché io e l'alpha che era in me avevamo bisogno di lui così come lui e l'omega dentro di sé avevano bisogno di me costantemente.
Finché non approfondimmo ancora di più il nostro rapporto e diventammo sempre più intimi...
Sì, già dal primo anno di liceo chiedemmo al Topo di assegnarci una stanza condivisa in modo tale da passare insieme il suo calore per evitare di soffrire entrambi. E così fece.
Inutile parlare di quante volte abbiamo scopato dall'inizio del liceo. Per fortuna le camere erano insonorizzate e anti-odore. Dopo quel giorno della scoperta, Izuku ebbe il primo calore, dolorosissimo ma altrettanto piacevolissimo, e il suo essere così voglioso e bisognoso fece entrare in rut anche me. Provammo delle sensazioni travolgenti mai provate prima e scoprimmo insieme il piacere più intenso che esiste in questa vita, donandoci l'un l'altro i nostri corpi immacolati e da allora marchiati solo dal nostro tocco e di nessun altro.
Nella nostra vita siamo passati dall'essere migliori amici, ad essere amanti e poi fidanzati in una maniera così fluida e graduale quasi da non accorgercene per nulla. Forse perché in effetti abbiamo sempre avuto un rapporto profondo e intimo.
Nonostante fossimo soulmate, Izuku ha voluto aspettare un po' di tempo prima di marchiarci a vicenda, per paura che la sua carriera scolastica e lavorativa in qualche modo potesse essere compromessa. Avevo paura che altri alpha si avvicinassero a lui a causa della mancanza del marchio, ma il mio Nerd mi ripeteva ogni volta che se fossi rimasto sempre con lui non sarebbe successo nulla e si sarebbe sentito al sicuro e così ho fatto. Ho rispettato la sua decisione prima di arrivare a marchiarci a vicenda. È stato estremamente difficile, ma anche questo mi è servito per dimostrargli il mio rispetto e per migliorare ancora di più il nostro rapporto di fiducia.
Infatti siamo rimasti senza marchio finché non abbiamo deciso di sposarci, subito dopo aver aperto la nostra agenzia di eroi e dopo essere andati a vivere insieme.
Avere il marchio mi fa sentire più sicuro, non solo è il segno definitivo che Izuku è mio così come io sono suo, che vale ancora di più della fede che portiamo all'anulare sinistro, ma ci permette anche di sentire ancora di più cosa prova l'altro. Mi fa sentire più sicuro perché così i nostri odori si sono attenuati per gli altri, ma non per noi, e in più sono mescolati.
Oggi il mio Nerd è rientrato prima a casa perché a detta sua doveva fare delle commissioni.
Infatti, una volta arrivato alla nostra villetta e inserita la chiave nella toppa, la porta si apre con una sola mandata di chiavi.
<<Oi, Izuku, sono a casa!>> mi annuncio, posando le chiavi nello svuotatasche, togliendomi gli stivali del costume e posando i guantoni.
Nessuna risposta.
<<Nerd, dove sei?>>
Non c'è traccia di lui in soggiorno, né in cucina, né sento alcun rumore. Però dal suo odore posso percepire molta calma. Decido di salire al piano di sopra per andare verso la nostra camera da letto e...
<<Nerd ma->> mi blocco all'istante appena lo noto perché mi accorgo che sta dormendo... mentre sta facendo le fusa totalmente accoccolato e accucciato sul nostro letto, precisamente su una catasta di miei vestiti tutti ammucchiati, con tanto di miei peluche di ogni tipo che il Nerd ha pazientemente e attentamente collezionato senza farsene scappare nemmeno uno... di cui uno di quelli è stretto forte forte tra le sue braccia.
Il mio sguardo da interrogativo e sorpreso passa a intenerito e addolcito da quella scena tanto comica quanto tenera, vedendo anche stampato sul suo viso pieno di costellazioni un bellissimo sorriso.
Decido di non svegliarlo e ne approfitto per rilassarmi un po'...
Per questo motivo, ritorno giù in salotto e mi siedo sul divano, dopo essermi liberato del mio costume da eroe e aver buttato tutto in lavatrice.
Questa casa è impregnata dei nostri odori, del suo odore che costantemente mi fa impazzire... e che fa impazzire anche una parte del mio corpo...
Beh, cosa c'è di meglio di una bella sega per rilassarsi?
Con indosso solo i boxer, mi lascio totalmente andare nel silenzio di questa sera stellata, al buio, illuminato soltanto dalla luce della luna.
Abbasso i boxer quanto basta per far fuoriuscire la mia erezione e la avvolgo nel pugno con le dita della mano destra, chiudendo gli occhi e rilassandomi totalmente a quel tocco così piacevole, che in qualche modo sembra ancora più sensibile...
La mano scorre lenta sulla lunghezza, ma la presa è forte. Il silenzio della stanza viene interrotto da qualche mio gemito, che non riesco a trattenere.
<<Izuku... Ah->> sì, chiudere gli occhi mi aiuta a fantasticare con la mente e a focalizzarmi maggiormente sul mio Nerd.
L'ho focalizzato così tanto bene che quasi riesco a sentirlo accanto a me, riesco a percepire a pieni polmoni il suo profumo di menta.
Effettivamente mi sento abbastanza osservato...
Riapro un occhio per rendermi conto di ciò che mi circonda.
<<AAH! Fanculo, Izuku! Cazzo ma- ma perché non mi avvisi? Da quanto tempo sei qui?!>> urlo cadendo dal divano per lo spavento.
Il Nerd ridacchia apertamente alla mia reazione: sono saltato dal divano non appena davanti al mio occhio aperto ho notato una chioma verde e degli enormi occhi che mi scrutavano sottosopra affacciandosi da sopra al divano.
Si preme le braccia sulla pancia cercando di calmare quella risata che sembra infinita e che è anche contagiosa.
<<Avresti dovuto vederti! Com'eri rilassato e all'improvviso hai fatto quella faccia-!>> scoppia di nuovo a ridere quasi in lacrime.
<Sì sì va bene, adesso vuoi spiegarmi, cazzo?!>> mi siedo di nuovo sul divano, ancora mezzo nudo e tutto sfatto.
Si asciuga le lacrime con il dorso della mano.
<<Mi hai chiamato, no? E io sono venuto! Cioè, no, non sono ancora venuto, se ci vuoi pensare tu ne sarei felice, sai? Però ecco, ho sentito il tuo odore quando sei rientrato in casa, mi sono svegliato e ti ho trovato qui intento a giocare da solo. È scortese da parte tua, avresti potuto coinvolgermi!>> si fa il giro del divano e si pianta davanti a me, abbassandosi con la schiena il giusto per arrivare all'altezza del mio viso, con quel sorrisetto impudico dei suoi.
Nonostante ci conosciamo da una vita e scopiamo altrettanto da una vita, quando si avvicina così a me e mi fa questi sorrisi maliziosi non resisto, mi fa venire caldo ogni volta.
<<Stavi dormendo così bene, non volevo svegliarti... ma poi, mi spieghi che cazzo hai combinato sul nostro letto? Sembra un fottuto nido! Mica sei un uccello del cazzo.>>
Fa il finto arrabbiato e mette un broncio su quel viso perfetto che riempirei di morsi e baci.
<<Cattivo Kacchan! Volevo sentirti vicino!>>
<<Ma quindi erano queste le commissioni che dovevi fare?>>
Annuisce con forza, facendo oscillare quei suoi bellissimi capelli verdi e guardandomi con gli occhi luminosi.
Faccio una piccola risatina soffiando con il naso.
<<Avresti potuto semplicemente dirmelo, no? Sarei tornato anch'io prima a casa.>>
<<Non volevo farti arretrare il lavoro, ma adesso lasciamo perdere... dove eri rimasto?>> cambia tono di voce, passando da tenero a malizioso in un attimo, sussurrando quelle ultime parole con fare sensuale.
Nemmeno il tempo di farmi rispondere, che me lo ritrovo in ginocchio tra le mie gambe che spalanca senza delicatezza.
<<Oh cazzo- Izuku-!>> allunga un dito sulle mie labbra.
<<Shh, lascia fare a me, Kacchan...>> il mio nome pronunciato in un modo così erotico, se è possibile mi fa eccitare ancora di più e quello stesso dito che ha poggiato sulle mie labbra lo utilizza per farmele schiudere e per poi farmelo succhiare e leccare per bene.
Mi fa avvicinare quanto più possibile al bordo del divano, liberandomi dai boxer e sporgendomi quanto più fuori possibile anche con il culo.
Nel frattempo lui prende a viziare il mio membro diventato ancora più duro, lasciando umidi e lenti baci dalla base fino ad arrivare alla punta senza mai interrompere il contatto visivo. Si aiuta con la mano libera, avvolgendo il mio membro e liberando ancora di più la punta dalla pelle, prima di iniziare a torturarla con baci ancora più passionali e con la lingua che rotea attorno al glande lentamente ma con tanta pressione.
I miei gemiti rumorosi lo fanno sentire ancora più soddisfatto, me ne accorgo dall'espressione compiaciuta che ha.
Assicuratosi di aver inumidito bene il suo dito, lo libera dalle mie labbra mentre in un'unica volta prende interamente il mio cazzo in bocca fino alla base, fino a toccargli la gola e farmi gemere forte dal piacere. Una mia mano stretta sul divano e l'altra a stringergli i capelli verdi.
Riesco a malapena a guardarlo talmente è forte il piacere, finché non mi fa uscire fuori di testa. Approfitta della mia distrazione per penetrarmi in un solo colpo con quel dito che prima aveva inumidito, senza preparare prima la mia apertura, fino a spingerlo nella mia carne arrivando alle nocche.
L'urlo che mi esce è incontrollato, di dolore misto a piacere, talmente forte da farmi gettare la testa all'indietro e farmi serrare gli occhi.
Con uno schiocco di labbra, libera il mio membro dalla tortura.
<<Mmh, visto come sei bravo, Kacchan? Anche tu riesci a prendere me così bene...>>
<<Ngh- Ah! Cazzo- sta' Ah! Sta' zitto! Da quando sei così perverso? Ah...>>
<<Shh...>> mi ripete, continuando a torturarmi da dentro e da fuori, mantenendo un ritmo forte e costante, senza lasciarmi un attimo di tregua.
È quando capisce dov'è il mio punto sensibile che prende a colpirlo senza sosta, mentre aumenta ancora di più la forza che impiega nel succhiarmi il cazzo, appiattendo per bene la lingua su tutta la superficie.
Sa benissimo quando sto per arrivare al limite, lo stronzo, perché aumenta ancora di più il ritmo di entrambe le spinte. Finché non mi riverso completamente nella sua gola con un lungo e forte gemito, mentre lui continua a torturarmi senza nemmeno darmi la possibilità di riprendermi da quell'orgasmo così forte.
Dopo avermi spremuto per bene, finalmente decide di staccarsi dal mio cazzo diventato tutto rosso e dare anche un po' di pace al mio povero culo, ingoiando il mio seme e leccandosi le labbra.
<<Nemmeno una goccia di questo oro deve essere sprecata! Sai che amo tanto sentire i tuoi spasmi dentro di me? Che sia in bocca o lì...>> mi guarda super soddisfatto del suo operato, mentre io sono mezzo morto sul divano.
Si alza e si gira per andare non so dove, quando lo blocco prendendolo per i fianchi e avvicinandolo a me.
<<Oi, dove credi di andare? Non abbiamo finito... non avevi detto che volevi venire anche tu? Adesso ti faccio vedere io chi è che domina qui... i miei cuccioli sono entrati nel buco sbagliato, mi sa che devi dare loro un'altra possibilità, che ne dici? Mh?>> ed è mentre dico questo che gli abbasso pantaloni e boxer e gli lascio un bel cerchietto di denti su quel culo sodo altrettanto pieno di costellazioni che si ritrova.
<<Ah! Kacchan! Quindi non ti ho distrutto abbastanza con questo pompino?>> si gira col volto verso di me, rimanendo di schiena, e mi guarda con sguardo di sfida.
<<Oh no, ce ne vuole per distruggermi, mio omega, sai che potrei scoparti fino a domani ininterrottamente? Domani però ti voglio tutto intero, perciò ti concedo solo un altro round per ora. E poi guarda quanto se già bagnato per me... vuoi che ti riempia per bene, non è così?>> gli soffio in modo malizioso sulla pelle, ammirando il suo liquido già copioso colare lungo i glutei e andandogli a baciare quelle fossette alla base della schiena.
<<Kacchan- mh... ho bisogno di sentirti dentro di me...>>
<<Sono pronto a soddisfare ogni tuo desiderio, piccolo mio...>> gli arpiono i fianchi con entrambe le mani, stringendoli in modo possessivo, mentre lui in un secondo si libera di tutti i vestiti rimanendo completamente nudo.
Mi posiziono meglio sul divano, sempre seduto con le gambe aperte, mentre lui non ci pensa un attimo prima di sedersi sul mio cazzo di schiena, offrendomi direttamente la vista di quello spettacolo: i suoi glutei ben spalancati che mi mostrano la sua apertura rosea lubrificata che si allarga non appena entra in contatto con la mia punta e che poi ingloba alla perfezione interamente la mia lunghezza, finché non vedo la V del mio bacino che termina esattamente dove inizia il suo bel culo sodo, perfettamente seduto sull'interno delle mie cosce.
Non appena è entrato tutto, Izuku rilascia un gemito soddisfatto, gettando la testa all'indietro e tenendosi con le mani sulle mie ginocchia. Apre di poco anche lui le gambe per stabilizzarsi, per poi iniziare a saltellare piano su e giù, facendo comparire e scomparire il mio cazzo tra i suoi glutei.
Quella vista è il paradiso per me: la sua schiena piena di lentiggini che abbelliscono quella tela bianca ovunque, sulle spalle, sui fianchi stretti nelle mie mani, sui glutei... fatte apposta, una per una, per essere baciate da me; le fossette alla base della schiena che mi fanno impazzire e il mio Nerd che gode del piacere più puro grazie a me.
<<Kacchan! Ah- di più... di più, Kacchan...>> geme incontrollato. Ormai quella stanza è piena dei nostri feromoni e dei nostri gemiti.
Lo assecondo e per aiutarlo gli cingo la vita con entrambe le braccia, stringendolo di più a me fino a far toccare il mio petto e la sua schiena. Aiuto i suoi movimenti con le spinte del mio bacino, mentre gli bacio lentamente la schiena soffermandomi su ogni centimetro e lentiggine, lasciando impronte umide al mio passaggio.
I nostri movimenti sono coordinati, in modo da far sprofondare il mio cazzo quanto più possibile nella sua stretta carne bollente che mi accoglie così bene.
<<Ancora, Kacchan...>>
<<Mmh, quanto sei voglioso stasera amore mio...>> e a queste due ultime parole geme ancora più forte.
Mantenendo quella posizione e senza mai allontanarci, libero un braccio per raggiungere la sua erezione, che si muove seguendo lo stesso ritmo delle spinte, con una mano e bloccarla, in modo da fargli anche una sega.
<<Così... così ti piace?>>
<<Sì... sì! Ah!>>
Possiamo dire di essere multitasking: lui cavalca brutalmente il mio cazzo e si mantiene in equilibrio sulle mie ginocchia, mentre io lo penetro assecondando i suoi movimenti, facendogli una sega e baciandogli la schiena.
Non c'è cosa più bella per me di fare l'amore con ogni parte del suo corpo...
<<Ti amo Izuku... ti amo da morire...>>
<<Anch'io Kacchan, ti amo... ti amo... vieni dentro di me Kacchan! Voglio il tuo seme dentro di me, il tuo nodo, Kacchan...>>
<<Come vuoi, piccolino...>>
E come un comando diretto al cervello, dopo altre poche spinte selvagge, mi riverso nuovamente in lui, questa volta nel buco esatto, mentre lui esplode nella mia mano, entrambi urlando il nome dell'altro come se nessuno potesse sentirci.
Spingo ancora inserendo all'interno anche il nodo e i suoi muscoli che si stringono per il forte piacere attorno al mio cazzo stritolandomelo non fanno altro che farmi venire più e più volte dentro di lui, fin quando il mio seme non è talmente tanto da fuoriuscire dalla sua apertura e colare lungo i suoi glutei e le mie cosce.
<<Cazzo, Izuku... ti ho riempito bene, hah?>> domando, lasciando la presa sul suo membro, stringendolo ancora di più a me e lasciandogli altri teneri bacini sulla schiena.
<<Era tutto ciò che volevo...>> sussurra deliziato beandosi del mio calore e delle mie coccole post-sesso.
Prosciugatomi per bene, il nodo si sgonfia dopo un po' di tempo che abbiamo usato per continuare a coccolarci. Poi Izuku si alza lentamente da me, rivelando la sua bellissima porta per il paradiso piena del mio liquido bianco, caldo e denso.
Sorrido soddisfatto lasciandogli uno schiaffo su quel culo perfetto.
<<Che ne dici di darci una bella ripulita? Siamo un fottuto disastro.>>
<<Sì e che ne dici di farci la doccia insieme, mh?>> mi chiede, girandosi verso di me.
Mi alzo e gli circondo la vita con entrambe le braccia, avvicinandolo di più a me e accorciando la distanza tra i nostri visi, mentre lui mi cinge il collo.
<<Dico che è una bellissima idea...>> gli sussurro sulle labbra prima di trascinarlo in un dolce bacio colmo di passione.
Ci stacchiamo per riprendere fiato, facendo sfiorare i nostri nasi.
<<Oi, ma come mai tutte queste cose? Il fottuto nido di vestiti e peluche, questa voglia pazzesca di scopare e di farmi impazzire che ti è venuta... e poi hai questo odore così forte che mi sta mandando in tilt...>>
<<Perché amo il mio Kacchan e lo voglio così tanto. Ho bisogno di te, lo sai...>>
Annuisco dolcemente poggiando la fronte sulla sua e ammirando i suoi smeraldi.
Qualcosa però non mi convince.
<<Eppure ancora non ti è venuto il calore, giusto?>>
Izuku muove la testa facendo oscillare i morbidi capelli verdi per indicare un no.
<<Quando doveva arrivarti? Non era una settimana fa?>>
<<Sì, anche un po' in più.>>
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Foto: kayoko_KTDK
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