Servizio Recensioni - Il Club Dell'Inchiostro

Nome Servizio: Servizio Recensioni
Gestore: ClubInchiostro


Presentazione Recensori

Giulia, classe '92.

Da sempre innamorata della lettura a cui dico di essere arrivata a dieci anni grazie a Harry Potter, ma il cui amore è in realtà iniziato molto prima grazie alla collana Il club delle baby-sitter, mi avvicino alla scrittura a tredici anni, destreggiandomi tra lettere, pensieri e libri mai conclusi.

Nel 2015 scrivo e completo il primo di quella che diventerà la trilogia urban-fantasy Le Cronache della Congrega e nell'estate 2016 entro a conoscenza di wattpad, su cui mi butto con il desiderio di far conoscere la mia storia. Ed è così che a marzo del 2018 approdo al meraviglioso gruppo Il Club dell'Inchiostro, in cui mi viene proposto di entrare a far parte del team Recensori. Esperienza che, superata la prima paura per non aver mai recensito una storia e di poter fare qualche danno, inizia a piacermi perché mi dà modo di conoscere storie che probabilmente non avrei mai notato o, come quella che vi porto sotto come esempio, non avrei mai aperto perché non attratta dal genere.

Prediligo i fantasy e tutti i suoi sottogeneri ma se una storia ha dei personaggi capaci di parlare, caratteristica per me importante per entrare in sintonia con la storia, adoro confrontarmi anche con altri generi letterari, senza distinzioni!

Non vi dirò come recensisco (se volete, potrete trovare un esempio proprio qui sotto) ma piuttosto cosa spero di trovare in uno scrittore o scrittrice che richiede una recensione al servizio del CdI: la voglia di mettersi in gioco e di prendere i bei pareri o le critiche costruttive per sistemare la storia presentata, senza lasciar andare in "fumo" il lavoro svolto insieme.

Leggere è sempre stata una delle mie passioni... così come straparlare su ogni singola cosa e avere sempre un commento da fare.

Il mio nome è Inigo Montoya; tu hai uccis-

Ah, no... Aspettate.

Il mio nome è Madame_Padfoot, Serpeverde fino al midollo e assidua bevitrice di caffé.

Quando leggo - e, soprattutto, quando recensisco - do molta importanza alla grammatica e allo stile. Sì, sono una di quelle persone che potrebbe morire dentro se trova la consecutio temporum sbagliata, ma cerco sempre di essere obiettiva, soprattutto in base al tipo di errore. Preferisco uno stile semplice, ma ciò non significa che debba essere banale o povero dal punto di vista lessicale o - peggio ancora - telegrafico: assolutamente no a "romanzi" scritti da cellulare, che peccano proprio su questo punto.

Inoltre per me il titolo è fondamentale, dato che è il biglietto da visita della storia: preferisco che sia attinente alla storia, che abbia a che fare con questa e non che sia messo lì solo perché suona bene.

Non sono una grande esperta di grafica, ma preferisco la cura dedicata alle copertine che devono essere adeguate alla trama e con colori e font idonei all'immagine proposta.

Non sono una recensitrice perfida o cattiva nelle mie recensioni, perché penso che anche una critica "negativa" debba essere costruttiva e che debba aiutare lo scrittore a crescere - e credete, anche io ho avuto la mia dose di critiche negative: non serve a nulla essere ingiustamente crudeli, anche se in alcuni casi vorrei versare veleno a fiotti come la vera Serpe che sono.

Tuttavia dico sempre quello che penso, anche a costo di sembrare maligna.  

Ciao! Io sono Laetitia (aka Mysterious-Nightmare) e recensirò le vostre storie facendo molta attenzione ai dettagli.

Quando recensisco prendo nota di tutto, ogni aspetto che valuto ha un file dedicato in cui prendo numerosi appunti. Mi segno tutto –davvero!- quindi se cercate qualcuno che vi trovi tutte le sviste ortografiche e gli errori grammaticali, sono la persona adatta a voi!

Non sono molto prolissa nelle recensioni, mi piace andare dritta al punto e dire cosa va cosa non va senza girare troppo intorno alla questione.

Leggo davvero di tutto e so essere imparziale (qualcuno mi ha anche detto che sono di manica larga...).

Non vedo l'ora di leggervi!

Vado diritta al sodo: adoro leggere e, tutto sommato, non mi pongo molte limitazioni di alcun tipo. Gli unici generi che non sopporto sono quelli storici/guerriglieri, soprattutto aborro i racconti in cui vengono descritte lunghe battaglie, e i racconti scientifici. Riesco, tuttavia, a dare una possibilità a qualsiasi storia.
Per i voti posso sorvolare su errori grammaticali (purché non siano gravi) e sulla punteggiatura se la storia ha una bella trama e se, tutto sommato, si presenta leggibile e scorrevole. Se non è così la mia attenzione cala.
Sono carina e adorabile ma, al contempo, sono anche insopportabile e antipatica. 

Ciao a tutti!

Come potete vedere dal banner lì sopra, sono RebyBnn, una dei recensori del gruppo.

Essendo una lettrice onnivora, non ho problemi a passare da un genere all'altro, anche se preferisco lavorare con storie di genere fantasy. Sono anche una persona molto pignola ed estremamente attenta, quindi tendo a leggere tutti i capitoli pubblicati e a cercare di comprendere al meglio la struttura generale e i vari particolari mostrati dall'autore; tengo molto, in particolare, alla caratterizzazione dei personaggi e alla coerenza narrativa, che è il pilastro su cui si fonda una buona storia. Gli altri parametri che devo valutare, poi, sono la grammatica, l'ortografia, la punteggiatura, lo stile, la trama e, se richiesto, la copertina. A tutto ciò si aggiunge il mio parere personale.

Non credo che esistano storie da buttare in toto e, quindi, vado sempre a cercare di evidenziare quelli che sono i lati positivi presenti; non crediate, però, che questo mi porti a ignorare tutto quello che non funziona, perché non ho alcun problema a perdermi in lunghe spiegazioni, con anche possibili suggerimenti, per migliorare tutto quello che trovo sbagliato o scricchiolante.

Se mai avrete a che fare con me, sappiate che vi capiteranno delle recensioni molto, ma molto lunghe.  

"Io sono velocità".
Questo è ciò che mi viene in mente quando mi devo scrivere. E no, non sono come Saetta McQueen, assolutamente no. Io sono un bradipo, lento.
Ho bisogno che nella mia testa si fissi il pensiero: dannazione, sono in ritardo, devo completarlo il prima possibile. E forse, solo ad allora, riuscirei a concludere qualcosa.
Riesco ad analizzare la grammatica in maniera molto precisa, ma non chiedetemi di scrivere da sola perché riuscirei solo ed esclusivamente a far uscire parole scollegate tra loro e probabilmente uscirebbe uno schifo.
Ma fidatevi: sarò sincera e non sarà per offendervi o altro. Vorrei aiutarvi, darvi modo di esprimervi al meglio.
Ho ideato il servizio Sblocca il Blocco proprio perché il più delle volte le persone, tramite le recensioni, ci chiedevano di sistemare perché non capivano cosa mancasse...
Devo ringraziare il Club che mi permette di migliorarmi e mi sprona -a velocizzarmi, più che altro... Però, mi è stato molto d'aiuto.
Tornando alle Recensioni: nel mio percorso ho incontrato parecchie storie, alcune davvero eccellenti, altre OSCENE. E credetemi, ogni singola parola che ho usato nei confronti di quegli autori, era per il loro bene e ai fini di miglioramento.
Guardo la grammatica, la punteggiatura, lo stile... E credetemi, ho dato voti alti a storie che non erano per niente il mio genere, e voti bassi a storie che parlavano di argomenti che amavo.
Molti dicono che sono la "Str***a" perché sono schietta e sincera, però credetemi... Sono le persone come me e le mie colleghe a essere quanto più d'aiuto a chi non sa a chi affidarsi per le sue storie.
Quindi vi dico: se volete un consiglio, provate a farvi recensire da me o da una mia collega... Non ve ne pentirete!

Recensioni Esempio

INFORMAZIONI DI BASE

Titolo: Intrusa

Autore: -ciliegia-

Genere: Narrativa Generale

Tipologia: Storia a capitoli

Trama: "Cominciò tutto con un bigliettino. Lo credete stupido? Fu il mio stesso errore.

-Ero venuta lì perché quel posto era abbandonato quanto me, ormai non sapevo più se sarei riuscita a ridare a me stessa ciò che avevo perso. Anzi, avevo una risposta: quello che mi mancava non l'avrei più rivisto-.

Ho dieci cicatrici sulla schiena, nove per ogni volta che qualcuno mi ha ferito. E una per quando la colpa è stata mia."

CRITICA

Copertina ***

Da un punto di vista oggettivo, la copertina non si può criticare molto: è fatta di per sé bene, il titolo si legge senza problemi ed è anche abbastanza complessa visivamente.

Personalmente, però, non mi è piaciuta né a primo impatto, né a posteriori di lettura. Se per quanto riguarda il primo impatto sono una persona che non se ne preoccupa tanto, vertendo per la squadra "mai giudicare un libro dalla copertina", a posteriori non posso non continuare a domandarmi: "cosa c'entra?".

Dovrebbe rappresentare Caterina e lo sfondo i suoi occhi? E cos'è quel pezzo al margine di destra?

Inoltre, la ragazza in copertina mi dà l'impressione di essere troppo diversa da come ho imparato a conoscere la protagonista attraverso le tue parole (non tanto riferito all'aspetto fisico, ma più sulla postura, l'atteggiamento che mostra...), ma questa è una sensazione del tutto soggettiva.

Premettendo che io e la creazione delle copertine non andiamo molto d'accordo, ne vedrei bene una rappresentante dei graffi, delle cicatrici, perché in fondo è di questo che stai parlando: delle cicatrici, visibili e invisibili, che non possono scomparire. La vedrei più sua, ecco.

Trama **

Purtroppo, anche sulla trama mi sento di dover rimane su un punteggio basso, sostanzialmente perché non ce ne è una e la descrizione è un po' un'accozzaglia di punti che non riescono ad attirare su un argomento in particolare. Personalmente io non l'avrei mai aperta ed è un vero peccato, perché ora che l'ho finita la considero una piccola gemma nascosta di wattpad e penso che si meriti di essere più conosciuta. Ma su questo torneremo dopo.

Allora, la trama. Dalla descrizione non si capisce di cosa tratta la tua storia, che può essere riassunta nella frase "la memorie delle vita adolescenziale di una ragazza vittima di bullismo".

Dovresti provare a dare un'idea di quello che il lettore andrà a leggere.

Potresti lasciare la frase: "Ho dieci cicatrici sulla schiena, nove per ogni volta che qualcuno mi ha ferito. E una per quando la colpa è stata mia".

E poi aggiungere una breve descrizione, tipo: "Caterina Guidi non ha mai avuto una vita facile all'interno del suo liceo. Dopo una spiacevole vicenda con Adele e il suo gruppo di amiche, le vanitose e arroganti della classe, Caterina ha deciso che alcuni rapporti amicali possono essere troppo complessi e difficili per la sua ancora ingenua visione del mondo, e ha scelto così di rimanerne fuori.

La situazione cambierà all'arrivo di una nuova compagna, Emma, che stravolgerà in positivo la sua vita quotidiana, portandola ad assaporare non solo una genuina amicizia, ma anche a uscire dal suo guscio di timidezza e apatia.

Quello che Caterina ancora non sa è che proprio questi suoi cambiamenti inizieranno presto a essere notati e presi di mira da qualcuno.

Incomincerà tutto con un bigliettino. Lo credete stupido? Fu il suo stesso errore."

Come per le copertine, anche io faccio un po' fatica a fare un riassunto decente delle storie (la sintesi non è nei miei pregi) ma spero che un esempio del genere possa esserti di aiuto ^^

Grammatica *****

Non ho trovato alcun errore grammaticale! La forma è molto curata e riesci a destreggiarti tra i pensieri introspettivi di Caterina e il racconto della sua storia molto bene.

Punteggiatura ****1/2

Anche per quanto riguarda la punteggiatura non ho trovato granché di rilevante.

Ho notato però due cose che mi hanno fatto rimanere un po' perplessa, nel senso che non ho smesso di notarle con l'andare avanti dei capitoli.

La prima è l'uso, di tanto in tanto, delle parentesi in mezzo alle frasi, che mi ha fatto storcere il naso un po' di volte.

Ad esempio, nel capitolo 4, scrivi -> Lui era così: piuttosto che dirti qualcosa in modo chiaro (e serio), preferiva usare frasi ironiche [...]

Non so, non vedo la necessità delle parentesi.

Oppure, nel capitolo 13 -> Infatti, nonostante mia madre fosse così precisa e rigorosa sul lavoro, aveva avuto (soprattutto in passato) alcuni passatempi.

Anche qui potresti cavartela con delle virgole.

Non è da considerarsi errore, però ho notato che l'uso della parentesi spezza molto la narrazione.

La seconda è invece l'uso del punto fuori dai trattini del dialogo.

Il primo esempio che mi capita sotto vista è -> Emma mi sorrise: - Perché non voleva che tu partecipassi allo spettacolo? -. C'è già il punto di domanda a chiudere la frase, perché usare anche il punto esterno al trattino?

O ancora -> Emma rise con me: - Non esagerare! Ieri tutti hanno sorriso -.

Ammetto che dopo averlo visto per tutti i capitoli sono andata a controllare in qualche libro stampato, ma no, il punto dovrebbe stare prima del trattino. Ci sono poi delle volte che lo metti sia interno che esterno.

Non credo sia propriamente un errore, però mi sono sentita di segnalartelo.

Un'ultima cosa che voglio segnalarti è la suddivisione in paragrafi. La tua storia lo è già, ma ci sono delle parti che potresti suddividere ulteriormente, specialmente quando ci sono tanti botta e risposta. Qualche volta ho fatto fatica a capire che era cambiata la persona a parlare.

Ortografia ****1/2

Non ho trovato molti errori ortografici. Aumentano un po' verso la fine della storia, ma si vede che sono solo errori di distrazione/battitura. Comunque, niente che una revisione non possa aggiustare facilmente.

Stile ****1/2

Ho adorato il tuo stile. È semplice e pulito, ma è quello adatto per una ragazza di 24 anni che sembra aprirci il suo diario segreto. Perché sì, leggendo la tua storia mi è sembrato in tutto e per tutto di star violando le pagine di un diario, in cui Caterina si è sentita, a distanza di anni, di ripercorrere quello che ha più volte considerato l'anno più difficile della sua adolescenza.

La lettura è scorrevole, si interrompe nei punti giusti ed è capace di lasciare quella suspense che ti spinge a leggere quello successivo per capire cosa sta succedendo nella vita di questa ragazza.

Riesci anche a coinvolgere emotivamente, due/tre volte mi sono commossa, e mi sono sentita male quando Caterina si è trovata davanti il nono danno.

Mi hai spinta a chiedermi: "Ancora? Ma quando finisce questa tortura?" riuscendo, grazie a un'eccezionale introspezione, a farmi sentire ogni piccolo grande vuoto della protagonista. Ed è proprio questo che dovrebbe fare una storia che tratta del bullismo: riuscire a farti mettere nei panni della vittima.

E, da non sottovalutare, è il modo di cui parli di questo argomento. Non ho visto leggerezza, anzi, attraverso le domande che Caterina adulta pone direttamente al lettore, sei riuscita proprio a far ragionare sulla leggerezza con cui si potrebbe prendere l'argomento. L'hai gestito benissimo!

L'unica cosa su cui mi sento di darti un consiglio è di ampliare un po' il capitolo 29, che è l'unico che mi è parso correre troppo. Se da una parte non mi ha dato fastidio, nel senso che non l'ho trovato un male perché va a inseguire il ritmo veloce della disperazione di ciò che accade, dall'altra penso che potresti dire molto di più, gestirla con più calma.

Caratteristiche dei personaggi ****1/2

Caterina è sicuramente il personaggio meglio costruito e meglio caratterizzato, mentre gli altri – nonostante si riesca a capire quasi tutto di loro – rimangono un po' ai margini, quasi fossero gli intrusi della storia. Ed è molto interessante, perché, in realtà, l'intrusa è proprio la protagonista.

Ad ogni modo, essendo scritto in prima persona, essendo dei ricordi di un tempo passato, la descrizione dei personaggi secondari appare giusta così. Anche perché sei riuscita a trovare espedienti per far parlare direttamente loro; ho amato, infatti, il racconto di Adele nel capitolo 27.

L'unica che mi sarebbe piaciuta sentire un po' di più (si sente benissimo, ma avrei "osato" farla uscire ancora un po' di più) è Emma, magari approfondendola con qualche frase in più qua e là durante la storia.

Davide è un tenerone, e non posso che essere contenta di sapere che fine ha fatto nel presente.

Anche Stefano mi è piaciuto molto. Hai costruito tra lui e Caterina una bella relazione.

Parere personale

Intrusa mi è piaciuta davvero. Sei riuscita a trattare con delicatezza ma anche cruda realtà un tema molto importante. Anzi, dei temi assolutamente importanti, perché non c'è da dimenticare anche la "seconda" trama che hai sviluppato, che è quella della famiglia.

Le parti introspettive di Caterina, quelle che rivolge direttamente a noi all'inizio di ogni capitolo, mi hanno del tutto rapita.

Nonostante ammetto di aver capito molto presto il "colpevole", mi hai tenuta a leggere con il magone e il desiderio che mi stessi sbagliando, portando avanti la narrazione in un crescendo che hai saputo gestire perfettamente. Non è un male poi, secondo me, che il dubbio che possa essere veramente quella persona si insinui nella mente dei lettori un po' prima rispetto a quando magari vorresti tu, perché vuol dire che stai rendendo reale quel protagonista.

Ad ogni modo! Ti consiglio di rendere meglio la presentazione della tua storia, perché sarebbe un vero peccato che qualcuno si fermasse a quella per perdere così la tua storia. E, mea culpa, io sarei stata una di quelli.

MEDIA VOTI: ****

@GiuliaLetizia


Questa è la recensione creata sul modello di "Recensioni-13 reason why I love it", libro di @FanfictionIT, alla storia Come i fiocchi di neve di @SendyMalfoy

Trama:

1. La mia scena preferita è anche il cuore di questa storia, cioè il momento del confronto tra Draco e Astoria, quando quest'ultima mostra al ragazzo e a noi lettori la sua visione della vita. Mi è piaciuta perché trattata con grande delicatezza e dolcezza, e allo stesso tempo perchè si avverte una sorta di maturità nelle sue parole, che possono adattarsi benissimo alla nostra vita di tutti i giorni.

2. Una delle frasi che più mi ha colpita è "«Hai ragione, a far così ci si fa solo rubare tempo prezioso dalla sofferenza. Ma nessuno mi può impedire di sognare qualcosa di diverso, qualcosa di migliore...»". La trovo non solo molto evocativa, elegante ma, soprattutto, contenente un importante messaggio: mai farsi prendere dallo sconforto, mai abbandonarsi al dolore e mai far sì che questo ci impedisca di sognare.

Personaggi

3. I personaggi principali sono abbastanza canonici e coerenti con la saga della Rowling.

Draco è esattamente come ci si aspetterebbe che sia (e come la Rowling ce lo ha rivelato): sofferente e distante, disilluso da tutto ciò che credeva, non riesce a trovare la benché minima traccia di bellezza nel mondo. Astoria, al contrario, è rimasta interiormente una bambina, che osserva incanta la magia anche in "banale" fiocco di neve, senza lasciarsi sopraffare dalla sofferenza.

Anche se di quest'ultimo personaggio sappiamo ben poco, sono dell'idea che possa essere considerata Canon per le parole usate dal Draco de "La Maledizione dell'Erede", in cui si afferma che Astoria avrebbe voluto un figlio, seppur gravemente malata, solo per non rendere ancor più solitaria l'esistenza del marito. Ecco: solo un animo così puro, come quello dell'Astoria di questa storia, può aver avuto la delicatezza di questo pensiero.

Per quanto riguarda quelli di "contorno", come Daphne e gli altri Serpeverde... Beh, sono personaggi che non compaiono molto nella saga e di cui la Rowling ha parlato poco (se non affatto) ma sono verosimili, pur risentendo dell'idea che l'autrice ha di loro.

4. Il mio personaggio preferito è sicuramente Astoria, perché la sento molto vicina alla mia personalità, in qualche modo: è avulsa dal mondo falso che la sorella continua a proporle e dai pensieri della famiglia e degli amici, determinata a ottenere ciò che desidera, ribelle ai dettami che la società che la circonda le vorrebbe imporre, fiera delle sue idee e della sua visione sulla vita e, fondamentalmente (e il motivo principale per cui l'ho adorata), una bambina che si incanta, come sempre, davanti allo spettacolo dei fiocchi di neve.

Il personaggio che invece non ho amato tanto è Daphne, che rappresenta come alcune persone siano incapaci di pensare a qualcun altro al di fuori di loro stessi, come il pregiudizio non possa essere spento facilmente: attuale come non mai, Daphne mostra il nostro peggio, come Astoria ciò che potremmo diventare.

5. Ovviamente il legame preferito è quello tra Draco e Astoria, poiché sembrano tanto vicini quanto lontani e diversi tra loro: Draco, a differenza di molti, sta cambiando, riconoscendo il male che ha fatto ma, a differenza della ragazza, non crede minimamente nella redenzione

Ambientazione

6. L'ambientazione è molto fedele all'opera originale della Rowling, ma risente anche moltissimo dell'idea dell'autrice. La scena si concentra, principalmente, all'esterno, tra i leggeri fiocchi di neve che la rendono incantata e che sembrano congelare il momento tra i due protagonisti.

7. Gli eventi si collocano poco dopo la guerra, in un'era di pace che, tuttavia, stride fortemente con l'animo di Draco, il quale non riesce a trovare sollievo o la voglia di redenzione, quasi a volersi punire per il passato.

Stile

8. Lo stile è delicato e allo stesso tempo incisivo, quasi a rappresentazione degli stessi fiocchi di neve che volteggiano sui due protagonisti. È scorrevole e a tratti intricato, più simile a quello degli ultimi libri della saga: è adulto, ragionato, studiato e rispecchia, abbondantemente, l'attenzione e la cura che Sendy vi ha messo. Sicuramente non è adatto a tutti, o almeno non è adatto a chi sta cercando una storia frivola o con contenuti leggeri: è uno stile serio, adatto a ragazzi più grandi.

9. I punti forti dello stile sono principalmente la sua eleganza e la sua armonia: l'autrice, solitamente ispirata dal cantautorato italiano, riversa questa sua passione tra le righe, rendendo il testo quasi melodioso, come se fosse una canzone.

Tematiche

10. In una sola OS, Sendy è riuscita a trattare con delicatezza diversi temi che, nonostante riguardino ragazzi del mondo magico, possono essere avvertiti come attuali e quotidiani per ciascuno di noi.

Il tema principale è la percezione del sentirsi inadeguato nel mondo: da un lato Draco si autocommisera per gli errori del passato, riflettendo sulla sua solitudine e considerando di meritarsi il dolore che prova; dall'altro Astoria si sente come "una mosca bianca", diversa non solo dalla sorella e dai suoi amici, ma anche dall'idea che ognuno potrebbe avere di lei, non essendo la classica Purosangue e guardando il mondo con una dolcezza che potrebbe sembrare quasi ingenuità.

Un altro tema affrontato è quello dell'inevitabilità degli eventi, visto da diversi punti di vista, come quello di Daphne

11. La storia porta a tanti spunti di riflessione, ma quello che, a mio avviso, riesce meglio è il modo in cui, spesso, tendiamo a isolarci: il nostro modo di vedere il mondo entra talmente in contrasto con quello altrui, da impedire di lasciar avvicinare qualcun altro, arrivando a temere chi provi a farlo. In questo modo, più si viene respinti più ci si chiude a riccio e non si riesce a trovare alcuna soluzione che accettare il fatto di essere soli, che non deve essere necessariamente una cosa negativa; è, infatti, il modo in cui viviamo questa solitudine a determinare la differenza. L'atteggiamento positivo e incantato di Astoria, nonostante Draco provi a riportarla alla realtà, è un buon esempio.

Impatto

12. Conosco l'autrice da diverso tempo e questa è stata la sua primissima storia che ho letto; sono stata incuriosita dal modo in cui è stata presentata: l'autrice non nasconde il suo grande interesse non solo per i due personaggi, ma anche per la coppia e il suo amore per la neve. Inoltre, per gli appassionati della ship Draco/Astoria, è sicuramente una perla da scoprire, con la sua delicatezza e la sua poesia.

13. La consiglierei non solo a chi considera la Draco/Astoria come OTP, ma anche - e forse soprattutto - a chi non la ama particolarmente: questa storia, sicuramente, vi convincerà a credere nell'autenticità dei sentimenti tra questi due personaggi e sul fatto che siano una bellissima coppia.

@madamepadfoot

INFORMAZIONI DI BASE

Titolo: Magic lies in the hearts

Genere: Fanfiction

Tipologia: Storia a capitoli

Autore: Escape_FromTheWorld

Trama: Emily White è una strega. Ma non una semplice strega , lei è in possesso di una cosa. Una cosa che vogliono avere a tutti i costi, anche al costo della sua stessa vita. Vive in America, ma per motivi di lavoro dei genitori Babbani, deve trasferirsi in Inghilterra. Lì c'è un ragazzo. Ron Weasley. Quanto sarà disposto a rischiare per lei? Quanto dovrà mettere in gioco se stesso pur di salvarla? Cosa ha questa ragazza di così tanto importante da rischiare di essere uccisa? Preparatevi ad una storia contorta, dove la realtà appare diversa da quella che ci immaginiamo.

CRITICA

Copertina ****

Copertina pertinente alla storia, mi piace molto il font del titolo, ma rimpicciolirei la dimensione del carattere del sottotitolo.

Inoltre ti faccio notare una piccola inesattezza: la cravatta della ragazza è rossa quando dovrebbe avere i colori di Serpeverde, casa in cui lei è stata smistata.

Trama ***

La trama di per sé non è male e non ho riscontrato buchi. Trovo, tuttavia, che vi siano moltissime inesattezze e cambiamenti rispetto alla trama della vera storia della saga di "Harry Potter". È giusto che ci siano dei cambiamenti, è una fanfiction dopotutto, ma credo che dovresti inserire un'avvertenza prima della storia perché non mettendola un lettore amante della saga potrebbe smettere di leggere la tua storia per via di queste numerose inesattezze.

Te ne segnalo alcune che, secondo me, sono troppo distanti dall'universo di "Harry Potter":

All'inizio la protagonista, racconta di aver effettuato una trasfigurazione su un babbano. Ora, io non sono nessuno per giudicare, ma mi pare che una sola settimana di punizione data dai genitori e senza che sia intervenuto il MACUSA è un fatto alquanto strano.

La mancanza di Hermione, capisco che Emily sia come il suo "sostituto", ma senza un'avvertenza iniziale un lettore potrebbe chiedersi che fine abbia fatto.

Le lezioni di volo a cui accenni nella storia in realtà non esistono per gli studenti del terzo anno. Questo corso è esclusivo per gli studenti del primo anno ed è costituito da poche lezioni.

Il compleanno di Ginny Weasley è l'undici Agosto.

Al capitolo 22, Emily dice di avere quindici anni, ma se teniamo conto che frequenta il terzo anno, dovrebbe averne tredici poiché il primo anno gli studenti hanno undici anni.

Nel capitolo 26 i ragazzi lanciano incantesimi avanzati e che non vengono insegnati al terzo anno (ad eccezione di Harry, che impara ad evocare un Patronus proprio quell'anno)

Il Ballo del Ceppo si svolge nel periodo natalizio e non alla fine del Torneo tremaghi, inoltre vi possono partecipare solamente gli studenti dal quarto anno in su, a meno che non siano stati invitati da qualcuno di più grande.

Stando alle regole di Hogwarts, Ginny non potrebbe andare a Hogsmeade poiché frequenta ancora il secondo anno.

Mi sarebbe piaciuto, nella narrazione delle vicende, vedere meglio il torneo Tremaghi, sembra che sia inserito lì per nessun motivo se non per dare la possibilità a Voldemort di tornare e la prima prova compare come dal nulla, facendomi sorgere la domanda: ma perché non ha parlato di come ci è finito Harry dentro? Sarebbe stato carino leggerlo dal punto di vista di Emily, anche perché a quanto pare Krum provava interesse per lei, ma lo scopriamo solo quando parli della seconda prova del torneo facendone emergere dall'acqua un suo sosia, lasciandomi anche perplessa perché la persona immersa dovrebbe vera e non un sosia.

Stile *****

Lo stile è decisamente adeguato. Calza a pennello con il tipo di narrazione che hai voluto utilizzare ed è molto vicino a come parlerebbe una ragazza dell'età di Emily.

Caratterizzazione dei personaggi ****

I personaggi sono ben caratterizzati, grazie anche all'utilizzo della prima persona. Sei riuscita a far trasparire adeguatamente i sentimenti di tutti i personaggi presenti e ho adorato il passo in cui hai descritto i sentimenti della madre alla morte del padre.

L'unico personaggio che mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca è stato Sirius che compare dal nulla da un momento all'altro e che sembra aver già fatto la conoscenza di Emily.

Grammatica *

Dal punto di vista grammaticale purtroppo devo dire che ho trovato moltissimi errori.

Molte volte ho visto tempi verbali errati. Ho notato, soprattutto, che diverse volte il congiuntivo è diventato un congiuntivo mancato.

Altri errori che ho notato sono stati:

"Stai sembrando"

"Qual è" che veniva scritto con l'apostrofo

Utilizzo di "gli" al posto di "le" quando si faceva riferimento ad una ragazza

"esci il mantello" e "esco la bacchetta" che mi hanno fatto, ahimè, rabbrividire

"Qualcun altro" scritto con l'apostrofo

Ho notato, inoltre, che alcune volte la narrazione dal presente passa al passato senza un valido motivo.

Punteggiatura ***

La punteggiatura è a tratti corretta e a tratti scorretta. Ho notato molte volte l'utilizzo di punti dove andrebbero delle virgole e alcune volte mancavano gli apostrofi davanti ad alcune parole.

Ti segnalo, inoltre, che alcune volte quando utilizzi i puntini di sospensione al posto di metterne tre ne scrivi due.

Ortografia **

A parte qualche errore dovuto sicuramente alla distrazione e qualche ripetizione qua e là, ho notato, purtroppo, la presenza di sbagli più gravi.

Alcuni esempi sono:

"Statura discutevole" (discutibile)

"Vai a presentarti con gli ospiti" (agli)

"Affianco" (a fianco)

"Trans" (trance, la parola che scrivi tu indica tutt'altra cosa)

A volte, inoltre, alcuni nomi propri mancano di lettera maiuscola all'inizio.

Parere personale

In generale la storia, a parte le inesattezze e gli errori grammaticali o ortografici, mi è piaciuta. Le idee non sono scontate e questa nuova protagonista è riuscita a coinvolgermi.

Ho apprezzato tantissimo anche l'inserimento di scene più leggere per smorzare il clima di tensione di alcuni capitoli.

Aggiungo qui anche alcuni consigli!

Quando ci sono testi di lettere, come nel prologo, ti consiglio di utilizzare il corsivo per differenziarli dal resto della narrazione.

Metti un avvertimento a inizio storia, spiegando che molti eventi della saga di "Harry Potter" sono stati cambiati, a volte anche radicalmente, per permettere alla tua trama di essere così come è.

Un altro consiglio è per non confondere chi legge. Quando cambi scena ti consiglio di mettere un segno (per esempio: ***) e quando cambi il punto di vista della narrazione, ti suggerisco di scrivere in grassetto il nome del narratore del passo.

MEDIA VOTI: ***

@Mysterious-Nightmare

INFORMAZIONI DI BASE

Autore:

Titolo: Sugar Heart

Tipologia: Storia a capitoli

Genere: Fan Fiction

Trama: Aaliyah Scott. Due occhi neri come la pece, capaci di farti rabbrividire alla sola vista, capaci di far sprofondare chiunque nell'abisso delle loro tenebre, senza chiedere il permesso.Delle emozioni non provate che l'hanno fatta chiudere in se stessa, che hanno messo a tacere qualsiasi sentimento, che l'hanno trascinata in un abisso di profonda irritazione e apatia.E poi ci sono loro, le sue amate moto, e l'adrenalina che le scorre nelle vene al posto del sangue, l'unica cosa di cui ha bisogno per sopravvivere e sentirsi viva.Harry Edward Styles. Un sorriso mozzafiato, una risata coinvolgente, un'innata empatia verso chiunque gli passi accanto. Non odia nessuno, sorride a tutti e tutti gli sorridono di rimando, nonostante lo trovino strano.Non ha paura di mostrarsi per quello che é, nonostante molti non siano pronti ad accettarlo, perché, secondo lui, la vita è troppo breve per perdere tempo a cercare di piacere agli altri, per mettere "se" e "ma" difronte alle proprie decisioni.E basterebbe un solo secondo per cambiare tutto, basterebbe un solo sguardo per far crollare tutte le certezze che ognuno di loro ha costruito intorno a sé. Ma chi, tra i due, sarà il primo a cedere? Saranno un paio di occhi neri come le tenebre ad illuminarsi di una nuova luce, o saranno gli occhi verdi di Harry a sprofondare nell'oscurità che circonda Aailyah?

CRITICA

Copertina *

La copertina che recensisco è quella con cui ho iniziato a leggere la storia e quindi, quella con la scritta magenta. Non mi piace. È pur vero che, da grafico pubblicitario quale sono, tendo ad essere estremamente critica e sono veramente poche le copertine belle che ho visto in giro, ma questa qui, a mio parere, è fatta veramente male. Il titolo non è messo in evidenza, il sottotitolo copre l'immagine (superflua) di sfondo, i colori sono scoordinati e, infine, le fotografie dei due presta volto sono scontornate male e sono state distorte troppo, arrivando a perdere le proporzioni originali. Se non l'hai già fatto, ti consiglio di farti aiutare da qualcuno più esperto.

Caratteristiche dei personaggi **

A parte Aaliyah i personaggi non risultano essere caratterizzati. Con lei ti sei impegnata e hai scritto del suo carattere, attraverso le battute che le hai fatto dire s'intravede un bel temperamento, ma gli altri sono marginali e risultano quasi del tutto simili tra loro, incluso il protagonista.

Mi sarebbe piaciuto se, anche indirettamente, si fosse parlato di più anche degli altri, che invece sembrano spettatori passivi dell'uragano Aaliyah.

Avrei preferito che tutti i personaggi, inclusa la protagonista, fossero stati contestualizzati meglio, al fine di poter capire i motivi per cui agiscono in un modo piuttosto che in un altro.

Grammatica **

Se è pur vero che l'utilizzo delle maiuscole nella grammatica italiana lascia molte zone d'ombra, è necessario ricordare che ci sono diversi casi in cui va usata.

"Barbie" non è solo il nome di una bambola ma è un marchio protocollato ed è stato registrato con la "b" maiuscola, pertanto andrà sempre scritto così.

"Harry mi rivolge un ghigno malefico, per quando "malvagio" possa essere un ragazzo con la penna a forma di pizza, e una maglia con un unicorno stampato sopra." (capitolo 08)

Questo probabilmente è un refuso, ma te lo segnalo ugualmente. Al di fuori della punteggiatura errata, delle virgolette inessenziali, quello che mi lascia perplessa è quel "per quando" piuttosto che "per quanto" come dovrebbe essere.

Punteggiatura *

Ti consiglio di fare molto più uso della punteggiatura. Come vedrai nella categoria "ortografia" ho notato che usi frasi semplici, senza articolarle bene tra loro. Ti limiti a scrivere "Il cane è sul tavolo. La tovaglia, rossa, è sotto. Il tavolo è marrone." In questo modo le frasi sembrano sconnesse tra loro, anche se magari fanno riferimento alla stessa scena; inoltre, ho notato che utilizzi degli accenti errati.

"È", come voce del verbo essere, va scritto con un accento grave.

Quando si utilizza la virgola non va inserita una congiunzione. Esempio:

"Il suo fisico è slanciato, lo si può notare anche da sotto i vestiti, e devo ammettere che i pantaloni larghi che ha scelto gli stanno benissimo." (capitolo 03)

In questo caso sarebbe stato opportuno evitare la virgola e procedere semplicemente con la "e". Ho portato questa frase come esempio ma ci sono tantissimi altri casi simili, quasi sistematici, e per questo ho ritenuto opportuno segnalartelo.

Questi sono errori da scuole elementari e per questo ho dato un voto tanto basso; sicuramente saranno refusi dettati dalla fretta di postare il capitolo o da una mancata rilettura, tuttavia t'invito ad essere più attenta.

Ortografia *

Noto che tendi a scrivere frasi poco articolate e molto brevi, per esempio:

"Innervosita dal suo continuo parlare nel sonno, butto Alex giù dal letto. Non appena si sveglia mi guarda come se volesse ammazzarmi." (capitolo 02)

La lingua italiana è molto bella e organizzata, ci permette di poter articolare periodi più complessi in maniera tale da rendere la lettura più leggera e conseguenziale.

"Innervosita dal suo continuo parlare nel sonno, butto Alex giù dal letto: non appena si sveglia, mi guarda come se volesse ammazzarmi!"

Ho notato che spesso utilizzi le parentesi per spiegare meglio un gesto o un'azione: nulla di più sbagliato! Così facendo dai l'impressione di non saper scrivere, per cui ti consiglio di ovviare al problema con un bel dizionario, che ti fornirà tutte le parole di cui hai bisogno. Esempio:

"I suoi occhi mi scrutano con lussuria, mentre si passa le dita tra i suoi capelli rossi nella tipica "mossa d'accoppiamento", ovvero la posizione e gli atteggiamenti che un maschio umano assume, quando vede una femmina della sua specie." (capitolo 07)

Questa frase, oltre ad essere errata sotto diversi aspetti, non mi ha fatto capire nulla sul comportamento assunto dal ragazzo senza nome. Provo a riformulare:

"I suoi occhi famelici mi scrutano con lussuria mentre lascia scivolare le dita della mano destra tra i suoi capelli rossi. Ghigna, credendosi addirittura sensuale, quasi certo che possa cedere al suo presunto fascino dopo quel gesto. Mi dà l'impressione di un animale che tenta di circuire la femmina della sua specie."

Ti dirò, in francese neanche io sono una cima ma...

"Ciò che mi sorprende, è lo stato di "non-calanche" in cui si trova Harry." (capitolo 10)

In questo caso bastava andare su Google per capire che si scrive "nonchalance".

"Il mio sguardo vaga intorno a me" (capitolo 11)

...in che senso? Non può guardarsi nel bel mezzo di un locale, al massimo lo sguardo può "vagare intorno" e basta.

Stile *

La scelta di usare il presente nelle descrizioni è ovviamente personale, ma avrei preferito si fosse usato il passato. A mio parere, il presente rende tutto più statico e pesante.

Il tuo stile sembra essere molto più uno slang parlato che un vero e proprio prodotto di scrittura e questa cosa non mi piace. Utilizzi spesso del sarcasmo attraverso nomignoli colloquiali, presi dai Meme presenti sul web, come "Capitan Ovvio"; questi slang, usati nelle descrizioni, non rendono la storia simpatica ma quasi seccante.

Hai uno stile semplice e diretto ma purtroppo pecca di profondità e ho notato che questo ti ha portata addirittura a contrassegnare con delle stelline i capitoli che, a tuo parere, sono quelli importanti. In una storia ben scritta tutti i capitoli sono importanti e se tu, da autrice, ritieni tali solo alcuni di essi, vuol dire che c'è qualcosa che non va.

Un ultimo appunto è quello sui vari POV. Quando si scrive una storia come questa, dove il narratore è in prima persona, sarebbe opportuno lasciare quello per tutta la durata della storia; qui, invece, ogni capitolo è diverso ed è confusionario.

Trama **

Trovo la trama abbastanza banale, tuttavia ho scelto di darti due stelline poiché ho apprezzato che quella ad avere un carattere forte, per una volta, sia la ragazza e non il ragazzo belloccio di turno. Mancano alcuni dettagli essenziali: dove si svolge geograficamente la storia? Che scuola frequentano i ragazzi? Lei adora la sua moto, ma non è plausibile che guidi qualcosa di una cilindrata tanto alta considerando la sua giovane età.

Parere personale

Le note dell'autore sono da inserire all'inizio o alla fine del capitolo, non di certo in mezzo ad una frase e soprattutto non in grassetto. Evidenziandole in tal modo, dai più rilevanza alle tue impressioni piuttosto che ai tuoi scritti.

Purtroppo la storia non mi ha entusiasmata. Sono totalmente assenti le descrizioni dei luoghi e questo non permette al lettore di poter avere un'idea di dove si stia svolgendo quella scena.

So benissimo che scrivere non è una cosa facile e credo che tutte le persone che si approcciano a questo mondo hanno problemi simili, pertanto ti consiglio di cercare una Beta Reader che possa spronarti e darti quelle dritte che ti porteranno a degli scritti migliori.

Da quello che ho letto mi sembri una persona molto insicura e proprio per questo credo che, con l'aiuto di qualcuno che possa sostenerti, migliorerai senza troppe difficoltà.

MEDIA VOTI: *

Nel caso in cui i miei pareri e consigli ti abbiano infastidito, mi dispiace! Mi rendo conto di essere stata forse un po' troppo pignola, soprattutto in alcuni punti, ma spero ti spronino a migliorare e perfezionarti! Ma tieni in conto che questo è solo il mio parere personale e non di certo un qualcosa di universale, quindi puoi liberamente decidere di darmi o meno ascolto.


INFORMAZIONI DI BASE

Titolo: Cronache di Irvania I - Le Fiamme di Dóiteáin

Autore:

Genere: Fantasy

Tipologia: Storia a capitoli

Trama: Il sole sorge sul piccolo borgo di Collediquercia, come ogni mattino prima di questo.
Ma oggi è una giornata diversa, qualcosa freme nell'aria e il druido, nel suo rifugio nella foresta, lo sente chiaramente.
C'entreranno forse i viaggiatori appena giunti al paese, o sarà la scomparsa del piccolo Timmy? O è qualcos'altro? Qualcosa di più grande di quanto lui, o i suoi inaspettati e mal assortiti compagni possano immaginare, qualcosa che sembra vibrare nel cuore stesso di Irvania, come rispondendo a una chiamata rimasta silenziosa fino ad ora.
Seguire la via che si apre davanti a loro, o voltarsi e lasciarsi alla spalle la richiesta del continente stesso? Ogni scelta ha una conseguenza, e non c'è momento migliore per apprenderlo di quando si inizia un nuovo viaggio.

CRITICA

Copertina ****1/2

Appena l'ho vista ho subito pensato a quelle de L'isola misteriosa e L'ultimo dei mohicani appartenenti alla collana della DeAgostini Classici che ho sulla mia libreria: è una copertina pulita, ben bilanciata e sembra proprio quella di un libro stampato. L'unico appunto che mi sentirei di farti riguarda l'immagine scelta come sfondo, che richiama molto bene l'idea di un mondo fantasy e rimanda un po' ai primi capitoli del racconto, ambientati a Collediquercia, ma manca dell'elemento che è il motore delle storia: le fiamme di Dóiteáin. Se ci fosse un qualche rimando, la troverei più che perfetta.

Grammatica ****

Non ho riscontrato alcun errore grave, se non delle sviste che, però, ti segnalerò nei punti successivi.

L'unico errorino che si ripete lungo tutto il racconto riguarda l'uso della d eufonica: bisogna aggiungerla solo se si hanno due vocali uguali. Quindi, scrivere ad andare o ed ecco è corretto, mentre un ad entrare o un ed infine sono errori; ci sono, poi, dei casi particolari in cui la regola non vale, tipo in ad esempio. È proprio una stupidaggine, ma nei primi capitoli l'ho trovata una cosa fastidiosa.

Poi, ho anche trovato un errore riguardante i tempi verbali. Dal Capitolo 8: Yusdrayl - prima parte:

"Quando siete giunti ad un accordo, bussate e Meepo vi aprirà."

Che dovrebbe in realtà essere:

"Quando sarete giunti a un accordo, bussate e Meepo vi aprirà."

Ortografia ****

Errori di battitura, ahimè, ne ho trovati.
Come detto sopra, non c'è assolutamente niente di grave (anch'io ne faccio sempre tanti e i tuoi, sparsi su circa cinquanta capitoli, non sono neanche troppi), ma mi sembra corretto segnalarteli e toglierti un punto.

Quelli che ho trovato sono:

· "... detto questo, John scì dalla cucina..." (Capitolo 1: Collediquercia - seconda parte) -> John uscì dalla cucina

· "... erano aggrottati e trasmettevano a l'irritazione che..." (Capitolo 2: Il baratro - seconda parte) -> niente a

· "... Jake sollevò l'arma per parare il corpo, si scansò al lato dello scheletro..." (Capitolo 4: La fortezza - seconda parte) -> per parare il colpo

· "... Così possiamo... Che so, discutere civilmente." (Capitolo 5: Timmy) -> qui è più un secondo me che un errore: io scriverei Che ne so...

· "... sorpresi per la violenti reazione del ranger..." (Capitolo 5: Timmy) -> violenta

· "Nonostante la spessa cotta di maglia, il ghiacciò bruciò a contatto con la pelle..." (Capitolo 6: Il cucciolo di drago - seconda parte) -> ghiaccio

· "Vedendo i due uomini avvinarsi, Timmy..." (Capitolo 7: I coboldi - prima parte) -> avvicinarsi

· "E loro si, che giunsero in forze." (Capitolo 9: Verso la tana dei goblin- prima parte) ->

· "... tutto il necessario per sopravvivere ad avventura come quella che lo aveva travolto" (Capitolo 9: Verso la tana dei goblin- seconda parte) -> dovrebbe essere a un'avventura

· "Giunsero fino al centro della sala, fino a distinguere nitidamente il grosso..." (Capitolo 11: L'ira di Gruumsh - prima parte) -> ripetizione di fino

· "... che aveva cominciato quella folla guerra solo per i pochi soldi trovati dentro un forziere..." (Capitolo 12: Nel cuore della fortezza - prima parte) -> folle

· "... e Jord faceva lo stesso all'altro lato del tavolo, ma anche loro guardarono il ranger interessanti, come anche..." (Capitolo 1: In movimento - terza parte) -> interessati

· "Il resto della mattina sfumò davanti a loro, mentre il passaggio mutava lentamente..." (Capitolo 4: L'ombra del passato - prima parte) -> paesaggio

· "«Non solo il loro signore, è vero. Ma sono lieto che l'abbiate pensato.»" (Capitolo 4: L'ombra del passato - prima parte) -> sono

· "... gli occhi di tutti che si spostavano lentamente da una struttura all'altra; nella mente, lo stesso pensiero condiviso: "da quale cominciare?"" (Capitolo 7: Riverwood - terza parte) -> manca la maiuscola a da

· "Avevano dunque deciso di continuare quella cerca come l'avevano iniziata, mantenendo celata..." (Capitolo 8: Porte chiuse - prima parte) -> ricerca

Insomma, più che altro sono quei classici errori che, quando li leggi, li correggi direttamente in testa e non li noti quasi. Oltretutto, mentre leggevo la storia per la recensione, ho notato che hai ripubblicato alcuni capitoli, e quindi potresti aver già corretto molto cose che ti ho segnalato.

Punteggiatura ****

Anche qui, mi ritrovo a non doverti dare un punteggio pieno.
Purtroppo, ho trovato qualche virgola di troppo, o qualcuna in meno:

· "Grazie John e ringrazia..." (Capitolo 1: Collediquercia - seconda parte) -> John è vocativo, quindi mancano due virgole

· "Sarha stai tranquilla..." (Capitolo 1: Collediquercia - seconda parte) -> manca ancora la virgola vocativa

· "... fece per bussare ma i suoi sensi..." (Capitolo 2: Il baratro - seconda parte) -> manca una virgola dopo bussare

· "Ti prego, per Pelor non uccidermi." (Capitolo 3: La discesa nell'oscurità) -> manca la virgola vocativa dopo Pelor

· "Halfling renditi utile..." (Capitolo 4: La fortezza - seconda parte) -> manca la virgola vocativa

· "Daniel vide lo scherno, e la sfida riflessi negli occhi di Jake." (Capitolo 5: Timmy) -> non serve la virgola dopo scherno

· "Non che non avesse provato, ad attenersi al piano prestabilito." (Capitolo 9: Verso la tana dei goblin - seconda parte) -> non serve la virgola dopo provato

· "... approfittare del primo momento di distrazione dall'altra parte dell'uscio. E lo avevano colto, alla perfezione." (Capitolo 10: I goblin - prima parte) -> non serve la virgola dopo colto

· "«Le nostre mele non deludono mai, vero moglie mia?»" (Capitolo 4: L'ombra del passato - terza parte) -> manca la virgola vocativa prima di moglie

Oltretutto, ho notato un paio di frasi in cui, secondo me, sarebbe stato meglio inserire un due punti al posto della virgola:

· "Non che questo fosse mai successo, a quanto ne sapeva Jake nessun altro umano oltre a Spok aveva mai messo piede lì dentro" (Capitolo due: Il baratro - seconda parte) -> sostituirei la virgola dopo successo con un due punti

· "Strano però che quegli avvenimenti risalgano alla Grande Guerra, non ho mai sentito menzionare questo dio..." (Capitolo 3: La fortezza - prima parte) -> due punti dopo Grande Guerra

Questa, in realtà, è più una mia preferenza: trovo che in questo modo le frasi scorrano meglio.

Ultima cosa, in alcuni dialoghi hai sbagliato la punteggiatura (sicuramente è stato un momento di distrazione, perché sono due di numero), mettendo un punto quando non era necessario; questo accade in:

· "«Va bene, continuiamo a cercare il bambino.» disse Jake..." (Capitolo 5: Timmy) -> non va il punto dopo bambino

· "... bisogna essere disposti ad accettarle.» continuò il chierico..." (Capitolo 7: I coboldi) -> non va il punto dopo accettarle

Stile ****1/2

Se potessi, scriverei un bel meraviglioso e la chiuderei qui.
Essendo anch'io solita al genere fantasy so bene quali difficoltà si possono incontrare scrivendo; soprattutto, considero molto difficili le scene di combattimento. Questa storia, su circa cinquanta capitoli, presenta almeno una decina di scene di lotta e sono tutte scritte divinamente: si vede proprio l'attenzione che c'è dietro, il tentativo (riuscito) di non essere ripetitivi e di mostrare i vari scontri, piuttosto che raccontarli. Leggendoli, si riusciva proprio a vederli scorrere davanti.

Trovo incredibile anche la tua capacità descrittiva. Anche in questo caso, si vede quello che vedono gli stessi personaggi, respirando l'aria di Irvania; oltretutto, riesci a bilanciare molto bene i momenti di dialogo a quelli puramente descrittivi, creando nel mentre anche dei momenti di introspezione per ogni personaggio.

Il lessico, infine, trovo che sia adatto al tono della storia. Mi è capitato, certe di volte, di trovarmi davanti termini sconosciuti, soprattutto quando si parlava di armi e armature, e questo fa capire quanto tu sia stata attenta durante la stesura.

Visto che, però, mi piace andare a cercare il pelo nell'uovo, vorrei indicarti due scelte lessicali che non ho trovato molto azzeccate. Prima di tutto, nel capitolo Timmy scrivi un paio di volte che i personaggi si inchinano sul pavimento; non è sbagliato, ma avrei preferito un appoggiarsi, per esempio, perché l'idea che mi dà inchinarsi stona con il momento di lotta / frugare nel dungeon. Nel capitolo subito dopo, Il cucciolo di drago, continui invece a riferiti a Timmy e al drago, parlando di loro assieme, come i cuccioli. Anche in questo caso non è un errore, ma a pelle non mi convince.

Caratteristiche dei personaggi ****1/2

Premetto che questa era una storia che ero curiosa di leggere da tanto tempo, ma ero sempre rimasta un po' restia all'idea di iniziarla per la questione d&d. Infatti, soprattutto nell'ambito dei personaggi, temevo che l'insieme razza - classe - allineamento li rendesse molto piatti. Un po' mi vergogno ad averlo pensato, lo ammetto.

Tutti i personaggi sono caratterizzati in modo tale da mostrare ogni lato e sfaccettatura della loro personalità; questa cosa, in particolare, mi è saltata ancor di più agli occhi nel momento in cui mi hai detto gli allineamenti originari del gioco. Per dire, pensavo fossero tutti più indirizzati verso il lato legale che verso quello caotico.
Quindi, complimenti per essere riuscita a scongiurare questo problema! Hai creato dei personaggi tendenzialmente tridimensionali, anche molto umani in certe loro reazioni.

Però, vorrei un attimo fermarmi a condividere le mie opinioni sui protagonisti veri e propri di questa storia, perché trovo che alcuni manchino ancora di qualcosa per essere definitivamente perfetti (perdonami se faccio un altro elenco puntato, ma così sono sicura di non perdermi pezzi in giro):

· partiamo con Jake, il nostro caro ranger umano, nonché primo personaggio della compagnia che incontriamo nella storia. Ha un background sicuramente interessante (ex soldato che è come "scappato" - se mi passi il termine - dagli orrori della guerra e da se stesso, rifugiandosi a Collediquercia) e mi piace come, pian piano, hai mostrato i vari aspetti della sua personalità: nelle fasi di combattimento (o di preparazione a questo) si vede molto bene l'influenza che ha avuto l'esperienza passata, ma, unita alla rigorosità di quei momenti, c'è anche tanta umanità. Non gli piace uccidere, lo si capisce benissimo e fa anche rendere conto al lettore quando la guerra l'abbia profondamente segnato: ha imparato il valore della vita, e la cicatrice che ha sul volto gli ricorda sempre quest'insegnamento. Oltretutto, è anche protettivo nei confronti dei compagni, soprattutto con Galatea. Alla fine, è sempre lui a tentare di "tirarla" in mezzo al gruppo, evitando che si escluda completamente, e trovo questa sensibilità molto bella e adatta al personaggio. Infine, adoro il suo rapporto con Ben, a tratti simile a lui.

· visto che l'ho citato, proseguiamo proprio con Ben. Premessa che c'entra ben poco: non me lo immaginavo come è uscito nel disegno; pensavo fosse un po' più in versione "armadio a due ante che cammina". Detto questa cavolata, ora faccio la seria. Tra le classi più difficili da rendere, cercando di non cadere nella banalità, c'è, subito dopo il paladino, proprio quella del guerriero. Anche in questo caso, abbiamo un ex soldato che, però, al contrario di Jake non si è totalmente ritirato dalla vita militare, ma ha continuato come mercenario. Come sia arrivato a conoscere Daniel è ancora un mistero, nonché che cosa l'abbia spinto ad abbandonare la sua carriere da soldato, ma credo che (presto) ci saranno delle delucidazioni anche sulla sua storia; penso che potrebbe essere vagamente simile a quella di Jake, considerando che anche Ben preferisce, piuttosto che uccidere, portare i nemici alla resa. In ogni caso, anche di lui si vede un lato molto umano. Poi, come ho già detto sopra, la silenziosa intesa che si è creata tra lui e Jake è una meraviglia da leggersi.

· passiamo a quello che, per il momento, rientra nei miei due personaggi preferiti: Daniel. Sarà l'affinità derivata da d&d (mezz'elfa stregone qui al rapporto), sarà che per il momento risulta il più complesso di tutti quelli presentati o forse sarà solo il fatto che, a me, i personaggi che si aggirano tra il "sono un gran bastardo e mi diverto" e il "ho un cuore grande grande nascosto da qualche parte" mi fanno impazzire, ma lui mi piace veramente tanto. Trovo che sia quello che, fin dall'inizio, sia rimasto più slegato dall'insieme razza - classe - allineamento (lui neutrale neutrale? Ma dove?) e questo gli ha dato subito una marcia in più. Poi, mi piace che, man mano, vengono mostrati sempre più aspetti di lui: si parte con quelli più "negativi" (del tipo che vuole andare a salvare Timmy solo per cercare un tesoro, che tenta di intascarsi il bottino, che non vorrebbe aiutare i coboldi...), ma poi si iniziano anche a vedere delle qualità più positive, come un sincero attaccamento alla compagnia. Meravigliosa tutta la parte con Annah, in cui lui inizia ad approcciarsi a lei in versione Casanova per poi ritrovarsi, alla fine, effettivamente un po' invischiato con i sentimenti; ho riso tantissimo e, se devo dire la verità, mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa in più su questi due. Unica "pecca" (tra tante virgolette) è che del suo background si sa poco e niente. Le informazioni che si hanno al momento sono solo che, probabilmente, è di famiglia nobile e che ha pagato Ben per scortarlo, ma sono sicura che, quando svelerai qualcosa in più su di lui, me ne innamorerò ancora di più.

· Galatea. Mi è difficile parlar di lei, se devo essere sincera. Unico personaggio femminile della compagnia, per il momento è quello rimasto un po' più ai margini, nonostante sia quella che ha ricevuto più approfondimenti psicologici. Partiamo dalle briciole di background che sono state lasciate nel racconto: elfa vissuta a lungo in una sorta di prigione dorata impostale dalla sua famiglia, decide di partire da sola per esplorare Irvania, più per dimostrare a se stessa di essere capace di fare qualcosa, che per reale sete di avventura. A primo impatto, poi, è molto elfo: fredda, distaccata e altezzosa; i suoi atteggiamenti, col passare del tempo, si rivelano essere più una maschera che altro; e la paura che prova nel venire a conoscenza dell'esistenza di Dóiteáin la rende terribilmente umana, più vicina al lettore che agli altri personaggi. Però, mi rendo conto che può dare ancora tanto. Vederla finalmente rapportarsi in modo umano, quasi fraterno, con gli altri la renderebbe completa. Non ti sto affatto suggerendo di cambiare quello che hai fatto, anzi: questa sua lentezza nell'aprirsi me la rende anche molto vicino. Comunque, sono molto curiosa di vedere come si evolverà il suo rapporto con Jake e con Spock, gli unici che, per il momento, hanno qualche affinità in più con lei. Fun fact per concludere: ogni volta che, durante la lettura, mi sono chiesta "Ma Galatea?", iniziava un approfondimento su di lei. Se questa non è bravura, non saprei dove altro trovarla.

· eccoci al mio secondo personaggio preferito: CJ! Anche lui, come Ben, lo immaginavo completamente diverso, ma non è di questo che devo parlare. Lo adoro per pochi e semplici motivi: è un caotico, e si vede (soprattutto a Riverwood); ha una carica umoristica che è meravigliosa (mi sono fatta le peggio risate grazie a lui); è un halfling nero. E niente, è come se avessi detto tutto. Anche lui, come Daniel, risente un po' della mancanza di un background più completo (uniche informazioni sue, è che viene da Unea&Co. - perdonami, ma non ho la forza di andare a cercare il nome completo - e che non ruba ai poveri), e forse un po' di introspezione in più non guasterebbe, ma per il momento, per come lo stai trattando, è meraviglioso e non cambierei una virgola. Per dire, è forse l'unico che ha una voce distinta, che quando parla lo riconosci subito, che non avrebbe bisogno del "disse CJ", perché si riconosce. È anche l'unico che si inserisce con la più totale naturalezza nella compagnia e diventa un elemento fondamentale: il gruppo non sarebbe più tale senza di lui. Tanto amore per CJ.

· ci si avvicina (forse) alla fine. Credo che Spock, nell'insieme, risulti il meno caratterizzato. È un druido che si è ritirato nella foresta per non aver più contatti con il mondo umano, ma perché? Se in altri non ho sentito più di tanto la mancanza di un background più approfondito, a lui manca proprio qualcosa: già compare poco per il semplice fatto che parla poco, e il grosso della sua caratterizzazione sta nel profondo senso di fastidio (forse anche di smarrimento) che prova in mezzo alla folla, che diventa anche unico punto di contatto con Galatea. Ecco, rispetto a lei (che è l'altro personaggio più isolato), perde tantissimo: manca proprio l'input che permetta al lettore di capire perché vuole stare isolato. Ha un grande potenziale, che però ora non vedo ancora bene espresso.

· sia ringraziato Pelor che siamo all'ultimo: Jord, il chierico che si fa salvare dopo essere stato legato come un salame mentre faceva delle ricerche nella fortezza. È un personaggio interessante, anche se, in parte, risente un po' del suo essere chierico. Mi piace l'idea che non sia in versione "chierico con i paraocchi", che vede la mano degli dei ovunque a guidarlo e non oserebbe mai andare contro di loro, ma che si interroghi e che abbia deciso di andare contro i suoi superiori per cercare delle risposte; però, in certi atteggiamenti risente molto della classe (per esempio, in tutta la fase dei coboldi). Anche lui, poi, tende a stare un po' più in ombra rispetto agli altri, ma ha una caratterizzazione di base buona. Qualcosa in più su di lui, probabilmente, gioverebbe al tutto.

Per concludere, mi piace molto anche come hai trattato i personaggi secondari. A dir la verità, alcuni hanno un po' un comportamento da macchiette (gli abitanti di Collediquercia, per esempio), ma hanno delle caratteristiche che rimangono fissate in testa. Prendiamo il caro Meepo: mi ricorderò sempre di lui come il coboldo un po' fifone, ma ligio al dovere, che faceva da guardia al draghetto. O anche tutta la famiglia di Annah, in cui ognuno aveva delle caratteristiche ben precise. Da una parte non è proprio il massimo, ma stiamo comunque parlando di personaggi secondari.
Tumbs up per il cattivo cattivissimo comparso in un capitolo scarso: non se ne sa niente, se non che è un seguace di Dóiteáin, ma è lì che continua ronzarmi in testa. Attendo con ansia una sua nuova comparsa.

Trama ****1/2

Sulla parte della trama, in realtà, ho poco da dire: è ben oliata e procede che è una meraviglia ma, da vecchia giocatrice di d&d, trovo risenta un po' dei ritmi del gioco. Prendiamo la parte del baratro. È un continuo combattimento, chiaramente dovuto alla necessità di gioco (un dungeon senza cattivi e che dà poca esperienza? Ma quando mai!), ma, secondo me, rischia la ripetitività. Ho apprezzato molto di più, per dire, la parte del viaggio, che si vedeva essere più personale (se riesci a capire cosa intendo). Questo, però, è un parere più soggettivo, e quindi più staccato dal giudizio in sé.

Trovo impressionante, invece, e degno di applausi il lavoro di wordbuilding.
Come detto prima, essendo una ragazza che si cimenta nel genere, ho una vaga idea di quanto tempo ci si metta a costruire un universo decente, che funzioni in linea di massima, e tu ne hai creato uno con una geografia perfetta, una storia dietro che pare molto complessa e una caratterizzazione politica impressionante. Sono senza parole, e non posso che apprezzare.

Visto che voglio, come al solito, andare a cercare la minima cosa che dà un po' fastidio, trovo che la questione relativa alle guerre sia un po' confusa. Mi sono messa a leggere bene tutte le note che hai lasciato sotto la mappa (sappi che aspetto i nani e ho un hype incredibile verso l'unico regno umano), ma lì non c'è segnato nulla né riguardo la Grande Guerra, né quella che ha combattuto Jake contro gli orchi. È chiaro che i personaggi non possono mettersi a discutere di storia così, a caso, mentre camminano, ma questo aspetto mi ha dato un leggero senso di straniamento.

Parere personale

E siamo giunti alla fine di questa lunghissima recensione!
Prima di qualsiasi altra cosa, perdonami la prolissità, ma volevo proprio scrivere tutte le impressioni che mi aveva dato. Mi dispiace non essere riuscita a darti nessun punteggio massimo, ma, nonostante apprezzi tantissimo la tua storia, manca quel quid che la renderebbe assolutamente perfetta.

Detto questo, adoro.

La tua storia è meravigliosa, un high fantasy degno di chiamarsi in questo modo; l'influsso di d&d, poi, mi rimanda a ricordi felici. Quindi, mi dispiace per te, ma hai guadagnato una nuova lettrice particolarmente entusiasta (in fase di lettura mi sono trattenuta dal sommergerti di commenti, ma credo che non mi farò più questi scrupoli).

Tanti, ma tanti, complimenti!

MEDIA VOTI: ****

Rebecca -

INFORMAZIONI DI BASE

Titolo: Realtà opposte

Genere: Storie brevi

Tipologia: One shot

Autore:

Trama: "One-shot di "presentazione" della mia futura opera. Qui vedremo Mike appartenete alla casa dei serpeverde che incontrerà Chiara appartenete ai Grifondoro. Tra i due nasce subito qualcosa di speciale e di magico ma soprattutto scopriranno di essere molto simili ma allo stesso tempo differenti.
"Perché a dirtela tutta credo proprio di essermi innamorato di lei e non mi importa se è una Grifondoro, non mi importa di quello che diranno gli altri o di quante botte dovrò prendere da Tiger e la sua banda. Direi che per lei ne vale proprio la pena."

CRITICA

Trama * *
Ti ho dato due stelle perché l'idea di inserire un pezzo della storia mi piace, ma sfortunatamente la trama di per sé non cattura per niente.
A prescindere dalla grammatica, trovo poco interessante come hai deciso di strutturarla. Mi spiego: Questo avresti potuto considerarlo un Prologo della storia, invece che renderla one shot a parte.

Poi parliamo del fatto che spieghi che è di "presentazione". Ecco, a me queste virgolette non dicono niente.
Ti potrei consigliare come scriverla diversamente, impostandola in maniera più coinvolgente e magari unirla in tutto e per tutto alla storia.

Quindi la metterei subito così: Spiega chi è Mike. Spiega chi è Chiara. Spiega di come si sono conosciuti e poi cosa li ha uniti. La frase che dice Mike mi piace, la lascerei. Inserirei però un piccolo accenno a HP per far capire che è una FanFiction.
Poi in caso, contatta il servizio "Sblocca il blocco" per trascriverla meglio.

Stile * *
Nonostante sia scritta inerente alla vera storia di Harry Potter, non è molto fluida. Ci sono diversi intoppi che ti segnalerò in punteggiatura, ortografia e grammatica.

Non me la sento di darti di più perché più rileggo la storia, più vedo errori...
Ci sono troppe questioni che si sfasano tra di loro:
- Inizi a parlare della storia dicendo che quel Natale saresti rimasto a scuola perché i tuoi genitori non ci sarebbero stati, e poi parli di Natale come se fosse lontano anni luce
- Perchè sei chiuso nel ripostiglio dell'ufficio di Vitious? Non potevi scrivere la lettera in camera tua? E questo ritorna anche all'inizio della storia, cioè ma prendi e scrivigli dalla tua camera e non andando in giro di notte per il castello con pergamene fluttuanti, MA POI PERCHE' FLUTTUANTE? Ora, capisco che lui si ritrovi nel ripostiglio mentre scappa da Tiger e Goyle - e vabbè mettiamo pure Malfoy che a parer mio qui poteva c'entrare ben poco - ma potrai mai farlo rimanere chiuso lì dentro 3 ore per scrivere una lettera? E poi parli come se il ballo fosse già passato, mentre in questo punto sembra piuttosto presente...
- Non si capisce cosa sia successo a Malfoy, in vendetta, quando sbuca in mutande dal dormitorio;
- Harry che si trova già sulla guferia con Cho - che poi non è la cercatrice di Corvonero, visto che non la vedo neanche capace di salirci sulla scopa - quando fino a due minuti prima stava mangiando (hai detto che ti sei alzato subito)
- Aguamenti, e non AGUAMENDI, è l'incantesimo che fa fuoriuscire un getto d'acqua dalla bacchetta, non so cosa c'entri con la neve.
- Non ho mai sentito, nella storia dei secoli, che un mago o una strega fossero in grado di camuffare le proprie divise, cambiando casa di appartenenza... E questo sarebbe piuttosto discordante con la storia;
- Che poi, usi Alohomora, vedi che non si apre? Vai di bombarda...

Caratterizzazione dei personaggi * *
Partiamo subito col fatto che hai usato Chiara, nome italianissimo, in una scuola inglese. Avresti magari potuto sfruttare un nome inerente al luogo di appartenenza. Però tutto sommato, la sua descrizione mi piace, perché mi somiglia :D
Mike Winter - avrei preferito leggere qualcosa di lui, tipo l'aspetto estetico, invece niente. Zero. Così come Mark, chi è cosa fa, qual è il loro legame? Niente di niente e questo mi dispiace tantissimo, se è una "one shot di presentazione" dovresti presentare la storia, non scrivere qualcosa senza le giuste descrizioni, ma poi sono io il problema: amo i dettagli, amo immaginarmi volti, ambientazioni e pensieri.

Ti ho messo due stelle semplicemente perché descrivi un minimo qualcuno, ma del resto non ci sono neanche le idee caratteriali, secondo me.
Parli di Ezio (anche qua, perché un dannato nome italiano???) e Connor - chi sono? Cosa stanno facendo? Che legame hanno col protagonista? Zero assoluto.

Poi il modo in cui Chiara descrive le sue compagne "vacche" no. ASSOLUTAMENTE NO. Mi hai appena disonorato il valore di amicizia dei Grifondoro, della loro lealtà nei confronti degli altri.
Ora ti segnalo tutti i nomi che andrebbero corretti, perché davvero alcuni mi hanno fatto accapponare la pelle:
-Beauxbatons (e te lo segno qua) vuole la "s" alla fine;
- Torneo Tremaghi e non "torneo tre maghi";
- Edwar Davies, ok questo presumo possa essere un personaggio inventato, magari fratello di Roger o parente, ma... Edward almeno scrivilo giusto;
- Teador Noth, questo neanche te lo commento, qui davvero avrei voluto cavarmi gli occhi, diamine ti reputi Serpeverde e non sai neanche come si chiama colui che sarebbe stato un fantomatico e ipotetico migliore amico i primi tempi di Draco Malfoy? Comunque si scrive Theadore Nott;
- Erning - ha un nome? O un cognome? E questa Giuly .... Cioè, in inglese sai che si scrive Julie?
- Madama Chips, non madama Chips, è comunque il suo nome!
- usare "vacca di Parkinson" non è una bella cosa da dire. Io denigro sempre le storie che hanno un fondo offensivo nei confronti dei personaggi di Harry Potter e, come si può leggere dalla tua storia, ci sono molti pezzi veramente offensivi nei confronti delle donne, come appunto "vacca", cioè NO;
- MISSIS POOR, qui ti avrei ucciso, sappilo. Si chiama MRS PURR!!!!!!!!!!
Quando parli di "quell'odioso e sudicio Grifondoro" potresti nominare Harry e gli altri 3 campioni raccontando l'accaduto.
Ricordati di segnare sempre in maiuscolo le iniziali dei nomi e dei cognomi, tantissime volte li hai messi in minuscolo, vedi "malfoy" quando Chiara e Mike si conoscono in infermeria.

Il problema più grosso: tu Mike nella tua storia non lo nomini MAI... Lo accenni solo nella trama.
Allora mi vien spontanea chiederti: come si chiama il protagonista?

Grammatica * *
Grammatica errata. Sebbene ti sforzi di scrivere tutto al passato remoto e all'imperfetto, che potrebbe anche starci se seguissi il metodo esatto, ci sono tanti, TROPPI ERRORI.
Te ne elenco alcuni:
- "Egli" a inizio frase, come ti ho detto appesantisce il discorso, quindi andrebbe tolto;
- "Dalla sua tasca per iniziare..." seguendo la logica del tuo ragionamento, andrebbe meglio scriverlo "Dalla sua tasca ed iniziò...";

- "a proposito" a inizio lettera, troppo pesante;

- particolari superflui già segnalati;
- "Sta ospitando", come ti ho già detto conviene scrivere "Ospita" perché il verbo al presente, con gli ausiliari temporali, come "quest'anno" suona meglio;

- "casa" e non "Casa" quando parli delle case di Grifondoro, non c'è motivo di scriverle in maiuscolo, mentre potresti mettere in maiuscolo appunto il nome della casa, come fai con Grifondoro;
-"Ma in breve si tratta..." allora, qui potresti sfruttare diverse formuline. Io ti consiglierei di scriverla così "Torneo Tremaghi, un evento davvero clamoroso che, fortunatamente, ha ripreso dopo svariati secoli, proprio quest'anno, selezionando la nostra scuola come appoggio. E' una competizione tra 3 scuole: Hogwarts, Durmstrang, dalla Bulgaria, e Beauxbatons, dalla Francia. I nostri ospiti sono arrivati la sera prima di Halloween con ... (e qui metti i trasporti), [qui potresti descrivere un po' le regole del torneo], così dopo qualche giorno sono stati scelti i 3, anzi scusa 4 campioni [e qui descrivi i campioni]. La cosa più entusiasmante di questo evento è che a Natela ospiterà un grandissimo ballo, il famoso Ballo del Ceppo, [e qui descrivi un po' il ballo con la McGranitt che insegna ai suoi studenti i passi del valzer, etc]. [E poi termini dicendo della frenesia dell'invitare la ragazza dei tuoi sogni, o l'essere invitata da qualcuno]."
- "nel tentativo di invitarla al ballo. Ehm... inutile dirlo", troppo pesante. Secondo me dovresti scrivere "nel tentativo di invitarla al ballo, ma lei con la sua solita grazia, ha declinato";

- "ed ecco che il ballo si sta avvicinando" ... Cioè, ora sei onnisciente? "Tornando al discorso, mancavano poche settimane al ballo ed io non avevo ancora trovato nessuna...";
Non vado avanti a segnarteli tutti, perché non finirei più, ma come ti ho anticipato, ce ne sono tantissimi che, con una bella revisione da un esterno, possono essere sistemati.

Punteggiatura * *
Anche qui due stelle, in alcune parti la usi bene, ma ci sono volte, abbastanza volte diciamo, che dimentichi una virgola, non sfrutti un punto per non appesantire la frase, non stacchi la prima parola dopo il punto... Insomma, diversi errori mi auguro per svista.

Ortografia * *
Ci sono diversi errori di battitura, di ortografia e tant'altro, come ti ho già spiegato sopra.
Anche qui ti accenno che servirebbe una bella revisione.

Copertina * *
Non mi piace. Per niente! Ce, oddio, lo sfondo con Hogwarts e la foresta, sì, ma trovo troppi elementi messi lì come capita.
I due stemmi li avrei apprezzati se magari sfruttati diversamente, inserendo anche le altre due case e posizionandoli altrove.
Il font usato per il nome: non mi piace per niente. Avrei utilizzato qualcosa di più basico, di più semplice come un Times New Roman.
La rosa? Secondo me è molto a caso.
Il titolo: Colorato così non mi dice niente. Sembra essere stato messo lì con forzatura.
Infine la sagoma dei due ragazzi: potrebbe starci, se fosse stata magari impostata diversamente, mi spiego: magari dentro di loro, si vedeva Hogwarts in lontananza...
Non vorrei che la ragazza che l'ha fatto lo prenda come un'offesa personale, questo è solo mio giudizio, magari ad altri piace, sfortunatamente non è il mio caso.

Parere personale
Sebbene la storia sia molto interessante, ti consiglierei di farla visionare da un terzo che ti aiuti a sistemarla.
Per la copertina potresti sfruttare il nostro Servizio Grafico, mentre per la trama come ti ho consigliato, c'è il Servizio "Sblocca il Blocco", che potrebbe aiutarti anche nella revisione.
Però mi dispiace, questa storia non merita un punteggio alto, perché mi ha confuso dall'inizio alla fine.
So che potrei magari farci un pensierino - di continuare a leggerla - solo per Gwen, ma al momento non ho un interesse nell'andare avanti.
Peggio ancora: parli male di Draco Malfoy, facendolo risultare molto più stupido di quanto non fosse e solo per questo ti boccio la storia.
No, dai scherzi a parte come ho detto può essere molto interessante, ma deve essere sistemata.

MEDIA DEI VOTI * *

La media è questa, mi dispiace. Magari in futuro potrà arrivare anche a 5 perché non va a toccare i soliti clichè.

@ToniaDiMicco

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