13 LA GATTA PIÙ TEMUTA
Noooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!
StellaD'Abisso mi spaventava troppo.
Avrei voluto urlare, ma non ne avevo le forze. Alla fine cessai con la mia lotta interna, e mi concentrai sul fruscio che provocava il mio corpo mentre veniva trascinato sul terreno.
*
Il 'colloquio' con StellaD'Abisso, però, si presentò meno orribile del previsto.
Ero appena uscita dalla tana della gatta, e stavo ancora rimuginando su ciò che mi aveva comunicato. Non potevo credere che lei riponesse una tale fiducia in me da raccontarmi tutti i suoi segreti, -ad esempio di aver sognato di essere un gatto domestico-. Avevo sempre considerato quella gatta poco comprensiva e troppo cervello-di-topo per miagolarci assieme; ma ora, io avevo cambiato reputazione nei suoi confronti.
"Ehi! Fe..." era la voce di ZampadiFelce, smorzata di nuovo dai seguenti pensieri... -non avrei mai perdonato il fatto che StellaD'Abisso non mi avesse ancora dato un nome.-
"... capito? Non vedo l'ora!" terminò il discorso che non avevo udito per intero, tutta eccitata e piena di sé come non l'avrei mai immaginata.
Per non buttare all'aria la sua gioia momentanea le sorrisi, e feci un cenno di assenso con il capo.
*
La notte calò silenziosa sulla foresta con il suo fresco manto. La falce di luna crescente illuminava le cime degli alberi con la sua scintillante luce.
Il vento soffiava dolcemente fra le cime degli alberi, portando con sé l'essenza della stagione delle nuove foglie.
Per fortuna per quella nottata mi ero preparata un giaciglio 'provvisorio' di muschio secco -non essendo apprendista di certo non avrei potuto andare a raccogliere quello fresco- ma, nonostante tutto, mi accontentai.
Stavo per appisolarmi, ma la mia pancia brontolava e borbottava suoni indistinti -del tipo ho fame- e non smise di farlo. Con la bava alla bocca, ben presto, mi alzai, e mi avviai verso la pila di carne fresca che si ergeva al centro del campo. Indubbiamente era più ricca dei giorni precedenti, e non solo, le prede erano anche più paffute e invoglianti. Perché non mangiarne una? Una sola?
"Non farlo" disse calma una voce alle mie spalle, mentre io, furtiva, cercavo di raggiungere il mucchio di prede profumate, ormai a due code di distanza da me.
"...dobbiamo aspettare gli altri" completò dolcemente la stessa voce.
Mi voltai. Solo in quel momento, compresi davvero di essere stata appena sorpresa nel mezzo del delitto.
"N-n-non era mia intenzione... StellaD'Abisso" conclusi rapida, dopo aver guardato la gatta bianca negli occhi.
Stavo per andarmene imbarazzata verso la tana degli apprendisti, quando, la stessa voce di prima, con lo stesso tono dolce, fece bloccare la mia zampa destra a mezz'aria.
"guarda che c'è una punizione per questo... e io non voglio fare preferenze" concluse lei.
NOTA AUTRICE * * * * * * * * * * * *
Heem... credeva di fare la furba, eh? Beh! A quanto pare un c'è riuscita!
Grazie a tutti voi. Scriverò presto un seguito...
Alice777777
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