(Nell'immagine: io vestita come una dama settecentesca durante un progetto scolastico. Mai indossato vestiti più comodi di quelli, a parte forse l'armatura da cavaliere teutonico che uso per girare in casa.)

Casa mia, mezzanotte.

Silenzio assoluto, a parte il ticchettio dei miei ditoni obesi sulla tastiera (davvero, io anche un bel fisico, ma ho delle dita abnormi ahahah). 

È da quattro ore che sto scrivendo il mio romanzo su Oliver Cromwell, e il mio cervello sta iniziando a dare i numeri (ma io ovviamente non me ne sono ancora resa conto).

Anyway, per sconfiggere il blocco notturno decido di fare un po' di test online della patente e mi ci metto d'impegno.

Il problema?

La prima domanda che mi capita riguarda il cartello di divieto di transito per le automobili, e alzo subito gli occhi al cielo.

Ma perché diavolo mi fanno una domanda sulle auto se le auto non esistono ancora?, mi chiedo.

Giuro, sono rimasta a ragionarci per quasi cinque minuti.

Dopodiché ho abbandonato il quiz e mi sono rimessa a scrivere.

Nel momento stesso in cui ho appoggiato la testa sul cuscino qualche ora dopo, ho capito tutto.

AHAHAHAHAHAHA.