Esperimento alcolico.
Io e il mio fedele scudiero Il_Barbaro abbiamo unito le nostre energie per il bene della scienza, ed ora ve ne offriremo il resoconto completo.
Dovete sapere che una settimana fa, in un pomeriggio di intensa crisi spirituale, ho avuto la brillante idea di inventarmi un nuovo cocktail usando l'alcol che avevo già in casa. L'ho battezzato Matamoros (letteralmente "uccisore di Mori"... sì, sono simpy e fissata con la #reconquista), e adesso sto seriamente considerando l'idea di brevettarlo.
Ma prima di tutto veniamo alla ricetta.
INGREDIENTI (per due persone):
✓ Una bottiglia di sake.
✓ Una bottiglia di Brandy Napoleon.
✓ Una mela gialla. (Può anche essere rossa, ma verde no. Bisogna mantenere i colori della bandiera spagnola ajajajaj)
✓ Cento grammi di cannella.
✓ Quattro bustine di zucchero.
✓ Una padella.
✓ Due bicchieri da cocktail.
✓ Uno shaker. (Ma non è obbligatorio)
✓ Un amico che vi tenga d'occhio. (Questo invece è obbligatorio)
PREPARAZIONE:
1. Aprire due bustine e versarle nella bottiglia di sake. Dopo aver controllato di aver girato bene il tappo, agitare con violenza (proprio con violenza, eh) per circa un minuto.
2. Tagliare la mela in piccoli cubi. Preparare la padella sul forno, versarci dentro due dita di Brandy (non le vostre, mi raccomando), cento grammi di cannella e le restanti bustine di zucchero. Aggiungere le mele e accendere il fuoco (e il fuoco si usa per scaldare i cubetti, non per altro... vero, Torquemada?). Saltare le mele in padella stando attenti a non appiccicarle al soffitto. Mescolare con violenza per non creare il caramello (le magie della chimica) e unire la cannella alle mele. Dopo circa cinque minuti, dovreste avere dei cubetti caldi ricoperti di zucchero, Brandy e cannella.
3. Se avete lo shaker: versate il sake fino a metà, poi aggiungete le mele (quantità a piacere) e versate il brandy. Shakerate con violenza.
Se non avete lo shaker: versate direttamente tutto nei due bicchieri, poi, con molta grazia, copriteli con la vostra mano e shakerate con violenza.
4. Gustate il Matamoros.
***
Ora che avete assistito alla preparazione, direi di passare agli effetti che abbiamo sperimentato. Premessa: sia io che il mio assistente abbiamo bevuto il cocktail alle tre del pomeriggio senza aver prima pranzato né fatto colazione. Abbiamo trascritto simultaneamente su un quaderno le nostre impressioni man mano che i minuti passavano, ed ora le riportiamo fedelmente qui.
DOPO DUE MINUTI
Il Barbaro: Calore diffuso alla gola, battito normale, sudorazione normale. Credo che Irene abbia esagerato con la cannella.
Io: Sento già il warm inside (1). Per adesso tutto bene. Ho finito il bicchiere senza troppa fatica.
DOPO CINQUE MINUTI
Il Barbaro: Leggero giramento di testa. Mi alzo a prendere un bicchier d'acqua perché ho la lingua e il palato in fiamme.
Io: Mi gira già la testa. Sicuramente perché ho mischiato il sake e il Brandy. Ma per ora nulla di terribile.
DOPO DIECI MINUTI
Il Barbaro: Gola secca, battito accelerato, ho voglia di alzarmi di nuovo e mettermi a correre.
Io: Sento le palpebre che si chiudono. Mi batte forte il cuore. Guardo il mio amico e lo vedo più euforico di me. Forse ho sbagliato a dosare qualcosa.
DOPO VENTI MINUTI
Il Barbaro: Continuo a deglutire. Il battito è aumentato ancora. Ho la testa pesante.
Io: Dio, che schifo che mi fa il sake. Giuro che non lo berrò mai più in vita mia. Ho la nausea.
DOPO MEZZ'ORA
Il Barbaro: [Considerazione del giorno dopo: Ho smesso di scrivere perché non riuscivo più a tenere in mano la biro. Credo di averla lanciata. Quando mi sono alzato in piedi, mi sono dovuto aggrappare al bordo del tavolo, e sono scoppiato a ridere. Ricordo di aver visto Irene che scriveva con la fronte appoggiata al foglio...]
Io: [Perdonate gli errori: ero già andata] Che cosss sta facend quell idiot? mammappaà sta suonando il citofono
[Nota: Il citofono stava suonando davvero. Ricordo vagamente di essermi alzata a rispondere e di aver scoperto che erano i soliti testimoni di Geova. Devo averli insultati.]
DOPO QUARANTA MINUTI
Il Barbaro: [Considerazione del giorno dopo: Mentre stavo ballando, sono inciampato e sono caduto sul tappeto. Sono rimasto lì per un po', credo... almeno finché Irene non mi ha urlato qualcosa.]
Io: [Considerazione del giorno dopo: Non ricordo nemmeno di aver smesso di scrivere. Mi sono alzata e sono caduta addosso al mio amico che era disteso sul tappeto. Ho gridato qualcosa. Non ricordo cosa. Non chiedetemi cosa.]
DOPO CINQUANTA MINUTI
Il Barbaro: [Considerazione del giorno dopo: Mi sono addormentato quasi subito; ero stanco morto. Avevo la testa che pulsava, e la gola secca.]
Io: [Considerazione del giorno dopo: Devo essermi rialzata e aver ripreso in mano la biro, perché più tardi ho ritrovato il foglio del resoconto e...
No comment. Io & Magellano, uniti anche nelle avversità.]
DOPO UN'ORA E MEZZA
Il Barbaro: Risveglllia bombacoktail ah !
Io: [Considerazione del giorno dopo: Sono collassata sul divano, ma avevo l'udito ancora in funzione, e ho sentito il mio amico sbraitare come un pazzo fuori dalla finestra. Mi sono risvegliata dopo circa due ore, e ho dovuto prendere la pillola antisbornia (2).]
Conclusioni:
Il cocktail ha bisogno di qualche correzione, ma tutto sommato non è male. Il problema è che non uccide solo i Mori: uccide pure i cristiani.
***
(1) Warm inside: termine tecnico inventato dalla sottoscritta per descrivere il calore che si avverte subito dopo aver bevuto un superalcolico.
(2) Pillola antisbornia: l'altro nome del paracetamolo.
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