CAPITOLO 2 - Occhi di ghiaccio
Si alza dal letto, si veste, scende giú per fare colazione ed esce per andare a scuola.
Classe piú sfigata dell'istituto, aula all'ultimo piano, in fondo a destra del corridoio. Entra e tutti lo fissano:
"Bene ragazzi, da ora avrete un nuovo compagno. Parlaci un pó di te"; un pó titubante inizia a parlare:
"Mi chiamo Takahiro Ayuzawa, ho 17 anni e vengo da Osaka" sorride e la profe lo manda a sedere vicino ad un ragazzo che ... Si, sta dormendo.
La fine della lezione finisce in fretta e Takahiro decide di svegliare il ragazzo che ha dormito per tutta l'ora:
"Sveglia. La lezione é finita"
Dice scompigliandoli i capelli blu con sfumature viola.
"Takahiro? Non farlo, quando si sveglia é sempre di pessimo umore"
Disse Sakura avvicinandosi per avvertirlo ma a lui non importava.
"Ma davvero? Allora vediamo. SVEEGLIAAA"
Dice urlandogli nell' orecchio.
Il ragazzo si sveglia e si gira verso Takahiro che si blocca di colpo.
"Chi cazzo ha osato svegliarmi? Né?!"
Tutti indicano il povero ragazzo che é rimasto nella stessa posizione.
"Tu! Dovresti essere il nuovo ragazzo ... Takahiro Ayuzawa ...?"
"Si, sono io."
"Ora avrai una bella punizione"
"Nome?"
"Cosa?"
"Ti. Ho. Chiesto. Il tuo nome."
"Tsk. Non sono affari tuoi"
"Ma guarda un pó. Assomigli a Levi"
"Non provare a pronunciare quel nome ... Se oserai ..."
Takahiro lo interrupe ridendo
"Cosa mi farai? Parla su"
"Ti uccido!"
"Aiutoo. Sto tremando di pauraaa"
Fece finta di immitare una ragazza spaventata andando verso l'uscita ma si fermó, si giró verso quel ragazzo dagli occhi verde smeraldo e sorrise:
"Ci vediamo domani ... occhi di ghiaccio" e sparì dietro la porta.
Il ragazzo dai capelli viola cammina per le strade di Tokyo quando sentì un urlo e corrse in soccorso, appena fu sul posto si fermó e scoppió a ridere.
"Che cazzo hai di ridere Ayuzawa?"
"Takahiro per gli amici, mio caro Levi"
"Tsk"
Takahiro si sedette accanto a lui.
"Che fai?"
"Provo una scena di pianto"
"Ti do una mano"
"Non sai recitare"
"Scometti?"
Levi si stupì dalla sua bravura quando provó a fare la scena del pianto. Era meravigliato. Quando Takahiro smise aveva gli occhi tutti rossi.
"Allora? Che cosa dicevi?"
"Va bene. Lo ammetto. Sei molto bravo"
Andarono avanti così per tutto il giorno quando Takahiro dovette andare a casa.
"Ora vado. Se no mia madre si arrabbia"
"Ti accompagno se vuoi"
"M-ma n-non ser-ve. Tranquillo"
Corse via, il piú velocemente possibile.
Levi lo seguì e quando lo vide si avvicinó e lo prese per il polso.
"L-Levi"
"Mi spieghi?"
Takahiro non poté fare nulla e lo invitó a casa sua.
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