51

Ecco senza nessun preavviso sono dentro la tana del Leone. Le belve sono tante vestite a festa. Ovviamente non per sbranare me ma tra di loro. Io ho il mio aguzzino personale, mi ha preso sottobraccio e non mi lascia andare con un sorriso falso si destreggia tra gli invitati e bisbiglia al mio orecchio parole cariche di odio.

Si affianca a noi mia mamma che con tono sprezzante si rivolge a me.

"Caterina nella mia vita sei sempre capitata nel momento sbagliato!"

Un insulto sottile per dire che maledice la mia nascita capitata nel pieno della sua ascesa al potere nella cerchia di avvocati e a causa mia si è dovuta accontentare di un "misero impiego" alle poste. Me l'ha sempre rinfacciato non è una novità.

Mi guardo intorno e noto avvocati di successo mondiale, giudici e uomini d'affari. Gente che ha sempre frequentato la casa dei miei genitori. Ambiente di cui non volevo più far parte. Artificioso e troppo falso per i miei gusti.

"Pollo coccode, sei arrivata giusto in tempo per l'annuncio"

Sono bloccata non riesco ad andare via. Sono prigioniera, mi afferra cosí forte il braccio che temo che domani avrò un livido.

Mi trascina in mezzo alla sala, di fronte a noi un palco. Un palco? Non si è fatta mancare niente mia mamma!

All'improvviso la musica cessa e mio padre sale sul palco e inizia:

"Signori e Signore, amici tutti sono lieto della vostra presenza. Questa festa, maestosamente organizzata dalla mia cara consorte..." fa un cenno verso mia mamma

"...è per comunicarvi il rientro in Italia, dopo un lungo periodo all'estero dove ha ottenuto successo e prestigio, della mia carissima figliola Valentina. Colleghi, carissimi amici questa festa non solo ha come fulcro il rientro di mia figlia Valentina in Italia ma anche l'acquisto nella nostra società di una persona a me cara. Che ho avuto modo di modellare e di riconoscere la sua crescita professionale nonché la sua passione verso le leggi. Senza alcuna ombra di dubbio al mio pensionamento lascerò la mia azienda nelle sue mani. Vi presento il mio genero Cesare Crow"

Coooosa? Sul palco con un sorriso sulle labbra, si congratula e ringrazia tutti i presenti.

Cesare lo stesso che ieri aveva detto di amarmi, lo stesso che mi segue con SMS, lo stesso con cui ho parlato per 4 ore in treno. Scuoto la testa e sento le gambe tremare.

"Pensavi sul serio che mi avrebbe lasciata per te? Tu non puoi dargli niente. Papá è stato d'accordo subito. Non sei cambiata pollo coccode! Renditi conto che ora tutto è nostro!!"

Papá! Come hai potuto? Le guance di bagnano di lacrime di dolore. Come? non riesco a capirlo!

"Caterina! Sorrididi. Demente! Siamo a una festa dovresti essere felice per tua sorella!"

Sono Senza parole, non mi lasciano andare via è come ricevere mille pugni e non sapere come reagire.

Incrocio lo sguardo di mio padre che è sul palco. Ha un susulto e il suo sguardo di spegne.

La gente ci passa davanti, da un cenno di saluto e va oltre. Falsi tutti! Si sente nell'aria le macchinazioni delle loro menti. Ho vissuto a lungo in questo ambiente da odiarlo. Da piccola passavo innosservata e sentivo i  migliori stratagemmi per rubare azioni e ottenere i miglior affare. So come funziona e non sono capace di tanta cattiveria.
Cesare, devo dirlo a Papá che è un intruso. Falso, doppiogiochista. Ma Valentina Non molla la presa e guardate dal di fuori sembriamo  il ritratto della famiglia del mulino bianco. Sorridenti e felici. Ma da sorridere non abbiamo proprio nulla e neanche per essere felici.
"Papá ora mi ascolta! Sono io che comando!"
Certo che altro poteva fare, pensa che con l'ascesa al potere potrà ottenere più 'amore' da parte di mio padre...mi fa solo pena!

.........................
Norcia la porto nel cuore. Mi dispiace!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top