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Oddio Cesare, seduto di fronte a me! Mi prende l'ansia devo...devo alzarmi cercare un altro posto, io qui non ci voglio stare! Stiamo scherzando?
Mi alzo di scatto, mi allungo verso la cappelliera per prendere il mio trolley ma è incastrato, tiro forte e lo slancio mi fa quasi cadere. Cesare mi afferra al volo. Con sguardo assassino sibilo tra i denti: "Levami subito le mani di dosso"
"Stavi per cadere... Dove pensi di andare? Il treno è pieno... Comportiamoci da adulti!"
Effettivamente non ha tutti i torti, il treno è pienissimo, se mi alzo rischio di rimanere imbottigliata tra i corpi di altri passeggeri...Forza come ha detto Libertà? Spirito nuovo... Affronta le tue PAURE...non sei più una ragazzina, hai 30 anni... Il treno è pieno di testimoni oculari, nel caso voglia farmi del male basta un urlo...Antonio dove sei quando ho bisogno di te! Mi servirebbe un altro round da stenderlo a tappeto come pochi giorni fa nel bagno del ristorante al compleanno di Alice.
Mi siedo nervosamente, mi concentro sul finestrino. Fuori è buio! Non c'è niente da guardare... Un libro ecco cosa farebbe al caso... Cerco nella borsa, ecco 'Cosa aspettarsi quando si aspetta' e da dov'è uscito questo libro? È un libro su cosa aspettarsi quando si è incinta? Lo giro e rigiro tra le mani, leggo la dedica: 'Per la piccola Katty leggilo e vedrai che non ti stai perdendo niente... Anzi! Ti voglio bene cosí come sei. A.'
Oddio Antonio! Magari un libro potesse avere il potere di farmi dimenticare di volere una gravidanza, ironizando sul mio futuro senza una maternitá .
"Sei incinta?" esordisce una voce distraendomi dai miei pensieri.
"Io non p...io...perché me lo chiedi?" Ecco davanti ai miei occhi la ragione per cui ho perso l'unica possibilità di essere madre, del mio ciclo sballato, del periodo depressivo passato, del mio non fidarmi più degli uomini. In una persona mille schegge di odio nel cuore.
"Il libro...scusa non sono affari miei..."
"Da oltre 10 anni che non sono più affari tuoi..." Dico sibillando tra i denti
"Ora basta, Caterina! Ho Capito! Ti ho veramente ferita.... Sono passati 10 anni per la miseria... Sono stato veramente male e lo sono tutt'oggi se penso che al posto della strega potevo avere la principessa..."
"Tu? Tu sei stato male? Smettila..." Mi sto arrabbiando sul serio!
"No, ascoltami. Ho pregato e ho sperato di rincontrarti in tutti questi anni Caterina...per...per chiederti scusa, umilmente perdono. Sono stato uno stronzo, ma ero giovane e non capivo il male che ti stavo facendo... Ogni volta che ci penso sto da cani... Quando ti ho vista nell'androne del bagno del ristorante ho avuto un deja vù... Ero tornato ai miei 16 anni e il tempo si era fermato non ci potevo credere di averti di nuovo davanti ai miei occhi, splendida più di allora! Non ho resistito, ho desiderato dentro di me che il tempo non fosse andato avanti e che davanti a me ci fosse ancora la 17enne piena di vita e di sogni, l'artista che riusciva con semplici pennellate a riportare su tela i suoi sogni. La ragazza che mi riempiva di baci appena mi vedeva, la ragazza di cui ero e ...sono innamorato"
"Basta! Io non voglio ascoltarti, quella ragazza non esiste più! Grazie a te e alla stronza"
Poi parlare in treno che storia è questa? Ha avuto tante possibilità per farlo e ora vuole parlare... "Ora vuoi parlarne? Perchè sei costretto! Non mi hai mai cercata in questi anni, ora sono Io che non voglio cercarti...poi un'altra cosa chi ti ha dato il mio numero?"
"Caterina... Abbiamo un viaggio di 4 ore davanti a noi, non voglio perdere un minuto senza dirti quello che provo. Ho sperato con tutte le mie forze che quel vecchio numero fosse ancora in uso, conoscendo il tuo odio verso la tecnologia ho sperato che non lo avessi cambiato... Perdonami....quelIo che voglio è il tuo perdono, voglio essere tuo amico"
"Non mi hai rubato delle caramelle, Cesare! Io non so se tu lo capisci, se riesci ad arrivarci. Sei. Andato. Al. Letto. Con. Mia. Sorella!!! E te la sei sposata e non so quanti figli hai fatto. Con lei! Mia Sorella!!!"
"Non sono un deficente, ok? Sono un essere umano e ho commesso degli errori e sono amareggiato e distrutto Perchè ho perso una persona meravigliosa come te! Non puoi odiarmi in eterno..."
Ecco ho toccato i suoi fili scoperti, non è cambiato per niente con quasi 30 anni non accetta una critica e parte sulla difensiva.
Rimaniamo in silenzio Perchè a questo punto o urlo a chiamare il controllore o rischio il carcere per omicidio... Mi devo calmare. Ci guardiamo come se ci stessimo studiando... Lui cerca di capire se ha fatto breccia nel mio cuore e io cerco un segnale qualsiasi per scoprire la sincerità delle sue parole.
"Che fine hanno fatto i capelli?" Che razza di domande mi vengono da fargli? Sono un genio proprio ma questo silenzio m'imbarazza...
"Un tempo avevi una chioma da paura..."
"Andati"
"Palestra? Perso la tessera?" Era fissato quando stava con me.
"Qualcosa del genere"
"Perso anche il gusto nel vestire, vedo"
"Tu sei bellissima più di allora"
"Mmmh non grazie a te!"
Piomba di nuovo il silenzio tra noi.
"Ti chiedo solo di pensarci...Guardami! Sono sempre Io il ragazzo di cui ti sei innamorata. Quella parte di me non è mai morta...La stronza non è riuscita a spezzarmi completamente... Sono la stessa persona a cui raccontavi i tuoi disagi con tua madre, lo stesso che ti consolava quando prendevi un brutto voto a scuola... Lo stesso che rimaneva sveglio con te tutta la notte mentre preparavi un esame... Lo stesso con cui hai viaggiato e ti divertivi a prendere in giro nei bar di Salamanca.. Quello che ti ha ascoltata davanti al Guernica di Picasso tutte le tue teorie al riguardo.... Non puoi aver dimenticato tutto! Voglio sinceramente il tuo perdono"
Mi guarda negli occhi con serenità fa respiri profondi per mantenere la calma. Ha un tono fermo, caldo, dolce.... Oddio sono cosí confusa, questo è il Cesare di cui mi sono innamorata da giovane... Il ragazzo che dovevo sposare...
"Ho pugnalato il tuo vestito, è diventato uno straccio e dei lembi gli ho usati per un quadro di cui ho ricavato tanto successo, le tue foto le ho bruciate, ho pianto per un mese intero nell'appartamento di Betty e non posso avere ...hmm dimenticare il male che mi hai fatto non solo emotivo ma fisico con un colpo di spugna. 4 ore non ti basteranno Perchè io ti perdoni." Non mi riconosco, la mia voce è cosí fredda e il mio sguardo glaciale...
"Sei sempre la mia principessa, dietro a quei occhi pieno di rabbia esiste ancora la mia principessa... Vedo che sei cambiata non sono stupido, merito che riversi su di me tutto il tuo dolore, la tua rabbia ma sono solo e questa opportunità non me la lascio sfuggire..."
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