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Sono stata non so quanto tempo a parlare con Desi e cerco nella mia memoria se avrò detto qualcosa d'inappropriato... In fondo è la mamma dell'uomo che m'interessa...oddio e se ho detto qualcosa di sbagliato? Non credo.... abbiamo parlato più che altro dell'amore che ho verso l'arte.

"Zia Katty! Nonna Desi è lei la ragazza che ti raccontavo... È vero che è brava e bella?" con la coda dell'occhio vedo Desi annuire.

"Abby tesoro, tu che ci fai qui?"

"Questa è la casa della mia baby-sitter Sara. Nonna Desi posso aiutarti a fare i gnocchi?"

"Certo! E tu invece di stare sulla porta con la bocca spalancata perché Non ti vai a mettere una maglia!" Dice mentre con lo strofinaccio fa finta di colpire Dario che si avvicina alla mamma gli da un bacio sulla testa e poi le fa il solletico... Che bella famiglia! Magari la mia fosse cosí...

"Nonna eccoci, arrivano i rinforzi"

Due ragazzi robusti e alti entrano in cucina seguiti da tre bambine assomigliano molto a Desi capelli Neri e occhi grandi espressivi che mi studiano.

"Piacere io sono Paolo e questo è mio fratello Giacomo e loro sono le nostre figlie"

"Non spaventarti cara siamo una grossa famiglia. Quando vengo a Roma ci organizziamo e cerchiamo di stare tutti insieme" mi dice Desi posandomi un braccio intorno alla spalla.

"Robertaaaa, Chiaraaa, Federicaaa!!" Abby lascia stare quello che sta facendo e corre verso le bambine afferra la mia mano e con occhi imploranti mi dice "zia ti prego vieni a giocare con noi!"

"Vai pure tesorina, qui sono arrivati i rinforzi!"

Attraversiamo il salone che è immenso, la tavola lunghissima è apparecchiata. Chissà chi altri si aggiungeranno? Mi sento un po' pesce fuor d'acqua. Le bimbe mi trascinano in giardino, io ringrazio di aver messo i jeans Perchè adoro i bambini e In meno che non si dica giá sono a terra che mi rotolo con loro sull'erba. Stare con i bambini per me è un toccasana. E dopo la serata che ho passato ne avevo proprio bisogno. Mi fanno stare cosí bene e ogni pensiero negativo sparisce dalla mia mente. Dopo un po' si aggiungono altri 2 maschietti. Noto Betty al di lá della piscina sempre con il cellulare in mano che mi osserva e un luccichio negli occhi. Ama vedermi felice questo lo so. Immagino che sapeva che portandomi qui mi avrebbe fatto bene. Mi avrebbe riportata al mondo.

Facciamo le capriole, la ruota, poi ci mettiamo in cerchio e m'insegnano altri giochi che non sapevo. Rido di gusto, giochiamo a basket.

"Non è giusto che lei giochi, è altissima vincerete di sicuro!" si lamenta uno dei bimbi

"Ok allora faccio l'arbitro"

Mi sto divertendo da matti, sono l'unica adulta che gioca. Non penso a che impressione potrei dare alla famiglia di Dario e non m'interessa non riesco a dire di no ai bimbi. Sono il mio sfogo, mi fanno sentire libera. Rido a non finire.

"Vedo con piacere che ti piacciono i bambini" si avvicina Pat, il padre di Dario.

"Si tantissimo!" rispondo di getto, senza rifflettere.

"Mi fa davvero piacere sentirlo, sai Dario è un sognatore. Un artista" fa un gesto con la mano come a dire che non lo appoggia molto nella sua scelta di vita. "...Altro non desidero che metta la testa a posto e mi sforni nipotini" cosí dicendo mi fa l'occhiolino.

Questo che significa? Che vorrebbe nipoti da me? Dimentico sempre che la gente fa di questi commenti quando mi vede giocare con i figli degli altri... Un altro motivo per non avere una relazione seria con qualcuno... Già....Meglio essere da soli che stare con qualcuno che vorrá avere qualcosa da me che non potrò mai darle... Sorrido mesta al commento, che dovrei fare altrimenti?

"Zio Pat! Bello rivvederti" Antonio prende sottobraccio l'uomo e Mi fa l'occhiolino....Antonio? Che ci fa qui? In ogni caso gli sono debitrice, mi salva sempre, è il mio Angelo custode, peccato che non ci sta quando parla mia madre...

Mentre Sono assorta in queste mie paranoie, i bimbi urlano.

"Non è giusto zio Dario, non puoi fare canestro, non stai nemmeno giocando" rimbalzando la palla si avvicina e mi gira intorno

"Arbitro lo ammonisca"

"Si, si lo cacci dal campo" urlano i diavoletti, gli rubbo la palla, la faccio rimbalzare e lancio facendo canestro.

"Wow" dicono i bimbi, faccio una danza della vittoria. Sembro io la bambina.

"Vieni qui Micheal Jordan" cosí dicendo, Dario mi afferra e mi abbraccia da dietro. I bambini continuano a giocare mentre il mio cuore sta per uscire dalla cassa toracica, sembro un'adolescente alla prima cotta, rido cosí tanto che mi sento stupida. Devo ricordarmi che devo essere più fredda con lui, non posso illuderlo. 'piccoli passi' diceva Libertà ieri notte ma come faccio? Non sono di pietra, lui mi piace...

"Sai giocare a basket allora? Eh?" Dice facendomi il solletico cerco di divincolarmi e comincio a correre, ma non so dove andare non conosco la casa, quindi corro verso il bosco, inciampo in una radice sto per cadere a terra, prontamente mi prende al volo ritrovandoci faccia a faccia, alzo lo sguardo e il cuore va a mille, il respiro è affannoso.

Mi accarezza il viso, sposta delle ciocche dal mio viso, mi guarda cosí intensamente che mi sento mancare, nessuno mai mi ha guardata cosí.

"Tu mi fai impazzire..." Dice sospirando si avvicina sempre di più alla mia bocca...

"È pronto!! A mangiareeee" la voce di Desi interrompe questo attimo unico. La magia che si era creata viene spezzata, sbuffa e arrivano i bambini.

"Dai Katty andiamo! Stai a tavola con noi!!" Cosí dicendo mi trascinano via.

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