16
Bevviamo un altro sorso di vino, un po' della mia lucidità è svanita. Ho coraggio a sufficenza per salutare Betty e gli altri e acconsentire a uscire con Dario.
Camminiamo mano nella mano, come non mi succedeva da tempo. Ho la vaga impressione che ha capito da solo che non sto ne con Cesare ne con Antonio, anche perché Antonio ha flirtato tutta sera con una ragazza seduta al tavolo vicino...almeno spero... Parla a ruota libera mi fa morire dal ridere. È un toccasana per il mio stato attuale, ci credo che fa l'animatore! Ha la capacitá di trascinarti e di coinvolgerti come pochi.
"Nocciolina allora...qual'è il tuo vero nome?"
Ma sta facendo sul serio? Non sa il mio nome? Mi starà prendendo in giro? Lo guardo con un sopraciglio in su, a mo di domanda.
"Nocciolina non mi guardare cosí...sono giorni che ti chiamo Nocciolina, tu non mi correggi dicendomi il tuo vero nome..."
"Pensavo che Betty si era prodigata nel dirtelo..." Solitamente racconta tutto di di me a un potenziale fidanzato...strano che Dario non sappia il mio nome...
"Betty non è amica mia, io conosco Mauro per via del lavoro"
"Ok sono confusa, quanti lavori fai? Sei un animatore, artista e un operaio?" Gesticolo mentre parlo segno che sono al limite con l'alcool speriamo che non mi proponga di andare a un bar altrimenti non risponderò più di me...
"Diciamo che bisogna pur vivere...devo nascondere i miei affari loschi" e ride di gusto, oddio che denti bianchissimi....Mi stringe la mano, gioca con le mie dita, mi emana un calore su per tutto il corpo...
"E Tu? So che sei un'affascinante assistente mago, una fantastica artista, ma il tuo nome?" mi accarezza con due dita il contorno del mio viso e mi sciolgo.
"Selvaggia è il tuo nome?"
"Caterina"
"Caterina, Caterina!"
"Non mi chiamare cosí...che mi chiama...." mia madre
"...lascia stare...Katty per gli amici"
"Mi piace il tuo nome. L'alterego invece mi dice molto di te"
"Ah, sul serio?" ho paura della sua risposta.
"Selvaggia, mi dice che ti piacerebbe esserlo, indommabile, senza un passato da cui nasconderti. Mi ha incuriosito la storia che ti ha ispirato il quadro, sei tu vero?"
Abbasso lo sguardo, non rispondo. Cosa gliene importa?
"Tenersi tutto dentro non fa bene, il tuo viso bellissimo, è tracciato dal tuo passato che vuoi cancellare, quale parte hai ommesso nel racconto? Con chi ti ha tradito il tuo ex tanto da renderti insicura e da volerti nascondere."
"Che importanza ha?" Perchè vuole scavare dentro di me?
"Sei uno psicologo?" mi sta irritando.
"Perchè ti metti sulla difensiva? Chi è stato cosí....subdolo da minare la tua possibilità di essere felice?"
Felice? Felice! Felice non lo sono da tempo, che vuole questo da me? Chi lo conosce? Ma come si permette? Non mi piace la piega che sta prendendo questo discorso...
"Senti è tardi, io devo tornare..." faccio un passo falso e finisco tra un muro e le sue braccia che mi sostengono. Non dovevo bere...
"Perchè non ne vuoi parlare? Ho capito! da tempo che non lo fai e ti sembra una storia cosí assurda da non sembrare vera...impossibile che sia successa a te...con chi? La tua migliore amica?"
Distolgo lo sguardo
"Tua mamma?"
Spalanco gli occhi con aria di disgusto
"Tua sorella?"
Abbasso lo sguardo, le lacrime mi scendono lungo le guance. Odio le lacrime, ne ho versate tante per quello che mi hanno fatto che non voglio più farlo.
"Quante domande fai?" dico degrignando i denti e con il palmo della mano asciugo le lascrime dal mio viso.
"È umiliante! Ok? Non ho abbastanza alcool in corpo per sfogarmi come una vecchia barbona che si perde nei ricordi dei tempi passati"
"È curiosità, sono attratto da te. Sei cosí dolce e gentile. Ti osservavo mentre parlavi con quelli della galleria e vedo un altro aspetto di te che mi sbalordisce...Sei forte e disinvolta...sono abbagliato da te, hai una luce dentro Perchè la vuoi soffocare..." dice cercando di sollevarmi il viso, ma io cerco di non guardarlo.
"Sono praticamente uno sconosciuto, con me puoi essere la vera te, sfogati!"
"Chi è vero? Tutti abbiamo una maschera e la sapiamo portare cosí bene..."
Ma cosa vuole che mi affidi a lui?Mi sento in trappola e il vino in corpo non aiuta credo che non resisterò a lungo...
"Non essere cinica, non ti si addice..."
"Tu che ne sai di me?" guardandolo dritto negli occhi.
"Ti voglio conoscere.."
"Perchè?"
"Mi piaci!"
Spalanco gli occhi, non mi aspettavo questa risposta. Mi accarezza il viso e le sue mani scendono lungo le mie spalle per afferrare poi con decisione la mia mano.
M'imprigiona tra le sue braccia, mi stringe forte, cerco di dimenarmi, non voglio la sua compassione. Lui non allenta la presa, mi culla. Il mio viso è premuto sul suo petto e gli bagno la camicia con le lacrime.
"Vedi cosa mi porti a fare? Ha detto quando l'ho scoperto...la colpa è mia non ho saputo legarlo a me..." mi sfugge dalle labbra prima di collegarlo al cervello, lo devo all'alcool.
"No, Nocciolina tu sei fantastica, è solo di loro la colpa!"
"Che ne sai? Se io fossi stata più presente...più furba...scaltra"
Mi posa un dito sulla bocca
"Non farlo, non vivere di 'se' e 'ma'. Vivi! Solo il presente è importante!"
"Non è giusto! Io gli odio! Vorrei vederli sprofondare!"
"Odiare è una parola grossa, non rovinare la tua esistenza sprofondando in quel sentimento"
Ci guardiamo in silenzio e riprendiamo a camminare, smorza la tensione con battute. Arriviamo davanti al portone di Betty.
"Grazie per la seduta psicologica" dico a mo di battuta.
Si appoggia contro il muro e mi stringe a sè affondando il viso sul mio collo.
"Perchè devi partire domani..." dice piagnucolando.
Lo bacio sulla guancia,
piano piano mi stacco. Lui si porta la mia mano alla bocca, mi bacia il dorso e con lentezza lancinante ci separiamo.
Chiuso il portone mi ci appoggio e chiudo gli occhi, incredibile il potere che ha su di me.
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