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Era lui, lo stesso ragazzo che ieri sera mi aveva offerto il panino nel mezzo del mio disastroso appuntamento al buio.
Come ho fatto a non riconoscerlo? Di sicuro bacia bene! È uno sfrontato, di certo se è questo il suo lavoro, animatore nelle feste dei bambini, lo deve essere per forza...ha degli occhi neri profondi, sono calamitata da lui.
"Caterina, che razza di spettacolo vai dando in casa d'altri?"
Ecco che ricomincia e io speravo di essere fuori dal suo campo visivo. Ma mia mamma ha le antenne e capta ogni cosa...con un sorriso falso è già addosso a me.
"Lasciala stare tesoro, era solo un gioco..."
"Tu e questa vi coalizzate sempre contro di me...comunque ne riparleremo a casa. E tu signorina non te la cavi cosí..."
"Mmh Pola cosa mi stavi dicendo di quella proprietà?"
Antonello, il papá di Betty, sa come allontanarla, distraendola con delle proprietà su cui investire.
"Non ti preoccupare per mamma, sei adulta e puoi fare ciò che ritieni opportuno...ma per un genitore è difficile vedere la propria figlia volare..."
"Oh papá!" mio padre è sempre gentile con me. Quando mi sono lasciata con Cesare, mi ha sostenuta parecchio. Dopo aver lasciato la casa di Betty, mi ha aiutato con il trasloco e davanti a una birra mi sono sfogata. Con mio padre non ho filtri anche se capisco che molte cose che gli racconto sarebbe opportuno tenerle per me, non ci riesco. Mi ha abituata ad essere aperta con lui, dopo tutto con mia madre è stato sempre impossibile.
Mio padre sa tutto di me dal primo bacio che ho dato alla mia prima volta con Cesare, mi ha sempre dato degli ottimi consigli lasciandomi libera di scegliere, ma non solo in campo sentimentale anche per tutto il resto. Invece mia madre è stata una tiranna da quando ho memoria, da lei ricevo solo critiche, mai una parola gentile, una carezza o un semplice bacio....
Quando mi lasciai con Cesare le sue esatte parole furono: "Come pensavo te lo sei fatto scappare...Cosa ti aspettavi l'amore eterno? Chi mai potrebbe voler stare con una come te, povero ragazzo chissá quante ne ha dovute passare per sopportare il tuo caratteraccio" Giustamente la colpa era mia, che in un attimo di debolezza, mi ero confidata con lei. Gli raccontai un piccolo episodio, quelli che ti vengono alla mente quando ti lasci e il tuo cervello cerca in tutti i modi di ovattare la perdita subita. Perché si! è una perdita, la vivi come un lutto, piangi e ti disperi, ricordando solo le cose migliori, ma poi ti passa davanti agli occhi l'ultima scena, l'ultimo addio e la rabbia ritorna pressante e chiunque diventa un vittima sacrificabile per le tue lamentele e in uno di quei momenti è capitata mia madre. Mia madre pronta a buttare benzina sul fuoco, pronta a farmi sentire peggio. Da quel momento divenne un inferno casa dei miei e col cuore a pezzi e l'autostima sotto i piedi sono uscita di casa decisa a trovarmi un lavoro e un appartamento. Non ci riuscii subito, ma la forza di volontà non mi è mai mancata e dopo circa un mese trovai tutti e due.
"Dai piccola, vai e divertiti" mio padre mi lascia andare con un bacio sulla fronte e m'incammino verso quei spettacolari occhi neri.
Vengo afferrata per un braccio e trascinata all'improvviso nel corridoio.
"Betty mi hai fatto prendere un colpo!"
" uff dai che è divertente, quindi conosci Dario?"
"Ah cosí si chiama? "
" Baci uno sconosciuto! Oooh la cosa si fa più interessante!"
" Beh...è quello che ieri mi ha salvata dall' appuntamento!"
" Wow !!! Pure a me piace! Ma te lo lascio volentieri!" e ride come una matta. Impossibile che Betty tradisca Mauro e viceversa. " dai muoviamoci che prima tagliamo la torta e prima tua mamma va via!"
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