~Capitolo 3

Scesi dai vagoni del treno, e iniziarono a spingersi tutti. I tedeschi stavano dividendo uomini, donne e bambini. Io e mamma ci stringemmo a papà, non potevamo lasciarlo. Il mio papà è il mio eroe, l'uomo della mia vita. Iniziai a piangere, quando mi sentì presa da dietro. Davo calci, mi muovevo ma niente. Quel soldato era troppo forte. Strapparono mio padre dalle braccia di mia madre e se lo portarono via. Io e mia mamma eravamo attaccate. Poi divisero i bambini dai loro genitori, piangevo per quei poveri bambini. Vedere i loro Visetti soffrire così, le urla strazianti delle donne. Una scena bruttissima. E in quel momento pregai dio, Di non avermi fatto arrivare un fratellino. Anche se ne avrei tanto voluto uno. Poi portarono via i bambini, e iniziammo a camminare.. Mentre camminavo avevo ancora quella percezione che qualcuno mi guardasse, mi voltai e vidi quel soldato che salvò mio padre, un altra volta. Accennai un piccolo sorriso, che mi si formò senza un motivo, Ma lui si giro un altra volta. Mentre camminavano, dei soldati ci frustavano. Uno di loro mi prese, caddi a terra dal dolore. Sentì delle braccia forti e possenti che mi aiutarono ad alzarmi. E finalmente lo vidi da vicino, quei occhi blu sembravano ancora più grandi e più belli. Un soldato lo chiamò

-joseph ti chiamano, vai.

Mi lasciò li e se ne andò, finalmente sapevo il suo nome Joseph. Ci fecero camminare per altri 40-50mt e poi entrammo in una stanza. Attraverso uno specchio, c'erano degli uomini che ci guardavano. Tra tutti quei soldati ne vidi uno che già conoscevo. Joseph, mi chiedevo cosa dovevamo fare li. Subito dopo delle donne tedesche passarono dicendo di toglierci i vestiti, perché dovevamo fare le docce. Inizialmente pensavo scherzassero, ma subito dopo iniziarono a frustare chi non si sbrigava. Inizia a pingere, non volevo spogliarmi. Tanto meno davanti a tutti quie uomini, e davanti a lui. Iniziai a piangere, mia madre mi diceva di spogliarmi. Ma io non mi ero mai spogliata davanti a nessuno. Una tedesca venne verso di me, e iniziò ad urlarmi che se non mi sarei spogliata mi avrebbe uccisa. Inizia a levarmi le scarpe, mi levai il maglioncino, e sfilai la gonna. Ero rimasta in intimo, in quel momento provavo troppa vergogna. Mi sentivo umiliata. Mentre mi levavo le mutandine e regiseno, guardai a Joseph. Piangevo, Quei occhi blu, mi guardava fisso negli occhi. E non mi faceva pesare il fatto che ero nuda di fronte a lui, guardava solo il mio viso. E l'ho ringraziai mentalmente per questo. Dopo la doccia congelata. iniziarono a tagliare i capelli a tutte quelle donne, non volevo tagliare i miei lunghi capelli neri. Adoravo i miei capelli. Quando mi fecero sedere per iniziare a tagliarmi i capelli, Qualcuno urlò.
-No, lei no.

Mi voltai ed era lui, che per l'ennesima volta mi salvò. Da quello che stavano per fare.
Con le mani cercavo di coprirmi il più possibile, il seno e la mia intimità. Una tedesca mi diede un pantalone bianco, con strisce blu molto scolorite. Puzzavano, sicuramente qualcuno prima di me aveva usato quei vestiti. Li indossai velocemente, e mi sentì tirare da un braccio. Mi voltai ed era Joseph. Mia mamma iniziò ad urlare, ma molto presto ero già fuori da quella piccola stanza. Continua a tirarmi per un braccio, mi faceva male. Ed ero anche a piedi scalzi. Non so dove mi stava portando, forse mi stava un altra volta salvando. Entrammo in un capanno, dove c'erano delle altre ragazze bellissime, mi lasciò li e se ne andò. Una tedesca mi chiamò

-Vieni sporca ebrea, è il tuo turno.

Mi afferrò dalla maglia, che era molte taglie più grande rispetto alla mia. E entrammo in una stanza dove c'era una scrivania, un lettino. E un vecchio. Avevo paura, immaginavo cosa stava per succedere.

-Ascoltami ragazza, non ti farò male. Devo solo visitarti, togliti i pantaloni e sali su questo lettino.

Inizia a tremare, nessuno aveva mai toccata la mia intimità. E non volevo essere visitata.

-No, non lo farò.

-Allora Ascoltami, se non lo fai. Chiamerò dei soldati, gli dirò che non sei vergine e ti faro uccidere.

A quelle parole, mi spaventai.

Mi levai i pantaloni, e mi feci fare la visita. Subito dopo Il dottore chiamò una tedesca.

-Lei è apposto

Dietro la porta c'era Joseph, la tedesca gli abbassò la testa. Lui la ringraziò, e mi prese di nuovo dalla maglia, e mi fece camminare un po. Non riuscivo a mantenere il suo passo, i piedi mi bruciavano e lui andava troppo veloce. Arrivati in una piccola cassetta, mi butto a terra.

-Mettiti queste scarpe

Avevo i piedi tutti sporchi, mi diede delle pantofole. Che erano tutto, tranne comode. Anzi facevano anche male. Mi sollevò da terra e mi butto in un piccolo stanzino.

-Non muoverti da qua per nessun motivo, se non te lo dico io.

Uscì sbattendo la porta, e lasciandomi li sola.

Iniziai a piangere, mi sbagliato su Joseph. Mi sembrava diverso invece? Come tutti gli altri tedeschi, assassino come loro. I suoi occhi, il suo viso mi avevano fatto pensare che fosse una persona diversa e che mi avrebbe salvato la vita.
Ma mi sbagliavo.

In quello stanzino, c'era un materasso tutto sporco, buttato sul pavimento. Una bacinella, con dentro un po d'acqua. Anche questa sporca. E basta, poi buio totale. Volevo tornare a casa farmi una doccia vestirmi e abbracciare mamma e papà. Spero solo che non muoiano, perché senza di loro io non sono niente. Loro sono tutto quello che ho in questa vita.

Inizia a piangere, non sopportano di avere dei vestiti sporchi, che già avevano avuto a dosso altre persone.

Per terra c'era un pezzo di stoffa bello grande, almeno questo era pulito e non puzzava. Mi levai quell'orribile pantalone e quella maglietta. E mi avvolsi attorno la stoffa. Mi misi in un angolino, quel piumone era tutto sporco e mal ridotto rifiutavo di mettermi ci sopra, non sono un animale. Sono anch'io un essere umano, con un cuore, delle gambe, braccia viso. Sono come loro, anzi migliore. Non avrei mai fatto tutto questo a delle povere anime innocenti . Adesso ho capito cosa mi aspetta, lui mi ha "comprata" diciamo. Mi violenterà e dopo mi ucciderà.

Vorrei non essere mai nata..

A domani con altri due capitoli, la storie è già tutta scritta e pronta.
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~Baci Mari

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