Mi sono addormentata su quel letto soffice che sinceramente non credevo ci fossero di simili e stamattina è il primo giorno della mia nuova vita, una cosa positiva c'è non sentirò più mia madre ir lo are che non ho fatto bene una cosa.
Sto andando a fare colazione nella sala da pranzo e mentre passo davanti alla porta della signora sento, mm ahah ma non volevo capire cerco di passare oltre, molto velocemente arrivo alle scale che portano di sotto.
Quando apro la porta della sala da pranzo, questa è immensa e vi è ogni cosa, dal dolce al salato.
Io sicuramente vado per il dolce infatti mi prendo i mini cornetti e li inzuppo nel cappuccino.
Dopo aver fatto colazione devo tornare in camera mia e aspettare che la Padrona mi chiami e intanto inizio a leggere un libro che è stato portato in camera mia mentre io non c'ero.
Prendo in mano questa storia e vi e scritto "le regole che deve tenere un bravo Slave."
Le regole erano numerate e mi misi a leggere questa storia .
Arrivati alla fine vi era scritto di cambiare il nome perché non avremmo avuto più quello, con la nostra Padrona era un'altro.
E poi una parola d'ordine per usarla come STOP .
Stavo finendo di scrivere che mi bussano alla porta e io dico "Avanti "
È il maggiordomo che mi invita a seguirlo.
Stiamo passando un corridoio e poi si ferma davanti a una porta e dice "infondo a queste scale c'è un a Padrona che la sta aspettando .
Io mi faccio coraggio, apro la porta e scendo le scale.
Mentre scendo sto pensando a cosa succederà a che c'è dietro a questa porta.
Quando apro mi ritrovo nella sua tana,ecco dove si nasconde quando vuole divertirsi Lo a Padrona ha il non più sultra.
Mentre La Padrona scende io sono a curiosare e non mi accorgo che sono già calda.
Quando sento chiudere la porta è ormai tardi mi sento una persona dietro e capisco che è la Padrona che mi parla con tono Soave e dice hai voglia di sperimentare io il consenso scritto ce lo ora voglio sentire quello orale e intanto le Sue mani entrano sotto il mio maglione e vanno a mettersi sopra alle mie tette.