2.La partenza
Quella sera ultimai di fare le valigie,erano a mala pena le otto ed io andai subito a letto puntando alle sei la sveglia per l'indomani.La mattina seguente mi svegliai alle 5:30 per colpa dell'emozione,infatti alle 6:00 ero già vestita e pronta per partire,chiusi le valige e sistemai la borsa, quella mattina indossavo una gonna anni 50' grigia con un top corto bianco sullo stesso stile, poichè avevo cambiato idea sul vestito scelto in precedenza. Alle 7:30 ero già in macchina e pensavo a chi sarebbe stato con me in questo viaggio studio in Canada, anche perché saremmo stati qualche anno lì senza conoscere nessuno delle nostre parti o della nostra scuola, le uniche cose che so su chi ha vinto sono davvero poche,so che è un ragazzo e che è della mia classe, ma preferirei sapere di più. Arrivai all'aeroporto e mi sedetti su una panchina ad aspettare che chiamassero il mio volo e di incontrare il vincitore dell' altra borsa di studio, indossai le cuffiete e ascoltando la musica mi immersi nei miei pensieri, pensavo a come sarebbe cambiata la mia vita e al fatto che avrei festeggiato il mio diciottesimo compleanno con la mia famiglia e tutti i miei amici in Canada, pensavo anche agli amici che mi sarei fatta lì e alla scuola che avrei frequentato, ma la cosa che mi preoccupava di più era quella alla quale avevo pensato di più: avrei mantenuto l'ottimo rapporto con i miei amici che di lì a poco sarebbero stati lontani? Passarono pochi minuti e alle 8:10 salii sull'aereo, in quei secondi mentre salivo le scale dell'aereo e mi sedevo al posto a me assegnato, mi accorsi che c'era qualcun altro accanto a me, mi girai e vidi Alessio, un mio compagno di classe che salutavo appena, a primo impatto mi sembrò una pessima idea partire con lui, ma poi iniziammo a parlare ed io mi dovetti ricredere. La conversazione fra me e Alessio fu un po' noiosa all'inizio, ma poi mi chiese " tu suoni uno strumento?" ed io saltavo di gioia, poi però mi ricomposi e inizia a raccontare " quando ero piccola la mia maestra di musica, portava la chitarra e così mi feci insegnare qual cosa e dopo qualche lezione diventò una vera e propria passione" Alessio mi guardò esterefatto poi mi disse" WOW" io sorrisi imbarazzata e continuai dicendo" e tu, lo suoni uno strumento?" lui esitò un po' nella risposta ma poi iniziò a parlare "in realtà no, ma vorrei tanto farlo" io mi rattristii e poi gli dissi "se vuoi posso insegnarti io a suonare qualcosa" Lui diventò rosso e mi rispose "si mi farebbe molto piacere passare del tempo con te" a quelle parole capii che avevo trovato un nuovo amico e che quell'anno sarebbe stato meraviglioso. Erano già passete due ore ed erano le 10:10, presi uno dei libri che avevo portato ed iniziai a leggere, mi immedesimai poi talmente tanto che immaginai che la protagonista fossi io, poco dopo però io e Alessio ci addormentammo mano nella mano.
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Quando atterrammo erano le 19:00, io e Alessio prendemmo le valige ed un taxi ci portò nell'albergo in cui avremmo allogiato, quest' ultimo era stupendo e soprattutto era abitato da soli studenti, io e Alessio rimanemmo a fissare le nostre stanze, la 204 e la 205, quando entrai in camera mi acxorsi che era un camera troppo fredda per me, in più era piena di polvere, ed io sono allergica alla polvere; Alessio sentedomi dire queste cose ad alta voce mi propose di fare scambio con la sua che invece era stata appena pulita, io accettai senza esitare e lo ringraziai fino alla mattina seguente nella quale si sarebbe tenuta la prima lezione dell'anno.
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