Top Ten
Mamma mia, è passato molto tempo da quando ho inserito una storia in questa raccolta. Il problema è che vorrei leggere, leggere e leggere, ma durante l'anno sono stanca, stanca, stanca.
Questo capitolo è per avere un'indicazione su cosa mi piace e cerco in una storia. L'idea non è tutta mia, perché l'input mi è arrivato dal profilo Facebook di WP_Advisor con una iniziatva chiamata Top Ten, in cui si chiedono dieci punti che una storia deve avere. Avevo chiesto tempo fa il permesso di usare per me questo "metodo" di selezione, citandoli. Avendone avuto il permesso, eccomi qui e di seguito li elenco, riportandoli poi anche in ogni capitolo dedicato alla storia che ho letto e mi è piaciuta.
1) Mondi fantastici, governati da regole ben studiate; che siano futuristici o medievali non importa, ma devono funzionare. Per certi versi mi vanno bene anche mondi reali e attuali, ma occhio alla coerenza e al punto 8.
2) Personaggi misti. Inteso che preferisco storie che abbiano personaggi secondari quasi protagonisti, con storie di rilievo alle spalle, motivazioni solide e un passato ben costruito, ma non necessariamente complicato.
3) Potrebbe essere anche un 2bis, riguarda l'età dei personaggi. Mi va bene tutto, purché non siano tutti adolescenti. Gli adulti, come i bambini, esistono e si comportano da ciò che sono.
4) Dialoghi realistici, sì. Non devono servire a snocciolare eventi del passato in stile flashback. Gli amici parlano di tutto, i compagni di viaggio discutono sulla loro meta. Una cricca di delinquenti magari pianifica un reato.
5) Indizi. Quelli li adoro. Lasciare dei piccoli bocconcini in giro per la storia e ritrovarmeli sbattuti in faccia dopo qualche tempo. Magari indicazioni su un possibile voltafaccia o doppio gioco.
6) Cliché/Non-cliché. È difficile partire da un cliché e ritrovarsi con un personaggio che di standard ha poco o nulla. Alcuni li cerco e spero anche di trovarli, ma poi c'è tutto il contorno che deve essere caratterizzante del personaggio o della situazione.
7)Descrizioni solo se necessarie. Non mi interessano le liste della spesa o le cartoline di un panorama. Tranne in alcuni casi. Se un personaggio ne vede un altro per la prima volta, è normale che lo studi bene, se lo ritiene importante e ne ha tempo. Se sono vecchi amici non lo farà mai, a meno che non ci sia qualcosa che colpisce. Stesso discorso per i luoghi. "Quel ramo del lago di Como..." Lucia lo stava abbandonando. Stesso discorso per il vestiario.
8) Coerenza. Ogni personaggio ha un suo carattere e difficilmente devierà dalla propria strada, a meno che non ci siano motivi particolari che prima o poi verranno fuori, ma non dal cilindro magico e fatti di proposito. La coerenza, per me, significa anche che razze non umane hanno un metro di valutazione e una morale differenti da noi. E ci metto anche la coerenza delle regole che governano il mondo creato, se si tratta di fantasy. In caso di fantascienza le regole hanno come base fisica e chimica reali, poi vanno bene le evoluzioni, ma con criterio.
9) Grammatica. Ce la metto, ma non sono tanto rigida, sbaglio anche io. Solo vorrei non trovare cambi di tempo fantasiosi ed errori ricorrenti che commette mia figlia in seconda elementare, ecco.
10) Linguaggio adeguato al racconto. Dialoghi, pensieri, le descrizioni stesse, saranno differenti a seconda dell'ambientazione. In genere sopporto anche un registro molto alto, ma tenuto per tutto il racconto potrebbe stancarmi.
Resta inteso che le precedenti storie avevano incontrato la maggior parte dei punti in questione, altrimenti non sarebbero in questa raccolta.
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