7. Sangue di demone

Titolo: Sangue di Demone – La Stirpe esiliata

Autore: JD_Quest

Genere: Fantasy

Stato: Completa


Prima di cominciare, devo necessariamente ringraziare l'autrice . Ci siamo incontrate per uno scambio organizzato a liste, tempo fa, ed è la persona che si vorrebbe incontrare quando si vuole un parere sincero sulla propria opera. Quindi, grazie.

Torniamo al racconto. Anche questo l'ho cominciato per uno scambio, ma l'ho continuato per puro piacere della lettura. Dico subito che porta il tag adulti. Avendo letto l'intero racconto, posso dire che è stata una scelta giusta, per rispetto delle linee guida della piattaforma e perché alcuni argomenti e scene potrebbero urtare la sensibilità dei giovanissimi che hanno accesso alle storie di Wattpad. È anche stata una scelta coraggiosa, perché, detto molto chiaramente, ho letto scene molto più violente e non portavano nessun tag. La storia ne è stata penalizzata? Credo proprio di sì. Un altro punto che non gioca a suo favore, per mere questioni di marketing, è dovuto ai personaggi. In questa storia non c'è neanche un filo di romanticismo, cosa che invece va molto in questo periodo e sulla piattaforma in particolare.

Passiamo quindi a invogliarvi nella lettura di questa storia.

Il genere è fantasy, dalle connotazioni dark. Parla di demoni, ma non quelli belli e affascinanti che si innamorano degli esseri umani. Sono creature toste, complicate. Hanno un passato ingombrante e una vita di battaglie davanti. La protagonista è Lilith. Niente capelli rossi, niente bellezza ammaliante. Lei è una guerriera. È l'ultima donna della sua stirpe. Come se il fardello non fosse troppo pesante, è anche il generale in capo dell'esercito dei demoni. Mica male la fanciulla.

Infatti in questa storia le donne hanno ruoli non marginali e non banali. Lamia, luogotenente di Lilith, deve la sua completa devozione alla razza dei demoni, ma ha un rapporto con il suo generale che sarebbe riduttivo definire solo profondo. Gardenia, una silvus che incontrerà più avanti nel racconto, ha una storia alle spalle che è difficile da immaginare e prevedere e deve prendere scelte difficili.

Sarà perché la maggior parte delle volte ho letto di eroine senza paura, bellissime e amate da tutti, ma è davvero difficile trovare personaggi femminili fantasy che non incontrino certi stereotipi. Qui ce ne sono ben tre che vanno fuori degli schemi e rendono la storia del tutto originale.

Il racconto parte con un prologo mozzafiato. Bello è bello, scritto bene, ma intendo proprio che porta ad avere l'affanno. Lilith si trova a fuggire dal suo luogo di origine, braccata e ferita, verso il mondo popolato dalle creature che la sua gente ha sempre combattuto: umani, elfi, silvus. Esseri inferiori che meritano solo la morte.

Si creano domande. Domande che troveranno una risposta mano a mano che la storia si svolge, riprendendo da un punto antecedente il prologo, fino ad arrivarci e superarlo. E il lettore si trova a seguire le vicende di chi deve scoprire cosa sta accadendo. Tasselli di un puzzle che mostrano un quadro via via più preoccupante.

Un pregio non da poco, considerando il supporto elettronico con cui si legge, sono i capitoli spezzati in più parti. Rendono il ritmo serrato e mantengono comunque in allerta il lettore perché ogni parte contiene comunque informazioni che incollano alle righe.

Nonostante qualche piccolissima imperfezione eliminabile con la revisione, la struttura di base è forte e coerente. Non ci sono buchi di trama, le zone geografiche e gli spostamenti sono ben curati e le notizie utili vengono fornite nel momento giusto, senza cadere nell'infodump e appesantire la narrazione. I dialoghi sono strutturati in modo da risultare naturali e anche il linguaggio utilizzato è coerente con i personaggi e la situazione.

Io sono stata davvero molto contenta di aver trovato questo racconto e non vedo l'ora che la storia riprenda con un nuovo libro. Ormai mi sono affezionata a Lilith.

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