8a)CONGIURA


Wal smise di leggere, sbalordito. Fissò Neko stupito quanto lui. Si tolse la maschera.

"Hai appena letto l'inizio di tutto!" mormorò appena il vecchio Varego.

"Già, così pare" rispose lui "L'inizio della fine delle Yaonai. Flot era lì, ha visto tutto. Forse qualcosa già sapeva, o forse no. Comunque di qua in avanti le cose saranno cambiate, temo".

"Credo tu abbia ragione, ragazzo mio. Andiamo avanti e vediamo cosa succede".

Wal annuì e riabbassò la maschera. Pensava di sentire il solito formicolio allo stomaco quando uno spirito interagiva con lui, invece nulla. Walpurgis in quel momento taceva, forse l'aveva portato fin dove voleva e ora lo lasciava andare avanti da solo.

Quando ricominciò a leggere, Neko si accorse immediatamente della differenza e sollevò le ciglia dalla sorpresa. La voce non era più quella del Taurino. Comunque non disse nulla, sorrise, aspirò lento il fumo della sua pipa e rimase in ascolto.

Nel preciso istante in cui scrivo queste parole, sono conscio di aver assistito a un miracolo inspiegabile che mi ha ridato fiducia in quel Mio Dio che, abbandonato da me, ha saputo vedermi, seguirmi e trovarmi nonostante fossi fuggito da Lui. Sono indegno, di Lui e del prodigio che ha compiuto per dimostrarmi la Sua potenza. In confronto a quello che ho appena vissuto in prima persona, il dono del Fuoco che si cela nelle mie mani è ben poca cosa, quasi un balocco per bambini. Se Ha voluto umiliarmi dimostrandomi quanto poco valgo davanti a tanto potere, non poteva darmi gioia più grande di questa: ora so che Egli mi guarda!

Inoltre, questa giornata già straordinaria di per sé, mi ha dato un'altra gioia! Rataniel si è sposato con una delle figlie della Grande Madre, una di quelle bellissime donne pianta che abitano in questa foresta. Sono ancora così confuso e felice che non ho compreso bene come sia successo, però avrò modo di farmelo dire da mio figlio e da Varego, che ha officiato l'unione.

Una volta terminato di leggere quegli appunti, il giovane chiuse il manoscritto e attese per capire se lo spirito di Walpurgis avesse intenzione di indirizzarlo ancora. Dopo qualche secondo di inutile attesa guardò Neko che gli fece cenno di proseguire.

La sua risposta fu sincera:

"Non so dove andare: lui non è più con me".

"Lo so" gli rispose l'altro sorridendogli "Me ne sono accorto. Forse adesso vuole che tu legga ogni cosa".

"Forse" fece Wal. Sfogliando velocemente il manoscritto raggiunse la pagina che aveva appena ultimato. La voltò, arrivando alla successiva.

Ora quinta, secondo viaggio dSN

1° decade mese di Palani

anno 628 dsdSI

Rataniel mi ha presentato la sua sposa: si chiama Carpinobella e devo dire che è proprio una giovane deliziosa. Parla poco la nostra lingua ed è notevolmente timida, ma nonostante questo pare sia stata lei a farsi avanti con mio figlio una ventina di giorni fa. Da quanto ho appreso, lui camminava per la foresta in cerca di legna secca da rubare, quando se la è vista davanti all'improvviso. Così tanta fu la sorpresa nel vederla comparire dal nulla, così grande fu la paura per essere stato scoperto a rubare, che lasciò cadere i pochi rami che aveva raccolto e lei si mise a ridere. Da quel momento, mi ha detto Rataniel, lo ha seguito ovunque. Sempre, compreso nel nostro misero accampamento nella palude. Si sono costruiti una capanna distante da tutte le altre e lei ha dimostrato di non temere il lavoro manuale tagliando canne e intrecciando stuoie assieme a lui. Inoltre ha mostrato rispetto verso le nostre usanze, anche se si rifiuta di accendere il fuoco e di dormire accanto a esso. Sono felice che mio figlio maggiore abbia trovato una così appariscente compagna, eppure temo che ben presto ci saranno dei disordini nel villaggio a seguito di questo. Dopo il miracolo del giorno della Merla mi sono completamente ristabilito, sono pieno di forze e con tante idee per migliorare la nostra situazione. Ancora non capisco come sia stato possibile, eppure è sotto gli occhi di tutti il miglioramento che ho ottenuto dal bacio della Grande Madre. Anche Varego, per quanto conosca bene queste donne pianta e ne abbia sposato la Grande Madre, non ha saputo spiegare un tale portento. Ha solo saputo dirmi che la Grande Madre ha molti poteri e non tutti sono comprensibili. Però... però esistono!

È come se Lei avesse instillato una Scintilla della Vita nel mio corpo per la seconda volta e con quella mi avesse ridato una seconda possibilità. Eppure, per quanto abbia ottenuto questa grazia dal Mio Signore l'Altissimo Padre di Tutti, a eccezione di Rataniel, sto perdendo i miei figli. Da quando mi sono ristabilito mi sono ostili. Tutto in loro me lo fa comprendere e questo mi riempie di dolore. I loro sguardi, le loro confabulazioni quando passo, il loro restare in gruppo per poi appartarsi non appena arriva Flot, il figlio di Varego, fanno sì che la mia preoccupazione non possa che aumentare. Ne ho parlato con Varego, ma lui ha mostrato fiducia in quel suo figlio che a me invece preoccupa.

È vero che è soltanto poco più che un ragazzo, però ha una luce negli occhi che mette soggezione: per certi versi ho già visto quella luce negli occhi di Singaruk-ba-Balai e mi stupisce come i miei ragazzi non se ne rendano conto . Ho cercato di parlare con loro, ma oramai non mi danno più retta. A malapena accettano ancora l'autorità di Rataniel che, come loro Setmin e fratello maggiore, riesce ancora a ottenere che svolgano le attività quotidiane necessarie alla sopravvivenza di tutti noi.

Ora terza, quinto viaggio dSN

2° decade mese di Palani

anno 628 dsdSI

La mia preoccupazione aumenta. Di giorno in giorno vedo l'ostilità dei miei figli crescere attorno a me. Purtroppo vedo che anche nei confronti di Rataniel e della sua sposa Yaonai si comportano con sempre maggiore risentimento e distacco, quasi fossero gelosi della sua condizione di uomo sposato e della donna che gli sta accanto. Filemon e Dorvat, i miei figli più giovani, quasi non mi rivolgono più la parola, stanno appartati per tutto il tempo e parlottano tra di loro. Essendo i più vulnerabili si sono affiatati più degli altri con il figlio di Varego ed è sempre più chiaro che dietro a tutto questo astio c'è lui. Anche gli altri miei figli, benché più grandi di età ed esperienza, non fanno mistero di ascoltarlo e seguirlo come se fosse lui il loro capo.

È un ragazzo infido, estremamente intelligente e portato a confondere gli animi deboli e incerti, eppure il padre continua a non rendersi conto del pericolo che può rappresentare per la sicurezza di tutti noi. Forse sono io che vedo ombre dove non ci sono, però è come se la Scintilla che mi ha instillato la Yaonai Madre, avesse anche risvegliato in me una visione delle cose, una chiarezza di pensiero che oramai si era offuscata da anni nella mia mente. Eppure se questa chiarezza di pensiero mi porta a vedere cose soltanto immaginandole, come posso sperare che altri le possano condividere con me? Inoltre Varego è un uomo onesto, sincero nei gesti e nelle intenzioni. Mai accetterebbe di sospettare del suo unico figlio maschio. Lui, loro, provengono da una terra lontana, forse ancora più distante della nostra. Se per noi Taurini i legami famigliari hanno un forte valore, per loro, e specialmente per Varego, rappresentano la sopravvivenza stessa della loro gente. Per la loro cultura è inconcepibile che un figlio possa tradire un padre, così come è inconcepibile che un padre tradisca il figlio. Per lui è impensabile che tra noi non ci sia un legame di gruppo. Ma forse il mio amico sbaglia, perché Flot non è figlio delle terre aspre e ostili che hanno conosciuto la sua gioventù, è nato e cresciuto qui, viziato ed esaudito in ogni suo desiderio fin dalla nascita. Provo un profondo rispetto per Varego. Come persona e come amico non voglio offenderlo insistendo a dirgli che suo figlio è pericoloso. Le nostre quotidiane discussioni hanno affinato non soltanto le nostre capacità di comprenderci, bensì anche quello che oramai non temo a definire come un rapporto di amicizia sincero e aperto. Però ho anche capito da tempo che il mio amico e la Yaonai Madre ci hanno ospitato in questa terra paludosa perché vogliono sapere qualcosa da noi: forse da dove proveniamo o forse come abbiamo fatto ad arrivare fino a loro, ma al tempo stesso né lui e tanto meno lei ci hanno detto il perché. Credo che sia venuto il tempo di chiedere quello che ci necessita in cambio delle notizie che quotidianamente passo a Varego. Invero mai ci sono mancati cibo, acqua, coperte e un tetto sulla testa, ma la situazione mi sta sfuggendo dalle mani e devo cercare di riprendermi la fiducia dei miei figli. Perciò chiederò al mio amico di trovare delle donne pianta disposte a sposarsi con i miei figli. Tutti, anche i più giovani, sperando così di tornare a placare i loro animi e tornare ad avere una vita più serena all'interno del villaggio.

Ora seconda, ottavo viaggio dSN

3° decade mese di Palani

anno 628 dsdSI

Oggi potrebbe essere un gran giorno per tutti noi, che un giorno ci chiamammo Eridani ed eravamo fieri di esserlo. Attendo con ansia l'arrivo di Varego che dovrebbe portarmi notizie sulla proposta che ho fatto alla Grande Madre delle Yaonai. Quando gliene ho parlato, tre giorni addietro, per quanto fosse titubante all'inizio, ha dato l'impressione di comprendere le mie parole. In parte ha anche condiviso le mie preoccupazioni al riguardo dell'astio che divide me dai miei figli, per quanto testardamente rifiuti di accettare che dietro a tutto questo ci sia suo figlio. Se non altro, ha accettato di parlarne a sua moglie.

Probabilmente convincere la Yaonai Madre sarà più difficile, ma a tal proposito ho pensato che potesse interessarle sapere il punto preciso in cui attraversammo il grande fiume. Tramite Varego le ho fatto la solenne promessa che avrei rivelato ogni cosa se avesse trovato delle mogli per i miei figli. Spero che accetti e sopratutto che faccia in fretta, perché non so quanto mi rimanga da vivere. Per quanto notevolmente ringiovanito nel corpo, l'effetto che ho ricevuto dal bacio della Yaonai Madre si sta affievolendo. Lo noto nella pelle delle mani, nei muscoli delle braccia e delle gambe, nella resistenza alla corsa e alla fatica. Tutti questi segni, seppur lievi, mi fanno pensare che l'effetto corroborante del suo bacio sia temporaneo e diminuisca nel tempo. Quanto ancora mi rimanga prima di ridiventare come ero, non lo so. Comunque voglio approfittare di tutto il tempo che mi resta per alleviare i rimorsi che mi attanagliano la coscienza. Il Mio Dio è stato generoso con me, ma sono convinto che anche Lui voglia essere soddisfatto per tutto quello che mi ha donato. Devo prepararmi, essere pronto alla Sua chiamata, perché quando arriverà il momento dovrò farmi trovare degno di raggiungerlo nel migliore dei modi. Se per farlo dovrò purificare il mio immondo corpo, lo farò: solo così troverò, spero, la pace che ora manca alla mia anima, gonfia di rimorsi e gravata di morti inutili.

Ora decima, ottavo viaggio dSN

3° decade mese di Palani

anno 628 dsdSI

Varego è andato via con suo figlio Flot. Mi ha portato buone notizie e il mio cuore ha gioito quando mi ha comunicato la decisione della Yaonai Madre: quella donna acconsente che otto delle sue figlie si uniscano ai miei figli, ponendo però dei limiti ben precisi su quelli che saranno i frutti che nasceranno da queste unioni. Varego a tal proposito non ha saputo o non ha voluto spiegarsi meglio, comunque ho portato immediatamente a conoscenza dei miei figli questa grande notizia. Come speravo, l'hanno accolta molto bene. Per un breve momento mi sono venuti attorno e si sono stretti a me come facevano un tempo, poi però è arrivato Flot e uno alla volta si sono allontanati per andare da lui. Solo Rataniel mi è rimasto al fianco. A quanto pare solamente il mio figlio maggiore è rimasto immune da quello che giudico un potere nefasto e malvagio. Solo lui ha ancora la forza di dire no alle richieste di quel ragazzo. Comunque per un momento ho riavuto tutti i miei figli dalla mia parte e dovrò lavorare perché questo avvenga ancora e ancora. La Yaonai Madre ha stabilito che le nozze verranno celebrate qui, nella palude, il primo giorno di primavera. Anche lei sarà presente al rito e le unioni saranno officiate da lei, da me e da Varego insieme. Mancano poco più di tre settimane prima di allora e molte sono le cose da preparare. Ci vorranno capanne per accogliere le nuove venute e in questo Carpinobella ci sarà di grande aiuto per progettarne di più accoglienti. A tal proposito Rataniel mi ha parlato di un progetto che sua moglie e lui hanno in mente per la prossima primavera: vogliono costruire un isola galleggiante di canne e terra per approfittare dello spazio libero nella laguna. Non so come potranno riuscire a realizzarla, comunque se potrò li aiuterò a costruirla perché se questo è il luogo dove la razza Eridana dovrà ricominciare da capo, dovrà avere spazio a sufficienza per farlo.

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