21. Spiegazioni


La dea della discordia fermò un istante il suo discorso e poi riprese a parlare:

" I due demoni mi hanno fatto capire che il loro fratello era finito negli Inferi per colpa dello zio Dade e, allora, il rimorso per ciò che avevo fatto mi è crollato addosso come un macigno.
Per secoli ho trascorso le mie giornate gioendo delle disgrazie altrui e, da sempre, sono la responsabile di molti dei problemi che capitano  a uomini e a mortali.
Ho provocato la guerra di Troia, seminando l'odio, con il pomo della discordia, fra Giunone, Venere e Minerva e ho suscitato sempre e solo odi e litigi.
Proserpina non se ne è andata volontariamente...io ho steso su di lei la notte che avevo dentro il mio cuore e ho fatto anche in modo che abbandonasse gli Inferi e dicesse a te, Ade, che si era innamorata di un altro uomo.
Ho steso la mia mano anche su di te e ho insinuato nel tuo cuore il sospetto che uno degli dei dell'Olimpo fosse l'amante di tua moglie e così tu hai radunato il tuo esercito di morti e hai marciato contro i tuoi parenti.
C'è stata una battaglia e i tuoi fantasmi sono stati sconfitti, ma tu, a tradimento, hai ucciso tuo nipote Deimos"

Ade si mise le mani sul volto e guardò il dio del terrore con gli occhi colmi di disperazione:

" Deimos, mi dispiace, nipote...io...io non ti avrei mai fatto del male "

Il ragazzo sorrise e rispose:

" Lo so, adesso lo so, ma tu Ate...perché hai fatto una cosa così terribile?"

La dea della discordia sospirò e rispose:

" La mia natura era quella, ragazzo mio....mia madre, la Notte, è una delle divinità più antiche e più oscure e, come lei, anche io sono buia.
L'odio e la discordia hanno sempre albergato nel mio cuore e, seguendo il mio istinto primordiale, ho seminato zizzania e rancore fra di voi, perché vedervi felici mi turbava grandemente.
Mi dispiace, non so che altro dire, ma la maledizione che gravava su di me non era facile da cancellare ed esisterebbe ancora se non fosse per quei due piccoletti con le ali..."

Deimos annuì, attese pochi istanti e poi chiese ad Ade:

" Posso tornare sull'Olimpo?"

Il dio dei morti sorrise tristemente e, con una mano, fece sparire il ragazzo, che ricomparve poco dopo sul vialetto che conduceva alla propria abitazione.

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