Capitolo 3.
Chat noir
<<principessa? Perché piangete?>>
Marinette alzò di colpo la testa.
Sembrava disorientata ma appena capì chi era si calmò.
<<Chat noir>> disse impassibile.
Non aveva paura?
<<non hai paura>>
<<no, non ne ho, perché dovrei?>>
<<perché io sono il cattivo, tutti hanno paura dei cattivi>>
<<tu non sei cattivo...>>
A quella frase susseguirono vari momenti di silenzio.
<<sai è divertente...>>
<<che cosa?>>
<<quasi esattamente un anno fa ti sei presentato qui per la prima volta, per lo stesso motivo>>
<<giusto...>>
C'era imbarazzo tra di noi si sentiva.
<<i-io devo tornare dentro>>
<<aspetta>>
<<che c'è?>>
<<tieni questo, se ti senti giù per qualsiasi cosa pensa a quello come se fossi io" Glie lo diedi e me ne andai.
"Cosa hai fatto?! Perché glielo hai dato?!"
Marinette
<<Cos'è->>
Chat non c'era più.
Al suo posto mi aveva lasciato una scatolina.
Al suo interno c'era una collanina con, naturalmente, un cristallo nero.
Sicuramente la ha rubata stanotte e mi sento veramente in colpa per non essere stata attenta, comunque è sicuro al cento per cento che l'avrei lasciato scappare.
Mi piange veramente il cuore doverla restituire alle autorità, ma non ho scelta, questa collana è molto conosciuta in tutta Francia e di certo non la posso portare al collo come niente fosse.
Dirò che la ho trovata sulla strada mentre camminavo.
Chat noir era strano questa sera, mi è sembrato di stare con lo Chat di un anno fa, il suo fantasma ormai.
Il mattino dopo
Questa mattina Tikky mi ha convinto ad alzarmi presto, così ho il tempo di farmi una doccia.
Una volta finita esco dalla stanza esco in intimo per recuperare i vestiti da mettere oggi.
Mi sentivo veramente osservata.
Quando aprii le ante dell'armadio sentii un commento provenire da dietro di me.
<<belle gambe>>
Mi girai di scatto afferrando la prima cosa che mi capitava sotto tiro per coprirmi.
Chat intanto se ne stava stravaccato sulla finestra mentre si leccava il labbro superiore e continuava tranquillamente ad osservarmi.
<<smettila di fissarmi!>>
<<è difficile con solo quella striminzita maglietta che ti copre>>
Corsi in bagno completamente rossa afferrando l'accappatoio e infilandomele.
<<c-che ci fai qui?>>
<<sono sicuro che oggi restituirai la collana agli sbirri, quindi, ti ho preso questo...>> tira fuori dalla tasca del suo costume un'altra collana praticamente identica a quella rubata.
<<è un falso ma è praticamente identico all'originale>>
Lo squadrai un attimo con gli occhi, come facevano di solito tempo fa Chat noir e Ladybug in battaglia, uno sguardo diceva più di mille parole.
E lui sembro capire.
<<la ho comprata!...>>
Io gli sorrisi e la agganciai al collo.
Lui si diresse verso la finestra.
<<...o quasi>> concluse saltando tra i palazzi.
<<mi ha imbrogliato ancora>> dissi ridendo, anche se non so se c'è da ridere o da piangere.
Adrien
<<non vai a scuola?>>
<<forse Plagg ieri il mio signore mi ha fatto una ramanzina lunga tre ore, è difficile dormire se senti nella testa continuamente una voce>>
<<sei stato dolce con Marinette, non me lo aspettavo, non avevi detto che odiavi tutti?>> chiese Plagg sorridendo.
<<infatti è così>>
Dissi buttandomi sul letto.
Per poi girarmi di fianco.
<<credo>> sussurrai
Marinette
A scuola Adrien non c'era, cosa che mi buttò giù di morale per tutte le ore che ho passato qui, ora per fortuna c'è la ricreazione, così posso passare un po' di tempo con Alya.
Mi aspettava sulle scale che portavano alla biblioteca, io stavo ancora sistemando il mio zaino.
Sono stata giù di morale tutto il giorno e l'unica cosa che mi tirava un po' su era giocherellare con la mia nuova collana, cosa che stavo facendo anche ora, mentre uscivo dalla classe.
Peccato che andai a sbattere qualcosa di duro...
Eccomi quiii! Che ne dite del capitolo?🙃 spero vi sia piaciuto.
Al prossimo capitolo🐞🐱
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