Capitolo 16
Il ricordo iniziò ad affievolirsi quando Julia si risvegliò: le sembrò di essere stata come addormentata per ore, ma guardando le lancette dell'orologio che aveva al polso notò che erano trascorsi solamente cinque minuti da quando aveva perso i sensi. Tutt'attorno alla ragazza nulla si era mosso e la luce continuava a filtrare dagli alberi: il baule era sparito, ma le lettere erano adagiate sull'erba morbida. Le prese e le infilò nella tasca della felpa, decisa ad aprirle e scoprire cosa contenevano.
Una volta arrivata a casa corse dritta in camera sua dopo aver salutato i suoi genitori. Si sedette sul letto e sfilò le lettere dalla felpa. Per qualche minuto continuò a rigirarsele fra le mani rileggendo il mittente con mille domande che le nascevano dentro. Erano molto leggere, come se dentro non ci fosse nulla, e questo la portò a chiedersi quale fosse il materiale con cui erano fatte. Ne prese una fra le mani posando le altre quattro accanto e cercò di aprirla staccando il sigillo in ceralacca, ma la lettera non voleva saperne di aprirsi. Provò anche con le altre, ma niente, al che le prese tutte e le mise una accanto all'altra per guardarle meglio. Liha iniziò a vibrare leggermente e Julia si sentì improvvisamente stanca: andò per aprire la finestra per respirare un po' d'aria fresca, ma si bloccò quando al piano di sotto sentì sua madre discutere pacatamente con qualcuno, così tornò sul letto e si mise ad ascoltare.
"Non posso dirglielo, è ancora troppo presto"
"Perché Laura? È molto importante che lei sappia. Ha già vent'anni" rispose il padre.
"È troppo grande per lei, Fred, ho paura che non riesca a gestire tutto" disse la madre con una voce tremante, quasi stesse per piangere.
"Per questo puoi contare su mio figlio, Laura, sa cosa fare, metterei le mani sul fuoco" rispose una voce profonda.
Julia sapeva di aver già sentito quella voce da qualche parte, quindi si avvicinò alla porta della camera per aprirla un po' e ascoltare meglio e subito notò due occhi che la guardavano dal fondo del corridoio.
All'improvviso tutto divenne buio e la ragazza si sentì cadere a terra sul pavimento, ma leggera come una piuma.
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