Capitolo 11

Le figure misteriose iniziarono a farsi avanti tra gli alberi e Julia poté notare che non si trattava di creature piccole. Quattro occhi brillavano luminosi tra le fronde degli alberi mentre si avvicinavano e si ritrovarono a guardare due volti umani. Quello di destra aveva una lunga e folta barba bionda e capelli ricci, l'altro barba e capelli corti e castani. Entrambi erano umani nella parte sopra del corpo e cavalli sotto, l'uno dorato e l'altro bruno.

Allora i centauri esistono veramente fu il primo pensiero della ragazza.

"Salve a voi, creature dell'Universo" disse il centauro biondo con una voce a sua volta profonda.

La ragazza non era affatto spaventata né turbata dalla presenza dei due, anzi, era abbastanza tranquilla.

"Vedo che non sei arrivato solo" disse l'altro con una voce più roca.

"Non temere Rodhon" rispose Alex "È una di noi"

A queste parole Julia rimase un po' sorpresa: Cosa vuol dire una di noi?

"Vuol dire che sei stata scelta. Quella che hai al collo, come puoi ben immaginare non è una semplice chiave e sei sulla strada giusta" le rispose il biondo leggendole nella mente.

"Non rovinarle la sorpresa Arthus" disse Rodhon e così dicendo scoppiarono a ridere tutti e tre insieme.

"Se sono stata scelta, perché ho ancora così poche informazioni?" rispose la ragazza un po' confusa per la prima volta.

"Tutto a tempo debito" disse Rodhon, al che fece un leggero inchino e se ne andò inoltrandosi fra gli alberi.

"Il mio amico ha ragione, non avere fretta. A presto giovane fanciulla" la salutò Arthus sorridendole con gli occhi e seguendo l'altro centauro.

"È ora di andare" così dicendo Alex le prese la mano guardandola nei suoi occhi verdi e si incamminarono lungo il sentiero.

"Buona fortuna" disse quella voce acuta che aveva già sentito dal ramo di un albero.

Grazie pensò Julia sorridendo in quella direzione e seguì Alex.

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