Capitolo 10
La chiave iniziò a sollevarsi ed era come se volesse indicare la strada a Julia. Iniziò a tirare la ragazza grazie alla catenina con la quale era appesa al collo, indirizzandola verso una macchia scura di alti alberi secolari.
Appena entrarono nel bosco la luce diminuì, ma il sentiero era sempre visibile come se il terreno producesse una luce propria e si sentiva il vento leggero che sussurrava tra le foglie sui rami. Julia aveva la sensazione di essere osservata da tanti occhi da tutte le direzioni, mentre la chiave continuava a guidarla lungo il percorso tra foglie cadute e grandi radici di piante e alberi e senza lasciare la mano di Alex, che la seguiva con una tranquillità fuori dal comune.
Dove stiamo andando? si chiedeva la ragazza tra sé e sé.
"Non ti preoccupare, devi solo avere fiducia" rispose una vocina acuta. Senza smettere di camminare, Julia alzò lo sguardo a sinistra e vide due piccoli occhi luminosi che la fissavano. Non sapeva cosa fosse, ma era sicura che quella creatura avesse risposto alla sua domanda interiore.
Dopo cinque minuti buoni raggiunsero un piccolo prato morbido. Il cielo era coperto dalle fronde degli alberi, che emanavano una luce soffusa, era come essere al chiaro di luna.
"Salve" disse all'improvviso Alex con una voce più profonda del solito fissando un punto di fronte a sé. Sembrava quasi stesse parlando un'altra lingua.
Per tutta risposta si sentì uno scalpitare di zoccoli e le ombre di alcune sagome iniziarono a intravedersi tra i grandi tronchi e arbusti.
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