Vicepreside e Amicizie
Capitolo 10:
Vicepreside e Amicizie
Pov generale
J: chi è?
C: sai il capobranco di quel gruppo di alfa di qui ti ho parlato?
J: non dirmi che
C: esattamente
In quel momento il prof Deucalion prima di porsi difronte al microfono, guarda proprio nella direzione di Cora e le fa un sorriso, una via di mezzo tra il triste e il dolce.
PD (Prof Deucalion): allora ragazzi è un vero piacere conoscere tutti voi, mi dispiace che il mio arrivo qui sia avvenuto in circostanze così tristi, sarei dovuto arrivare allinizio dellanno prossimo quando la professoressa Brindelli sarebbe stata trasferita. Come la vostra bellissima preside vi ha già comunicato, io sono il professor Jonathan Deucalion e spero che andremo daccordo. Ora lascio la parola di nuovo a lei preside.
La preside un po arrossata, gli fa un cenno di ringraziamento e si avvicina al microfono.
PrM: Grazie Vicepreside, bene ragazzi dopo questa notizia lascio la parola allo sceriffo Smith.
C: Che diavolo ci fa Deucalion qui? Avevo saputo da Derek che voleva redimersi, ma il vicepreside in una scuola? Nella mia scuola per giunta. Anche se il suo odore è un po diverso dallultima volta, mette meno paura e incute più rispetto che terrore, non può essere un caso.
Lo sceriffo si posizione davanti al microfono e comincia a parlare.
SS: allora ragazzi come ben saprete una settimana fa due ragazzi della vostra scuola sono stati attaccati da dei lupi nel bosco, so già di tutte le storie e versioni che girano su questo evento, quindi ci tengo ad aggiungere che ciò che è stato riportato sul giornale è più che veritiero e chi ancora non ci crede, lo invito a richiedere il rapporto sullincidente alla centrale. Andando avanti, dellincidente si dice che tutti i lupi siano stati uccisi. Beh non è così.
J: in effetti, era vero dopo lesplosione mentre i poliziotti ci soccorrevano, mi sono sentito osservato e ho percepito altri lupi che ci osservavano, ovviamente allo sceriffo ho solo detto di averli visti.
SS: quindi per lincolumità di tutti i cittadini, è stato stabilito un coprifuoco.
E già qui si alzano mormorii di disappunto.
SS: calma ragazzi, è per il vostro bene e poi non è che ci sia molto da fare dopo le 21.30 di sera ora a cui è stato stabilito il coprifuoco.
Tutti si zittiscono.
SS: oltre a questo è stato messo il divieto assoluto di avvicinarsi al bosco, anche nelle zone più lontane da quella dellincidente. Tra una settimana circa dovrebbe arrivare il permesso di caccia speciale per i lupi nel raggio di 10 km dai confini della città, anche se si cercherà principalmente di catturarli e trasferirli e non di abbatterli, finche la questione non sarà dichiarata risolta degli agenti armati, che ci sono stati mandati in supporto, controlleranno i confini del bosco e delle scuole. Se qualcuno sa o vede qualcosa lo riferisca immediatamente alla polizia o ad un insegnante, oppure chiami il numero verde che è stato creato appositamente per questa circostanza. Grazie per la vostra attenzione.
Pov Cora
Terminato lincontro Jacob ed io cominciamo a dirigerci verso la classe dinglese di cui faremo solo mezzora, ma prima che possiamo raggiungere l'aula, qualcuno mi tocca la spalla per richiamamre la mia attenzione. Quando mi volta incrocio lo sguardo con Deucalion.
PD: Cora
C: che ci fai qui?
Faccio due passi indietro e mi metto sulla difensiva, non mi fido di lui, ho visto di cosa è capaca.
PD: senti Cora, non cè bisogno che ti arrabbi, non sono qui per dare ancora fastidio.
C: fastidio è dire poco Deucalion.
Lui abbassa lo sguardo colpevole pervaso dal senso di colpa.
PD: senti Cora, è un caso se sono finito a insegnare nella tua nuova scuola, ma davvero non sono qui per causare problemi, ma solo per insegnare.
Io lo guardo scettica.
C: e da quando sei un insegnante?
Lui alza gli occhi al soffito, sembra quasi come se stesse rivedendo dei ricordi lontani e seppeliti nella sua mente.
PD: devi sapere che prima che impazzissi e formassi il mio branco di alfa, nella mia città io ero uno degli insegnanti più rinomati, insegnavo filosofia in un liceo linguistico. Essendo anche il consulente scolastico avevo un rapporto più ravvicinato con gli studenti e così potevo scegliere le nuove reclute per il mio branco, due ragazzi maschio e femmina, ogni 3 anni. Ora che sono tornato lucido e non ho più nessun branco ho deciso di tornare ad insegnare, ho scelto questa scuola proprio perché volevo isolarmi un po dalla civiltà. Ti prego Cora non ti sto mentendo e anche se è dura, perdonami.
Io lo guardo ancora scettica, anche se sembra sincero il detto dice: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
C: vedremo Deucalion.
Jacob che fino a quel momento si era tenuto in disparse, fa un passo avanti e porge la mano a Deucalion.
J: comunque io sono Jacob, il ragazzo di Cora e non so se dire che è un piacere conoscerla.
Deucalion lo guarda con un sorriso comprensivo e annuisce con la testa.
PD: se ami davvero Cora, non lo è, però è un mio piacere, non capita tutti i giorni di incontrare una creatura ibrida.
J: come sa che sono un ibrido?
Deucalion sorride ancora, questa volta è un sorriso da saputello.
PD: esperienza ragazzo.
J: ha incontrato altri come me? Altri lupi infernali?
PD: no, non ho mai incontrato altri lupi infernali, ma ho incontrato molti ibridi, per lo più sono composti da cerberi e banshee dato che sono gli unici esseri soprannaturali dormienti per natura, ma ogni essere può essere dormiente, può essere per un incantesimo, una pozione, a volte per la maggior parte dei casi quando uno dei genitori, di solito la madre, è umano e quando questi dormienti subiscono la trasformazione in altro, a meno che non siano banshee, che sia in coyote, lupo o altro diventano degli ibridi, naturalmente non sempre funzione, il 90% delle volte il futuro ibrido muore durante la trasformazione, ed è quello che presumo sia successo a te.
J: come?
PD: la trasformazione in cerbero si ha quando si muore, il morso presumo che ti abbia ucciso, ma non perché lhai rigettato ma perché è stato letale.
Jacob si passa la mano sulla gola dove noto solo ora che ha dei segni bianchi appena visibili.
J: effettivamente, l'Alfa mi ha strappato la gola con un morso, pensava fossi un cacciatore, visto che stava scappando da loro quando mi ha incrociato.
C: quindi Jacob sarebbe....resuscitato?
PD: esattamente.
J: forteeeeeeeeeee.
Il sorriso che si è stampato in faccia Jacob mi fa venire voglia da prenderlo a schiaffi, sta per parlare ma la mia occhiataccia gli fa capire che è meglio che sta zitto, perchè di sicuro avrebbe detto qualcosa di stupido.
J: quindi sono come Gesù, sono Gesù Mannaro!
PD: forza ragazzi ora però andate in classe.
Tutti e tre ci dirigiamo in aula che scopriamo essere la stessa.
Lessere che ha cercato di uccidere me, mio fratello e i miei amici ora è il mio insegnante, fantastico.
Mezzora dopo:
Pov Jacob
Non abbiamo fatto lezione, il professor Deucalion, che ha detto che preferisce essere chiamato prof Jonathan, ci ha parlato un po di se, non insegnava da 6 anni per motivi personali, non aveva attualmente una vita privata e che visto che manca poco più di un mese alla fine della scuola e noi non abbiamo un insegnante fisso da 4 mesi, dovremo andare a tavolette e fare molti esami, che a detta sua saranno molto facili per evitare di stressarci ulteriormente.
Appena suona la campanella, Cora scatta subito fuori dalla classe, e vedo il prof Deucalion fare una faccia dispiaciuta.
So cosa ha fatto, più o meno Cora me lha accennato, ma secondo me vuole davvero redimersi.
Appena esco, mi dirigo verso Cora che è appoggiata al suo armadietto che messaggia al cellulare, presumo con suo fratello Derek, sono quasi davanti a lei quando qualcuno mi mette una mano sulla spalla, mi giro e mi trovo davanti 2 ragazzi e 3 ragazze, uno è il ragazzo che era seduto in parte a me nellauditorio e le due ragazze brune erano le due che litigavano per sedersi vicino a me.
L: piacere mi chiamo Lucas Milton sono della 5°CT-c e sono il presidente del club di botanica della scuola, tu sei Jacob Blaze della 3°CT-c chimica, giusto?
È un ragazzo semplice, non troppo palestrato, ma neanche smilzo, ha i capelli mori e gli occhi verdi, è poco più basso di me, indossa una pola rossa, dei pantaloni di Jeans, delle scarpe da ginnastica rosse e ha una borsa a tracolla di pelle.
J: sì, sono io, piacere di conoscerti.
L: anche per me è un piacere, ti presento i miei amici e altri membri del club di botanica, Thomas Grizzerli che credo tu già conosca.
È un ragazzo smilzo, bassino, con i capelli ricci color pece, veste con una camicia a maniche lunghe azzurra e sopra un gilè scozzese, dei Jeans neri, e i mocassini?
Chi a 16 anni indossa i mocassini?
J: si è in classe con me.
L: bene, mentre lei è Emily Highmore, la mia ragazze anche lei del 5°anno e in classe con me.
Indica la ragazza dai capelli rossi accanto a se. È molto carina, sul metro e settanta, seno abbastanza pronunciato e fondoschiena nella norma, indossa una camicetta rosa a maniche corte, una minigonna di jeans, e sotto delle calze arancioni semi trasparenti che gli mettono in risalto le gambe, indossa anche degli stivali neri scamosciati che arrivano a metà polpaccio, con un tacco abbastanza alto. Il suo viso seppur roseo sembra fatto di porcellana, ha un trucco leggero, e attraverso le lenti degli occhiali da vista con montatura rosso fuoco sintravedo dei bellissimi occhi marroni come quelli di Cora, ma molto meno espressivi.
J: piacere.
Gli stringo la mano
E: piacere mio.
Mi sorride dolcemente.
L: lei invece è Melissa Reaser della 2°CT-c.
Carina, bruna, media altezza, trucco abbondante ma non esagerato, vestita come una giocatrice di tennis, difatti ha una sacca con racchetta sulla spalla.
J: ciao, immagino che giochi a tennis
MR: già, è la mia passione
Mi sorride dolcemente arrossendo vistosamente.
Cavolo deve avere una cotta per me, spero che non mi faccia il filo con Cora nei paraggi.
L: mentre lei è Ann Curtis, della 4°CT-c.
Carina anche lei, sul metro e settantacinque, bruna un po più scura di Melissa, maglietta gialla a maniche lunghe con lorlo che arriva sopra lombelico, dove cè un piercing, pantaloni super aderenti di jeans e un paio di stivali plastica o simile, neri a specchio, che arrivano poco più su della metà del polpaccio con un tacco alto.
J: piacere.
AC: piacere di conoscerti, sei proprio un bel bocconcino sai?
C: sì, ma appartiene già a qualcuno.
Cora era arrivata alle mie spalle senza che nessuno se ne accorgesse, e ora sta guardando Ann con uno sguardo assassino.
AC: tranquilla carina, era solo unosservazione, io il ragazzo già ce lho.
Le due si avvicinano pericolosamente a testa alta continuando a fissarsi negli occhi con lintendo di uccidersi a vicenda, così mi posiziono tra di loro e con una voce calma dico
J: calme ragazze, si stava solo scherzando.
Appena le due si allontanano vedo che gli altri ragazzi guardavo Cora in modo strano.
L: tu sei Cora Hale giusto?
C: si sono io, problemi?
È piuttosto sgarbata.
L: no, no, niente comunque noi stavamo andando, ciao Jacob.
Fanno per andarsene ma li fermo.
J: aspetta Lucas.
L: sì?
J: non è che puoi spiegarmi come funzione il vostro club, io minteresso di botanica e mi piacerebbe iscrivermi.
Lui mi guarda incerto, poi sposta lo sguardo su Cora e poi sui suoi compagni dietro di lui che gli annuiscono, anche se sembrano un po intimoriti, tranne Ann.
L: certo, visto che ora abbiamo tutti un ora libera, che ne dice se ti facessimo fare un giro per la serra che sta sul tetto, è quella la sede del club.
J: certo volentieri, può venire anche Cora?
C: non cè bisogno, ti aspetta nellaula di religione.
L: no, non fa niente puoi venire anche tu.
Ci dirigiamo al piano di sopra e appena aperta la porta che dovrebbe dare sul tetto, ci ritroviamo invece in un enorme struttura di vetro divisa in 4 stanze, subito alla nostra sinistra cè una porta in vetro con sui scritto sopra piante locali, allinterno noto molti fiori e arbusti di bacche tipiche di questa zona, subito adiacente ad essa una stanza con su scritto piante acquatiche, linterno della stanza è colmo di acquari dove sono riposte ordinatamente molte alghe e alcuni pesci, noto anche che subito allinterno di quella stanza sulla destra, ci sono appesi al muro dei grembiuli, dei guanti e degli stivali, tutti di gomma verde scuro.
Alla nostra destra invece cè una porta con la targhetta piante tropicali, allinterno vedo che ci sono moltissimi fiori colorati, ma anche piante carnivore, tutte dallaria esotica e particolari.
Lultima stanza infondo a destra è segnata con una targhetta con scritto piante desertiche, allinterno noto molte fioriere piene di sabbia, dove sono coltivati moltissimi tipi di cactus e piante grasse.
Noto anche che sia allinterno sia allesterno delle stanze sono posizionati, degli schermi tochscreen indicanti: temperatura interna e esterna della stanza, e poi vedo una serie di opzioni che servono per far si che la stanza gestista autonomamente irrigazione, luce e umidità.
J: cavolo questo posto è bellissimo.
C: vero, non pensavo che nella scuola ci fosse un posto del genere qui a scuola.
In quel momento io stavo guardano dentro la stanza deserto, mentre Cora in quella delle alghe.
L: grazie, tutto questo è stato progettato dai membri del club di quando io ero solo un primino, e lhanno anche finanziata loro la ristrutturazione con una raccolta fondi, se no qui sarebbe tutto ancora in plastiche e ci si curerebbe solo delle piante locali.
J: forte, ma cosa fa di preciso il club?
L: di per se coltiviamo le piante più rare che riusciamo ad ottenere, alcune le forniamo alla professoressa Watson per le sue lezioni di biologia, altre le diamo al club di giardinaggio, che si occupa di trapiantare e curare le piante di tutta la città. Tutti gli anni partecipiamo a più concorsi di botanica, che consistono in studi e ricerche su determinati tipi di piante e i loro possibili impieghi o alla creazioni di nuovi prodotti per le piante, e in collaborazione con il club di giardinaggio, a concorsi per le piante più belle e il club meglio tenuto. Anche se non sembra il club nostro e quello di giardinaggio sono un unico club, loro non usufruiscono di questo posto, che è più un laboratorio che una serra, difatti loro usufruiscono della serra sul retro della scuola, noi semplicemente gli forniamo nuovi tipi di fertilizzanti e antiparassitari che creiamo e testiamo qui in laboratorio.
J: cavolo è fantastico, posso iscrivermi ora o devo aspettare lanno prossimo?
L: no, puoi iscriverti anche ora, però ti avverto che devi tenere una media sopra all8 nelle lezioni di biologia, e devi avere il consenso di idoneità della professoressa Watson che è il prof coordinatore del nostro club.
J: ok nessun problema. Appena finite le lezioni, vado a parlare con la prof.
L: bene, allora poiché non si può seguire più di una sezione in contemporanea dovrai scegliere un settore della serra e in quello rimarrai per sempre, a meno che tu non voglia cambiare, ma serve un buon motivo per farlo.
J: non cè problema, so già cosa scegliere, le piante grasse sono le mie preferite fin da piccolo.
L: bene allora lavorerai con Emily
Lei mi fa un sorriso dolce, mentre Lucas non sembra molto felice della mia scelte, come non lo è neanche Cora.
J: voi altri che settori avete?
L: io sono in quello piante locali.
TG: io in quello alghe.
MR: io con Ann sono nelle piante tropicali e mi occupo delle piante più belle.
Dice con un sorriso di beffe rivolto ad Ann.
AC: io come ben hai capito sono anchio nelle piante tropicali, e mi occupo delle piante grasse e magiainsetti.
J: ok
L: bene manca mezzora alla campanella, Emily andiamo in biblioteca?
E: si certo.
J: Cora andiamo anche noi?
C: va bene
Dopo essere tornati al terzo piano, ci separiamo dagli altri e insieme a Lucas ed Emily ci dirigiamo in biblioteca.
L: allora Jacob da dove vieni di preciso?
J: io vengo dallItalia, più precisamente da una cittadina del Nord Italia, il cui nome preferisco non rivelare.
E: e perché?
J: non voglio che si sappia il mio passato.
Loro mi guardano un po perplessi, per poi annuire.
Poi Emily con una voce un po intimorita chieda a Cora
E: mentre tu Cora da dove vieni?
Cora la guarda sorpresa
C: vengo da Beacom Hills California.
L: aspetta, tu fai parte di quella famiglia che è stata decimata da un incendio doloso?
Cora abbassa la testa, capisco che non vuole essere ricollegata a quella vicenda.
C: si siamo rimasti io, mio fratello maggiore, e mio zio che ora è rinchiuso in manicomio.
Dice cercando di rimanere indifferente, ma nella sua voce si sente tristezza e malinconia.
E: scusalo, forse non ti piace essere riconosciuta per quello che ti è successo.
Cora alzo lo sguardo sorpresa.
Pov Cora
Cavolo è la prima che ci arriva subito e sembra pure dispiaciuta.
Alzo la testa e le sorrido dolcemente
C: non fa niente .
L: ma perché tuo zio è in manicomio?
Chiede Lucas in modo abbastanza maleducato e fuori luogo, facendomi abbassare di nuovo la teste. Poi però si becca una gomitata e unocchiataccia da Emily e uno sguardo incazzato da Jacob.
L: che cè?
E: delicatezza zero? Eh?
C: non fa niente, comunque lhanno rinchiuso, perché dopo aver ucciso mia sorella maggiore, anche lei sopravvissuta allincendio, e facendola franca fingendosi ancora nello stato di coma provocato dallincendio, ha cercato di uccidere mio fratello e altre persone.
E: cavolo mi dispiace tanto, quindi ti rimane solo tuo fratello?
C: tecnicamente no, questo mio zio a quanto pare da giovane, ha avuto a sua insaputa una figlia, che ora ha la mia età, lei al contrario suo non è una pazza sociopatica assassina, anche se è un po sgarbata e aggressiva, è una brava ragazza, abbiamo scoperto della sua esistenza solo un annetto fa, quando abbiamo trovato il suo certificato di nascita e adozione nella cassaforte di famiglia.
E: beh questa è una cosa positiva, posso chiederti perché te ne sei andata?
C: semplicemente, io sono stata dispersa per 6 anni della mia vita, dopo lincendio io e mio fratello Derek essendo ancora minorenni siamo finiti in un orfanotrofio, io venni adottata quasi subito, seppur sia io che mio fratello abbiamo opposto molta resistenza per non essere separati, poi scappai di casa dopo due anni che fui affidata a questa famiglia adottiva, tornai di nascosto allorfanotrofio per cercare Derek, ma lui essendo nel frattempo diventato maggiorenne se ne era andato, provai a tornare a Beacom Hills ma di lui non cera traccia, cosi vagai per il paese per un po, però quando un giorno i servizi sociali si presentarono al rifugio per senza tetti dove stavo in quella città, scappai in sud America dove restai per i restanti 3 anni della mia vita, prima di ritornare nuovamente a Beacom Hills dopo aver avuto la notizia che mio fratello era tornato lì, ma ormai ero troppo abituata alla mia indipendenza, che decisi di andarmene con lappoggio di mio fratello, con laccordo però che prima di ricominciare a vagare per il paese avrei terminato la scuola.
L: porca puttana, ci potrebbero fare un film sulla tua vita.
Io abbasso di nuovo lo sguardo e mi avvio da sola intimando a Jacob con un cenno di non seguirmi, verso un'altra ala della biblioteca.
Appena credo di essermi abbastanza allontanata, comincio a guardarmi attorno, e noto di essere nella sezione, libri sul soprannaturale.
Ovviamente
Do unocchiata in giro, poi noto un libro sui licantropi, lo apro e capisco che è la storia, secondo il libro reale, di una delle più importanti famiglie di licantropi al mondo, si fa cenno al nome della famiglia dei personaggi ma ai loro nomi sì, dopo aver letto parti qua e la capisco che è la storia della famiglia Hale, torno a inizio libro e leggo che è un libro auto pubblicato, guardo lautore e noto che è stato scritto da una certa Sixela Elah, che letto al contrario è Alexis Hale, mia nonna, mia nonna ha scritto un libro sulla nostra famiglia di licantropi.
Comincio a pensare di prendere in prestito il libro, e non mi accorgo che qualcuno mi arriva alle spalle.
E: ehi Cora
C: cavolo Emily mi hai spaventato.
E: scusa, e chiamai Emi.
C: fa niente, Emi.
Le faccio un sorriso, che lei contraccambia con uno che se non sapessi che è fidanzata, direi quasi innamorato.
E: lo sai, non sei come ti descrivono.
C: e come mi descrivono?
E: fredda, antipatica, asociale, aggressiva, rabbiosa
C: ok hai reso lidea.
Dico ridendo, cavolo delle cose così brutte ma che dette in quel modo suonano divertenti.
E: che libro è?
Cavolo, non posso farglielo leggere nella parte finale si parla dellincendio e ci sono i nomi miei e di mio fratello e lanno in qui siamo nati, difatti mia nonna, che al tempo era in una casa di riposo creduta morta da tutto il mondo tranne che da pochi, era morte un anno dopo lincendio, se lo legge ci metterà poco a fare due più due.
C: non lo, mincuriosiva la copertina e ho cominciato a sfogliarlo, niente di interessante!
Dico sulla difensiva abbastanza nervosa
E: ok, comunque mi dispiace per il tono di Lucas, a volto è abbastanza insensibile.
C: fa niente, ci sono abituata.
E: comunque che ne dici se dopo scuola ci facciamo un pomeriggio tra ragazze, ho molte amiche ma non mi va di uscire con loro, sono troppo superficiali.
C: non so, io non ho più avuto amiche dal quando ho perso la mia famiglia, non sarei molto di compagnia.
E: sciocchezze, troviamoci in piazza centrale alle 15, va bene?
C: ok
Dico con un po di titubanza.
Non sarebbe male farsi unamica finalmente, poi Emi non sembra male, mi ricorda mia sorella Laura.
Driin Driin Driin
J: ehi Cora finalmente ti ho trovata, mi ero dimenticato di dirti che io non faccio religione, e che resterò qui in biblioteca.
Probabilmente era appostato da qualche parte, pronto a intervenire nel caso perdessi le staffe, mi piace che si preoccupi, ma stasera è meglio se gli parlo.
E: forte anchio ho un'altra ora buca, che ne dice se resto qui con te?
Jacob mi guarda, preoccupato ed io gli annuisco divertita, sono felice che abbia capito che io sono abbastanza gelosa, ma Emi mi ispira fiducia, quando si rivolge a Jacob, capisco dal suo odore, dal battito, dalla voce, dal modo in qui lo guarda, che con lui vuole instaurare un semplice rapporto di amicizia.
J: certo per me va bene, allora io intanto vado nel reparto dei gialli, a dopo Cora.
Mi da un bacio abbastanza passionale ma senza lingua, dopotutto siamo in compagnia.
C: a dopo Jacob, ciao anche a te Emi.
E senza nessun preavviso la ragazza mi da un veloce abbraccio, e sento uno strano odore di ansia, che svanisce appena si stacca.
E: a dopo Cora
Io la guardo stralunata, poi sorrido e me ne vado, sotto lo sguardo perplesso di Jacob, gli avevo spiegato che non mi piaceva avere un contatto fisico troppo intimo con chi non conoscevo bene, ma quella ragazza mi ispirava fiducia.
Pov Emily
Cavolo ma perché ero così in ansia quando lho abbracciata.
Noto che Jacob è ancora da parte a me a fissare il vuoto ancora incredulo, chissà perché.
E: terra chiama Jake.
J: cosa? Come mi hai chiamato?
E: ti eri imbambolato, e Jake è un soprannome, non ti dispiace se ti chiamo così no?
J: no certo che no, ma Cora a volte è un po..gelosa.
LH: ah non ti preoccupare, al massimo posso cominciare a pensare a te come al mio fratellino.
J: ehi ho solo un anno in meno di te, e sono tre volte te.
LH: sì, ma ho notato che a volte ti comporti come un bimbo, prima nella serra sembravi un bambino in un negozio di giocattoli, e poi fa delle espressioni così adorabili che mi viene voglia di coccolarti.
J: meglio se non lo dici a Cora, se non vuoi finire sbranata.
E: ma che hai capito scemo, dai vai dai tuoi gialli io resto un attimo qui.
J: ok
Se ne va, io voglio veder quel libro che aveva in mano Cora, era troppo presa per non essere qualcosa dinteressante. Lo prendo e comincio a sfogliarlo, ed è molto interessante, scritto bene, e molto accurato, la terzultima parte del libro è vissuta in prima persona dallautore, che leggo si chiami Sixela Elah, che nome strano, ed infatti è uno pseudonimo, il nome vero dellautrice non è conosciuto neanche dalla casa editoriale.
Anche se è un libro enorme, credo sarà una lettura interessante, la storia di una nobile famiglia di licantropi. Non ho curiosato nella parte intitolata la generazione sopravvissuta perché non voglio rovinarmi l finale..
Ora è meglio se raggiungo Jake, se non mi da per dispersa.
FINE CAPITOLO.
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