Il nodo di gordio




Il mausoleo era faraonico e il sarcofago,unico , di marmo orobico,portava una semplice scritta

-" in memoria di  Leila Ergan Boka detta anche Rania"

I due padri avevano fatto visita alla sfortunata giovane,lei e il suo simulacro,giacevano in pace

Aristide si rivolse  al suo vicino:

"Non hai voluto credermi quando ti dicevo che esisteva solo Leila" mormoro' con astio

Omar scosse la testa,poi gli rispose ostentando una sicurewzza assoluta incrollabile:

"E non ticredero ' mai,tu le hai avute solo per cinque anni,io invece le ho allevate ,erano sotto i miei occhi ,giorno dopo giorno,ed erano un miracolo di intelligenza di talento,,con grandi capacita' artistiche e musicali,avevano tutto ,tutto, quelle ragazze,ed erano due ti dico,Leila era quella cattiva ,cattiva fino alla perfidia ,se non la controllavo era capace di ogni misfatto:metteva le benzodiazepine nel cibo delle cameriere insolenti,danneggiava i vestiti delle bambine che la irridevano ,all'asilo,versava l'acetone per le unghie sulla vettura della maestra ,che si spazientiva con lei,aveva pure cominciato a torturare i gatti,percio' l ho portata,dalla psicologa,Rania invece era la dolcezza e la tenerezza personificata,non ha mai reagito in modo violento o improprio alle angherie,accettava tutto con un sorriso disarmante,non sai quanti aggressori ha smontato con questo suo candore,diventavano piccoli i suoi tormentatori e alla fine cedevano davanti alla sua bonta'

Aristide non si convinceva:

"Ma proprio non lo vuoi capire che erano le facce di una stessa medaglia?il mito di Giano lo conosci?loro erano qualcosa di simile,lei era qualcosa di simile,poi aggiunse adesso che farai? dove andrai?

Omar rispose in tutta serenita':

-Andro' dalle antiche divinita',quelle che continuano a insinuarsi tra noi e chiedero loro perche' le nostre tragedie personali devono essere sempre commiste ai loro imperituri piani,vorro sapere quando finisce il mio dolore e dove cpmincia il loro capriccio


Aristide sospiró piano:
"Lo sapevo ,l ho sempre saputo, pensavo facesse parte del mio delirio ma ora capisco di aver indovinato,pure dentro di te parla una voce assurda,un  delirio che non puoi confidare a nessuno pure tu sei invasato da questi antichi parassiti che sono tornati,in qualche modo sono tornati!
Qual è' il tuo nome da immortale?
Omar rispose quasi timidamente
La voce che mi agita e mi peseguita sarebbe quella diApollo,a ero noto  come Febo , e tu? quqle pseudo divinita 'turba il tuo equilibrio? di chi sei la pedina?
Aristide scosse il capo
Non negherò niente ,io sono molto più antico di te mi chiamavano Urano è adesso ,reintegrato dagli oltraggi ricevuti devo proteggere mia nipote, una è sola, non oso pensare cosa farebbe Iperione se fossero due; ma io non so come maneggiare le vicende umane,dove saranno le ragazze ?riescono a distinguere tra la loro natura umana e quella  divina?
Omar Febo scosse la testa

E peggio del nodo di Gordio

-Ricordi il chirurgo ,il dottor Salman Ende junior?,avevo dei dubbi cosi' l'ho interrogato ,e' venuta fuori tutta la storia,di come suo padre abbia sottoposto le sue impiegate,pure tua moglie ,a quantita' enormi di radiazioni,provocando le mutazioni genetiche  nel grembo di Fatima,di come Rania lo abbia ricattato per questo ,quell'uomo si sentiva un eroe ,continuava a ripetere,ho posto fine all'abominio.-Cosi,l'ho  massacrato di botte ha confessato di avere in custodia le ragazze ma non vuole dire dove

Aristide Urano sussurrò
Dobbiamo salvarle io non mi fido del loro padre,Iperione e capace di tutto

Restarono assorti , davanti  al finto mausoleo ,fuori,la notte era scesa rapida e la luna ,piena e splendente,tersa e luminosa carezzava  i cespugli di gelsomino

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