'Anima libera' di ReyWriter
Titolo: Anima libera
Autore: ReyWriter
Beta: Cerco
Genere: Romanzo rosa
Tipologia: Romanzo
Stato: In corso
Rating: Giallo
Trama:
Melissa è una studentessa come tante, si è trasferita dalla sua adorata Portici a Milano, per laurearsi in Economia. Le sue giornate scorrono tranquille tra studio, amici e lavoro; finché una notte un incontro inaspettato non innescherà una serie di cambiamenti in lei ed in tutto ciò che la circonda. Abituata da sempre a vedere solo il buono delle persone, si ritroverà senza rendersene conto, a rivalutare ogni sua certezza e convinzione. La bolla di vetro, con la quale si era protetta per anni, si creperà fino a frantumarsi, costringendola a fare i conti con la dura realtà che tanto aveva cercato di ignorare.
Copyright © ReyWriter, tutti i diritti riservati.
Come è nata l'idea?
La storia è nata da un sogno che ho fatto ed ho associato ad una vecchia canzone ascoltata fino alla nausea quando ero ragazzina (quindi parecchi anni fa XD) da cui ho tratto il titolo.
Una notte mi sono sognata questa ragazza in una stanza insieme a due coetanei, i quali nella mia testa sapevo essere fratelli. Lei si prendeva cura del più "debole" sotto lo sguardo arrabbiato e invidioso dell'altro (si lo so di non essere normale XD).
Da qui, la mia mente contorta, ha ricamato tutti i dettagli dando forma ad una storia, aiutata anche da una canzone che dopo qualche giorno ho avuto il piacere di risentire per caso. Che si stato destino?
Unendo le due cose ho creato "Anima Libera" che racconta di una ragazza, Melissa, che affronta un percorso di crescita personale che la porterà a rivalutare la sua visione della vita stessa, ma non sarà l'unica a cambiare capitolo dopo capitolo. Il tutto è stato diviso in cinque fasi, un po' come le strofe della canzone di cui ho parlato e che anticipano ogni nuova parte.
Ho cercato di inserire anche qualche "segreto del passato", dando vari indizi qua e là (so che alcune lettrici ci hanno fatto caso), ma mi piace che una storia prenda forma piano piano e che ogni azione porti ad una conseguenza: nulla è lasciato al caso ;)
Ovviamente il tema principale è l'amore (altrimenti non farebbe parte di questo genere), ma sto cercando di dare la stessa importanza anche alla famiglia e all'amicizia che non sono sicuramente da sottovalutare.
Piccola nota finale: i titoli di ogni singolo capitolo è una raccolta di frasi fatte, strofe di canzoni, aforismi e citazioni che mi hanno particolarmente colpito e che volevo condividere.
Inizialmente lo so che può sembrare uguale a tante altre, ma se qualcuno avrà la pazienza di proseguire con la lettura spero che ne venga fuori qualcosa di più.
Estratto dal capitolo 1 (Melissa):
L'alba ha sempre avuto un sapore dolce e amaro per me.
Diciotto anni fa, mia nonna mi portò in riva al mare alle prime luci del mattino. Rimasi estasiata da quell'immagine, non ero abituata a quel senso di libertà e tranquillità che mi infondeva e, per la prima volta in vita mia, ne stavo assaporando l'essenza. Si avvicinò a me e mi indicò il sole che spuntava dall'acqua, illuminando sia il cielo che il mare di una varietà di colori caldi e freddi in un connubio perfetto.
Nella mia mente, ancora oggi, sono ben impresse le parole che pronunciò: "Il momento più bello della giornata è quello dell'alba, quando la notte aleggia ancora nell'aria ed il giorno non è ancora pieno. Quando la distinzione fra tenebra e luce non è ancora netta e per qualche momento, se si vuole e si fa attenzione, si può intuire che tutto ciò che nella vita appare in contrasto, il buio e la luce, il falso ed il vero, non sono che due lati della stessa moneta".
La mia rinascita cominciò da quelle semplici parole, allora incomprensibili per una bambina di cinque anni, ma che giorno dopo giorno, alba dopo alba, mi hanno aiutato a dare un senso a tutto.
Estratto dal capitolo 15 (Alex):
Apro la porta e accendo la luce illuminando la sala. Noto subito che la televisione è accesa e c'è qualcosa che occupa il mio divano. Mi avvicino e vedo Melissa avvolta ad una coperta come un involtino che dorme profondamente. Che ci fa qua?
Decido di andare in cucina per bere dell'acqua prima di svegliare quell'usurpatrice. L'occhio però mi cade sulla tavola apparecchiata per due e, una volta aperto il frigorifero, vedo quella che avrebbe dovuto essere la nostra cena. Bevo direttamente l'acqua a canna dalla bottiglia e torno in sala per capire cosa stia succedendo.
«Ehi, ragazzina.» La scuoto e lei mugugna qualcosa. «Svegliati, altrimenti sarò costretto a dormire nel tuo letto.» La provoco.
Lei si strofina gli occhi come una bambina, si copre di più con la coperta ed infine si gira dall'altra parte. Ma, cosa?
«Ti vuoi svegliare!» Alzo il tono della voce e la smuovo un po' di più facendola sobbalzare.
«Alex...» Farfuglia sorpresa. «Sei tornato.» Aggiunge con un sospiro e mi guarda in modo strano.
Possibile che sia sollevata?
«Forza, vai nel tuo letto.» Ordino infastidito.
«Si, ora vado...» Borbotta, ma richiude gli occhi e il suo respiro si fa nuovamente profondo.
Mi sta prendendo in giro?
«Melissa.» La chiamo freddo.
«Sto andando.» Ribatte velocemente, ma non capisco se stia dormendo oppure no.
Tiene ancora le palpebre chiuse ed il suo petto si alza e si abbassa lentamente. Mi rendo conto di sincronizzare involontariamente il mio respiro al suo.
Accidenti, si è sempre svegliata durante i miei incubi, possibile che ora nemmeno scuotendola apra gli occhi?
A male estremi, estremi rimedi. Metto un braccio dietro alla sua schiena e l'altro sotto le sue ginocchia alzandola di peso insieme alla coperta. Lei sospira, ma resta nel mondo dei sogni così l'avvicino al petto per non farla cadere.
Cosa mi tocca fare per andare a dormire.
La conduco verso la sua camera e cerco di appoggiarla sul suo letto con tutta la delicatezza di cui sono capace. Non vorrei si svegliasse proprio ora e si facesse strane idee. Una volta che è nel suo letto cerco di dileguarmi, ma vengo afferrato per un polso.
«Alex.» Mugugna Melissa ancora con le palpebre abbassate.
«Dormi ragazzina.» Sussurro sinceramente sorpreso dalla situazione in cui mi sono cacciato.
«Promettimi, che non te ne andrai.» Supplica con un filo di voce.
Rimango allibito dalla sua richiesta. Questa ragazza mi spiazza sempre. Cosa le passa per la testa?
«Resta con noi ancora un po'...» Biascica e sento un leggero russare. Pazzesco.
Scuoto la testa lentamente e mi giro per osservare questa matta meglio. Dorme pacifica, ma stringe ancora tra le dita il mio polso. Con la mano libera sciolgo la sua presa su di me.
«Non preoccuparti ragazzina, mi avrai tra i piedi ancora per un po'...» Mi sorprendo a rispondere ed un angolo della mia bocca sale inaspettatamente all'insù.
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