Le fiamme li inseguivano trasformandosi in fruste. Tutto sembrava perduto quando la Pecorella riuscì a salvare la situazione.
Si fece coraggio, e tirò la testa in avanti, facendo andare la corona in contro alle fiamme. Dante si scansò; il suo stesso fuoco avrebbe potuto bruciare l'essenza della sua anima. Saltando, Dante lasciò scoperto il punto per andare al Purgatorio e la Pecorella ne approfittò.
Si ritrovarono al di fuori di una grotta gigante, accerchiata da una foresta con alberi scuri.
- La famosa Selva Oscura - osservò la Pecorella. L'Ornitorinco non voleva commentare, era ancora traumatizzato.
Cercarono di superare la Selva, la Pecora fiera e l'Ornitorinco zoppicante e tremante. Avevano bisogno di dissetarsi: non avevano la possibilità di bere all'Inferno. La loro pena era quella di essere dominati da qualcuno, diventando schiavi. Il padrone non permetteva loro di bere, cosa fondamentale anche per gli spettri. Trovarono un laghetto poco vicino e, quando provarono ad attingervi, videro il loro riflesso : lei risplendeva ancora più luminosa, la lana candida come raggi di sole; lui invece aveva un pelo simile al colore dell'acqua, somigliante a una specie di acquario. Da una parte un volto fiero e soddisfatto, dall'altra un volto traumatizzato e tremante.