L'inizio

"Generale Skywalker, ci avviciniamo al punto d'atterraggio; è pronto?". Furono proprio queste parole a riportare la concentrazione di Luke nel mondo reale, e non a tutti quei pensieri su come aveva cambiato il destino della galassia il giorno in cui aveva riportato suo padre alla luce dopo decenni di oscurità e su quante cose fossero cambiate dopo quel giorno: adesso era l'impero, o quello che ne restava, ad essere costretto a nascondersi dalle forze della nuova repubblica e dal nuovo ordine jedi che dopo aver ripreso il controllo dell'esercito dei cloni era più potente che mai. Il clone non ricevendo nessuna risposta insistette: "Generale?". Questa volta Luke rispose con certezza: "Si, comandante Hawk, sono pronto e i suoi uomini sono a sbarcare da questa cannoniera?". Un soldato rispose senza esitazione: "Gli uomini della 401esima legione sono sempre pronti a sparare a qualche droide signore!". A queste parole; Luke volse lo sguardo al soldato e disse stando al gioco: "mai quanto un Jedi". Il clone non ebbe il tempo di controbattere che la cannoniera atterrò aprendo i due portelloni. Il Jedi fu uno dei primi a scendere notando che i cloni avevano già cominciato ad ingaggiare le forze imperiali trovando ripari dietro una serie di casse e coperture cercando di avanzare lungo il ponte che sorvolando un precipizio portava al vero e proprio Hangar. Dopo un attimo di incertezza uscì dai ripari e sfoderando la sua iconica spada verde cominciò ad avanzare parando i proiettili con la spada laser e a volte rispedendoli al mittente, era seguito alle spalle dai suoi soldati che trovavano un riparo dietro la lenta ma implacabile avanzata del generale che riusciva a proteggere buona parte dei soldati su quel ponte metallico. Una volta arrivati a pochi passi dall'hangar il Jedi; capendo che i colpi potevano arrivare da tutte le angolazioni, ordinò al battaglione di spaccarsi in due gruppi e di posizionarsi ai lati estremi del Hangar per rimanere protetti prima del vero e proprio assalto alla struttura. Il gruppo rapidamente si divise in due squadre rimanendo in attesa del prossimo ordine, il Jedi si lasciò qualche secondo per concentrarsi e dopo un ultimo sospiro diede la carica ai suoi fanti lanciandoci in prima fila ad aprire la strada seguito dietro dal fuoco dei blaster e dalle grida guerresche dei suoi. Abilmente respinse un proiettile blaster di un imperiale al mittente per poi scagliare un onda di forza che stordì i suoi compagni; sapendo di avere qualche attimo di tregua prese protezione dietro una delle tante sporgenze atte a dividere i giacigli dei caccia. Appena guardò dall'altro lato della struttura vide che i soldati erano stati bloccati dal fuoco nemico, ci vollero pochi secondi di scannerizzazione del ambiente prima che Luke decise di usare il Tie Interceptor situato nel cunicolo come arma, con una grande meditazione lo fece innalzare in aria per poi scagliarlo con forza contro le postazioni nemiche .La nave mise fuori gioco l'opposizione al avanzata dei cloni nel lato sinistro che non avendo più nemici davanti ricambiarono il favore sparando dal lato di Luke. Approfittando del supporto il Jedi e la sua squadra uscirono allo scoperto concludendo i pochi sopravvissuti. Con la struttura principale assicurata le due squadre si riunirono per assaltare il centro comando, mentre i cloni forzavano le porte Luke vide attraverso i vetri anti-blaster i cinque tecnici prepararsi alle armi: erano mal equipaggiati e avrebbe preferito vederli arrendersi piuttosto che combattere una battaglia persa; ma dopo Endor l'impero era diventato più disperato e ciò si era riflesso nel suo modo di combattere: le rese di avamposti imperiali erano sempre più rare quasi come se il vecchio dominatore della galassia si rifiutasse di cadere per dare inizio ad una nuova era di pace e libertà. 

L'irruzione fu come previsto dal Jedi rapida e precisa e l'unico sangue versato fu imperiale, i cloni cominciarono presto a cercare nei database ancora funzionante ogni informazione utile e il Jedi sapendo che tale operazione poteva richiedere diversi minuti decise di contattare la flotta attivando il suo comunicatore: "Qui è il generale Skywalker, qualcuno mi riceve?". La risposta arrivò subito decisa da una vecchia voce: "Affermativo generale, qui è il comandante Cody che parla: è andata bene la missione?". Luke rispose dopo aver guardato per un attimo l'hangar ormai pacificato: "Ovviamente comandante, in fondo chi può battere i nostri uomini?". Cody sorrise per poi dire: "nessuno signore, neanche se il nemico fosse 10 volte più numeroso di noi. Comunque la stiamo aspettando generale per ripartire appena è pronto". Luke guardò i soldati che avevano appena finito di lavorare e sentenzio chiudendo la chiamata: "Siamo di ritorno verso la base". Il battaglione abbandonò la struttura tra chiacchiere e commenti su svariati ambiti. Luke si mise a parlare con Hawk sulle perdite subite e sulle prossime mosse da fare fino alle cannoniere dove il piacevole discorso fu fermato dalla chiamata di Cody sul canale di emergenza. Stupito da questo atto il Jedi rispose subito preoccupato: "comandante cosa sta succedendo?". Cody rispose subito con forza  : "Generale rileviamo uno stormo di 15 caccia non identificati dirigersi verso la vostra posizione". Luke sorpreso rispose: "L'impero ha prodotto un nuovo tipo di Tie?". Cody non esitò a negare: "Non proprio signore, è un modello di nave inesistente che probabilmente usa anche una fonte di energia a noi sconosciuta". Luke voleva ordinare alle truppe di rientrare nella base per difendersi; ma prima che potesse aprir bocca le navi sconosciute avevano distrutto il ponte per poi risalire verso il cielo, mentre l'hangar cadeva nella fossa sottostante Luke urlò: "A tutti i soldati trovatevi un rifugio; torneranno!". Molti soldati tra cui lo stesso Jedi corsero dentro le cannoniere mentre altri nella foresta circostante. Proprio come Luke aveva intuito i caccia tornarono in picchiata sparando alle cannoniere e ai soldati che non erano riusciti ad entrare nel bosco in tempo. Per loro non ci fu scampo mentre alcuni fortunati riuscirono a sopravvivere all'esplosione di una delle tre cannoniere. Luke corse subito ad aiutare i feriti insieme ad altri cloni; ma mentre stava aiutando a far alzare un fante sentì un altro clone urlare: "stanno tornando!"

In quel momento pensò dentro di se: ma dove diavolo è la nostra flotta quando serve!. La sua affermazione fu smentita quando dietro ai caccia sconosciuti arrivarono una trentina di x-wing che aprirono immediatamente il fuoco distruggendo buona parte della forza nemica e costringendo la restante ad una frettolosa ritirata. Vedendo scomparire dalla sua vista l'ultimo caccia Luke sorrise ringraziando di essersi sbagliato sulla reattività di Cody che contattò poco dopo con tono felice: "ottimo lavoro comandante, ma adesso mi servirebbe un'altra cannoniera per riportare la mia squadra indietro e un canale sicuro per Coruscant". Il vecchio clone rispose a entrambe richieste dicendo: "Agli ordini generale Skywalker".

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