Thràin II, Re in Esilio
Thràin nacque nel 2644 TE nel regno di Erebor da Thròr, discendente diretto di Dúrin e Re Sotto la Montagna. Nel 2770 TE, il Drago Smaug assalì il loro regno e vi si stabilì conquistando i tesori che i Nani vi avevano raccolto. Lo stesso Thráin riuscì a malapena a scampare al Drago assieme al padre ed al figlio Thorim, ma portò con sé la mappa che indicava l'entrata segreta ad Erebor grazie alla quale era riuscito a fuggire. Assieme ai familiari e ai superstiti del suo popolo, si stabilì nel Dunland, dove per diversi anni fecero fatica a sopravvive, piegandosi a fare i lavori più umili.
Molti anni dopo, Thròr, lasciato l'ultimo dei Sette Anelli dei Nani al figlio, si avventurò verso l'antico reame nanesco di Moria con un solo seguace a nome Nár, ma qui venne preso dagli Orchi (che nel frattempo si erano insediati lì) ed ucciso dal capo di questi, Azog. Giunta che fu notizia di ciò a Thráin, egli inviò messaggi alle altre sei casate dei Nani per chiedere di assisterlo nella vendetta, e questi accettarono tutti in nome dell'affronto fatto da Azog ai discendenti di Durin. Lo scontro più cruento tra Nani ed Orchi fu la Battaglia di Azunalzibar nell'omonima valle (detta Nanduhirion in lingua elfica), che vide la completa disfatta degli Orchi ma un gran numero di perdite anche da parte dei Nani, la cui vittoria non fu festeggiata. Nella battaglia, Dàin II Piediferro uccise Azog, mentre Thráin perse un occhio e riportò una ferita ad una gamba. Nella desolazione lasciata dalla battaglia, e sotto consiglio di Dáin, Thráin preferì non metter piede a Moria, e si stabilì con il figlio ed i resti del suo popolo ad Est delle Montagne Azzurre.
Quanto più l'età avanzava, tanto più Thráin sentiva crescere la malizia dell'Anello e fu presto in balìa di questo. Un giorno assieme ad alcuni compagni si mise in viaggio verso est, forse intenzionato a raggiungere Erebor, ma lungo la strada lui e la sua compagnia furono vittime di diverse disgrazie e una notte di pioggia lui venne catturato e imprigionato a Dol Guldur nel sud del Bosco Atro per volere di Sauron, che allora si faceva chiamare il Negromante. Qui venne privato dell'ultimo degli Anelli dei Nani, e poi venne lasciato morire nelle segrete e fu per un caso fortuito che Gandalf, in missione a Dol-Guldur per scoprire quale forza maligna fosse in azione in quel luogo, trovò appunto Thráin che vagava nei sotterranei. Il Nano, prossimo alla morte, diede a Gandalf la mappa di Erebor, pregandolo di consegnarla al figlio, di cui però, nel dolore della sua pazzia, non ricordava il nome. Più tardi, Gandalf trovò proprio Thràin a Brea, e si accorse di essere di fronte all'orgoglioso erede di Thráin. Fu così che ebbe inizio l'avventura della riconquista di Erebor narrata ne Lo Hobbit.
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