51: Una sorpresa inaspettata

I servi udito le urla, spaventati corsero dalla ragazza trovandola raggomitolata su se stessa, con una mano sull'addome e l'altra alzata verso di loro nell'intento di chiedere aiuto, non ci pensarono due volte, Boris il più forzuto tra i contadini della tenuta la sollevò come un sacco di patate e la portò in casa

"Cosa vi è accaduto?" Chiesero spaventate coloro che dovevano sorvegliarla temendo di essere punite per aver inadempiuto al loro compito

"Non lo so, un dolore mi ha afflitto" cercò di dire Sveta

"Presto ponetela sul letto, tu vai a chiamare il medico, noi ci occuperemo di lei nel mentre" disse una delle serve
Mentre Boris e altri due corsero dal medico, le due ragazze cercarono di alleviare il dolore con degli impacchi d'acqua fredda sulla fronte e sullo stomaco, Sveta sentì un certo sollievo cercò anche di alzarsi da letto ma fu fermata dalle due che le intimarono di starsene buona fin quando il medico non l'avesse visitata, dopo alcuni minuti una nausea tocco lo stomaco di Sveta, cercò di arginarla mangiando un pò di pane ma rigurgitando tutto nell'arco di cinque minuti.

"Cosa sta succedendo qui?"

"Svetlana non si è sentita bene"

"È voi dove eravate?"

"Signora, stavamo lavando il pavimento quando abbiamo sentito dei rum......"

Non ebbe il tempo di concludere, un schiaffo la colse in pieno volto, con grande irritazione da parte di Ludmilla

"Stupida, v'avevo avvertito di sorvegliarla a ogni costo, fatti da parte"

"Tesoro come ti senti?"

"Non so cosa dovervi dire" per poi vomitare di nuovo, per mostrarle la loro vicinanza una le teneva la fronte e l'altra la mano

"Suvvia resisti ancora un pò, tra poco arriverà il medico"

Il medico sembrava che dovesse arrivare dall'estremo oriente vista la sua lentezza nel pervenire ad aiutarla, passò un mezz'ora poi un'altra è alla fine si palesò il medico, a prima vista più che un medico sembrava un macellaio, sulle mani aveva due guanti sporchi di sangue essiccato, la stessa cosa la sua tunica lercia, "ma chi è costui, mica vi vorrà affettare?" Si domandò Sveta

"Salve sono il dottor Stanislav Vassilievic, al vostro servizio"

Anche la voce non era umana, era identica a un orco, Ludmilla spiegò l'accaduto e il medico controllò prima la pressione, poi la dilatazione delle pupille (credeva che la ragazza avesse fatto abuso di piante di papavero o di oppio) non trovando nulla chiese a tutti quanti tranne alla serva a lui vicino di rimanere poiché doveva effettuare un esame riservato, con grande riluttanza della fanciulla il medico le alzò la vestaglia e controllo i suoi genitali, l'imbarazzo di Sveta venne sfoggiato tramite un rossore della pelle così forte che prese le sembianze del color della lava.

Finto il "lavoro" il dottore disse con molta franchezza

"Voi siete incinta di due mesi"

Impossibile pensò lei, con Mikhail non aveva avuto mai nessun rapporto carnale, quindi il figlio non poteva appartenergli, vagava nell'oscurità allorché una lampadina s'accese nella mente, "Alyosha", e tutto gli venne alla mente, di quella nottata nel capanno della fattoria, ora tutto aveva un senso.

Un sorriso crebbe sul suo viso, tale era la sua felicità, Alyosha era morto oramai, ed era un qualcosa che doveva accettare ma almeno adesso aveva qualcosa l'aiutasse a ricordarlo, il figlio che aveva in grembo, una parte di Alexey sarebbe vissuta in quel bambino, è ciò le servi a eliminare qualsiasi desiderio di porre fine alla sua vita, anzi le diede un sprono in più per vivere, per dare un futuro al suo pargolo.

"Ora dovrò dire alla Signora di questo lieto evento"

"Aspettate, ditegli che son incita di alcune settimane"

(Sveta era consapevole d'esser in pericolo di sfratto se il dottore avesse detto la verità, perché ciò avrebbe dimostrato la sua "l'infedeltà" quindi l'annullamento del matrimonio, ergo sarebbe morta di fame in mezzo a una strada)

"Non posso mentire, andrei contro il giuramento che ho fatto"

Sveta prese dal mobile del cassetto un piccolo gruzzoletto di danari, una cinquantina di rubli e la diede in mano al medico, il dottore contò le monete e abbastanza felice le disse

"Non vi preoccupate"

Alla notizia della gravidanza, Ludmilla nonostante "disprezzasse" Svetlana la abbracciò, congratulandosi con lei per il lieto evento dimostrando tutta la sua ipocrisia, subito si organizzarono i preparativi per una grande festa ove sarebbero stati invitati i nobili più importanti della società russa, doveva servire a mostrare sfarzo e potenza, addirittura già si pensò a quale carica e matrimonio doveva compiere l'infante, se maschio avrebbe ereditato le cariche del padre e il titolo di conte, se femmina sarebbe stata maritata a uno dei nascituri della famiglia Imperiale così da rafforzare il loro status nell'alta società, un piano così ambizioso quanto fallace fin dalle fondamenta.

Sveta aveva altri piani per suo figlio, accarezzandosi il ventre sussurrava metaforicamente al suo bambino

"Sei soltanto mio"

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