25: Una giornata indimenticabile

Svetlana passò tutta la giornata a cucire vari vestiti di cui uno lo fece sol per Alyosha (lo abbellì con tantissimi ricami di fiori e piante) ogni tanto la madre le dava un occhiata sul suo operato, la sua presenza era assillante.

Alexey non riuscì a non ringraziare ancora i suoi genitori per l'aiuto dato anche se il padre non era totalmente felice di questa sua relazione (la riteneva troppo pericolosa) più volte ripeté la madre lo rassicurò sul giorno avvenire, che tutto sarebbe andato per il meglio, rasserenato decise di prendersi un giorno libero per raccogliere vari fiori sul vasto prato a pochi chilometri da casa sua, perse tutto il pomeriggio a scegliere i più belli, quelli che a suo dire "daranno più enfasi a quell'innocente viso".
Finto il "raccolto" li mise assieme per creare una piccola corna da porre sul capo della sua amata, ma il pensiero di stare un'intera giornata insieme non gli diede tregua quella notte, più volte si girò nel letto per avere un pò di quiete, alla fine dopo una tazza di tè trovo la via del sonno.

L'indomani Svetlana sentì bussare più volte alla sua porta, "ma chi poteva mai essere a quest'ora?" Si domandò Polina che aprendo trovò una donna sulla quarantina che aveva con le sue mani alcune stoffe pregiate

"E voi chi siete?"

"Salve a voi Polina Sergeevna, sono la vostra vicina, sono qui in quanto so che voi create dei vestiti con le stoffe che comprate"

"Ebbene cosa vi importa?"

"Vorrei proporle alcune stoffe arrivate oggi al mio negozio e subito ho pensato a voi, vorrei che voi d'aste un'occhiata"

"Entrate"

Entrata in casa, Katerina notò l'eleganza di quella casa, ripiena di quadri (di cui molti autoritratti) scrutò subito una ragazza che stava lì su una sedia con il capo chino a cucire vari stoffe, comprese subito chi ella fosse
"Ecco poggiate li le stoffe, questa è mia figlia Svetlana è lei che si occupa nel creare i vestiti, su avanti vieni a salutare la nostra ospite"

Svetlana alzò il capo e vide quella donna e la riconobbe immediatamente (visto che Alyosha la descrisse nei minimi particolari)

"Buongiorno a voi"

"Congratulazioni Polina Sergeevna avete una figlia non solo ben educata ma anche molto affascinante"

Il volto di Sveta si illuminò come un lampione durante la sera, mentre Polina (che amava le adulazioni sia verso di lei che la figlia) la ringraziò con grandi paroloni

"Guardate questi sono solo alcuni capi, se vi interessa perché non venite con me al negozio, è in centro città"

Polina che rimase molto compiaciuta dai modi di fare di quella donna accettò quasi, ma dopo dovette ritornare su i suoi passi

"Sarebbe un onore per me, ma non posso lasciar casa in questo momento, ho i panni da dover lavare e la cena da dover preparare per mio marito che stasera rincaserà"

"Madre non vi preoccupate mi occuperò io di tutte le vostre faccende, voi andate, è una buona opportunità per acquistare della stoffa pregiata"

Polina si convinse dalle parole della figlia, quando uscì di casa Sveta impacchettò la camicia che aveva ricamato è sbrigò il più velocemente possibile tutte le varie faccende, dopo due ore venne a bussare alla sua porta Alyosha, quando aprì la porta lo trovò con un piccolo mazzo di fiori in mano, Sveta gli saltò direttamente addosso facendo quasi cadere il ragazzo

"Finalmente siamo liberi" gli sussurrò nel suo orecchio

Dopo un piccolo tragitto, i due arrivarono al fiume dove altre coppie stavano lì a mangiare, si misero in un luogo appartato ove Svetlana preparò una piccola tovaglia su cui mise tutto il cibo che aveva preparato con premura il giorno prima

"Avanti non fare complimenti mangia ciò che vuoi"

C'era del cibo molto invitante, i Vareniki (ravioli ripieni), del Salo (lardo di maiale), delle frittelle di patate e dell'insalata fatta di barbabietole, piselli, fagioli ecc..
Alyosha prese un pò di tutto, facendo finta di non vedere lo sguardo di Sveta che aspettava una sua risposta, stava per parlare finché non si "strozzò" cadendo a terra privo di sensi, la ragazza andò nel panico più assoluto, più volte cercò di rianimarlo urlando a squarciagola aiuto, quando vide che Alexey gli fece un occhiolino andò su tutte le furie, lui s'alzò la prese in braccio e con un corsa si gettarono entrambi nel fiume.

"Tu sei pazzo" gli disse più volte Svetlana ancora sotto shock

"Dai che stavo scherzando, volevo vedere cosa avresti fatto"

"Incosciente, mi hai fatto venire un colpo"

Non la fece nemmeno finire di parlare dandogli un bacio sulle labbra, che si protrasse per vari minuti

"A quale colpo ti riferisci, quello di prima o questo" disse sorridendo

"Sei uno stupido, ma uno stupido molto avvenente"

Entrambi scoppiarono a ridere, rimasero li per qualche altro minuto finché non si apprestarono a mangiare, ora Sveta aveva capito del perché gli avesse chiesto di portarsi un cambio d'abito, una volta spogliati si nascosero dietro alcune siepi per scambiarsi varie carezze.

Verso il pomeriggio, dopo aver pranzato i due si misero a chiacchierare sul più e sul meno, Alexey gli chiese del fratello e delle sue lettere, vage furono le sue risposte (non perché non ne volesse parlare, ma era da un pò che non aveva ricevuto notizie da Pasha e ciò la rendeva triste) Sveta chiese della sua vita, della famiglia, domande che Alyosha rispose con tranquillità rispetto a lei (a ogni domanda sulla madre o il padre, la voce di Svetlana si spezzava, le parole quasi gli rimanevano in gola).

"Ho una sorpresa per te" disse il ragazzo

"Quale sorpresa?" Disse inarcando le sopracciglia (credeva che il suo regalo fosse quello di averla portata qui)

"Ecco, lo so che è poco ma rimedierò il prima possibile"

Gli porse la corona di fiori che aveva fatto di sua mano

"No Alyosha, è bellissima" suggellò le quelle parole con un bacio sulla guancia

"Ma anche io ho qualcosa per te"

Alexey con molta curiosità aprì il panno di lino, è rimase colpito dal vedere una camicia abbellita da così tante decorazioni

"Spero che ti piaccia, c'ho messo una settimana intera per farla"

"È stupenda, non so come ringraziarti"

"Non c'è ne bisogno, già l'hai fatto"

I due si presero per mano e si
scambiarono un tenero bacio, ma furono le parole che seguirono il gesto a stravolgere ancor di più l'animo dei due ragazzi, entrambi si dissero

"Ti amo con tutta l'anima"

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