24: Una gioventù spensierata
"Sotto quel cielo stellato, vagava impavido un cuore sfrenato, che viaggiava per trovar l'amore tanto agognato" queste parole scritte da un famoso poeta ucraino racchiudevano l'essenza di quella vita amorosa che si venne a creare nell'animo dei due ragazzi.
Ricordo con precisa minuzia gli eventi accaduti dopo quel giorno sotto quell'albero, Svetlana scriveva giornalmente delle lettere ad Alexey, che "condiva" in maniera un pò bizzarra (tagliava una piccola ciocca dei suoi capelli biondi, la immergeva in una tazza ripiene di piante aromatiche per poi metterla nella lettera) al ragazzo non dispiacque affatto, anzi anche egli fece la medesima cosa, Sveta per sicurezza così come con le lettere di Pasha bruciava anche quelle di Alyosha affinché la madre non scoprisse nulla.
Decisero d'incontrarsi ogni domenica verso la mezzanotte nello stesso punto in cui si videro per la prima volta, quando si incontravano la passione lì dominava anima e corpo rendendo quel luogo anche non v'era nulla un luogo speciale, Svetlana incominciò a usare una vyshyvanka (vestito folkloristico ucraino) dal collo più alto per nascondere i lividi lasciati dai numerosi baci del ragazzo.
Una delle tante domeniche, i due stavano contavano le stelle in quel bellissimo cielo, quando Alexey gli disse
"Sveta, perché non andiamo al fiume?"
"Tu sei tutto matto" scoppiò in una fraudolenta risata che zittì subito per paura che qualcuno avesse sentito
"Perché cosa ci sarebbe di strano?"
"Alyosha è cosa dico a mia madre, lei mi controlla peggio della terza sezione" (polizia segreta dell'allora Impero Russo)
"Per questo ho un idea, dirò a mia madre di venire a far vista alla tua per questioni di lavoro"
"Ovvero?"
"Mia madre possiede un negozietto a Kiev di stoffe, con la scusa di fargli un buon prezzo, la porterà con se facendola perdere tutto il giorno"
"Mi sembra un'idea abbastanza buona, mio padre inoltre tornerà a casa tra due giorni"
I due suggelarono l'evento con un bacio, per poi tornare a osservare le stelle, con la testa sopra il suo petto Sveta ascoltava le tante storie create sul momento da Alyosha condite con tante stupidaggini, più volte ella gli dava dei pizzicotti sul ventre per farlo smettere poiché non c'è la faceva più a ridere per le sue battute idiote.
Si addormentarono li su quel granturco che ondeggiava dal dolce vento d'estate, ripresosi dal sonno Sveta capì di aver dormito fuori casa, in preda all'ansia svegliò Alyosha gli diede un bacio per poi correre verso casa, con estrema cautela entrò dalla finestra e si fiondò sotto le coperte pregando l'Iddio vivente che la madre non si fosse accorta della sua mancanza.
Così fu per sua fortuna, Polina entrò nella stanza è mosse la spalla della ragazza più volte
"Sveta, Sveta alzati è mattina"
Svetlana chiuse gli occhi per poi far finta di sbadigliare
"Si madre ora mi alzò"
"Alla buon ora, e da un pò di tempo che ti stai svegliando sempre con più fatica, come mai"
"La notte la passo a leggere"
"Zuccona, invece di leggere impiega il tuo tempo in attività migliori come nel trovarti un buon marito"
"Madre è come potrei mai fare, se voi non mi date la possibilità di andare in città da sola per incontrare nuove persone"
"Figlia cara sei ancora troppo ingenua per scorrazzare per le vie della città tutta da sola, potevo accettarlo se t'avesse accompagnato tuo padre, o quell'ignobile di tuo fratello, ma non è così"
"Madre placatevi, più volte v'ho detto che non desidero che voi mettiate Pasha in mezzo ad argomenti che non lo riguardano"
"Sarà, intanto la settimana prossima avrai di nuovo un incontro con le quelle tre ragazze, dopo avergli chiesto scusa a nome tuo visto che sei ancora una bambina che non comprende la gravità delle parole che fuoriescono dalla tua bocca, loro mi hanno chiesto di riavere un incontro con te"
"No, no, in quel covo di vipere non metterò mai più piede"
"O si che ci andrai, fossi costretta ha legarti e portarti di peso fin li, ora rifai il tuo letto e vieni a fare colazione"
Svetlana ardeva dal desiderio di sputare in pieno volto a quelle tre, ma quel momento poteva essere momentaneamente dimenticato, ora la sua attenzione era tutta su Alyosha e sulla giornata di domani per la "scampagnata" al fiume.
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