Epilogo
Quello che successe nei giorni successivi fu come una valanga nelle località di montagna che travolge tutto senza preoccuparsi dei danni che si lascia alle spalle: subito dopo l'arresto di Emma i giornalisti tornarono a vagonate nel Quartiere per sapere tutti i particolari del legame tra lei e Berardi, e delle sue eventuali implicazioni nella guerra delle bande; i Ferranti furono torchiati di domande, così come la mia famiglia e soprattutto Carmine: questi rispondeva, ma la sua fiducia incrollabile nei confronti della moglie non vacillava nemmeno un attimo, anzi, andava a trovarla in carcere quando poteva.
Emma, dal canto suo, fu una collaboratrice preziosa per Fortis e i suoi: grazie alla sua testimonianza permise loro di trovare il nascondiglio di Berardi, permettendo loro di aggiungere anche l'ultimo tassello alla terribile guerra per il predominio dello spaccio, che da anni andava avanti tra Bianchi e Di Maggio, e che aveva mietuto tante, troppe vittime.
Anch'io andavo a trovarla a volte: non se la prese mai con me per aver portato la polizia fino al suo nascondiglio in cima all'Incompiuta; sapeva infatti che la mia era stata un'intuizione avuta proprio perché la conosco bene.
Le diedero due anni di carcere con la condizionale, grazie alla sua decisione di collaborare con la giustizia.
Tutti i debitori di Luca Berardi ebbero estinti i loro debiti, quindi Mario e Gabriele poterono riprendere possesso del circolo di vela dei genitori, ventotto anni dopo averlo perso: organizzammo una grande festa per l'inaugurazione, invitammo tutti i nostri amici, storici e non, e anche i parenti, seppur reticenti.
Emma uscì dal carcere a settembre del 2019, e subito dopo essere tornata da Carmine, vennero a trovarci al circolo: avevano l'aria di due coniugi sereni, dopo tanto tempo; forse sarebbe stata la volta buona affinché mettesse la testa a posto.
Gabriele e io aspettavamo un altro bambino, e quando ci ritrovammo davanti i coniugi Floris notai che anche Emma era incinta: fui immensamente felice per lei, ma anche stupita; infatti ero convinta che non potesse avere figli.
<< Questi medici, avevano dato il mio utero per spacciato... E invece... >> scherzò lei, scambiando un'occhiata complice col marito.
<< Cresceranno insieme, come due fratelli... >> dissi prendendole le mani.
<< O due sorelle >> ipotizzò Gabriele.
<< Un po' come siete sempre state voi >> confermò Carmine.
<< Saremo tutti un'unica grande famiglia! >> decretò Emma trionfante.
Aveva passato tutta la vita a combattere contro i suoi demoni interiori, talmente invasivi che diventavano anche degli altri, perfino miei: ero sicura che con questo bambino avrebbe trovato la pace, e che dopo la tempesta sarebbe cominciato a filtrare un po' di sole.
Fine
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